A differenza del primo messaggio che era fotografato alla luce del sole, attorno al secondo si profila un velo di mistero. Quali sono le parole con cui l’attentatore si è rivolto ai suoi interlocutori? La versione ufficiale riportata nei giornali è: “San Giuseppi voli i ciuri e u ciuraru voli i picciuli”. Un’altra versione, circolata nella stessa sera in piazza municipio, era la seguente: “U Patriarca voli i ciuri e u ciuraru voli i picciuli”. Fermo restando che ci sono un fioraio, un cliente e un debito da saldare, resta aperta la questione del soggetto che ha scatenato la “favola” (per dirla con Propp). La mancanza iniziale è da riferire a un Patriarca (che ha usufruito del profumo dei fiori) o a San Giuseppe (che oltre ad essere un patriarca è soprattutto un santo)? E’ importante capire perché in antropologia, il patriarcato è una organizzazione familiare in cui l'autorità è detenuta dall'uomo più anziano, cioè quello che da gli ordini.
mercoledì 28 maggio 2008
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