giovedì 31 ottobre 2013

Marineo, Fondazione Arnone: aperte iscrizioni ai corsi musicali 2013/2014


di Piazza Marineo
MARINEO. La Fondazione Arnone, in collaborazione con la Banda "Gioacchino Arnone", ha aperto le iscrizioni ai corsi di formazione musicale per l'anno scolastico 2013/2014.
Per iscriversi occorre presentare domanda (scarica modulo) presso la segreteria dell'Ente, in piazza della Repubblica n.22, Marineo. Le classi per l’inserimento nella banda sono quelle di ottoni (tromba, trombone, corno, bombardino e basso tuba), ance (clarinetto e sassofono). Inoltre, per la formazione di base e avanzata, previste le classi per archi (violino, viola e violoncello), pianoforte e chitarra.

martedì 29 ottobre 2013

Gioventù in Azione: studenti da paesi europei a Marineo contro razzismo


di Piazza Marineo
MARINEO. Saranno 28 i ragazzi che parteciperanno a Marineo, dal 1 al 8 novembre, allo scambio internazionale contro il razzismo 'We live together', organizzato dall'associazione no profit 'Human Rights Youth Organization' in partenariato con le Fondazioni Culturali "G. Arnone" e con il patrocinio del Comune di Marineo. 
L'iniziativa, nella quale interverranno giovani provenienti da diversi paesi, come Norvegia, Spagna, Bulgaria e Italia, è finanziata dal programma 'Gioventù in Azione' della Commissione europea. Lo scambio internazionale, come molti progetti comunitari, consentirà ai ragazzi di confrontarsi attraverso attività formative e sessioni pratiche sul tema dei pregiudizi e degli stereotipi legati al razzismo, per abbattere ogni barriera determinata dalla mancata o errata conoscenza dell'altro. Al progetto sono coinvolti anche gruppi della popolazione locale, sia in termini di accoglienza dei giovani stranieri sul posto, che di promozione della cultura locale. Al progetto, previsto nell'ambito dell'azione 1.1 del programma per l'educazione non formale ai diritti umani finanziato dalla Commissione europea, parteciperanno 28 giovani.

lunedì 28 ottobre 2013

Guida d’Italia dei Ristoranti: Sabino Cangialosi tra i primi della Sardegna


di Piazza Marineo
MARINEO. L’Antica Hostaria di Sabino Cangialosi tra i migliori 15 ristoranti della Sardegna.
La Guida d’Italia dei Ristoranti de L’Espresso 2014 ha assegnato 14 ventesimi di punti al ristorante l'Antica Hostaria di Sassari, gestito da Sabino Cangialosi, chef originario di Marineo. Cangialosi propone nel menu i sapori della terra d’origine, anche se la sua la sua tende ad essere una cucina moderna ed elegante. Accanto alle tartare al cioccolato amaro e ai risotti con speziatura di caffè vengono, infatti, proposti piatti tradizionali sardi e siciliani, resi leggeri e raffinati, come i culurgionas ogliastrini e la pasta con le sarde.

sabato 26 ottobre 2013

Marineo, congresso del Pd: Barbara Cangialosi è la nuova coordinatrice


di Piazza Marineo
MARINEO. Si è svolto ieri sera nell'aula consiliare il congresso cittadino del Partito democratico di Marineo: Barbara Cangialosi è la nuova coordinatrice.
Nel corso dell'assemblea è stato, inoltre, eletto il nuovo coordinamento cittadino che è composto da Loreto Galbo, Federica Di Sclafani, Salvatore La Spina, Elisa Ribaudo, Antonino Cangialosi, Simona Daidone, Achille Verbena, Maria Pia Durante e Michelangelo Signorelli. I delegati al consiglio provinciale sono Franco Ribaudo, Barbara Cangialosi, Pippo De Lisi e Angela Costa. Per quanto riguarda, infine, l’elezione del coordinatore provinciale, Antonio Rubino ha ottenuto il 70,24% dei voti, mentre Carmelo Miceli ha avuto il 29,76% delle preferenze su 121 tesserati Pd votanti.

venerdì 25 ottobre 2013

Ribaudo (Pd): Incontri col Governo per salvare Telespazio e Ansaldo Breda


di Piazza Marineo
MARINEO. “Il futuro del lavoratori siciliani di Telespazio e Ansaldo Breda e il rilancio della politica industriale in Sicilia non può basarsi solo su progetti occasionali e misure assistenziali, ma dipende soprattutto dalla ristrutturazione di Finmeccanica e dalla nascita di un polo italiano di trasporti (ferroviario) e telecomunicazioni”. 
Questo il commento del deputato del Pd Francesco Ribaudo, componente della commissione Finanze alla Camera, a conclusione del confronto al ministero dello Sviluppo economico tra la Regione Sicilia, il governo nazionale, i vertici di Finmeccanica e le rappresentanze sindacali nazionali di categoria, dove è stata scongiurata la chiusura del sito spaziale dello Scanzano. “Dopo una trattativa che va avanti da un anno – dice Ribaudo –, l’azienda Telespazio del gruppo Finmeccanica si è resa finalmente disponibile a fermare la richiesta di cassa integrazione straordinaria per la chiusura del centro spaziale siciliano, essendo disposta a valutare una proposta di accordi di programma con la Regione Sicilia finalizzata allo svolgimento di alcune commesse sul territorio dell’Isola”. Il deputato del Pd ieri ha partecipato anche alla riunione sulle problematiche riguardanti l’Ansaldo Breda. “Adesso occorre – spiega – un vero progetto di politica industriale in diversi settori strategici per il nostro paese, quali trasporti, energia, telecomunicazioni e manifatturiero, gli unici pochi settori in cui oltre a fare valere le nostre capacità e il nostro know-how possono essere poste nuove basi in una prospettiva di rilancio e di sviluppo per creare lavoro e occupazione nella nostra terra. A questo punto, non mi scandalizza un fondo strategico italiano a capitale pubblico per capitalizzare e consolidare le nostre imprese, per renderle competitive sul mercato internazionale. Si apra pure anche a partnership internazionali, purché si conservi la nostra italianità e non si disgreghi a mo' di spezzatino la filiera industriale”. E aggiunge: “Sappiamo anche che urge un piano energetico nazionale: in tal senso, le rappresentanze parlamentari Partito democratico e del Governo nei prossimi giorni si incontreranno per affrontare queste tematiche ed assumere una posizione finalmente chiara sulle linee di politica industriale che diano prospettive di sviluppo al nostro Paese e serenità ai lavoratori del settore".

