venerdì 29 novembre 2013

Marineo, con il passaggio da Tarsu a Tares le bollette sono raddoppiate


di Angela Costa (Gruppo Pd)
MARINEO. Convocato con urgenza il consiglio comunale per l’approvazione delle nuove tariffe Tares (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi), abbiamo da subito evidenziato l’insostenibile rincaro delle bollette che, in molti casi, le famiglie di Marineo riceveranno raddoppiate.
Noi consiglieri di opposizione del Pd e di Esperienza e rinnovamento abbiamo chiesto, pertanto, note più chiare ed esplicative, avendo trovato grandi differenze tra i nostri calcoli e quelli degli uffici comunali. Nella seduta di rinvio, abbiamo poi evidenziato che le nuove tariffe applicate sono insostenibili per l’economia della nostra comunità, soprattutto per le famiglie numerose che già affrontano con grande difficoltà i costi dell’educazione e del mantenimento dei figli. Abbiamo così chiesto all’amministrazione comunale di non applicare la nuova Tares e mantenere anche per il 2013 la Tarsu, come hanno già fatto tanti altri comuni virtuosi italiani. In questo modo si sarebbe potuta evitare la stangata di fine anno. Purtroppo, nel breve tempo a disposizione, l’incompetenza o la mancata volontà della maggioranza consiliare che coadiuva il sindaco Barbaccia, non hanno permesso a molti consiglieri di fare un attento esame dei numeri. Come è possibile vedere nella tabella allegata, una famiglia con 4 componenti e 100 mq di abitazione, che con la Tarsu 2012 pagava 260 euro, adesso con la Tares pagherà 414 euro. Un'altra famiglia con 5 componenti passa da 260 euro della Tarsu a 484 della Tares. Con 6 componenti si passa addirittura da 260 a 538 euro. Rincari di 61 euro e di 121 euro per ogni 100 mq di abitazione anche per i nuclei familiari di 2 e 3 componenti. Con le nuove tariffe dei rifiuti, la nuova amministrazione regala 8 euro a chi vive da solo, ma toglie di fatto quel poco di serenità portata dalle feste natalizie alle famiglie numerose. E quest’anno i vicchiareddi dovranno faticare non poco per strappare un sorriso ai nostri bambini.

giovedì 28 novembre 2013

Marineo, presso R7 e MD giornata della colletta del banco alimentare


di Piazza Marineo
MARINEO. Sabato 30 novembre sarà la Giornata della colletta del banco alimentare.
I volontari della Caritas parrocchiale e di MarineoSolidale onlus saranno presenti nei supermercati R7 e MD Discount per raccogliere gli alimenti da destinare alle famiglie in difficoltà assistite a Marineo. Sono oltre cento le famiglie che da alcuni anni ricevono un sostegno concreto grazie alla convenzione stipulata dalla Caritas Parrocchiale e MarineoSolidale onlus con il Banco Alimentare. In tempi di crisi, come quelli che stiamo vivendo, molti nostri fratelli stentano ad assicurare alle proprie famiglie anche la disponibilità dei generi di primaria necessità. Grazie alle due distribuzioni mensili ed al lavoro dei volontari viene garantito a questi nostri fratelli una scorta di alimenti che li aiuta nella gestione dei bisogni delle rispettive famiglie. Vi aspettiamo numerosi per contribuire alla raccolta e, se vorrete, per dare una mano alle attività.

mercoledì 27 novembre 2013

Guida Pasticcerie del Gambero Rosso: premio speciale a Carmelo Sciampagna


di Piazza Marineo
MARINEO. E' la Pasticceria Veneto a Brescia a guidare la top ten della classifica della terza edizione di Pasticceri&Pasticcerie del Gambero Rosso, la guida nata con l'intento di valorizzare il mestiere del pasticcere, presentata oggi alla Città del gusto. 
Ma tra i premi speciali il Pasticcere emergente 2014 è Carmelo Sciampagna, di Marineo, che nonostante la giovane età può vantare una formazione di alto livello e una brillante carriera che lo hanno portato ad aprire un'omonima pasticceria dallo stile fresco e moderno. Lo stile vincente, secondo i curatori della rassegna, sembra l'attenzione al territorio, puntando al buono e al sano, e un interesse sempre più forte nei riguardi delle intolleranze alimentari, nuovo terreno di "sfida" per i pasticceri. Dieci Tre Torte, personalità diversissime fra loro, ciascuno espressione dell'incredibile varietà della pasticceria italiana, da Nord a Sud. Tra i siciliani premiato anche il miglior sito web alla pasticceria Di Pasquale di Ragusa. Infine, il premio speciale ''i classici di domani'', per l'interpretazione più originale di un grande dolce italiano, è stato assegnato a Andrea De Bellis, della pasticceria De Bellis di Roma con il suo Millefoglie Bar, versione pret à porter da consumare al banco come un caffè.

