venerdì 30 dicembre 2011

Comune di Marineo, il geometra Vincenzo Scrò "Impiegato dell'anno"


di Francesco Ribaudo*
MARINEO. Il geometra Vincenzo Scrò, dipendente dell'Ufficio tecnico del Comune di Marineo, ha ricevuto il riconoscimento di "Impiegato dell'anno 2011" con la seguente motivazione:
«Compio il gradito dovere di esprimerLe il mio vivo apprezzamento e il più sentito compiacimento per la encomiabile attività svolta a favore di questo Ente e per il qualificato servizio sempre reso nel suo ufficio. La dedizione, la competenza e la proficua azione svolta dalla S.V. presso l’ufficio tecnico e lavori pubblici, senza considerazione di orario o di competenza, ricevano ufficiale attestazione e pubblico riconoscimento. Gradisca pertanto il ringraziamento e il plauso da parte mia e dell’Amministrazione Comunale ma, soprattutto, da quei cittadini che negli anni hanno trovato cortesia, competenza e supporto».
* Sindaco di Marineo

mercoledì 28 dicembre 2011

Marineo, al Castello un ciclo di tre conferenze sui manoscritti di Qumran


di Piazza Marineo
MARINEO. Si svolgerà al Castello di Marineo, dal 3 al 5 gennaio 2012 (alle ore 21), il primo ciclo di tre conferenze sui manoscritti di Qumran, a cura di David Adamivich.
Le conferenze sono improntate sullo studio approfondito dei cosiddetti Rotoli del Mar Morto, ovvero i testi rinvenuti nel 1947 a Qumran presso i resti della comunità essena e risalenti ad un periodo di tempo che va dal III sec. a.C. al 68 d.C. Tali studi saranno esposti attraverso una trattazione multidisciplinare che, avvalendosi di prove storiche, paleografiche, fisiche e chimiche eseguite sui reperti da autorevoli esperti, metteranno in risalto alcuni aspetti contenutistici rilevanti e finora trascurati. Lo scopo delle conferenze curate dall'Associazione "Amici dei Rotoli" è duplice: in primo luogo illustrare e mettere in relazione diverse scoperte; ed in secondo luogo sensibilizzare l’opinione pubblica a favorire e sostenere le ricerche scientifiche.

martedì 27 dicembre 2011

Al Teatro del Baglio di Villafrati va in scena la Cavalleria Rusticana


di Teatro del Baglio
VILLAFRATI. Giovedì 29 dicembre alle 21 al Teatro del Baglio di Villafrati andrà in scena “Cavalleria Rusticana”.
Si tratta di una riduzione dalla novella omonima, dal dramma di Verga e dal libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci. Adattamento e regia sono di Valeria Sara Lo Bue che sarà anche sul palco insieme con Paola Bisulca, Gianfranco Cusenza, Emanuela Cuttitta, Giuseppe Di Dato, Rosario Mercante e Maria Angela Ignoti. Le parti recitate sono intercalate da brani musicali tratti dall’opera di Pietro Mascagni del 1890 ed eseguiti dal complesso bandistico “Vincenzo Bellini” di Villafrati (diretto da Innocenzo Bivona). Inoltre, parteciperanno con la funzione di “coro” gli allievi del laboratorio permanente del Teatro del Baglio. Ingresso libero.

domenica 25 dicembre 2011

Marineo "Città dei Presepi"