giovedì 24 ottobre 2013

La Spartenza: a Bolognetta il libro autobiografico di Tommaso Bordonaro


di Piazza Marineo
BOLOGNETTA. Sabato 26 ottobre, alle ore 16.30, presso il Centro intergenerazionale di Bolognetta, in via Vittorio Emanuele 108, sarà presentato La Spartenza, il libro che racchiude le memorie di Tommaso Bordonaro, contadino di Bolognetta nato nei primi anni del Novecento.
Avvalendosi di un italiano ingenuo ed essenziale, Bordonaro affida alle carte il racconto della sua vita, dall’adolescenza all’età matura, soffermandosi sulla dolorosa esperienza dell’emigrazione verso gli Stati Uniti. Alla presentazione interverranno il sindaco di Bolognetta Antonino Tutone, l’assessore Patrizia Vilardi, la profossoressa Marina Castiglione dell’Università di Palermo, il curatore Santo Lombino. Filmati e musiche di Salvo Guttilla. Edito per la prima volta da Einaudi nel 1991 a seguito della vittoria al premio Pieve Santo Stefano per gli scritti personali della “gente comune”, il testo viene riproposto dalla casa editrice indipendente Navarra Editore all’interno di Memorie dal sottosuolo, collana nata con lo scopo di ridare nuova vita a libri che, pur essendo stati pubblicati in tempi dissimili dagli odierni, presentano storie e temi adatti ad aprire un dialogo con la contemporaneità. Una nuova prefazione di Goffredo Fofi, un’inedita nota del curatore, Santo Lombino, un glossario realizzato da Gianfranco Folena per facilitare la comprensione linguistica del testo, un’intervista rilasciata dall’autore a Santo Lombino nel 1995 e un’appendice fotografica tratta dall’archivio Millestorie impreziosiscono questa nuova edizione, offrendo una nuova veste ad un testo che alla sua prima uscita aveva attirato su di sé l’attenzione della critica e l’interesse di storici e studiosi della lingua, come Emilio Franzina e Giovanni Ruffino, secondo cui la memoria autobiografica di Bordonaro rappresenta ormai un documento della storia linguistica italiana, un ‘classico’ dell’italiano popolare regionale.

mercoledì 23 ottobre 2013

Il dubbio: al castello di Marineo un romanzo sulla tragedia dell’Olocausto


di Piazza Marineo
MARINEO. Venerdì 25 alle ore 18, nei saloni del castello Beccadelli di Marineo sarà presentato “Il dubbio”, romanzo del medico siciliano Nuccio Pepe, riguardante l’archivio segreto degli Ebrei durante il nazismo.
La storia del ritrovamento di un archivio segreto degli Ebrei, risalente all’epoca nazista, è alla base di una avvincente narrazione dal medico chirurgo originario di Bompietro. “Il dubbio” è il frutto di una lunga discussione tra lo scrittore siciliano ed il medico austriaco David Vyssoki, direttore di un centro di assistenza dei sopravvissuti alla Shoah. Nella prefazione Leoluca Orlando scrive che “Il dubbio è un omaggio alla speranza (…) che l’umanità degli uomini possa, talora e alla fine prevalere sulla brutalità degli stessi uomini. La storia raccontata in questo libro comunica molto più e meglio di qualunque parola, anche della più drammatica delle parole del millennio passato: Olocausto”. Secondo David Vyssoki, medico del centro psico-sociale “Esra” di Vienna, che sarà presente a Marineo per la presentazione del libro, Pepe ha saputo coniugare realtà e fantasia con un filo narrativo che assume le caratteristiche ed il pathos di una trama gialla, in un racconto dove i temi della ricerca della propria identità attraversano tutte le pagine. Per la presentazione del volume, dopo l’indirizzo di saluto del sindaco di Marineo Pietro Barbaccia, interverranno Ciro Spataro, assessore alla Cultura, Giorgio Sangiorgi e Salvatore Lo Bue, docenti dell’Università degli Studi di Palermo e David Vyssoki della Comunità Esra di Vienna.

martedì 22 ottobre 2013

Usi e costumi siciliani: il gelato, prelibatezza inventata in Sicilia


di Pippo Oddo
MARINEO. Ivi è raccolta in neve la fragola gentil, che di lontano pur con soave odor tradì se stessa, vi è il salubre limon, vi è il molle latte...
Quando il poeta Giuseppe Parini (prete brianteo fin troppo sensibile al fascino del gentil sesso e vero estimatore delle raffinatezze culinarie) tesseva con questi versi le lodi del gelato, i gelatieri siciliani si erano fatti apprezzare nelle maggiori capitali europee da almeno un secolo. E i sorbetti di Sicilia, confezionati a mo' di frutta, avevano raggiunto un così alto livello di perfezione da sembrare doni del Creatore. Traevano perciò in inganno persino i più navigati uomini di mondo. A fare la figura del provinciale di fronte a uno di questi capolavori di arte dolciaria fu, nel giugno 1770, persino Patrick Brydone, «gentiluomo scozzese di 34 anni che univa alla facilità di scrittura un notevole interesse per i viaggi ed una viva curiosità scientifica», il quale fu casualmente invitato a un pranzo offerto dalla nobiltà di Girgenti al proprio vescovo. «Perché – spiega Giuseppe Pitrè – finita la seconda portata, e presentatoglisi a guisa di retroguardia, altra maniera di gelati, un servitore gli pose davanti una bella e grossa pesca, che egli prese per frutta naturale: e tagliatela in mezzo, e portatene la metà in bocca, a bella prima ne rimase scosso, e come per allargare lo spazio gonfiò la gote. Ma l'intensità del freddo vincendola sul ripiego e sulla sofferenza, egli la palleggiò con la lingua, poi non potendo più oltre resistere, con gli occhi rossi di lacrime la rigettò disperato nel piatto, bestemmiando come un turco e imprecando al servitore, dal quale si credette burlato quasi gli avesse offerto per quel frutto una palla di neve dipinta». Nelle principali città siciliane a quell'epoca non c'era ricevimento ufficiale, riunione mondana, serata danzante o festa di gala che si concludesse senza spreco di sorbetti. A tal proposito basti ricordare un episodio già annotato nel Diario del Marchese di Villabianca e riproposto ai lettori da Pitrè nel primo volume della sua prestigiosa opera La vita in Palermo cento e più anni fa. Nel corso di una sfarzosa cena servita il 13 maggio 1799 nell'esclusiva cornice della terrazza del Palazzo Butera, per l'occasione convertita in galleria coperta, mentre due orchestre di strumenti a fiato gareggiavano in virtuosismi nel tentativo di ingraziarsi la crema dell'aristocrazia siciliana e le più alte sfere della gerarchia militare, la neve consumata per i gelati fu di 40 carichi, ossia cinque tonnellate, chilogrammo più, chilogrammo meno. (continua)