martedì 26 novembre 2013

Radio Studio Centro, a Marineo ciclo di conferenze su giovani e famiglie


di Piazza Marineo
MARINEO. “Insieme per capirci qualcosa…”, a Marineo un ciclo di conferenze di Radio Studio Centro sui problemi dei giovani e delle famiglie.
Gli incontri, organizzati dalla redazione giornalistica della radio, si terranno presso il teatrino scolastico di piazza Garfield e Lodi (scuola elementare) e saranno curati dal dott. Carlo Greco, pediatra, dalla dott.ssa Francesca Salerno, assistente sociale e assessore alle Politiche sociali del comune di Marineo e da alcuni esperti dell’Asp 6 di Palermo, moderati da Maria Antonina Rubino, direttore dei programmi dell’emittente. Il primo incontro si terrà martedì 26 novembre, alle ore 16.30, e tratterà della "Crisi del ruolo educativo della famiglia e le responsabilità educative". Nel corso dell’incontro, al quale parteciperanno anche il prof. Giovanni Puma, docente di lettere presso la scuola media di Marineo e il parroco don Leoluca Pasqua, si parlerà di varie problematiche e delle difficoltà che deve affrontare la famiglia moderna. Gli incontri si potranno riascoltare all’interno della rubrica “Domenica Cultura” in onda ogni domenica dalle ore 9 in poi (Fm 102,500 e on-line), con replica il mercoledì dalle ore 24.

