domenica 11 ottobre 2009
Presa di possesso di don Leo Pasqua, ventiduesimo parroco di Marineo
di Nuccio Benanti
MARINEO. Folla di fedeli delle grandi occasioni per accogliere l’Arcivescovo di Palermo, mons. Paolo Romeo, e per partecipare alla cerimonia di insediamento del nuovo parroco di Marineo, don Leo Pasqua.
Uno schermo gigante è stato allestito all’esterno della chiesa, per consentire ai fedeli rimasti fuori di seguire la santa messa e il rito della presa di possesso. Fra i presenti in chiesa, le autorità civili e militari, numerosi sacerdoti, gli studenti del seminario di Palermo, i frati francescani e le suore di diversi ordini. Presenti anche le rappresentanze della confraternite e dei gruppi cattolici locali. Nell’omelia, mons. Romeo ha puntato l’attenzione sulla pastorale diocesana e sulla missione «del popolo di Dio, che è chiamato quotidianamente ad annunciare la parola del Vangelo, soprattutto attraverso le azioni». Nino Di Sclafani è intervenuto nella qualità di vicepresidente del consiglio pastorale. Il sindaco Franco Ribaudo ha ringraziato padre La Sala per il servizio svolto nella parrocchia, ed ha poi augurato un proficuo lavoro a don Leo. Il ventiduesimo parroco di Marineo ha chiesto ai fedeli di aiutarlo nella sua missione con la pregiera. A conclusione, l’Arcivescovo ha rivolto un pensiero anche agli assenti: «agli anziani, ai malati, alle famiglie e ai marinesi che hanno lasciato il paese per motivi di lavoro».
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6 commenti:
Ieri causa impegni da tempo presi non ho preso parte alla cerimonia di consegna. Carissimo Nuccio hai qualcosa da farci vedere oltre la foto di apertura dell'articolo (altre foto, video)? Grazie.
benvenuto Don Leo, la cosa più bella che posso augurarle, e di poter passare con amore serenità e molta pasienza, il suo pastorato in questa chiesa. Noi marinesi siamo molto presenti come membri della chiesa, siamo affettuosi ma anche un pò ruffiani, siamo calorosi ma avvolte bruciamo, ci doniamo tanto , ma vogliamo tanto siamo eccezionli a fare complimenti ma non si giri molto velocemente, tutti cerchiamo di fare il nostro meglio e cerchiamo di superare sempre l'altro, avrà l'imbarazzo, a chiedere qualcosa che si presenteranno duemila persone ma poi lavoreranno in 10, siamo un paese di mille sfaccettature, pronti a giudicare tutto e tutti anche se avvolte esaggeriamo, ma non facciamo annoiare nessuno. forse ogni paese ha i suoi lati positivi e negativi come tutto del resto, ci ami e noi l'ameremo, se posso con molta umiltà le consigli, come buon pastore di avere un buon bastone.
auguri e complimenti per la scelta della testimone, e che Dio le possa spianare la strada per stare e vivere con noi in pace ed armonia.
Rosa Alba
Carissimo Don Leo, le do il mio personale benvenuto nella Sua nuova comunità marinese. Ho avuto il piacere di vederla in poche occasioni e quel poco tempo che ho avuto per scambiare qualche parola ho costatato la sua completa disponibilità al dialogo ed alla partecipazione nei disparati gruppi marinesi. Noi marinesi siamo in maggioranza presenti nelle celebrazioni eucaristiche e desideriamo essere guidati da Lei anche in modo diverso da quanto fatto dal suo precedessore Padre Salvatore La Sala. I marinesi si sa sono rinomati come gente buona e ruffiana, e necessità della sua sapienza per andare avanti nell'educazione ed il rispetto reciproco. Le do un consiglio ... cerchi di essere più disinvolto e meno imbarazzato come dimostrato nei primi giorni.
Buon lavoro.
Don Leo si inserisce nel solco del buon lavoro svolto dai precedenti parroci, in particolare gli ultimi quattro (che è opportuno ricordare in questo momento di passaggio):
- Mons. Silvestre Inglima, che, pur essendo morto ancor giovane, ha lasciato una luminosa traccia di coraggioso impegno sociale (fondazione della Cassa rurale per eliminare il grave male dell'usura che affliggeva Marineo); servizio ai poveri e agli ammalati; fondazione di una biblioteca popolare; assistenza alle famiglie dei soldati impegnati nella prima guerra mondiale; ecc. (perciò gli è stata dedicata la piazza principale di Marineo):
- mons. Natale Raineri, che guidò la parrocchia per oltre quarant'anni nel travagliato periodo tra la fine della prima guerra mondiale, la dittatura fascista, la seconda guerra mondiale, il periodo postbellico e si distinse per la sua profonda cultura, il suo impegno a favore dei poveri, l'attenzione all'associazionismo, il rinnovamento della Madrice;
- Mons. Franesco La Spina, uomo di profonda spiritualità e cultura, che sia da semplice sacerdote che da parroco fu grande promotore delle vocazioni sacerdotali e religiose (di cui Marineo si onora) e sostenitore della vita associativa;
- don Salvatore La Sala, persona di grande spiritualità che si è distinto per l'impegno liturgico ed organizzativo della Parrocchia.
Don Leo, con la sua giovialità e la sua dinamicità, nonchè con la sua cultura e spiritualità, saprà valorizzare ed implementare tutte le risorse umane e culturali che arricchiscono la nostra comunità e saprà dare nuova vitalità al nostro cammino.
Esprimiamo la nostra gratitudine al Signore e all'Arcivescovo e rafforziamo il nostro impegno perchè la Parrocchia possa progredire sempre più, con una particolare attenzione alle giovani generazioni.
Giovanni Perrone
Grazie per le foto Nuccio/Pino.
Meraviglioso.
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