lunedì 21 ottobre 2013

Vito Mancuso: Il principio passione. La forza che ci spinge ad amare


di Piazza Marineo
PALERMO. Lunedi 21 ottobre a Palermo: alle ore 16.30, all'Auditorium SS. Salvatore di corso Vittorio Emanuele, intervento di Vito Mancuso all'interno della Settimana di Studi Danteschi; alle 20.45, nella Chiesa di San Francesco Saverio all'Albergheria, presentazione del libro "Il principio passione. La forza che ci spinge ad amare", Garzanti 2013.
In questo grande libro l'autore assume la passione come prospettiva da cui leggere il mondo. Il problema in particolare è l’amore, il suo posto nel mondo e nella logica che lo regge. Quando si ama, quando si vive per il bene e per la giustizia, si rafforza il nostro essere natura, oppure lo si indebolisce estinguendone la forza vitale? Mancuso ritiene che quando amiamo mettendo la passione al servizio dell’armonia delle relazioni raggiungiamo la pienezza dell’esistenza, perché il nostro amore riproduce una più ampia logica cosmica tesa da sempre all’armonia relazionale. La tesi va a toccare i fondamenti stessi del vivere e viene illustrata attraverso un confronto con le grandi tradizioni religiose, con le filosofie e con la scienza, toccando questioni di cosmologia, biologia, fisica, fino a discutere il senso filosofico del bosone di Higgs o «particella di Dio». Ma come si concilia questa una visione simile con l’universale esperienza del male? Nell’affrontare questo tema da sempre presente nel suo pensiero, Mancuso chiama sulla scena i Mostri, le Signorie cosmiche e le Potenze sataniche di cui parla la Bibbia, in una specie di corpo a corpo metafisico con le radici stesse del negativo. Il risultato è la denuncia dell’infondatezza del dogma del peccato originale mediante cui la Chiesa ancora oggi interpreta il caos come peccato, finendo per generare inevitabili e infiniti sensi di colpa. In realtà, sostiene Mancuso, il caos non è peccato, ma l’indeterminatezza necessaria per il nascere della libertà, a sua volta condizione per la maturità dell’amore. Affascinante racconto di una profonda avventura intellettuale, Il principio passione con la sua «formula del mondo» (Logos + Caos = Pathos) si offre alla mente perplessa come una nuova guida per rinnovare in modo responsabile la fiducia nella vita, e nell’amore quale suo scopo supremo. 

venerdì 18 ottobre 2013

Tutela del patrimonio culturale, a Marineo il libro “Noli me tangere”


di Piazza Marineo
MARINEO. Ai fini della prevenzione e della tutela del patrimonio culturale, domenica 20, alle ore 18.30, nei locali del Castello Beccadelli sarà presentato il libro “Noli me tangere” di Ludovico Gippetto, edizione Isspe.
Dal 1992 Extroart e la Fondazione Wanted Palermo operano a favore della tutela del patrimonio culturale, realizzando interventi in Italia e all’estero finalizzati a dare ad ogni reperto archeologico, sia marino che terrestre e a tutte le opere d’arte trafugate nel nostro territorio, la possibilità di essere riconosciuti, ritrovati e ricollocati nella loro sede d’origine. I lavori saranno coordinati dal sindaco Pietro Barbaccia e dall’assessore alla Cultura Ciro Spataro. Interverranno Umberto Balistreri, Francesco Gallo e Sebastiano Tusa (Soprintendente del Mare della Regione Sicilia).

giovedì 17 ottobre 2013

Città metropolitane e consorzi dei Comuni. Le nuove Autonomie locali


di Piazza Marineo
PALERMO. “Città metropolitane e consorzi dei Comuni. Come cambiano le Autonomie Locali”, questo il titolo del convegno organizzato dal Partito democratico di Palermo per sabato 19 ottobre, con inizio alle ore 9.30, presso la Sala Gialla dell' Assemblea Regionale Siciliana (Palazzo dei Normanni).
I lavori saranno coordinati dal segretario provinciale del Pd Enzo Di Girolamo. Interverranno Franco Ribaudo, deputato nazionale, Paolo Amenta, vice presidente vicario di AnciSicilia, Magda Culotta, deputato nazionale e sindaco di Pollina, Patrizia Valenti, assessore regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica, Antonello Cracolici, deputato regionale. E’ prevista, inoltre, la presenza dei sindaci della provincia di Palermo. “La nuova delimitazione delle Città metropolitane - dice Franco Ribaudo, membro della commissione Finanze alla Camera dei Deputati - assolverà all’esigenza, ormai indifferibile, di politiche di area vasta che mirino al potenziamento e ammodernamento dei servizi pubblici, con importante impegno finanziario per investimenti da parte dello Stato, della Regione e dell’Unione europea, ed in particolare con i fondi della programmazione 2014-2020. Nei prossimi anni l’attenzione e le politiche di sviluppo saranno, in sostanza, concentrate su queste grandi aree metropolitane che si sviluppano intorno alle quindici città italiane pi ù popolate e, dove si stima, vivranno 25 milioni di abitanti. Ma l’attuale proposta di riordino delle autonomie locali, resa necessaria dalla soppressione dell’ente intermedio Provincia – aggiunge – non sembra essere esaustiva sotto diversi aspetti. Nel corso dell’incontro ci sarà la possibilità di dare un contributo di idee al necessario dibattito che deve precedere questa importante riforma delle autonomie locali. Senza i dovuti correttivi, in Sicilia la contemporanea nascita dei Liberi consorzi di comuni potrebbe rivelarsi un fallimento”.