lunedì 25 novembre 2013

Le vie dell'olio tra passato e futuro: dieta, medicina, mito e religione


di Pippo Oddo
MARINEO. «Qui c'è un albero non piantato dalla mano dell'uomo, germe nato da sé medesimo, e verdeggia abbondantemente in questa terra: l'olivo dalle foglie glauche [...] che mai rapace vecchio o capo devastatore estirperebbe con le proprie mani poiché ad esso guardano gli dei del mondo dagli occhi chiari».
Così Sofocle in Edipo a Colono. Ma non era soltanto lui, nell'antica Grecia, a ritenere sacro l'ulivo. All'origine di questa credenza c'è una leggenda. L'onnipotente Zeus amava mettere in competizione i suoi parenti più stretti. Un giorno promise il dominio della terra a chi, tra gli dei dell'Olimpo, gli avesse presentato il dono più utile all'umanità. Si fece allora avanti suo fratello Posidone che, affondando il tridente nella roccia, fece sgorgare l'acqua del mare consentendo così agli Ateniesi di navigare a distanza e dominare il mondo. Ma Zeus, che pure aveva un debole per gli Ateniesi, non se la sentì di assegnare la vittoria al fratello: volle mettere alla prova sua figlia Atena, prima di pronunciarsi. Questa cominciò a percuotere la terra ordinandole di produrre un albero nuovo e meraviglioso. Detto fatto: nacque l'olivo. Ebbro di gioia, Zeus dichiarò chiusa la gara e consegnò la palma alla figlia, sentenziando che mai dono divino sarebbe stato più utile all'umanità. Leggenda per leggenda, perché non ricordare anche quella di Aristeo? Si tramanda che fu questo semidio nomade, figlio di Apollo e di Cirene, a diffondere la cultura dell'olivo in tutto il bacino del Mediterraneo. Peccato che gli Ebrei non ci credano. Vuole infatti una vecchia leggenda ebraica che quando morì Abramo gli trovarono tra le labbra tre semi, dai quali poi nacquero il cedro, il cipresso e l'olivo. L'albero «dalle foglie glauche» sarebbe quindi nato nella Terra Santa, per i figli d'Israele. Lo stesso popolo eletto è definito da Geremia «ulivo verde, maestoso». E non è privo di significato il fatto che ad annunciare a Noè la fine del diluvio universale sia stata una colomba «con una fronda novella di olivo nel becco». Di grandissima considerazione ha sempre goduto anche presso i Cristiani la pianta dalla chioma sempreverde, se è vero che la croce di Cristo fu costruita con legno d'olivo e di cedro. Altrettanto sacra e considerata dall'Islam. Il Corano la considera infatti albero centrale, simbolo dell'uomo universale, del Profeta. Insomma, l'olivo è sempre riuscito a conciliare l'inconciliabile: profeti e sacerdoti pagani, Cristo e Maometto, Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo. Miti e leggende sono fioriti ovunque a profusione sull'olio e sull'olivo. E così i riti che, al di là della facciata, accomunano popoli assai diversi per lingua e religione, storia e concezione della vita: popoli che all'albero benedetto attribuiscono una grandissima ricchezza simbolica, facendone di volta in volta emblema di pace, fecondità, giustizia, sapienza, forza, purificazione... Se nell’Iliade Achille fa ungere di olio il cadavere di Ettore, prima di restituirlo a Priamo, nel sacramento dell'estrema unzione il sacerdote somministra olio santo a chi sta per congedarsi dal mondo. Commentando i riti funebri cristiani, lo pseudo Dionigi ricorda che «dopo il saluto, il sacerdote spande olio sul defunto». Aggiunge che «nel sacramento di rigenerazione prima del battesimo, quando l'iniziato si è totalmente spogliato delle vecchie vesti, la prima partecipazione alle cose sacre consiste nell'unzione di olio benedetto. E al termine della vita è ancora l'olio santo che si sparge sul defunto. Per l'unzione del battesimo si chiama l'iniziato all'agone dei combattimenti sacri; l'olio versato sul defunto significa che egli ha compiuto la sua carriera e messo fine alle sue lotte gloriose». È opinione diffusa che l'unzione con l'olio d'oliva faccia risaltare muscoli: ne facevano largo uso gli atleti ellenici e continuano a farne, ovunque nel mondo, quelli dei nostri giorni. Nell'Africa del Nord, ma anche in altre regioni mediterranee, da sempre i contadini usano oliare il vomere prima di affondarlo nel suolo, forse in onore all'Invisibile e alla stessa Madre Terra, i cui frutti nutrono il genere umano e ne assicurano la sopravvivenza. All'olio e all'olivo si attribuiscono poteri straordinari persino in Estremo Oriente. I Cinesi, per esempio, credono che il legno d'olivo neutralizzi l'effetto letale di taluni veleni. Nel Mediterraneo l'olio ha addirittura assolto per millenni alla funzione di corsia privilegiata per il Paradiso. Basti pensare a quanto se n'è consumato per illuminare templi, chiese, sinagoghe e moschee. Un versetto coranico recita: «Il Dio! Egli è luce in cielo e in terra, e la sua luce è come quella di una nicchia: la lampada si trova serrata in cristallo come astro di splendore, rimane accesa grazie all'olio, pianta benedetta, questa pianta è l'ulivo. L'olio farebbe risplendere la luce anche se ne non la toccasse il fuoco, mai». La lucerna ad olio è forse l'unico manufatto di uso domestico che si costruisce ininterrottamente dalla preistoria ai nostri giorni: viene ancora usata come lampada votiva. È, insomma, l'emblema dell'homo sapiens perché ha consentito ai nostri antichi progenitori di vincere il terrore delle tenebre. Anche per questo l'olio è ritenuto sacro, ma soprattutto perché l'inizio della sua coltivazione coincide con la nascita dei villaggi contadini e la conversione alla vita sedentaria delle prime comunità nomadi. Sulla regione d'origine dell'olivo ci sono varie opinioni. Una vuole che esso, originario dall'Asia Minore, sia stato introdotto in Grecia e da qui in Italia e nel Mediterraneo. Un'altra individua l'area di provenienza nella regione compresa tra i monti a sud Caucaso, le pendici dell'altipiano iranico e le coste della Siria e della Palestina. È risaputo però che l'ulivo si è sempre innestato sull'oleastro, che vegeta spontaneamente in quasi tutto il bacino del Mediterraneo. In Sicilia, per esempio, esistono ancora piccole aree residue di foresta naturale e tanti toponimi che ne attestano inconfutabilmente la presenza fin dal primo mattino del mondo: Ogliastro, Ogliastrello, ecc. A ogni buon conto, i primi