di Nuccio Benanti
MARINEO. Marineo "Città dei Presepi" si appresta a condividere, grazie al rito del Natale, i segni del passato, del presente e del futuro.
Si tratta di una forma di “teatro antico”, del racconto di un evento centrale che si fonda sulla costruzione di uno spazio sacro entro il quale il tempo dell'uomo e della natura si rinnova, come annualmente si rinnovano le stagioni e la fioritura nei campi. Nel presepe marinese, dinamico o statico, comunitario o domestico, grande o in miniatura, immutato resta l'impianto complessivo della rappresentazione: cioè l'idea di una comunità cristiana unita, la costruzione di uno spazio di rappresentazione del mondo, partecipato a tutti, allegoria del paese ideale, microcosmo di una realtà sognata più che vissuta, luogo povero, essenziale, ma dove i conflitti si stemperano e lasciano spazio alla natura e all'armonia, al racconto di un viaggio simbolico verso la propria Gerusalemme celeste. Nello spazio di ogni rappresentazione c'è tutto l'essenziale per la vita e non solo: c'è la sfera divina (la Sacra famiglia), c'è la sfera naturale (le piante e gli animali), c'è lo spazio culturale, quest'ultimo rappresentato dal lavoro dell’uomo e dai gesti quotidiani compiuti dai personaggi. Il centro della rappresentazione è comunque costituito dalla grotta con Gesù Bambino, dove converge il mondo: la luce della stella cometa, la sabbia delle strade, i passi e gli sguardi dei pastori che portano offerte. Marineo “Città dei Presepi”, dunque, come argine della cancellazione della memoria, luogo di scambio simbolico col divino, rifugio ideologico, segno di rifondazione annuale della vita dell’uomo e della comunità, del tempo e dello spazio condiviso.

venerdì 23 dicembre 2011

Lotta politica a Marineo nell'Ottocento: pubblicato un libro di Giovanna Fiume


di Santo Lombino
MARINEO. Pubblicato da Adarte Editori il volume "Le regole del gioco - Le liste degli elegibili e lotta politica a Marineo (1819-1859)" di Giovanna Fiume, professore ordinario di Storia moderna presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Palermo.
Il libro esamina la realtà sociale della società di Marineo tra il 1820 ed il 1860, in età pre-unitaria. All’inizio di tale periodo il regime borbonico tenta di varare una riforma amministrativa dello stato, che apre spazi nella pubblica amministrazione all’insediamento di gruppi sociali borghesi all’interno degli organismi di direzione degli Enti locali. Ogni Comune ha la sua lista degli eleggibili, nella quale saranno annotati “gli abitanti che hanno una proprietà (…) e coloro che esercitano arti e mestieri che possano equivalere a tale proprietà”. Le liste hanno validità quadriennale, mentre annualmente deve rinnovarsi un quarto del decurionato, cioè del consiglio comunale. “Non possono essere membri dello stesso decurionato gli ascendenti e i discendenti in linea retta, lo zio e il nipote, o due fratelli” . Il decurionato forma le terne per la nomina del Sindaco e dei due primi eletti che non provengono dallo stesso decurionato, ma dalle liste degli eleggibili. Allo stesso modo, il decurionato "nomina per terna il cancelliere archiviario e il cassiere (...) e nomina sulle proposizioni del Sindaco, e sotto approvazione dell' Intendente ogni altro impiegato, agente o salariato dell'amministrazione comunale". (continua)

sabato 17 dicembre 2011

I libri della Biblioteca di Marineo: il romanzo di Paolo Giordano


di Angela Costa
MARINEO. Non nascondo che ogni tanto mi capita di iniziare a leggere un libro che mi è stato consigliato, ma che poi dopo due/tre pagine non riesco ad andare avanti. Così mi è successo con “La solitudine dei numeri primi”.
Avevo regalato a Natale questo libro a Roberta, comprato anch’esso su consiglio della mia edicolante, però con la promessa che me lo avrebbe prestato dopo averlo letto. Passano i mesi ed ecco arrivare il libro (che nel frattempo era passato tra le mani di un paio di ventenni che ne parlavano in maniera entusiastica). Aspettavo con trepidazione il momento in cui, terminate le procedure pre lettura… insomma dopo aver velocemente messo in ordine il tutto dopo cena ed essere andata finalmente a letto, potevo finalmente dedicarmi a quel capolavoro. Sistemo il cuscino e gli occhiali, apro il libro, leggo velocemente le prime 3 pagine e… un blocco. (continua)

giovedì 15 dicembre 2011

Esecuzione/Ifigenia, di ieri e di oggi al Teatro del Baglio di Villafrati


di Teatro del Baglio
VILLAFRATI. Sabato 17 dicembre alle 21 al Teatro del Baglio di Villafrati sarà messo in scena “Esecuzione/Ifigenia”.
Testo e drammaturgia di Lina Prosa, composizione vocale e ritmica, esecuzione ed interpretazione di Miriam Palma. “Esecuzione/Ifigenia” nasce da una collaborazione tra Miriam Palma e Lina Prosa che da tempo sperimentano una collaborazione che mette insieme i loro diversi linguaggi legati al testo, alla voce, al canto. Ifigenia, di ieri e di oggi, è tutta nell'ambiguità del titolo: esecuzione come atto musicale, esecuzione come atto di condanna a morte. Il nodo di tale ambiguità è racchiuso in una sola presenza scenica che è allo stesso tempo l'esecutore e la vittima: Agamennone/padre e Ifigenia/figlia. Ingresso 5 euro.

