di Nuccio Benanti
MARINEO. A Marineo la più antica riproduzione iconografica di san Ciro risale alla fine del Seicento. Si tratta di una tela ad olio, di autore sconosciuto, custodita in chiesa Madre.
Questa è una delle immagini più usate nella stampa dei santini. Il dipinto raffigura san Ciro in gloria, avvolto da una tunica azzurra e da un mantello rosso. Il santo si erge su una nuvola, ed è circondato da putti alati che sorreggono un vangelo, mentre con la mano sinistra tiene la palma del martirio. Nell'Apocalisse di san Giovanni i santi «stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo santuario» (Apoc 7, 14-15). Nell’immaginario popolare il santo è, invece, rappresentato in maniera diversa: «[...] il concetto di santità non conserva alcunché di metafisico o di ascetico. Il santo non sta nella gloria delle nuvole, non è “assenza” austera e contemplativa ma “presenza” viva, materica e concreta [...] Più prossimo alla terra e alle cose umane per il fatto stesso di essere stato mortale». (continua)
MARINEO. A Marineo la più antica riproduzione iconografica di san Ciro risale alla fine del Seicento. Si tratta di una tela ad olio, di autore sconosciuto, custodita in chiesa Madre.
Questa è una delle immagini più usate nella stampa dei santini. Il dipinto raffigura san Ciro in gloria, avvolto da una tunica azzurra e da un mantello rosso. Il santo si erge su una nuvola, ed è circondato da putti alati che sorreggono un vangelo, mentre con la mano sinistra tiene la palma del martirio. Nell'Apocalisse di san Giovanni i santi «stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo santuario» (Apoc 7, 14-15). Nell’immaginario popolare il santo è, invece, rappresentato in maniera diversa: «[...] il concetto di santità non conserva alcunché di metafisico o di ascetico. Il santo non sta nella gloria delle nuvole, non è “assenza” austera e contemplativa ma “presenza” viva, materica e concreta [...] Più prossimo alla terra e alle cose umane per il fatto stesso di essere stato mortale». (continua)
1 commento:
S.O.
Come al solito c'è poco da aggiungere ai "saggi" di Nuccio Benanti.Ai tempi delle mie ricerche trovai due chicche che sono forse sfuggite. Mentre visitavo il monastero di Ossios Lucas in Grecia (alla destra di Delfi fra montagne pietrose e impervi pendii, ma con una vista sul golfo di Corinto unica)
Notai una lunetta in mosaico anteriore ai nostri mosaici normanni(credo settimo-ottavo secolo (?) di cui conservo ancora una foto in qualche posto. Poi spesso mi capitò in Grecia e in Turkia, a Cipro sopratutto ,a Creta di notare vari affreschi dove San Ciro è rappresentato assieme ad altri Santi Anargiri. Questa fu anche la risposta che mi diedero gli ortodossi quando chiesi il perchè di cosi pochè immagini di San Ciro.
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