scrittori di cose siciliane confermano che, almeno in epoca classica, nell'Isola l'olivo era largamente coltivato ed aveva una grande rilevanza economica e paesistica. A detta di Tucidide e di Diodoro Siculo, nelle colline a ridosso di Siracusa e di Agrigento, con le sue foglie argentate, l'albero benedetto conferiva alla campagna un'immagine di raro benessere; l'olio si esportava. Sotto i Romani l'olivicoltura è stata forse ridimensionata (per destinare le aree di risulta alla produzione del grano necessario a nutrire i cittadini dell'Urbe), ma non è certo scomparsa, a giudicare dalla grande quantità di anfore olearie rinvenute in fondo al mare a poche miglia dalle costa siciliana. I Romani d'altronde apprezzavano l'ulivo, tant'è vero che lo diffusero in tutto il Nord Africa, fino al confine del deserto, e istituirono la cosiddetta Arca olearia, una sorta di moderna Borsa dove si trattavano grosse partite d'olio d'oliva. L'olivicoltura fu poi rilanciata dai Bizantini e dagli Arabi; sopravvisse ai dominatori nordici, che pure facevano largo uso di grassi d'origine animale. Nel Cinquecento assurse alla dignità di coltura specializzata, come risposta alla crisi degli allevamenti di suini determinata dagli scriteriati disboscamenti che fecero quasi scomparire la produzione di ghiande. Un'area di significativa espansione fu, nel Cinquecento, il Marchesato di Geraci, stando almeno a quanto si può leggere nel libro-inchiesta I contadini di Sicilia di Sidney Sonnino: il marchese «allo scopo di arricchire le città e le terre per attirarvi maggiore popolazione, dava a chiunque il permesso di innestare gli oleastri, che qui crescono dappertutto spontanei, e di far proprie le piante di ulivo». Proprie, per modo di dire. In forza del diritto dei nozzoli, i contadini erano costretti a molire le drupe esclusivamente nei trappeti del marchese; «le olive – spiega Orazio Cancila – già macerate sotto il torchio non dovevano che ricevere tre colpi di pressa per cacciare parte dell'olio». Il resto, che non era poco, restava assieme alla sansa al padrone. Abolito nel 1785 dal viceré Caracciolo, il diritto dei nozzoli fu ripristinato l'anno dopo dal suo successore, principe di Caramanico. E, quando furono soppresse le angherie feudali, si istituirono I gritti di lu trappitu (di cui erano beneficiari i frantoiani), che pesavano sugli agricoltori più degli stessi diritti dei signori feudali. Aveva ragione Salvatore Salomone Marino: 'Ntra trappitu, trappiteddu e trappitara, ogghiu mancu ni portu 'na quartara. Era il lamento del contadino olivicoltore che dopo un anno di lavoro portava a casa poco olio. Senza considerare che non poteva sottrarsi al dovere di pagare, già dentro i locali del frantoio, il contributo in natura per la festa del Patrono. Ciononostante, il coltivatore siciliano non si è mai stancato di piantare e coltivare olivi. Li cura amorevolmente, quasi fossero persone. Nelle aziende capitalistiche il monte giornate impiegato nella raccolta delle olive era generalmente distribuito per l’80% alle donne e ai fanciulli e per il 20% agli uomini; e, se dobbiamo prestar fede alle parole di Giuseppe Pitrè, la manodopera femminile era remunerata con salari di fame: «A due ore dal cominciamento della fatica, le più agiate della ciurma mangiano un grano di pane, qualche volta accompagnato con un pochino di cipolla e qualche oliva passa. Le altre, che si rimangono a dente asciutto, fingono di non vederle; e se da quelle invitate siano a partecipare del loro, abbassano la testa e rispondono aspramente: obbligata!». Nell’ex contea di Modica, i raccoglitori di olive d’ambo i sessi dormivano in promiscuità in un magazzino della masseria: «tutti si stendono su d’uno strame coprendosi ciascuno dei propri abiti e le donne delle loro vesti, sovente umide». Dopo una lunga giornata di lavoro, «ricevono ciascuno in una ampia scodella una minestra di fave, metà della quale vien conservata pel domani, due ore prima dell’alba». Ma, per quanto trattate male, le raccoglitrici di olive non si stancavano mai di ringraziare il padrone che le aveva assunte, né di pregare l’Altissimo per propiziare nuove annate di carica; tanta era la paura di perdere quella misera fonte di reddito! Dall'olivo non si ricava solo l'olio. Parte dei suoi frutti, appositamente curati, integrano l'alimentazione umana. Un tempo erano addirittura quasi il solo companatico della povera gente. La sansa alimentava forni, bracieri e focolari; la morchia si barattava col sapone. I polloni del portainnesto servivano per costruire ceste, panieri e altri oggetti di uso agricolo e domestico; dai tronchi si ricavavano mobili indistruttibili e stupende sculture; dai rami giocattoli e arnesi di lavoro. L'olio d'oliva era fra l'altro ritenuto il toccasana di molti mali: ogghiu cumuni sana ogni duluri, recita un vecchio detto popolare. Talune malattie si curavano però con oli speciali come l'ogghiu di piricò, ossia olio d'oliva aromatizzato da «fiori e foglie d'iperico raccolti nella notte di San Giovanni». Non c'era male che potesse resistere di fronte all'olio d'oliva, se arricchito da talune essenze naturali come la ruta, quando bisognava curare l'isteria, o il succo di limone, nel caso di molte altre malattie, compreso il colera. E non si dimentichi che la medicina omeopatica tuttora fa largo uso del prezioso liquido estratto dalla drupa olearia. Le vie dell'olio, come quelle del Signore, sono insomma infinite. Dall'alimentazione alla cosmesi, all'industria farmaceutica... ovunque sembra che stiano per dischiudersi spazi davvero interessanti per la valorizzazione dell'olio d'oliva. Né si può ragionevolmente temere che il provvidenziale grasso vegetale perda parte della sua importanza man mano che si consolidano le logiche del villaggio globale. Anzi, tutto lascia ritenere che l'olio d'oliva debba ricevere nuovi importanti apprezzamenti proprio dai mercati lontani dall'area di produzione. A farmi radicare in questa convinzione è soprattutto il successo che ogni giorno di più registra la dieta mediterranea, che com’è noto ha tra i suoi capisaldi l’olio d’oliva, ormai da molti anni apprezzato anche da tanti uomini e donne dei paesi nordici, già consumatori di grassi insaturi e oli di semi vari.

