domenica 25 ottobre 2009

La protesta degli agricoltori contro la crisi fa tappa anche a Marineo


di Piazza Marineo
MARINEO. La protesta degli agricoltori siciliani contro la crisi che sta soffocando il settore farà tappa anche a Marineo.
Nei prossimi giorni, i coltivatori manifesteranno in paese per sollecitare un intervento delle istituzioni. «Bisogna riscrivere le regole contro l'interesse delle multinazionali e dei poteri che hanno oppresso il settore negli ultimi anni - dicono gli organizzatori -. Quella in atto è una mobilitazione storica, una protesta partita da Caltanissetta e condotta in tutti i comuni dell'Isola in modo civile, collaborando con le forze dell'ordine e con le amministrazioni». Sono cinque le richieste al governo formulate comitati spontanei formati dagli agricoltori: 1. lo stato di crisi per le aziende; 2. il blocco delle vendite all'asta delle imprese dichiarate fallite per scongiurare eventuali speculazioni; 3. il congelamento dei debiti con le banche e la contestuale costituzione di un comitato ministeriale di indagine sui motivi delle esposizioni creditizie; 4. condono delle pendenze Inps e Serit; 5. un piano di investimenti pubblici nel settore in sostegno dei produttori per coprire la differenza tra costi di produzione e di vendita.

2 commenti:

guardone ha detto...

L'agricoltura,nel nostro paese ha rappresentato,storicamente,un punto di riferimento per la quasi totalita' della popolazione marinese;
ha svolto sempre un punto di equilibrio sia sociale che econimico,in quanto ha concorso a far pesare meno i periodi di crisi economica ed occupazionale,e si è rivelata,anche,un collante familiare,potrà sembrare banale,ma il ritrovarsi come ad un appuntamento irrevocabile periodicamente nelle proprie campagne,vuoi per le incombenze prettamente agricole,vuoi anche per le varie feste che annualmente coinvolgono praticamente tutta la popolazione.
Il graduale abbandono delle campagne da parte delle nuove generazioni sta' diventando un problema effettivo,perchè crescente nell'ultimo decennio.
Le cose da fare sono veramente tante,e sarebbe utilissimo l'appoggio innanzitutto da parte delle amministrazioni locali,appoggio che si potrebbe configurare nel dare lustro alle produzioni agrarie locali,facilitando la viabilità delle varie contrade,organizzando un mercatino settimanale del contadino,insomma facilitare IL riavvicinamento alla cosa piu' preziosa che abbiamo....la terra.

Anonimo ha detto...

uno la quale non quadrano i conti ha detto:
perchè gli agricoltori quando vendono ai mercati si fanno scotennare e quando vendono direttamente al consumatore scotennano quest'ultimo applicando i prezzi di mercato al dettaglio? questa logica verrà applicata anche al futuro mercato contadino? grazie