mercoledì 16 ottobre 2013

Imu, Ribaudo: "Ottenuta l'esenzione per le case date in comodato ai figli"


di Piazza Marineo
MARINEO. L’emendamento unitario presentato dalle commissioni Finanze e Bilancio ha avuto il via libera dell'Aula di Montecitorio con 342 sì, due no della Lega Nord, mentre si sono astenuti i 93 deputati del Movimento 5 Stelle.
“Si tratta – dice il deputato del Pd Francesco Ribaudo, membro della commissione Finanze alla Camera – di una agevolazione (leggi) sull’Imu che prevede l'esenzione del pagamento per le abitazioni concesse in comodato d’uso gratuito ai parenti in linea retta entro il primo grado. Ciascun Comune, adesso, dovrà definire i criteri e le modalità per l'applicazione dell'agevolazione, compreso il limite dell'indicatore della situazione economica equivalente (Isee)”. Il costo previsto per l’intervento è di 18,5 milioni di euro, coperti con una riduzione delle dotazioni finanziarie disponibili dei ministeri. “L’esenzione dal pagamento della seconda rata dell'Imu delle case concesse ai parenti – aggiunge Ribaudo – è stata una mia battaglia (vedi) portata avanti prima in commissione Finanze e poi anche nell’Aula di Montecitorio, dove purtroppo si è registrata da parte dei grillini l’ennesima chiusura rispetto alle problematiche delle fasce sociali più deboli”. Il Governo aveva espresso parere contrario per un problema di coperture finanziarie, ma l’emendamento è passato lo stesso a larga maggioranza. “Sarebbe stata una beffa – ha detto nel suo intervento in aula il deputato marinese - sapere che alcuni nostri colleghi avrebbero risparmiato 2-3mila euro non pagando l’Imu della prima casa, mentre l’operaio che abita di fronte casa mia, e che non ha i soldi per volturare l’immobile costruito per il figlio dopo una vita di lavoro, avrebbe dovuto pagare più di 2mila euro”.

martedì 15 ottobre 2013

Marineo, presentazione libro al Castello: La tredicesima dimensione


di Piazza Marineo
MARINEO. Sabato 19 ottobre, alle ore 18, presso il Castello Beccadelli di Marineo si volgerà la presentazione del libro "La tredicesima dimensione" di Antonella Giannone, nota con il nome d’arte Mag. 
L’iniziativa curata dal Comune di Marineo sarà introdotta dal sindaco Pietro Barbaccia e dall’assessore alla Cultura Ciro Spataro, mentre come relatore interverrà lo scrittore Vito Mauro. Nel corso della serata ci sarà un momento musicale curato dal pianista Massimiliano Lo Pinto. L’iniziativa vedrà la partecipazione di una delegazione della cittadina di Viagrande, in provincia di Catania, per uno scambio culturale tra le due comunità, ed in tal senso la pittrice Rosanna Trovato avrà modo di presentare la sua ultima produzione artistica. Il libro darà la possibilità di scoprire la tredicesima dimensione dell’autrice che poi non è altro che la dimensione delle emozioni, dei sogni e delle delusioni dei giovani di oggi. Ma come afferma la stessa autrice: “Se non mai triste non sarai mai felice. Per capire dove sta il cielo devi sdraiarti in terra a faccia in su”.

lunedì 14 ottobre 2013

Happy hour con i giovani al castello di Marineo: I 10 Comandamenti


di Parrocchia di Marineo
MARINEO. I 10 Comandamenti: 1° Non avrai altro Dio fuori di me. Nuova serie di incontri al castello di Marineo.

sabato 12 ottobre 2013

Documenti. Storia della Parrocchia di Marineo: monsignor Natale Rainieri


di Nuccio Benanti
MARINEO. Religioso di grande cultura e di animo generoso, dedicò tutta la sua vita allo studio, ai bisogni della Parrocchia e al restauro della Chiesa Madre.
Monsignor Natale Rainieri nacque a Marineo il 17 settembre 1894. Fu ordinato sacerdote l’8 luglio 1917, ottenendo anche il titolo di dottore in Sacra Teologia. Dopo avere svolto per 6 anni il lavoro di cappellano tra San Michele e il Convento, fu parroco del paese per 47 anni, dal 1923 al 1970. Instancabile fu la sua opera di restauro della Chiesa Madre, per la quale impegnò anche il suo modesto patrimonio. In paese lavorò molto nel campo del sociale e fu un punto di riferimento soprattutto per i poveri e gli ammalati. Particolarmente intenso fu il suo lavoro per incrementare la devozione mariana e quella al santo patrono. Nel 1932 consacrò la parrocchia al Sacro Cuore di Maria. Diede, inoltre, lo statuto ufficiale alla confraternita di San Ciro, che il 22 gennaio 1936 ottenne il decreto a firma del cardinale Luigi Lavitrano. A lui si devono diverse pubblicazioni, soprattutto per la divulgazione del culto di San Ciro. Tra queste spiccano la "Vita, Passione e Gloria di San Ciro di Alessandria", 2 voll., (1958), e "La Dimostranza" (1961). Notevole anche lo studio per il primo aggiornamento del testo tradizionale della vita e martirio del santo alessandrino con destinazione teatrale per una rappresentazione su palco. Pubblicò, inoltre, il "Trimegisto" (1966), trilogia sulla vita di San Ciro, musicata successivamente dal maestro Matteo Di Fiori, che egli ospitò in canonica. "La Madrice" (1964) è un libro realizzato in occasione della sua visita agli emigrati marinesi in America. Nell’ultimo scorcio della sua vita lavorò ad altri importanti scritti, fra questi la prima edizione de' "I canti dei giovani di Marineo nella notte della Passione del Signore" (1973) e un volume sulla "Passione del Signore" rimasto inedito. Diversi, infine, i materiali ciclostilati, tra cui una interessante raccolta dedicata alla “Vita ed insegnamento dei Parroci di Marineo”. Si spense il 4 giugno 1974.