venerdì 22 novembre 2013

1893. L'inchiesta: anche i fatti di Marineo in un film sui Fasci siciliani


di Piazza Marineo
MARINEO. Racconterà anche fatti di Marineo il film “1893. L’inchiesta” sul movimento dei Fasci Siciliani dei Lavoratori che, tra il 1891 ed il 1894, scosse con le sue rivendicazioni di giustizia sociale l’opinione pubblica nazionale ed europea.
La pellicola uscirà nel 2014, in occasione del 120° anniversario dei moti. Regista e autrice del soggetto e della sceneggiatura è Nella Condorelli, giornalista e documentarista siciliana. La narrazione prende le mosse dall’inchiesta giornalistica sul movimento dei Fasci dei lavoratori realizzata nel 1893 da Adolfo Rossi, inviato di punta del quotidiano romano La Tribuna. Alla vigilia della sanguinosa repressione del movimento da parte del governo Crispi, viaggiando per mezza Sicilia a dorso di mulo, Rossi scoprì che i Fasci erano centinaia, diffusi su tutto il territorio regionale, visitò le sedi sino ai più remoti paesi. Con grande modernità, separando i fatti dalle opinioni, Adolfo Rossi restituì le cronache di un sollevamento rivoluzionario – la prima rivolta sociale dell’Italia unita, repressa nel sangue – che oggi la storiografia internazionale considera seconda per importanza solo alla Comune di Parigi, ma di cui sembra restare poca traccia nella memoria nazionale. Il giornalista, uomo del nord e liberale, scoprì che erano le donne ad animare a migliaia il cuore del movimento e ne rimase sconvolto e affascinato. “Non immaginavo di trovare rozze contadine esprimersi con tale proprietà”, scrive in una cronaca del 16 ottobre 1893, citata anche ne La corda pazza di Sciascia che vi rievoca lo sfruttamento e le rivendicazioni popolari. L’inchiesta di Rossi, che all’epoca suscitò un gran dibattito in Parlamento, tradotta e diffusa anche all’estero, rimane l’unica testimonianza diretta di quei fatti, e riserva sorprese che riguardano anche l’attualità.

mercoledì 20 novembre 2013

Associazione Maestri Cattolici, eletti i nuovi organismi direttivi regionali


di Piazza Marineo
MARINEO. Cecilia Belfiore, dirigente scolastica in Giarre, è la nuova presidente regionale dell’Associazione Italiana Maestri Cattolici siciliana. 
E’ stata eletta all’unanimità dal nuovo Consiglio regionale eletto dal Congresso regionale dell’Associazione tenutosi a Palermo il 16 e 17 novembre. Sostituisce Giovanni Perrone che è stato presidente dal 1999. Del nuovo Consiglio sono stati chiamati a far parte, oltre ai presidenti provinciali dell’Associazione, Antonia Adamo, Santino Cerami, Giuseppa Di Mauro, Adele Giuppa, Giovanna Insalaco, Rosaria Lo Presti, Pietro Mangione, Gabriella Notarrigo, Sara Petronaggi, Angela Rizzo Faranda, Cettina Scavo, Cinzia Vetrano. Il Consiglio regionale, riunitosi subito dopo l’elezione, ha eletto la presidente e, su proposta della stessa, ha affidato gli incarichi di vice presidente a Giovanni Perrone, segretaria a Marina Ciurcina, amministratore a Santino Cerami. Nella prossima riunione il Consiglio provvederà ad affidare gli altri incarichi e a stilare il programma associativo. Il Congresso è stato presieduto da Rino La Placa. Le relazioni congressuali sono state tenute dal presidente uscente, Giovanni Perrone, e da Paolo Centomani, componente il Gruppo Operativo Nazionale dell’AIMC. Il Congresso è stato arricchito dalle relazioni dell’assistente nazionale dell’AIMC, p. Salvatore Currò, e del componente la Commissione Nazionale per le Indicazioni scolastiche, Damiano Previtali. Nel corso dei lavori congressuali hanno svolto interventi: Antonio Bellingreri, titolare della Cattedra di Pedagogia della Famiglia dell’Università di Palermo; Alfio Briguglia, direttore dell’Ufficio regionale di pastorale scolastica; Vito Cudia, segretario regionale della CISL Scuola; Nicola Iemmola, presidente regionale FISM, Giuseppe Russo, residente provinciale Associazione Genitori, Raffaele Zarbo, dirigente Ufficio Scolastico Regionale.

martedì 19 novembre 2013

Università Popolare di Bolognetta, docufilm su Ignazio Buttitta


di Piazza Marineo
BOLOGNETTA. Venerdì 29 novembre, alle ore16, nei locali della biblioteca comunale “Tommaso Bordonaro” inaugurazione dell'anno accademico 2013/2014 dell'Università Popolare di Bolognetta.
Sarà proiettato il docufilm “Ignazio Buttitta Racconto Filiale” di Nosrat Panahi Nejad con Flora Buttitta, Franco Scaldati, Antonino Lo Piparo. Intervengono: il prof. Antonino Buttitta e il regista Nosrat Panahi Nejad. Di nuovo un ritratto postumo. Flora Buttitta si cimenta a palesare la propria memoria del padre poeta. Il circuito chiuso questa volta è rappresentato dalla dimora dove il poeta visse gli ultimi mesi della sua vita a ridosso di un lembo di mare oramai pervaso da malinconia. Unici testimoni i gabbiani in perenne volo sopra le spiagge vuote e le piazze deserte. Il film incomincia con le reminiscenze infantili di Flora che apre il suo racconto della memoria paterna con l’impossibilità di possedere la luna, mentre, bimbetta, in braccio al padre, di notte, percorre le strade di Bagheria e termina con Flora nell’atto di cogliere dalla spuma del mare immagini e poesie oramai disperse in profondità e in latitudini impensabili. Queste pagine restituite dal mare una volta approdate con cura e con affetto vengono sistemate sulla spiaggia da Flora come unico possibile dono alla vista dei gabbiani in volo. In questa difficile ricostruzione della memoria attraverso l’assenza, altro sussidio fondamentale, scomparso il corpo del poeta, rimane la voce, il suono, il suono tellurico con cui Ignazio insegnava e stregava chi non poteva avere il lusso o il privilegio della poesia stessa. Come affermava la poetessa Fourugh Faraghzad: “… Solamente rimane la voce, null’altro.” Quindi in questa ricostruzione, la voce di Buttitta è storia essa stessa. Vivida a tal punto da riaffiorare come le pagine squinternate dei suoi versi restituite dal moto delle onde e in perfetta sovrapposizione sulla voce di Flora.

