
sabato 14 giugno 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nella Sicilia arcaica il pane scandiva l’esistenza umana dal primo vagito all’ultimo respiro. Ni porta pani a la casa? Massima che applicata rigorosamente interdiceva ogni miglioramento materiale, sia pubblico che privato, ma serviva a impinguare le rendite delle famiglie. Ora, se portare pane a casa significava per alcuni accumulare avidamente «roba», per moltissimi altri equivaleva a mangiare, attutire i morsi della fame, nulla di più. (leggi)
La più grande opera della letteratura narrativa russa del secolo XIX. All’inizio del romanzo, Tolstoj ci fa accomodare nel salotto di Anna Pavlovna Scherer per presentarci uno alla volta i primi personaggi, con pochi ma esaurienti tratti caratteristici. (leggi)
Di là partimmo per Marineo; la strada è faticosa per le eterne salite e discese. Giuseppe Capuzzi, lombardo, uno dei Mille della prima ora, partito con Garibaldi e Bixio da Quarto alla volta di Marsala, narra nel suo diario (La Spedizione di Garibaldi in Sicilia. Memorie di un volontario) le vicende della spedizione, fino a poco dopo la "presa" di Palermo. Riporto le note del 25 maggio 1860, giornata trascorsa dai garibaldini a Marineo per rifocillarsi. (leggi)
Un'importante tessera al grande e policromo mosaico della produzione saggistica marinese avente per oggetto il santo patrono. Una prima sezione del libro narra della terrena esistenza del medico Ciro e delle vicende che condussero dopo il martirio il suo teschio da Alessandria d'Egitto fino a Marineo. Nella seconda parte si narra come, nelle maleodoranti stive dei bastimenti, San Ciro condusse per mare migliaia di marinesi fino al nuovo mondo, inseguendo sogni di benessere e riscatto sociale. Infine l'ultima diaspora da New York al New Jersey.
(leggi)
Ascoltando la voce di Gesù vendette i suoi buoi e si ritirò in eremitaggio. Fu il superiore dell’eremo di S.Maria della Daina a Marineo. San Benedetto nacque a San Fratello nel 1524 e morì a Palermo il 4 Aprile 1589. Subito dopo la sua morte i francescani lo portano nelle Americhe per convertire gli schiavi africani che la tratta negriera conduceva nelle piantagioni e nelle miniere. (leggi)
Il proverbio è stato raccolto da Giuseppe Pitrè a fine Ottocento. Rappresenta l’opposizione acqua vs vino, quindi natura vs cultura, volendo rappresentare una località povera di risorse naturali, ma ricca di sapere. O se preferite: ad influenza ellenica. (leggi)
4 commenti:
Come era prevedibile hanno parlato i solo assessori di Primavera Marinese ... e gli altri come mai non hanno parlato? Di chi o di cosa avevano paura?
Carissimi amici, ieri sera ho assistito silenziosamente ai comizi conclusivi della campagna elettorale dei tre candidati a presiedere la poltrona di Sindaco nel ns Comune e francamente, non essendomene perso neppure uno, ho costatato come tra gli Assessori designati hanno preso parola quelli della Lista Primavera Marinese! Francamente non capisco il motivo ... potevano anche minimamente fare un accenno di saluto alla cittadinanza ... la cittadinanza, magari, sa chi sono fisicamente ma non conosce possibilmente le loro idee! II cittadini, me compresa, si trovano indubbiamente in forte difficoltà nel dare fiducia ad una Lista e non ad un'altra per la sola presenza carismatica del Sindaco; io non la penso così perchè penso che una grande e forte giunta è composta anche dal Sindaco e dove voce in capitolo ne hanno anche e soprattutto gli Assessori che potrebbbero rinunciare a dare fiducia al proprio Sindaco mettendolo alle corde quando e come essi vogliono ... o no!
Sì, effettivamente due parole potevano dirle anche gli assessori. Credo, però, che non l'abbiano fatto perchè ogni lista aveva a disposizione solo 45 minuti.
