sabato 14 settembre 2013
Chiesa e Liberazione: i temi centrali della Teologia della Liberazione
di Nino Di Sclafani
MARINEO. A circa un anno dall'uscita del saggio dedicato all'opera omiletica di Ernesto Balducci, il teologo Rosario Giuè ritorna il libreria con il volume "Chiesa e Liberazione - Lineamenti essenziali di Teologia della Liberazione", edito da Tau Editrice.
L'approfondimento proposto da Giuè illustra, con chiaro intento divulgativo, i temi centrali della Teologia della Liberazione: l'evoluzione storica, i protagonisti, i principali contenuti teorici ed il conseguente esplicitarsi della prassi, le diffidenze e le condanne e, infine, il presente e futuro di questa esperienza ecclesiale. La ricerca teologica non può essere prerogativa solo degli addetti ai lavori, degli studiosi, deve, invece, coinvolgere il quotidiano di ogni uomo che si pone domande sul suo personale rapporto con il trascendente con il fine di conseguire una matura "intelligenza della fede". Interrogativi e risposte, pur attingendo al Depositum Fidei, non possono prescindere dal tempo, dal luogo e dalla condizione sociale ed economica del credente che intraprende il percorso di consapevolezza, percorso che ha come fine la promessa evangelica di pienezza di vita, di gioia e Liberazione. Ecco che le modalità di fare teologia mutano se "si è neri o bianchi, si è uomini o donne, si abita in un palazzo di potere confortevole o si vive sulla strada, si è poveri o si è ricchi". L’approfondimento teologico può dunque essere neutrale a tutte queste variabili? Certamente no, la vera teologia "nasce dal cuore e dalle sofferenze degli uomini, delle donne, dei discriminati, degli spossessati, degli abbandonati, dei violentati." Non sono forse queste le categorie umane che hanno accompagnato Gesù nel suo cammino terreno e hanno ricevuto piena legittimazione dal Maestro nelle Beatitudini? La fedeltà al Vangelo non può prescindere dall'incontro con Dio attraverso lo sguardo degli ultimi e degli esclusi, "nel gesto verso il povero, incontriamo il Signore" (Matteo 25, 31-46). Per dirla con le parole del teologo Leonardo Boff " la fame di Dio genera energie umane e spirituali per l'impegno contro la fame di pane. L'insieme di questi due sentimenti genera la Teologia della Liberazione." Non è possibile rendere conto della speranza che è in noi se siamo circondati da ingiustizie e violenze. Il compito a cui è chiamata la Teologia non è dunque "fuggire il mondo ma entrare nel cuore del mondo" (E. Balducci). Il laboratorio di questa nuova esperienza ecclesiale fu l'America Latina della stagione post-conciliare. La svolta sociologica e l'attenzione alle problematiche economiche in una parte del clero sudamericano diffuse ben presto il sospetto di una contaminazione ideologica nella teologia della Liberazione. Ciò innescò l'intervento del Vaticano che sanzionò gran parte dei protagonisti di questa stagione ecclesiale. In realtà il punto di contatto tra le due impostazioni era metodologico, infatti nell'analisi della realtà di oppressione delle masse, l'approccio marxista offriva efficaci strumenti per far emergere le contraddizioni del nuovo assetto geopolitico post-coloniale del sub continente americano. Nonostante le condanne, però, gli esponenti della Teologia della Liberazione continuarono, e continuano, ad elaborare le loro tesi e a produrre riflessioni volte ad un riscatto degli ultimi. Tra le riflessioni più attuali, di cui da’ conto Giuè nel suo volume, c'è anche la questione femminile. La prospettiva di una teologia che liberi anche la donna dal consolidato linguaggio patriarcale del magistero, dando nuovo respiro e vitalità ad una chiesa che necessita di un rinnovamento radicale e di una nuova stagione di evangelizzazione, apre scenari interessanti e, ci si augura, confronti privi di pregiudizi. L’attualità degli ultimi mesi esprime, in tal senso, ottimismo: un prete di strada che accoglie drogati e prostitute, un vescovo che visita gli operai in sciopero ai cancelli di una fabbrica, un Papa che inaugura il suo pontificato incontrando gli ultimi della terra aggrappati ai gommoni della speranza, sono episodi in sintonia con quel messaggio evangelico che vuole la Chiesa accanto proprio agli ultimi.