lunedì 18 novembre 2013

Marineo, chiesa Sant'Anna: settimana di preparazione alla festa di Cristo Re


di Piazza Marineo
MARINEO. Lunedì 18 novembre inizia la settimana di preparazione alla solennità del SS. Redentore.
Regnavit a ligno deus ( la croce è il trono dal quale Dio regna) sarà il tema conduttore delle giornate di preghiera organizzate dalla confraternita del SS. Redentore presso la chiesa di Sant’Anna. L'ottavario si concluderà domenica prossima con la festa di Cristo Re. Questo il programma. Lunedì 18, alle ore 17 rosario e coroncina; alle ore 18 celebrazione eucaristica. Martedì 19, alle ore 17 rosario e coroncina; alle ore 18 celebrazione eucaristica. Mercoledì 20, alle ore 17 rosario e coroncina; alle ore 18 celebrazione eucaristica; alle ore 21 incontro di catechesi sul tema.”La Regalità di Cristo nella famiglia”, a cura del prof. Pippo Viola. Giovedì 21 Giornata eucaristica: alle ore 9.30 Esposizione; alle ore 17 rosario e coroncina; alle ore 18 celebrazione eucaristica. Venerdì 22, alle ore 17 rosario e coroncina; alle ore 18 celebrazione eucaristica. Sabato 23, alle ore 17 rosario e coroncina; alle ore 18 celebrazione eucaristica. Domenica 24 Solennità di Cristo Re – Chiusura dell’Anno della Fede: alle ore 17.30 rosario e coroncina; alle ore 18 solenne celebrazione eucaristica e canto del Te Deum.

giovedì 14 novembre 2013

Pd Marineo, domenica 17 novembre votazioni per la segreteria nazionale


di Barbara Cangialosi
MARINEO. Domenica 17 novembre, anche nel Circolo di Marineo si svolgeranno le votazioni per la pre-selezione delle candidature per la segreteria nazionale Pd. 
Tutti gli iscritti al Partito sono pertanto invitati a partecipare, dalle ore 17 alle ore 19.30, presso la nostra sede, sita in via Lo Pinto, 1. Dei quattro candidati - Cuperlo, Renzi, Pittella e Civati - andranno alle primarie dell'8 dicembre solo "i tre candidati che abbiano ottenuto il consenso del maggior numero di iscritti purché abbiano ottenuto almeno il cinque per cento dei voti validamente espressi e, in ogni caso, quelli che abbiano ottenuto almeno il quindici per cento dei voti validamente espressi e la medesima percentuale in almeno cinque regioni o province autonome" (Statuto Pd). Sul sito delle primarie Pd 2013 è possibile restare informati su tutto ciò che riguarda il Congresso nazionale e sul sito del Pd Sicilia, nella sezione "documenti" è possibile scaricare i documenti congressuali dei quattro candidati. Vi aspettiamo.

mercoledì 13 novembre 2013

Happy hour con i giovani al castello di Marineo: I 10 Comandamenti


di Parrocchia di Marineo
MARINEO. Giovedì 14, alle ore 21, Happy hour al castello di Marineo sul tema: I 10 Comandamenti - 2° Non nominare il nome di Dio invano.