mercoledì 14 dicembre 2011

Le politiche di gestione dei rifiuti di Marineo in un seminario a Palermo


di Piazza Marineo
MARINEO. Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe” - Centro Studi Sociali, WWF Sicilia e Legambiente Comitato regionale siciliano, con la collaborazione di ORSA - Scuola di alta formazione ambientale e il patrocinio del Jesuit Social Network (JSN).
Organizzano giovedì 15 dicembre a partire dalle 16, in via Franz Lehar 6, a Palermo, il secondo seminario, “Una grotta di rifiuti: Palermo tra problemi e risorse”. A conclusione del seminario, alle 20.30, verrà proiettato il video “Loro della munnizza” sull’esperienza di Gabriele Dulcetta (coop. Apas) e dei cenciaioli di Palermo. Nello specifico, alla luce delle esperienze positive dei comuni di Capannori (Lucca), Calatafimi Segesta (Trapani), Marineo e Castelbuono (Palermo) che hanno aderito alla strategia “Rifiuti Zero”, ci sarà un confronto su alcune buone prassi, al fine di individuare in esse dei punti di forza che siano input per la città di Palermo. Momento centrale sarà, inoltre, la tavola rotonda moderata da Stefania Petyx.

lunedì 12 dicembre 2011

Quale terza età? A Marineo un corso di fotografia rivolto ai ragazzi


di Piazza Marineo
MARINEO. Inizia oggi il laboratorio di fotografia “Quale terza età?” promosso dall’Auser di Marineo e dal Cesvop in collaborazione con il Comune di Marineo e la Direzione Didattica "San Ciro".
Circa 50 alunni delle classi quarte e quinte della scuola elementare saranno guidati da un esperto in fotografia attraverso un percorso formativo, della durata di 20 ore, che li porterà a documentare la realtà degli anziani nella società attuale. A conclusione del corso sarà realizzata una mostra fotografica.

sabato 10 dicembre 2011

I libri della Biblioteca di Marineo: i thriller di Giorgio Faletti


di Angela Costa
MARINEO. Avevo ricordo di lui dai tempi di Drive in e della canzone M*** signor tenente. Mai mi sarei aspettata che pubblicasse un libro. E che libro! Un piccolo capolavoro della letteratura contemporanea.
Insomma. Giornata afosa e tenuta da spiaggia, mi fermo da “Pasquale” per le sigarette da portare al mare. Intanto che aspetto il mio turno, rovisto sugli scaffali per vedere le novità. Gli occhi si posano sulla foto di un autore in copertina e riconosco il comico piemontese. Mi lascio conquistare dall’idea di comprare un libro “leggero” da portare con me in spiaggia. Sin dalle prime pagine mi accorgo, però, che di “leggero” questo libro non ha nulla. Mi si prostra una avvincente e non eccessivamente arzigogolata trama, ricca si suspense che mi mette in una condizione di accelerato metabolismo letterario, catabolizzatore di pagine ed emozioni. (continua)

giovedì 8 dicembre 2011

Eros e Priapo, pièce con Massimo Verdastro al Teatro del Baglio


di Teatro del Baglio
VILLAFRATI. Sabato 10 dicembre alle 21 al Teatro del Baglio andrà in scena “Eros e Priapo”.
Uno spettacolo da Carlo Emilio Gadda, regia di Roberto Bacci e Massimo Verdastro, elaborazione drammaturgica Luca Scarlini e Massimo Verdastro. In scena Massimo Verdastro, musiche a cura di Francesca Della Monica. «La pièce – dice Luca Scarlini - nasce dalla folgorazione per la prosa di Carlo Emilio Gadda e in particolare del suo spietato “Libro delle Furie”. Qui lo scrittore milanese dava corpo alla sue rabbie più ingestibili, facendo i conti con l’ingombrante figura del Duce (articolato istericamente Ku-ce dalle folle in delirio), di cui pure egli era stato plauditore. L’attualità di queste parole è assoluta: i metodi di vendita del consenso si sono affinati grazie al nuovo parco media, ma sono rimasti largamente identici e, senza forzare niente né alterare tono e misura, le frecce scritte a ridosso della Seconda Guerra Mondiale colpiscono i bersagli dell’oggi». Ingresso 5 euro.