venerdì 11 ottobre 2013

Marineo, sindaco e giunta: ecco la delibera che determina i compensi


di Angela Costa
MARINEO Finalmente mercoledì scorso abbiamo avuto la possibilità di vedere la famosa delibera di giunta sulla riduzione delle indennità del Sindaco e degli Assessori. 
Nella delibera, oltre a leggere che il primo cittadino ancora una volta non ha mantenuto una promessa fatta ai suoi elettori, e quindi non si è ridotto l’indennità del 50% ma solo del 20, la cosa che è balzata immediatamente agli occhi di tutti sono state le cifre elencate. Siccome solo 5 mesi fa ero amministratore di questo Comune e non mi risulta un incremento della popolazione, non mi capacitavo come fossero spuntate certe somme. Dopo le prime risposte vaghe e risentite si è poi capito che c’era stato il famoso adeguamento Istat che ha fatto lievitare le spese. Come potete vedere nel documento allegato, oggi il sindaco Barbaccia, che come lavoratore autonomo ha diritto all’indennità per intero, costa al Comune 3.081,11 euro al mese. Ecco il perché della meraviglia! Noi eravamo rimasti fermi alle cifre del sindaco Ribaudo che percepiva un’indennità di 1.825,00 euro netti. Se poi consideriamo che lasciava alle stesse casse comunali per intero il suo stipendio di impiegato, pari a circa 1700,00 euro, credo che sia lecito affermare che ha svolto il suo mandato di sindaco gravando sulle casse comunali per soli 150 euro al mese! A giustificazione della delibera di giunta leggiamo una nota a margine, nella quale si evince che il Sindaco userà il restante 30% dell’indennità “non ridotta” ma "adeguata" per dare risposte immediate a quanti lo interrogano quotidianamente. Riconosco che fare l’amministratore ti porta a dover trovare soluzioni ai tanti bisogni della gente, così è sempre stato e purtroppo sarà, ma tanti lo hanno fatto e tanti lo continueranno a fare anche senza aver promesso niente nel proprio programma elettorale. Credo, però, che bisognerebbe agire sempre nella massima trasparenza, ed è per questo che ho chiesto al dottore Barbaccia di creare un capitolo in sede di bilancio con una somma che sia pari a quella quantificata al suo 30%, oppure di produrre un report al Consiglio sulle somme spese mensilmente per sussidi sociali da lui dati. Abbiamo forse sbagliato a porre la domanda? Non ho mai additato nessuno di nulla, ho solo svolto il mio ruolo di consigliere. Tralascio la gestione impropria dei lavori in aula altrimenti il Presidente mi accuserà con un’altra nota; tralascio sul fatto che ad una interrogazione fatta al Sindaco un assessore si è intromesso accusandomi di pretestuosità; tralascio il fatto che l’unica loro difesa è stata leggere una lettera di un avvocato che è stata fatta a salvaguardia dei passati amministratori; tralascio tante altre cose, ma non posso non sottolineare che alla fine una comunicazione il Presidente l’aveva da fare al Consiglio: su mia insistenza si è trovata “tra le carte” una lettera del 2 ottobre, a firma di alcuni cittadini che non vedono riconosciuti i loro diritti e minacciano di adire per vie legali. Forse qualcuno credeva che avremmo riscaldato una poltrona e aspettato che passassero prima o poi i cadaveri dei nemici? Noi siamo abituati ad assumerci le responsabilità che ci hanno assegnato i nostri elettori e cercheremo di non deluderli.