martedì 12 novembre 2013

Comenius. La scuola di Marineo alla scoperta delle scuole europee


di Piazza Marineo
MARINEO. A partire da quest’anno l’Istituto Comprensivo Marineo-Bolognetta è protagonista di un progetto COMENIUS dal titolo “Let Europe’s Rhythm Beat in the Same Heart”, un’interessante scambio multilaterale con scuole di cinque paesi esteri: la Turchia, la Croazia, l’Ungheria, la Polonia e la Lituania. 
Questa nuova avventura è iniziata l’anno scorso quando all’inizio dell’anno scolastico un gruppo di docenti della scuola secondaria di Marineo ha preso in considerazione gli aspetti positivi che un tale scambio culturale, linguistico e sociale avrebbe potuto avere per gli studenti, i docenti, le famiglie e la comunità marinese. Dopo esser stato approvato e finanziato dall’Agenzia Nazionale già all’inizio del nuovo anno scolastico si sono avviati i preparativi per il primo viaggio che si è tenuto in Ungheria. Quattro alunni delle terze classi della scuola secondaria di I grado di Marineo insieme ai docenti Margherita Ferrantelli (responsabile del progetto) e Epifanio Barbaccia (docente di Arte e Immagine), dal 21 ottobre al 26 ottobre, hanno avuto l’opportunità di conoscere tradizioni, gastronomia, modi di vivere tipici della cultura ungherese partecipando ad attività didattiche, visite di città e musei e ad eventi culturali organizzati dalla scuola ospitante. Gli obiettivi di questo primo incontro tra i sei partner stranieri sono stati pienamente raggiunti: gli alunni si sono integrati perfettamente tra le loro famiglie ospitanti, i loro nuovi compagni e gli insegnanti ungheresi ed hanno interagito con molta intraprendenza con gli altri alunni croati, turchi e polacchi condividendo e rispettando i loro modi di vivere e le loro culture; hanno migliorato le loro capacità di comprensione in lingua inglese divertendosi e praticando la lingua spontaneamente. (continua) 

lunedì 11 novembre 2013

Miriam Di Pisa ha vinto il talent show Io Canto 4: festa a Misilmeri


di Piazza Marineo
MISILMERI. La misilmerese Miriam Di Pisa, 15 anni, ha vinto la quarta edizione talent show televisivo "Io Canto", presentato su Canale 5 da Gerry Scotti.
La formazione di Claudio Cecchetto si è imposta ieri sera sulla formazione guidata da Mara Maionchi. E Miriam, nel finale, ha avuto la meglio anche sulla compagna di squadra Matilde Micoziani, imponendosi con il 57% dei voti. Miriam Di Pisa vince una borsa di studio per andare a New York, dove seguirà un corso di formazione alla New York Film Academy. Lì avrà la possibilità di perfezionare la sua preparazione artistica. Fin dalle prime puntate si era imposta all’attenzione del pubblico televisivo per la sua voce e per le sue grandi qualità interpretative, per questo è stata una delle concorrenti più votate in tutte le puntate. Momenti di esultanza anche a Misilmeri, dove i suoi fans sono scesi in piazza per festeggiare la vittoria.

venerdì 8 novembre 2013

Filippo Ribisi confermato alla guida di Confartigianato imprese Sicilia


di Piazza Marineo
MARINEO. Filippo Ribisi è stato confermato alla guida di Confartigianato imprese Sicilia, per il quadriennio 2013-2017 dal Direttivo regionale di Confartigianato, che rappresenta 14.000 imprese associate. 
Ribisi, nato a Marineo nel 1957, è imprenditore nel settore dell'impiantistica e in ambito associativo si è distinto per la recente nomina a presidente nazionale di Inapa Confartigianato e a coordinatore del Tavolo regionale permanente per la crescita e lo sviluppo. All'elezione di Ribisi, avvenuta ieri per acclamazione, è intervenuto il presidente nazionale della Confederazione, Giorgio Merletti che, nel rivolgere il ringraziamento di Confartigianato per l'impegno profuso in questi 4 anni, alla valorizzazione e allo sviluppo dell'artigianato e delle piccole imprese dell'Isola, ha espresso parole di stima e di incoraggiamento per le attività che Ribisi porterà avanti per i prossimi quattro anni. "In questa difficile fase della nostra economia - ha dichiarato - serve uno sforzo eccezionale per costruire un contesto favorevole alle potenzialità imprenditoriali del nostra regione, per irrobustire il tessuto produttivo dell'artigianato e delle piccole aziende, per migliorarne la capacità competitiva e consentire loro di uscire dalla crisi". Il direttivo di Confartigianato Sicilia ha provveduto altresì a nominare, per la prima volta nella storia della Federazione regionale, i tre segretari regionali nelle persone di: Francesco La Francesca, Maurizio Calandra e Andrea Di Vincenzo.

giovedì 7 novembre 2013

Marineo, Unitalsi: incontro per creazione centro disabili e anziani


di Salvatore Muratore
MARINEO. Il primo novembre scorso presso i locali del Castello Beccadelli Bologna, messi a disposizione dell’Amministrazione Comunale di Marineo, si è svolto un incontro di lavoro per fare il punto sul progetto per la realizzazione, da parte dell’U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali), di un Centro di Assistenza ed Incontro per Disabili ed Anziani.
Vi hanno preso parte: La componente del Consiglio Nazionale U.N.I.T.A.L.S.I. Sig.ra Marzia Tannini; Il Presidente Provinciale Sig. Andreolo Giuseppe; La Responsabile della Sezione locale Sig.ra Piera Oliveri con le sorelle e fratelli facenti parti della sezione di Marineo; L’assessore ai Servizi Sociali del Comune Dott.ssa Francesca Salerno; Il Responsabile dei Servizi Sociali del Comune Dott. Nino Scarpulla; Il Parroco di Marineo Don Leoluca Pasqua; La Sig.ra Di Marco Bivona Grazia donatrice dell’immobile oggetto dei lavori; Gli Ingg. Francesco Sclafani, Fulvio Pulizzotto e Salvatore Muratore tecnici, che unitamente al Dott. Geologo Giuseppe Spinella non potuto intervenire per motivi familiari, hanno curato la progettazione dell’opera da realizzare. La Sig.ra Oliveri ha aperto i lavori dando il saluto ed il benvenuto a tutti i partecipanti in particolar modo alla consigliera Nazionale ed al Presidente Provinciale, un caloroso ringraziamento ha espresso per la Sig.ra Di Marco Bivona Grazia per la sua generosità dimostrata con l’atto di donazione dell’immobile sito in Marineo in contrada Cannolicchio al catasto foglio 18 particella 1616 composto da tre piani fuori terra per una superficie di circa 1.200,00 mq oltre un annesso lotto di terreno di mq 3.000 circa, ed infine si è complimentata con i tecnici sopra citati per avere offerto la loro opera professionale gratuitamente. (continua)