martedì 6 dicembre 2011

I libri della Biblioteca di Marineo: Guerra e Pace di Lev N. Tolstoj


di Nuccio Benanti
MARINEO. Il romanzo Guerra e Pace di Lev N. Tolstoj è stato definito la più grande opera della letteratura narrativa russa e una delle più grandi della letteratura europea del secolo XIX.
Dopo il 1814 i russi entrano «in contatto diretto con la vita sociale e intellettuale dei popoli occidentali; e assieme ad un nuovo bagaglio culturale, essi finiscono per assorbire le idee politiche di impronta liberale» (Brogi Bercoff: 343). Tolstoj sceglie, non a caso, l’ambientazione in epoca napoleonica, poiché è in questo periodo che la popolazione del suo paese comincia a costruire la propria identità. L’invasione condotta da Napoleone si scontra con la difesa del generale Kutusov: una resistenza passiva, tipicamente russa, in cui le forze della natura e il territorio giocano un ruolo decisivo sull’esito finale dello scontro. Resistenza passiva, dicevamo, perché Tolstoj (caposcuola pacifista) è convinto che un grande condottiero non abbia sufficiente forza per modificare gli ingranaggi complessi della storia: tanto meno con la guerra, con la violenza, con la distruzione, con la morte. Lo scontro di Austerliz, la cosiddetta battaglia dei tre imperatori, inizia con una metafora davvero singolare: «Come nel meccanismo dell’orologio, così nel meccanismo dell’esercito in guerra, il movimento, una volta dato, è allo stesso modo inarrestabile fino all’estremo risultato» (Tolstoj: 333). Dove, il lento spostarsi della lancetta della storia è dato dall’insieme «di tutte le passioni, i desideri, i pentimenti, le umiliazioni, le sofferenze, gli eccessi d’orgoglio, di paura, d’entusiasmo di quegli uomini». (continua)

lunedì 5 dicembre 2011

I libri della Biblioteca di Marineo: la mia raccolta di Patricia Cornwell


di Angela Costa
MARINEO. «Ho imparato a leggere all’età di cinque anni […] È la cosa più importante che mi sia mai capitata».
Qualche giorno fa ho letto in un’intervista a Mario Vargas Losa, premio Nobel 2010. Queste bellissime parole che descrivono meravigliosamente quella magia che è la lettura mi hanno riportato indietro nel tempo a quando, piccolissima, ho scoperto quanto fosse bello leggere e ai tanti ricordi legati ad un libro. I primi ricordi di una bambina che cercava l’avventura sono legati indissolubilmente alla biblioteca privata dei nonni paterni, dove, come spinti quasi da una tara familiare, i miei zii avevano raccolto libri e libri, accatastando gli uni sugli altri secondo l’estro e l’interesse del momento. Ricordo l’emozione di entrare in quella stanza fantastica la domenica (giorno dedicato alla visita ai nonni palermitani) e scegliere il libro da portare a casa per la settimana. (continua)

