venerdì 16 aprile 2010

Per un museo della civiltà contadina e una banca della memoria a Marineo


di Francesco Virga *
MARINEO. Il prossimo 24 aprile, nella nuova sala congressi del Castello Beccadelli di Marineo, sarà presentato il libro curato da Emanuela Iannazzo, intitolato La memoria, gli attrezzi e gli antichi mestieri della terra.
L’opera - frutto dell’attiva collaborazione tra il CE.S.VO.P (Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo), il Circolo AUSER “Chinnici” e la Scuola Media di Misilmeri – ricostruisce fedelmente le condizioni di lavoro che hanno contrassegnato per secoli la vita di paesi come il nostro. Il Centro Studi e Iniziative di Marineo (Ce.S.I.M) ha deciso di far conoscere alla comunità locale il lavoro pregevole realizzato nel Comune limitrofo per dare un contributo alla realizzazione di un Museo e di una Banca della Memoria nel nostro paese. Con questo nome sono stati chiamati recentemente dei progetti tendenti alla salvaguardia di quel bene prezioso che è la MEMORIA. Un bene di cui, solo negli ultimi anni, si è cominciato a comprendere il valore. Il Ce.S.I.M. ha iniziato il lavoro di recupero della memoria della millenaria civiltà contadina e delle tradizioni popolari locali più di trent’anni fa. Qualcuno ricorderà la Mostra degli attrezzi di lavoro legati ai cicli produttivi del grano e del latte e la Mostra fotografica sull’antico tessuto urbanistico di Marineo, riproposta recentemente, seppure in modo parziale, dalla Pro Loco. Tanti altri hanno contribuito negli anni scorsi a non smarrire la memoria collettiva. Basti pensare, solo per fare qualche esempio, al libro di Nino Di Sclafani e Ciro Spataro sul Fascio marinese della fine dell’800; agli studi di Giovanna Fiume sulla mafia e le classi dirigenti della provincia di Palermo nello stesso periodo storico; ai recenti lavori etno-antropologici di Nuccio Benanti e Franco Vitali e alla prima raccolta di scritti del poeta popolare Peppino Piraino. In tale contesto non si può non dare il benvenuto al nuovo Teatro dei Pupi di Onofrio Sanicola, che tanti riconoscimenti e consensi ha ricevuto da più parti. Siamo convinti che, con il recente restauro di un’altra ala del Castello Beccadelli, ci sono tutte le condizioni per realizzare sia il Museo della Civiltà Contadina, sognato tanti anni fa, che la Banca o l’Archivio della memoria di cui si parla oggi.
* Presidente del Ce.S.I.M. di Marineo

2 commenti:

Ciro Guastella NY ha detto...

Il Dr. Franco Virga nel suo entusiasmo di voler riportare alla luce studiosi della nostra terra ed il ricordo degli attrezzi di lavoro della civilta' contadina, ha dimenticato di nominare il marinese Dr. Bartolo La Spina il quale e' recentemente scomparso.

Il Dr. Bartolo La Spina nell'edizione 1998 del V Premio Nazionale di Poesia in lingua siciliana "Giovanni Meli", ha vinto il Primo premio assoluto con la Medaglia d'oro dell'Accademia ed un artistico medaglione del Comune di Palermo.

L'opera del Dr. Bartolo La Spina porta il titolo: "Reminiscenze di tempi andati". In essa viene descritto il mondo contadino, con le sue abitudini e l'uso degli attrezzi agricoli che ne faceva fino agli anni sessanta.

Con la propria esperienza vissuta e radicata, con la gente che familiarmente praticava e per i valori ereditati e che hanno positivamente contribuito alla sua formazione, il Dr. Bartolo La Spina attraverso le sue semplici ricostruzioni, mantenendo il "contatto con la madre terra e accanto a chi in essa operava con amore" ci fa rivivere e riappropriare del passato e della gioventu' trascorsa.

La sua Poesia "Non e' un'ode, come e' stata definita, o un canto elegiaco, pur se nell'elencazione degli attrezzi agricoli si sente un nostalgico addio ad una passata civilta' contadina".

Ciro Guastella
New York

Franco Virga ha detto...

Desiderei poi ringraziare Ciro Guastella per la cortese segnalazione che ha fatto dell'opera di Bartolo La Spina.
Mi pare evidente, comunque, che non potevo citare tutto. A titolo esemplificativo mi sono limitato a indicare solo alcune iniziative, consapevole del fatto che tante altre non menzionate hanno pari dignità se non superiore.
Franco V.