Sono sicuro che, dopo questo tuo invito, risponderanno con un intervento proprio in questo blog. Infileranno la mano dentro la bocca della verità e faranno sentire anche la loro voce.
cara Elena,
come già ha avuto modo di precisare Nuccio, i minuti a nostra disposizione erano pochini e perciò si è preferito dare la parola al capogruppo del PD, consigliere usciente Lo Pinto, che sicuramente ha potuto parlare in base all'esperienza fatta nei trascorsi 5 anni all'opposizione e al ns candidato sindaco. E' giusto ricordare che nelle sere precedenti avevamo trovato la piazza libera solo per il giovedì, e anche quella volta abbiamo preferito dare parola agli esperti. Se avessimo avuto più tempo, in questa breve ma intensa campagna elettorale, sicuramente tutti noi avremmo trovato spazio. Ma non potendo disporre neppure di un secondo(il ns candidato sindaco avrebbe bisogno di ore e ore per poter parlare)abbiamo fatto, comunemente, la scelta che ci sembrava migliore.Giustamente tu avresti preferito anche solo un saluto da parte mia, ma credo avresti capito poco da un solo saluto, così preferisco risponderti con calma .Abito da 20 anni a Marineo e lavoro (Ass. amministrativa)presso l'Ist.Superiore quì a Marineo.Sono stata x 10 anni consigliere comunale( giunte Pernice e Corrado).Oggi sono stata designata da Franco assessore, compito che, se me ne sarà data possibilità,svolgerò con scienza e coscienza. La fiducia accordatami da Franco nasce da anni di conoscenza e reciproca stima.Se fossi salita su quel palco avrei chiesto un consenso per il nostro progetto. Progetto in cui credo molto, perchè nato dal lavoro di persone che si sono posti come obiettivo quello di ristabilire un giusto rapporto di fiducia tra la gente e le istituzioni.Perchè, vedi,essendo quotidianamente a contatto con tanti giovani, la cosa che più mi preoccupa è questa mancanza di fiducia che hanno verso chi ci governa.Il motivo che li spinge a questo è chiaramente imputabile all'esempio di cattiva gestione della cosa pubblica che hanno sotto gli occhi.E quando parlo di cattiva gestione, non mi riferisco a chissà a quali scheletri nascondano, ma all'incapacità di adeguarsi a quello che è il nuovo modo di amministrare..E la cosa che più mi fa rabbia è che a farlo è stata una giunta che, ad esclusione di Ciro Spataro e Cangialosi, era composta da giovani.Come vedi nn ho trovato spazio perchè sapevano che nn mi sarebbero bastati due secondi, soprattutto dopo aver ascoltato parole mortificanti per me donna e madre.Mi piacerebbe avere comunque la possibilità diparlare con chi, con sincerità, si aspettava un'occasione per conoscermi.Ogni sera sono in piazza e non mordo, quindi potrebbe essere l'occasione giusta per conoscersi, meglio sicuramente di una presentazione fredda o preparata fatta da un palco.Spero però in una tua iniziativa, perchè purtroppo non collego il tuo nome ad alcun volto.grazie
ANGELA COSTA
Anch'io rispondo ad Elena Trentacosti alla quale voglio dire, anche se Nuccio lo ha già fatto, che quest'anno i tempi per comiziare, messi a disposizione per i candidati, tra le celebrazioni del Corpus Domini e le due ore a sera permesse, è stato ridotto notevolmente ma sono fermanente convinto che se da un lato ci è mancato un pò di spazio dall'altro questo stato di cose ha contribuito a tenere alto il livello del dibattito politico.Non ti nascondo che nella nostra "scaletta" era previsto uno spazio per gli Assessori designati ma abbiamo dovuto rinunciarvi.
Ti starai chiedendo chi sono bene mi presento sono Giovanni Assiria, sono stato designato Assessore da Antonino Greco.
Di me ti posso dire che sin da bambino sono stato affascinato dal mondo della politica sono cresciuto con i valori "Cristiano -popolari" che mi sono stati trasmessi dalla Democrazia Cristiana nella quale ho militato per anni. Sono un Agronomo, sono un Funzionario del Corpo Forestale della Regione siciliana, sono stato per diversi anni Consigliere comunale, cinque anni fa mi sono candidato con Forza Italia alle provinciali(ottenedo un risultato molto dignitoso) ho partecipato all'organizzazione, assieme ad altri, a più di trenta edizioni del Premio internazionale di poesia, sono un confrate della Congregazione di San Ciro nella quale ho ricoperto diversi incarichi quali Superiore, Segretario e Tesoriere, per concludere devo aggiungere che sono molto operativo e alle belle parole ho sempre preferito i fatti.Credo che questo basta non mi piace parlare di me viviamo in un piccolo paese e tra noi ci nonosciamo tutti.
Permettimi, uno di questi giorni, di offirti un caffé.
Posta un commento