lunedì 12 aprile 2010

Lui era un cane Bastardo. E noi che razza di uomini siamo?


di Francesca Trentacoste
MARINEO. E’ proprio vero che noi siciliani siamo uomini d’onore? Uomini di “panza”? L’omertà ce l’abbiamo davvero cifrata nel DNA? Sembra di sì, visto che tendiamo a restarcene zitti e muti di fronte a tutto, di fronte ad ogni crimine, ad ogni ignominiosa ingiustizia.
Guai a parlarne. Guai a mostrarsi arrabbiati, giustamente INCAZZATI se certa gente (non tutta per fortuna), si comporta da vera BESTIA, se si permette con spregiudicatezza, di perpetrare anno dopo anno, omicidi sotto gli occhi di tutti e senza che nessuno fiati. Siamo tutti colpevoli se nessuno si indigna, se nessuno alza la voce, se nessuno dice BASTA! Se di fronte ad una povera bestia ASSASSINATA stiamo lì a chiederci perché il suo corpo è stato posto a bella vista, di domenica, sul sagrato della Chiesa... piuttosto che chiederci chi diavolo ha potuto commettere impunemente un tale crimine! Abbiamo volutamente provato a scuotere le coscienze con un gesto forte, eclatante, che faccia parlare e, ci auguriamo, faccia riflettere. Che la “gente perbene” si infuri! E non perché un cane morto è stato posto di fronte alla Chiesa, ma perché quel cane è stato VOLONTARIAMENTE ASSASSINATO senza alcun reale motivo. Solo per sana, pura, ingiustificabile cattiveria. Che la “gente perbene” storca pure il naso di fronte al viso ancora contratto nella morsa della dolorosa agonia di quell’essere innocente, ma soprattutto lo storca di fronte a chi ha avuto l’ardire di servire la “polpetta”!!! Di fronte a chi si rende complice di simili misfatti anche solo non condannandoli, e che anzi li giudica “dovuti” per “tenere pulito il paese”.
Pulito. La pulizia e la sporcizia appartengono più all’anima che alle cose… (continua)

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