
sabato 7 giugno 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nella Sicilia arcaica il pane scandiva l’esistenza umana dal primo vagito all’ultimo respiro. Ni porta pani a la casa? Massima che applicata rigorosamente interdiceva ogni miglioramento materiale, sia pubblico che privato, ma serviva a impinguare le rendite delle famiglie. Ora, se portare pane a casa significava per alcuni accumulare avidamente «roba», per moltissimi altri equivaleva a mangiare, attutire i morsi della fame, nulla di più. (leggi)
La più grande opera della letteratura narrativa russa del secolo XIX. All’inizio del romanzo, Tolstoj ci fa accomodare nel salotto di Anna Pavlovna Scherer per presentarci uno alla volta i primi personaggi, con pochi ma esaurienti tratti caratteristici. (leggi)
Di là partimmo per Marineo; la strada è faticosa per le eterne salite e discese. Giuseppe Capuzzi, lombardo, uno dei Mille della prima ora, partito con Garibaldi e Bixio da Quarto alla volta di Marsala, narra nel suo diario (La Spedizione di Garibaldi in Sicilia. Memorie di un volontario) le vicende della spedizione, fino a poco dopo la "presa" di Palermo. Riporto le note del 25 maggio 1860, giornata trascorsa dai garibaldini a Marineo per rifocillarsi. (leggi)
Un'importante tessera al grande e policromo mosaico della produzione saggistica marinese avente per oggetto il santo patrono. Una prima sezione del libro narra della terrena esistenza del medico Ciro e delle vicende che condussero dopo il martirio il suo teschio da Alessandria d'Egitto fino a Marineo. Nella seconda parte si narra come, nelle maleodoranti stive dei bastimenti, San Ciro condusse per mare migliaia di marinesi fino al nuovo mondo, inseguendo sogni di benessere e riscatto sociale. Infine l'ultima diaspora da New York al New Jersey.
(leggi)
Ascoltando la voce di Gesù vendette i suoi buoi e si ritirò in eremitaggio. Fu il superiore dell’eremo di S.Maria della Daina a Marineo. San Benedetto nacque a San Fratello nel 1524 e morì a Palermo il 4 Aprile 1589. Subito dopo la sua morte i francescani lo portano nelle Americhe per convertire gli schiavi africani che la tratta negriera conduceva nelle piantagioni e nelle miniere. (leggi)
Il proverbio è stato raccolto da Giuseppe Pitrè a fine Ottocento. Rappresenta l’opposizione acqua vs vino, quindi natura vs cultura, volendo rappresentare una località povera di risorse naturali, ma ricca di sapere. O se preferite: ad influenza ellenica. (leggi)
3 commenti:
Mi pare opportuno fornire una traduzione della famosa frase che Virgilio ha messo in bocca a Laocoonte che argutamente Nuccio ha messo nel blog :
Temo i Greci anche se portano doni.
Caro Nuccio Puoi chiarirci se vi è una contestualizzazione marinese?
cordialmente nino scarpulla
In realtà si tratta di una fotonotizia dedicata ad una delle tre parti in corsa per la conquista del municipio (la città Troia). Non so se sia opportuno in queste ultime ore di campagna elettorale rivelare le indecorose strategie alle quali Ulisse sapeva ricorrere per vincere le sue battaglie.
Gli attacchi personali di queste ultime ore (anche nei miei confronti, che non sono candidato in nessuna lista) rientrano in questa COMPLESSA STRATEGIA che consiste:
1. nell’offrire dei doni agli avversari (o presunti tali);
2. nel chiedere, tramite ambasciate e amici di turno, di non fare commenti sgraditi;
3. in caso di esito negativo, nell’attaccare con ingiurie personali gratuite, veleni e bassezze varie i disobbedienti, mediante l’anonimato sui blog di Marineo (che comunque in queste settimane saranno sicuramente tenuti sotto controllo dagli investigatori dopo le gravi intimidazioni a tutti i candidati).
Dopo aver valutato attentamente la sequenza dei fatti, il blog Piazza Marineo è giunto alla conclusione di Laocoonte, che incitava i troiani a non accettare l’omaggio del cavallo, perché dietro potrebbe celarsi un inganno.
@ nilde
Deciditi a firmare, tanto hai tutto da guadagnare e niente da perdere. Il mio blog è sotto controllo.
Posta un commento