giovedì 10 ottobre 2013

La panchina di Guastella. Marinesi in America: Li Castri, sarto su misura


di Ciro Guastella
NEW YORK. Vincenzo Li Castri nacque a Marineo il 9 ottobre del 1919 da madre Palermitana e padre Marinese. Dopo avere completato le scuole elementari e la morte del padre si trasferì per alcuni anni a Palermo, dove cominciò ad imparare l’arte del cucito presso una sartoria e, con l’aiuto di bravi maestri e testi sul soggetto, divenne un esperto anche del taglio. 
Dopo essere ritornato a vivere a Marineo, a 18 anni si arruolò nella Marina Militare e per cinque anni venne assegnato nei sottomarini con mansione di radio-telegrafista. A Marineo, in via Portelluzza, apriva bottega di sartoria per abiti da uomo confezionati su misura. Vincenzo era conosciuto come “il sarto Palermitano”, ma lui si riteneva puro Marinese. Interessandosi alla politica locale, fu segretario di un partito e si candidava perfino in una lista elettorale per avanzare e migliorare le condizioni del paese. Il giovane, cresciuto con un fisico attraente, folti capelli neri ed occhi scuri penetranti, sposava la bella Pina Ficarra, alla quale promise il suo eterno amore. Pina diede alla luce Elisabetta, Antonina, Mario e Giovanni. La sartoria, intanto andava avanti, il lavoro non mancava e Vincenzo, quando poteva ottenere il biglietto d’ingresso, partiva la domenica per lo stadio della Favorita per godersi una partita e tifare per la sua amata squadra del Palermo. Il calcio era il suo passatempo preferito, con Padre Salvatore Pulizotto ed altri amici avevano tentato di promuovere lo sport fra i ragazzi del paese, cercando di migliorare le condizioni del campo sportivo comunale. Padre Pulizotto, a quei tempi era anche visibile mentre arbitrava alcune partite. L’opportunità arrivò mentre i bambini erano ancora in tenera età. L’America! Marito e moglie ne avevano sempre sentito parlare come la terra per farsi un avvenire migliore ed ora finalmente potevano raggiungerla per ritrovarsi con i parenti che avevano fatto loro l’atto di richiamo. Partirono tutti all’inizio del 1962 e si stabilirono ad Elizabeth Street nella Little Italy di New York presso alcuni parenti. Vincenzo trovò lavoro di cucito presso una sartoria di Manhattan, ma per poco tempo. Abituato com’era alla sua indipendenza, il lavoro a produzione di massa non lo soddisfaceva. Si trasferì così in un grande negozio di vendita di abiti già confezionati: lui era l’addetto alle modifiche. Qualche anno dopo apriva un suo negozio e la famiglia si trasferiva a Brooklyn. La moglie Pina con i figli andavano in Italia a passare un po di tempo in paese, ma Vincenzo, che avrebbe voluto anche lui visitare Marineo, preso dagli impegni, rimaneva in America. A Brooklyn qualche tempo dopo, Pina dava alla luce il figlio Vittorio. Due dei loro bambini morirono in tenera età. Gli altri figli frequentavano le scuole ed Antonina, in particolare, dimostrava una spiccata attitudine per le arti: studiò recitazione sotto la direzione di un maestro di teatro Sanford Meisner, noto per l’innovativo “Meisner method” e durante la crescita contribuì il suo talento ad alcune produzioni teatrali e cinematografiche. Anche oggi Antonina ha conservato la passione per le cose siciliane che aveva imparato dai genitori: è autrice di poesie e recita queste ed altre in siciliano con il gruppo di Arba Sicula, diretto dal prof. Gaetano Cipolla. La famiglia, avendo acquistato casa, si era definitivamente stabilita a Brooklyn dove visse per molti anni. Quando, sotto l’iniziativa di Pippo La Motta, si pensava di trasferire il club di San Ciro da Manhattan a Brooklyn, Vincenzo incoraggiò l’idea e, quando si ottenne il trasferimento, per anni fece parte del nuovo consiglio in qualità di socio, segretario e poi anche presidente della Società Religiosa San Ciro di Brooklyn. Durante la sua Presidenza riuscì a realizzare importanti traguardi, fra questi, la disponibilità di un locale più grande con tutti i conforti ed il rinnovo del certificato di incorporazione con lo Stato di New York. Il Club, proprio in quel periodo, raggiungeva l’apice per la numerosa presenza di membri. La Florida gli era stata descritta simile alla Sicilia, piena di sole con temperatura mite e tanti alberi di palme. La famiglia vi si era recata diverse volte ed aveva anche comprato una casa a Clearwater, era logico quindi che nel 1986, dopo essersi messo in pensione, ci andassero a vivere. Nel libro “Il Cammino di San Ciro” (Benanti-Guastella, 2009), la figlia Antonina racconta come nel 1989 dopo che il padre all’ospedale aveva subito diversi interventi, non riusciva a migliorare. Due sorelle della mamma partivano da Brooklyn per recarsi in Florida, portando con loro la statuetta di San Ciro, ritenuta miracolosa e portata di casa in casa dagli ammalati. Vincenzo, rimasto sempre fedele a San Ciro, quando li vide si mise a piangere, toccò la statua e si mise a pregare. Poco tempo dopo le sue condizioni migliorarono e la statuetta fu riportata a Brooklyn. Il 13 maggio del 1992 Vincenzo veniva a mancare a quanti l’avevano amato. Il Club della Società Religiosa San Ciro di Brooklyn dedicò una targa ricordo alla sua memoria. L’uomo aveva un cuore d’oro e possedeva la capacità di amare e di farsi amare. La sua onestà e modestia furono esempi per chiunque aveva avuto modo d’incontrarlo. Ricordo una sua vecchia tenera storia: da ragazzo giovane ebbe l’opportunità di fare parte del coro incluso nella rappresentazione dell’Aida al teatro Massimo di Palermo. Poche lire furono il ricavato che ottenne per la sua prestazione, ma con quelle andò subito dal macellaio a comprare del fegato per la mamma che era ammalata.

mercoledì 9 ottobre 2013

Raccolta fondi per Radar: randagio di Marineo trova un'adozione a Treviso


di Piazza Marineo
MARINEO. La foto di lui su Facebook che implorava affetto ha commosso il web.
Grazie ad essa, Radar, cane randagio che vive a Marineo ha trovato un'adozione in provincia di Treviso. L'associazione "Lida" si è offerta di accompagnarlo durante un viaggio in aereo. Servono, dunque, i soldi per pagare il viaggio, massimo 250 euro. Se si raccoglie qualcosa in più le somme verranno impiegate per il benessere del cane, oppure si potrebbe comprare cibo e antiparassitari per Nerone, ossia il padre di Radar, che ancora purtroppo non ha trovato adozione. Basta anche solo una piccolissima donazione simbolica su un numero PostePay. Ovviamente, i donatori riceveranno gli scontrini che testimonieranno come ogni singolo centesimo verrà speso. (Raccolta per Radar)

