Anche l'assessore alla Solidarietà sociale e ai servizi socio-sanitari di Marineo, Angela Costa, da oggi è "connessa".
Ha dato vita ad un blog nella speranza che «possa essere di supporto a coloro che operano nel sociale, spesso a titolo di volontariato, e desiderano essere informati per poter meglio interagire con le strutture pubbliche, creando un lavoro di rete utile a risolvere anche i problemi più complessi». «Una buona qualità dei servizi alla persona - scrive - è misura della civiltà di un comune e rappresenta un preciso dovere di ogni amministrazione che desideri tutelare la dignità del cittadino, oltre che il mantenimento della coesione sociale intorno ai principi della solidarietà e della sussidiarietà». Il primo post, dal titolo "Quello che le donne non dicono...", è dedicato ai drammi quotidiani si consumano nel silenzio delle pareti domestiche.
2 commenti:
certamente è interessante utilizzare questi moderni mezzi per la comunicazione è certamente più importante dare risposte concrete alla gente.
Pertanto partendo da quello che può ricevere anche attraverso il blog è necessario che nella qulità di assessore di un ramo cosi interessante dell'amministrazione vada in cerca di risorse aggiuntive
per potere sopperire alle richieste e potere realizzare il programma della coalizione.
Non ci resta che attendere.
per gli anziani .
Ciro R.
L'assessore Angela Costa ha risposto all'interlocutore Ciro R. sul suo blog Socialemarineo.
Riportiamo integralmente la risposta.
A questo punto, dopo l'attenta lettura, se dovessero sorgere dubbi, ti consiglio di andare direttamente alla fonte...
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IN RISPOSTA ALL'AMICO CIRO CHE SU...........
... Piazza Marineo afferma la necessità di ricercare nuove risorse per poter sopperire alle necessità della gente, sottolineo quanto la decisione di creare questo blog sia stata sollecitata dalla necessità di tenervi aggiornati anche sulle mie azioni, pur nella consapevolezza che questi moderni mezzi di comunicazione non possono sostituire il costante contatto con la gente che è alla base di qualunque decisione e/o azione possa intraprendere. Inutile sottolineare quanto la delega affidatami sia complessa, rivolgendosi ad un‘utenza particolarmente necessaria di piani d’intervento mirati e specifici.
La ricerca di fondi, locali e comunitari, possono avvenire sulla base di una programmazione che, nel nostro caso, deve tenere conto della realtà del territorio. Molte risposte arrivano dal Distretto socio-sanitario 36, di cui Marineo fa parte. Il Distretto Socio Sanitario è la struttura mediante la quale si assicura una risposta coordinata e continuativa ai bisogni della popolazione. Il Distretto è:
§ centro di riferimento per l'accesso a tutti i servizi
§ polo unificante di tutti i servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali territoriali;
§ sede di gestione e coordinamento operativo e organizzativo dei servizi territoriali.
Oltre ai fondi elargiti dalla legge 328 tramite il Distretto, altri fondi sono stati chiesti alla regione Sicilia, con un progetto che coinvolge tutti i settori della popolazione: anziani,disabili, giovani, bambini. Ma passiamo alla programmazione che sta alla base di qualunque “ ricerca di risorse aggiuntive”.
ANZIANI : Gli anziani autonomi o lievemente dipendenti possono costituire un’importante risorsa: è possibile stimolare il protagonismo di questo gruppo per sviluppare aggregazioni sociali volte a ridurre l’isolamento e a favorire l’auto-aiuto. Gli ostacoli alla comunicazione sono scarsi, gran parte di loro è in grado di leggere, scrivere e telefonare. I progetti per questa categoria sociale possono nascere dalla partnership con realtà locali costituite.
DISABILI : la programmazione si inserisce in un quadro più complesso di azioni ed interventi a sostegno della disabilità, che ha lo scopo di incentivare spazi e luoghi di socializzazione ed integrazione sociale. Caratteristica peculiare di questa programmazione generale mirata a prevenire e contrastare condizioni di emarginazione delle persone disabili, è quella di offrire una struttura permanente di riferimento, favorendo la mobilità di quei disabili che hanno più difficoltà di raggiungimento del luogo di aggregazione. I laboratori si caratterizzano come spazi aperti dove i partecipanti vanno ad integrarsi con realtà aggregative per disabili presenti sul territorio e svolgono attività che hanno lo scopo di favorire la socializzazione e stimolare le capacità e le potenzialità individuali all’interno di un gruppo.
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