Palermo - L’estate è il tempo delle feste patronali, ma è soprattutto il momento in cui sindaci, consiglieri, onorevoli, autorità, grandi di corte e via bellamente processionando si affrettano a mostrarsi all’urbi e all’orbi in prima fila dietro le "vare" dei santi. La Repubblica di oggi esce con un interessante articolo a firma di Rosario Giuè dal titolo: «Sindaci in processione Chiesa più debole». La tesi dell’autore: attraverso l’ostentazione dell’impegno devozionale, questo tipo di processioni consentono ai sindaci “in fasce” di esibire la propria forza. Il politico, invece, dovrebbe comportarsi come il “pubblicano” del Vangelo, mischiandosi al popolo di Dio, forte della propria fede. Dal canto suo, la Chiesa dovrebbe sottrarsi dall’abbraccio “devoto” delle autorità civili, svincolandosi da questo camminare insieme, da questo concordato municipale che rischia di farla apparire come un potere tra i poteri. La fede - conclude l'autore - ha un senso nel momento stesso in cui si fa “forte” solo di sé.
(clicca sulla foto per leggere l’articolo)
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4 commenti:
e l'ateo Ribaudo? Lo vedremo con fascia tricolore alla processione di S.Ciro pur di ostentare il suo ruolo????
chi ridiri...Ribaudo con fascia tricolore alla processione...
A me non risulta che Ribaudo sia ateo: E' CATTOLICO PRATICANTE!
Ti consiglio di rileggerti l'articolo, perchè NON HAI CAPITO IL SENSO!
Buona rilettura!
SONO D'ACCORDO CON L'ARTICOLO DI GIUE', BISOGNA FINIRLA CON LA SOLITA PASSERELLA TRA SAGRO E PROFANO. SE UNO CREDE, DEVE VIVERE LA FUNZIONE DELLA PROCESSIONE CON UMILTA E COME "ULTIMO" DEI TERRENI
FM
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