sabato 3 dicembre 2011

Stelle danzanti, Chiara Tomaselli al Teatro del Baglio di Villafrati


di Teatro del Baglio
VILLAFRATI. Sabato 3 dicembre, alle 21, al Teatro del Baglio di Villafrati, andrà in scena “Stelle danzanti - Figlie del caos" progetto di e con Chiara Tomarelli, atto unico per voce sola.
Non si entra facilmente in un carcere, sia fisicamente che mentalmente. L’avvicinamento va costruito con umiltà, nel tempo, con la conoscenza di cosa vuol dire carcere e reclusione, attraverso un percorso sincero e vero. È con questo spirito che Chiara Tomarelli, attrice e regista guidata da una fertile ossessione che la spinge verso le zone più marginali e fragili del nostro tessuto, ha deciso di accostarsi al mondo della carceri femminili. Con l’ appassionata, curiosa cautela di chi cerca una risposta. Lo spettacolo parte da questo. Dall’ossessione, anche goffa, di una ragazzina verso questo luogo, separato tramite un muro dal resto del mondo: luogo inaccessibile, intoccabile, diverso all’interno della città, eppure ricco di vita, anche se invisibile e sconosciuta. Chi abita e come quelle mura? Chi abita quelle voragini isolate? È un susseguirsi di storie a raccontare delle risposte possibili. Il loro avvicendarsi descrive un cammino lungo il quale Chiara Tomarelli assume sul suo corpo e nella propria voce le testimonianze raccolte, ciò che ha conosciuto girando per le carceri italiane, per poi analizzarlo, reinventarlo, emozionarcisi e restituirlo. Ingresso 5 euro.

venerdì 2 dicembre 2011

Cittadinanza e Coinres, le grandi vittorie del PDL a Marineo


di Nuccio Benanti
MARINEO. Anche la deliberazione n. 49 del 22 giugno 2011 del Consiglio Comunale riporta una nota, con la quale il Sindaco invitava l’Assemblea a valutare l’opportunità di concedere la cittadinanza onoraria al professore DeLisi.
Forse il momento non è il più adatto per discutere del conferimento della cittadinanza ad un grande uomo di cultura, già ricevuto e premiato (senza tante storie) dai Presidenti degli Stati Uniti d’America Ronald Reagan e Bill Clinton. Quella sera, infatti, in Consiglio si doveva parlare delle «Decisioni assunte dall’assemblea del Coinres nella seduta del 31 maggio 2011» e sempre (sempre lui) il consigliere Spinella Mancuso doveva mettere a segno l’ennesimo successo del PDL marinese (guarda caso 9 consiglieri favorevoli e solo 4 contrari). Stampelle del Coinres è il termine usato nei confronti di quanti con le loro determinazioni hanno dato ossigeno, rianimando il consorzio tutte le volte che non ha avuto la forza di stare in piedi da solo, pur di contrastare l’attività amministrativa del Sindaco in materia di raccolta “porta a porta”. Per chi volesse approfondire la materia si rimanda non ad una favola di Fedro, ma alla lettura dei tre documenti intitolati: Stampella n.1 (Mozione PDL del 23 febbraio 2009), Stampella n.2 (Mozione PDL del 26 aprile 2010), Stampella n.3 (Delibera di adesione alla Strategia Rifiuti Zero del 20 maggio 2011).

giovedì 1 dicembre 2011

Marineo, anche la fascia possibile oggetto di derisione per chi la indossa


di Nuccio Benanti
MARINEO. A firma del consigliere Spinella Mancuso anche una “mozione” sull’utilizzo della fascia tricolore.
Esprime disappunto dopo avere visto su un giornale locale un cittadino (indovinate chi era) che indossava la fascia tricolore del Sindaco di Marineo, considerando questa azione – cito testualmente – «illegittima oltre che non conveniente in quanto possibile oggetto di derisione per chi la indossa», richiamando a conclusione del documento – a supporto della sua tesi – alla lettura di una favola di Fedro “La cornacchia e il pavone”. Ecco la lezione: «Perché a nessuno venga voglia di farsi bello con le cose altrui, ma piuttosto si contenti di vivere nei propri panni, Esopo ci ha lasciato questo esempio. Un gracchio, gonfio di vanagloria, raccolse le penne che erano cadute a un pavone e se ne adornò tutto. Poi, disprezzando la sua razza, si unì a una bella schiera di pavoni. Ma questi strapparono le penne all'uccello impudente e lo cacciarono via a beccate. Il gracchio, malconcio, ritornò tutto afflitto tra i suoi simili, ma fu da loro espulso con grande biasimo. Uno di quelli che lui aveva disprezzato, disse allora: “Se ti fossi accontentato di stare con noi e avessi voluto accettare quello che ti aveva dato la natura, non avresti subito quell'oltraggio e ora non patiresti anche l’umiliazione del nostro disgusto”».