lunedì 16 settembre 2013

Indennità amministratori: invece di rinunciare al 50%, proposti aumenti


di Angela Costa
MARINEO. Nell’ultima settimana, i consiglieri comunali della lista di opposizione “Esperienza e rinnovamento” abbiamo avuto conferma che le nostre interrogazioni sono servite da input, per ricordare ai nuovi amministratori le cose urgenti su cui bisogna intervenire.
Con un’interrogazione del 9 settembre avevamo inoltre chiesto notizie circa le indennità di carica di Sindaco e Assessori, oltre naturalmente quella del Presidente del Consiglio e i gettoni di presenza dei Consiglieri. Chiedevamo: come mai, a tre mesi circa dall’inizio del mandato, non avete ancora adeguato le vostre indennità così come promesso durante la campagna elettorale e sottolineato nel programma? Dopo qualche giorno mi è arrivata una convocazione del Consiglio comunale per venerdì 20 settembre. Uno dei punti all’ordine del giorno, in modo particolare, ha attirato la mia attenzione: “Indennità Presidente del Consiglio Comunale e gettoni di presenza Consiglieri. Determinazione”. Apparentemente sembra tutto lineare, ma leggendo la proposta si capisce bene che i consiglieri sono chiamati a deliberare un aumento per l’adeguamento Istat delle indennità! Ma la nostra domanda era diversa e riguardava gli impegni presi dal sindaco Barbaccia nel suo documento programmatico, dove si legge: “...come prima cosa è doveroso informare la cittadinanza tutta che i candidati della nostra lista, compreso il Sindaco e gli Assessori, consapevoli del fatto che, essere chiamati a servire la comunità, non è un privilegio ma una grossa responsabilità, hanno deciso di rinunciare al 50% della loro indennità da destinare ad un apposito fondo per attività sociali”. Oggi mi chiedo se queste parole siano state solo una trovata pubblicitaria durante la campagna elettorale oppure se è veramente loro intenzione metterle in atto. Venerdì in consiglio, sicuramente, troveremo alcune risposte, per noi purtroppo abbastanza ovvie. Ma siamo curiosi della risposta formale che arriverà dalla nostra interrogazione, che intanto non è stata inserita all’ordine del giorno. Ciò servirà a chiarire una volta per tutte che un programma di governo deve essere il filo conduttore di tutta l’azione amministrativa e non solo un libro dei sogni e delle promesse non mantenute che ti permette di acquisire popolarità e consensi (ma di breve durata).