
Dormi dormi ricca gioia
mentri canta la matruzza
è lu friddu chi t'annoia
ti cummogghiu la facciuzza
poi ti tegnu accucciateddu
fa la vò Gesuzzu beddu.

Nella Sicilia arcaica il pane scandiva l’esistenza umana dal primo vagito all’ultimo respiro. Ni porta pani a la casa? Massima che applicata rigorosamente interdiceva ogni miglioramento materiale, sia pubblico che privato, ma serviva a impinguare le rendite delle famiglie. Ora, se portare pane a casa significava per alcuni accumulare avidamente «roba», per moltissimi altri equivaleva a mangiare, attutire i morsi della fame, nulla di più. (leggi)
La più grande opera della letteratura narrativa russa del secolo XIX. All’inizio del romanzo, Tolstoj ci fa accomodare nel salotto di Anna Pavlovna Scherer per presentarci uno alla volta i primi personaggi, con pochi ma esaurienti tratti caratteristici. (leggi)
Di là partimmo per Marineo; la strada è faticosa per le eterne salite e discese. Giuseppe Capuzzi, lombardo, uno dei Mille della prima ora, partito con Garibaldi e Bixio da Quarto alla volta di Marsala, narra nel suo diario (La Spedizione di Garibaldi in Sicilia. Memorie di un volontario) le vicende della spedizione, fino a poco dopo la "presa" di Palermo. Riporto le note del 25 maggio 1860, giornata trascorsa dai garibaldini a Marineo per rifocillarsi. (leggi)
Un'importante tessera al grande e policromo mosaico della produzione saggistica marinese avente per oggetto il santo patrono. Una prima sezione del libro narra della terrena esistenza del medico Ciro e delle vicende che condussero dopo il martirio il suo teschio da Alessandria d'Egitto fino a Marineo. Nella seconda parte si narra come, nelle maleodoranti stive dei bastimenti, San Ciro condusse per mare migliaia di marinesi fino al nuovo mondo, inseguendo sogni di benessere e riscatto sociale. Infine l'ultima diaspora da New York al New Jersey.
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Ascoltando la voce di Gesù vendette i suoi buoi e si ritirò in eremitaggio. Fu il superiore dell’eremo di S.Maria della Daina a Marineo. San Benedetto nacque a San Fratello nel 1524 e morì a Palermo il 4 Aprile 1589. Subito dopo la sua morte i francescani lo portano nelle Americhe per convertire gli schiavi africani che la tratta negriera conduceva nelle piantagioni e nelle miniere. (leggi)
Il proverbio è stato raccolto da Giuseppe Pitrè a fine Ottocento. Rappresenta l’opposizione acqua vs vino, quindi natura vs cultura, volendo rappresentare una località povera di risorse naturali, ma ricca di sapere. O se preferite: ad influenza ellenica. (leggi)
2 commenti:
Eccoci di nuovo a Natale...Natale è la festa della famiglia, dello stare insieme a ridere, scherzare, giocare a carte, insomma è la festa della gioia! Ma Natale è anche, anzi è prima di tutto, la festo di un Dio che per amore della sua creatura, l'uomo, viene al mondo facendosi come lui....Uomo tra gli uomini...per consolare, per portare gioia e speranza, per dire di non scoraggiarsi mai a chi è senza un lavoro, a chi ha perso una persona cara, a chi sta male fisicamente e spiritualmente...è venuto per tutti i giovani ormai sbandati, per tutti quelli che non hanno una casa o una famiglia, e per tutti quelli che una casa e una famiglia ce l'hanno ma non la rispettano o non la vogliono! Natale...festa dell'amore, della pace della serenità...a Marineo qual'è il vero Natale?
Già è Natale! ancora una volta è Natale! I presepi del nostro paese si mettono in bella mostra, ogni Chiesa il suo! Tutti uno più bello dell'altro...la gente incuriosita e meravigliasta con grande stupore va a visitare, come un pellegrinaggio, i presepi! Ragazzi volenterosi che da Settembre hanno cominciato a lavorare per rappresentare la meraviglia di quella notte magica che duemila anni fa ci donò il nostro Dio fatto uomo!
Ma Natale è anche la festa di cu ci smanianu li manu! Già perchè la sera di Natala qualcuno si è prodigato a buttare giù tutte le piante del corso dei mille e poi per concludere, qualcun altro o sempre lo stesso qualcuno, a quanto pare ha scassinato e "furtato" l'oratorio del Santissimo Sacramento! Mi viene da dire spontaneamente che, se è vero, è uno schifo! e che si dovrebbe vergognare chi ha fatto questa azione spregevole!
Ma tornando alla festa del Natale, quello vero, e non quello di chi l'ha trasformato in giornata di criminalità!, auguro a tutti di vivere ogni giorno il Santo Natale! La festa della gioia e della pace portata da Dio fatto uomo!
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