di Onofrio Sanicola
MARINEO. In alto i piatti imponenti come imponente e bravo è il maestro Pepe. Anni di esperienza sul campo, maestro nel solfeggio, punto di riferimento e di accordo con i tanti giovani.
Già Lui parla con la stessa musicalità del suono che emetteno i suoi piatti. Poi una marea di ottoni affidati a giovani che solo a guardarli ti fanno paura. Troppo giovani. E se sbagliano un accordo, un passaggio!? Sei trombe! Lì adesso veramente ho paura. Ma Pepe mi rassicura. In quel reparto siamo tranquilli. E’ il mestiere del maestro la tromba. Quel reparto è il nostro fiore all’occhiello. Il maestro domina le trombe. Quando dirige ha mille occhi, anzi, mille orecchi e non gli sfugge nemmeno uno del tempismo delle trombe, figuriamoci una stonatura. Sa, ha carisma. Scherza, guida, sorride, è paziente, preciso, accetta tutto ma quando avviene quel minimo di errore umano perdonabile a chiunque lui è irriconoscibile. (continua)
MARINEO. In alto i piatti imponenti come imponente e bravo è il maestro Pepe. Anni di esperienza sul campo, maestro nel solfeggio, punto di riferimento e di accordo con i tanti giovani.
Già Lui parla con la stessa musicalità del suono che emetteno i suoi piatti. Poi una marea di ottoni affidati a giovani che solo a guardarli ti fanno paura. Troppo giovani. E se sbagliano un accordo, un passaggio!? Sei trombe! Lì adesso veramente ho paura. Ma Pepe mi rassicura. In quel reparto siamo tranquilli. E’ il mestiere del maestro la tromba. Quel reparto è il nostro fiore all’occhiello. Il maestro domina le trombe. Quando dirige ha mille occhi, anzi, mille orecchi e non gli sfugge nemmeno uno del tempismo delle trombe, figuriamoci una stonatura. Sa, ha carisma. Scherza, guida, sorride, è paziente, preciso, accetta tutto ma quando avviene quel minimo di errore umano perdonabile a chiunque lui è irriconoscibile. (continua)