Marineo, costituito in consiglio comunale il gruppo del Pd


di Piazza Marineo
MARINEO. A Marineo viene costituito il gruppo del Partito democratico in consiglio comunale, sarà composto dai consiglieri Angela Costa e Ciro Fabio Cangialosi.
"Tra le mozioni presentate nel corso del congresso cittadino del 25 ottobre - spiegano in una nota Costa e Cangialosi - vi è stata anche quella che proponeva di dar vita al gruppo consiliare del Pd, ragion per cui, durante la prima seduta del consiglio direttivo, si è deliberato all’unanimità di dar seguito alla richiesta della base e quindi presentare, dopo un doveroso passaggio con i nostri compagni dell’opposizione, il neo gruppo costituito". E aggiungono: "A scanso di eventuali equivoci, ancor prima che in aula, vorremmo sottolineare come la nascita del nuovo gruppo non sia in antitesi o di rottura con il gruppo “Esperienza e rinnovamento al servizio di Marineo” con il quale abbiamo intrapreso un percorso che continuiamo a condividere, ma sarà un valore aggiunto che vogliamo dare alle istituzioni e al nostro partito".

mercoledì 6 novembre 2013

Comune, raccolta delle adesioni per il IV Simposio dei poeti Marinesi


di Piazza Marineo
MARINEO. E’ iniziata da parte del Comune di Marineo la raccolta delle adesioni per partecipare al IV Simposio dei poeti Marinesi, in programma il 14 dicembre.
“Anche quest’anno – dice l’assessore alla cultura Ciro Spataro – vogliamo dare continuità ad una iniziativa, il Simposio dei poeti, che ci permette di valorizzare non solo la poesia ma soprattutto la vocazione del nostro paese che ha visto sorgere, nel tempo, tanti poeti e che ha dato il via nel 1974 al Premio di Poesia Città di Marineo. E’ una iniziativa, quella marinese, che vuole sempre più essere una forza ideale, quella della poesia coltivata in ogni animo umano e che concorre alla dimensione etica della nostra comunità”. I componimenti vanno inviati entro il 30 novembre al sito web comunale o consegnati in forma cartacea all’ufficio Cultura del Comune, in modo da poter realizzare in tempi utili la pubblicazione con le poesie.

martedì 5 novembre 2013

Siamo entrati in riserva: volume n.4 Nuova Busambra a Mezzojuso


di Piazza Marineo
MARINEO. Sarà presentato domenica 10 novembre alle 16,30, presso il castello di Mezzojuso, il quarto quaderno della collana Nuova Busambra.
Il volume dal titolo "Siamo entrati in riserva. Il Bosco di Ficuzza e altri beni comuni" dedica la sua parte monografica alla Riserva naturale orientata della Ficuzza e ad altre emergenze naturalistiche del territorio. Dopo i saluti del sindaco Salvatore Giardina, interverranno Paola Bisulca, Orazio Caldarella, Giovanni Giardina e Antonino Schillizzi. Modera Giuseppe Di Miceli.

lunedì 4 novembre 2013

Forestali, Ribaudo (Pd): Grave atto discriminatorio della Regione Sicilia


di Piazza Marineo
MARINEO. Lunedì 4 novembre, presso l'assessorato al Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, si svolgerà una manifestazione di protesta dei lavoratori forestali del comparto antincendio della provincia di Palermo. 
"Da parte della Regione Siciliana è stato compiuto un grave atto discriminatorio nei confronti della stragrande maggioranza dei lavoratori del settore, che si aspettavano una distribuzione delle giornate residue in maniera equa tra tutti gli operatori del contingente”. E’ quanto dichiara il deputato del Pd Franco Ribaudo. “I lavoratori non rassegnati – aggiunge – hanno annunciato la propria intenzione di portare avanti la protesta, per questo ho chiesto un intervento immediato del presidente Crocetta per ristabilire equità e giustizia, come da lui predicate in più occasioni. Gli assessori all'Agricoltura, all'Ambiente e al Lavoro, nonché i rispettivi dirigenti, abbiano il coraggio di fare un passo indietro e dare finalmente le risposte attese dai lavoratori".