martedì 8 ottobre 2013

A perenne memoria della gloriosa ferrovia Palermo-Corleone


di Pippo Oddo
MISILMERI. A perenne memoria della gloriosa ferrovia Palermo-Corleone (1886-1959), di cui sono stato utente fisso per otto anni.
«Ebbene si cari amici misilmeresi – recita Misilmeri Blog – , sembra strano ma anche noi avevamo la nostra stazione ferroviaria. Dal nostro piccolo centro passava la linea ferrata a scartamento ridotto Palermo-Corleone-San Carlo. Era il 20 aprile 1884 quando vennero cominciati i lavori, che furono ultimati il 20 dicembre 1886. I lavori continuarono e finirono definitivamente nel 1931 quando si raggiunse Burgio. La compagnia che gestiva la tratta era la “The Sicilian Railways Company Limited of London”. Il treno partiva dalla stazione di Sant'Erasmo (oggi spazio polivalente), e percorreva il litorale fino ad Acqua dei Corsari. Abbandonata la costa si inoltrava in salita tra gli agrumeti di Portella di Mare e la Valle dell’Eleuterio. A Misilmeri la stazione (nella foto) era dove oggi si trovano la caserma dei carabinieri e il mercato ortofrutticolo, disceso a valle, il treno attraversava il fiume passando sopra il Viadotto Mortilli con arcate di 12 metri. Quest’opera ingegneristica, in pietra a tredici archi e parzialmente in curva, è tuttora esistente ed in condizioni apparentemente buone. Il tracciato da questo punto e fino a poco prima della stazione di Villafrati è stato cancellato negli anni sessanta per la costruzione della superstrada Palermo-Agrigento. La stazione misilmerese era un casolare composto da un piano terra in cui si trovava la biglietteria e la sala di aspetto, e dal primo piano, luogo adibito ad alloggio del capostazione. Accanto c’era anche un villino e poi un cesso, la torretta per l’acqua da immettere nella Locomotiva che era a carbone ed infine lo Scaricatore per le merci. In tutto vi erano 3 binari. Alcuni alberi ombreggiavano il lato dei giardini sottostanti. Quando la linea fu dismessa (il 1 febbraio 1959) le traverse di legno di detti binari andarono a ruba dai privati. Resta ancora qualche casello ferroviario e qualche 'ATTENTI AL TRENO'». Uno di questi cartelli è stato recuperato da Francesco Carbone (1923-1999) e collocato in bella evidenza nel Museo etno-antropologico “Godranopoli”. Il treno, in realtà, doveva passare anche da Marineo, ma su pressione del principe di Mirto (discendente dell'ex barone di Villafrati) cambiò percorso.

lunedì 7 ottobre 2013

La Sicilia del grano: da Altavilla Milicia a Marineo, studiosi a confronto


di Piazza Marineo
ALTAVILLA MILICIA. Si svolge sabato 12 ottobre 2013 dalle ore 9.30 alle 18.00 nella Sala convegni del santuario della Madonna di Altavilla Milicia il convegno “Ad faciendum massariam. La Sicilia del grano, luoghi e strutture della produzione tra medioevo ed età moderna”. 
Sarà affrontato un tema centrale per la storia economica e sociale della Sicilia moderna: quello delle masserie, aziende agricole che ancora punteggiano l'isola e che erano rivolte essenzialmente, ma non solo, alla produzione di grano. Il convegno è organizzato dal Comune di Altavilla Milicia e dalla rivista “Nuova Busambra”, con la collaborazione delle associazioni “Oltre il mare” e “Millestorie”. I lavori verranno introdotti dalla professoressa Rosa Maria Buccellato Dentici, specialista dell'argomento e conclusi dal professor Henry Bresc, dell’Università di Parigi Nanterre, uno dei massimi studiosi della Sicilia medioevale. Relatori saranno gli studiosi Francesco Barna. Salvatore Brancato, Rita Loredana Foti, Ferdinando Maurici, Rosalia Margiotta, Antonino Morreale, Claudio Paterna, Antonino Scarpulla, Orietta Sorgi. Verrà esaminata la presenza delle masserie in alcune realtà locali (Altavilla Milicia, Cefalà Diana, Mezzojuso, Marineo, Misilmeri, Monreale), aspetti culturali comuni a tutte (cultura materiale, valori antropologici), questioni di inquadramento generale (feudalesimo, capitalismo), nuove proposte didattiche e divulgative.

domenica 6 ottobre 2013

Attività politica: libertà di scelta e il valore di appartenere a un gruppo


di Angela Costa
MARINEO. “La libertà è un presupposto che dà a un uomo la possibilità di decidere in maniera autonoma dei propri comportamenti e delle proprie azioni liberamente: questo porta a prendersi la responsabilità delle proprie azioni. 
Spesso un uomo incapace preferisce essere comandato da una autorità superiore, perché questo lo solleva dal peso della responsabilità e dal dover fare i conti con la propria coscienza. La capacità di gestire la libertà personale contribuisce a far diventare ogni individuo più forte, ma renderlo anche più vulnerabile. Può essere perciò molto più rassicurante far parte di un gruppo, o di un insieme unito e compatto perché costituito tutto da persone tra loro simili ed omologate a certi valori di riferimento condivisi. Essere rassicurati dal vivere un progetto comune non significa però annullarsi nella volontà del più forte, o di chi può passare per tale. In ogni caso, se il gruppo costituito è formato da singole personalità capaci, difficilmente l’uno troverà la possibilità di sopraffare l’altro. Può avvenire, nel contempo, la scelta autonoma e concorde del gruppo di mettere in risalto le capacità individuali di ognuno e spendersi affinché si raggiunga l’obiettivo comune”. Tratto da una relazione presentata parecchi anni fa a conclusione di un seminario, dove trattavo il tema “Il Branco: paravento dei giovani” credo oggi sia opportuno rivangarlo, e non solo riferito agli interlocutori di allora, ma a quelli “adulti” di oggi. La mia non vuol essere una giustificazione alle mille accuse che, come era prevedibile, mi arrivano da più parti, ma vorrei semplicemente dire la mia. Nella vita molti di noi hanno la libertà di scegliere una strada, che non sempre è la più comoda. Ci si trova spesso a condividere questa strada con altri (sarebbe tragico rimanere soli). Quella strada ti porta poi ad intraprendere delle relazioni, affettuose, amichevoli e sociali. Ognuno di noi, nella massima libertà di espressione, e ricordando che la propria libertà finisce la dove inizia quella degli altri, gestirà queste relazioni come crede opportuno. Io anni fa ho fatto le mie scelte. E ho trovato persone degne con cui condividerle. Questo non ha tolto niente alla mia libertà, anzi l’ha rafforzata. Riprendendo il discorso per cui ho deciso di scrivere questa nota, volevo solamente sottolineare come molte delle scelte politiche fatte dalla sottoscritta, molte delle posizioni prese, molte delle proposte avallate sono state decise e concordate con quel gruppo politico di cui parlavo, che si chiama 'Partito democratico', con il quale portiamo avanti un progetto comune e condiviso. Quelle non concordate e decise all’interno di quel consesso sono mie uniche responsabilità. Fortunatamente ho una capacità di intelletto e giudizio che non ha bisogno ne di suggeritori e neppure di registi. Ritengo di avere tutte le capacità per sbagliare anche da sola. Ed un carattere che mi porta, spesso, a contraddire qualunque forma di costrizione mi si possa fare, anche a costo di restare sola a portare avanti una battaglia. La mia fortuna consiste nell’avere trovato persone che mi coadiuvano anche nelle mie testardaggini, e con le quali mi diverto anche a programmare delle strategie. Mi dispiace per quanti non hanno avuto modo di trovare simili affinità, nella vita privata e nella pubblica, perché incapaci o circondate da gente priva di scrupoli. Mi dispiace che loro, conoscendo solo la loro incapacità di assumersi responsabilità, cercano di motivare la libertà della sottoscritta usando lo stesso termine di paragone.

sabato 5 ottobre 2013

Mountain bike: domenica Gran fondo dall’Eleuterio a Rocca Busambra


di Piazza Marineo
MARINEO. Nona edizione della Gran fondo di mountain bike dall’Eleuterio a Rocca Busambra.
Il raduno e la partenza sono previsti per domenica 5 ottobre, dalle ore 7.30 alle 9, in piazza Garfiel-Lodi, a Marineo. Tutto l’intero tracciato di gara si svilupperà come nelle precedenti edizioni all’interno della riserva naturale del bosco della Ficuzza. Previsti due percorsi: uno di 33 chilometri per gli amatori e uno di 55 per gli agonisti. Il tracciato propone single track mozzafiato che si alternano a lunghi tratti in piano, con irte e discese che impegnano a fondo gli atleti. Il percorso attraversa aree di notevole valore ambientale: le alture di Mezzojuso, Alpe Cucco ai piedi del massiccio dolomitico della Busambra, i laghetti Coda di Riccio a 1000 mt di quota, l’ex ferrovia Palermo-Burgio, il Borgo di Ficuzza con attraversamento all’interno della palazzina reale di caccia di re Ferdinando IV di Borbone. Dopo il passaggio sulla diga del lago Scanzano, la gara si conclude nel centro abitato di Marineo.

venerdì 4 ottobre 2013

Consiglio, votata l'addizionale Irpef Bocciate proposte di agevolazioni


di Esperienza e rinnovamento
MARINEO. Mercoledì 2 ottobre, i consiglieri di maggioranza hanno votato l’introduzione di una nuova tassa: l’addizionale Irpef adesso si aggiungerà ai tributi che già gravano sulle spalle dei contribuenti marinesi, anche quelli meno abbienti.
Secondo l'amministrazione comunale, l’introduzione si è resa necessaria per poter lavorare alla chiusura del bilancio di previsione 2013. Pur ritenendo condivisibile questa scelta, i consiglieri della lista “Esperienza e rinnovamento” avevano però proposto di esentare i cittadini meno facoltosi e le fasce più deboli della società, presentando due emendamenti che andavano a garantire proprio coloro i cui redditi bassi non possono sopportare ulteriori privazioni. Ma, contro ogni aspettativa, e su richiesta del vicesindaco Greco, in qualità di assessore al Bilancio, i consiglieri dei due gruppi che appoggiano l’attuale giunta comunale hanno bocciato le nostre proposte e hanno votato integralmente il documento. Adesso, quindi, anche a Marineo si pagherà l’addizionale comunale Irpef. E nonostante l’attuale maggioranza avesse dichiarato, in campagna elettorale e anche dopo, che avrebbe garantito le fasce sociali meno abbienti e si sarebbe adoperata in favore di quei cittadini che già vivono situazioni economiche non proprio floride, non ha voluto condividere le richieste dell’opposizione. Anzi, con un atteggiamento di totale chiusura, non sono voluti divenire neppure ad un dialogo.

giovedì 3 ottobre 2013

Governo, Ribaudo (Pd): Con la nuova maggioranza lavoriamo per il Paese


di Piazza Marineo
MARINEO. Per il deputato del Pd Francesco Ribaudo "tenendo il pugno fermo e dicendo di no ai ricatti di Berlusconi, il Governo Letta è riuscito a superare la crisi, uscendone rinforzato e con una nuova maggioranza sostenuta dai dissidenti del Pdl, che finalmente si sono affrancati dal loro capo storico".
"Adesso – dice il deputato marinese – con i numeri in Parlamento possiamo lavorare con maggiore serenità, attuando l’agenda programmata da Letta all’atto del suo insediamento. La stabilità di governo ci rende più forti in Europa: occorre varare al più presto misure che diano la spinta all’economia e all’occupazione, a partire dagli interventi dell’Ue in questo settore". E conclude: "Taglio delle tasse su lavoro e impresa, ma anche riforma istituzionale e riforma elettorale devono tornare al centro del dibattito politico".

mercoledì 2 ottobre 2013

Marineo, villa Variante: volontario incrocia le braccia per protesta


di Piazza Marineo
MARINEO. Il signor Carmelo Spinella non si occuperà più della manutenzione della villa della Variante.
«Ho inviato una lettera al Comune di Marineo – dice Spinella – per comunicare la mia decisione di non occuparmi più della villa, per protesta. Dal 2008 ho lavorato volontariamente per fare rinascere questo spazio verde, trovando la collaborazione di tantissime persone. Ci sono state delle associazioni che hanno comprato i giochi per i bambini e anche l'amministrazione precedente era stata disponibile e presente, procurandomi spesso materiali e piante. Adesso occorrerebbe fare un impianto idrico e mettere un punto luce per non chiedere sempre ai vicini di casa di farmi attaccare la corrente. Ma quando vado al municipio non trovo più interlocutori disposti ad ascoltarmi».