martedì 15 luglio 2008

Consiglio, ancora rinvio in attesa della bulgarizzazione della minoranza


(nb) A Marineo dopo due sedute del consiglio comunale non si riesce ancora a designarne la vicepresidenza. Il gruppo Alternativa Democratica offre la carica istituzionale alla minoranza del consiglio, ma a condizione che vi sia una proposta unanime. Però, sul fronte opposto, il PdL non riesce proprio ad esprimerla un’unica candidatura: cinque consiglieri (Spinella Mancuso, Schimmenti, Mancino, Battaglia e Perrone) indicano Battaglia, mentre D’Amato rivendica per se il diritto a ricoprire questa carica, in quanto primo degli eletti. Così, tra discussioni, sospensioni e polemiche per la seconda volta consecutiva il consiglio ha deciso di non decidere. Tutto è rimandato in attesa che, col previsto abbassamento delle temperature, i quindici politici riescano finalmente ad esprimere un’unica proposta su un unico candidato, che ottenga quindici voti su quindici votanti, voti liberi e democratici alla faccia della migliore tradizione bulgara.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

VISTO CHE IL PRESIDENTE E' STATO ELETTO ALL'UNANIMITA' SAREBBE CORRETTO ELEGGERE IL VICE ALLUNANIMITA'.
ALL'INTERNO DEL GRUPPO DI MINORANZA
DOVE CI SONO DELLE DIVERGENZE SUL NOME DEL VICE PRESIDENTE OCCORRE UNO SFORZO MAGGIORE O QUALCHE RINUNCIA AL FINE DI DESIGNARE IL NOMINATIVO DA VOTARE.
IL GRUPPO DI MINORANZA O QUALCHE SINGOLO CONSIGLIERE NON POSSONO METTERE IN IMBARAZZO , A MIO AVVISO, I CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA.
LA SOLUZIONE VA TROVATA AL PIU'PRESTO PER IL BENE DEL PAESE.
LA DEMOCRAZIA SI COSTRUISCE CON IL DIALOGO E NON PER FORZA A COLPI DI VOTI.
GIUSEPPE LO PINTO

Nuccio Benanti ha detto...

Fino a prova contraria, la democrazia si costruisce con il dialogo ma FUNZIONA grazie ai voti.

CINQUE consiglieri su sei della minoranza hanno chiesto di votare Battaglia. Quindi, non capisce dove si vuole arrivare con tutti quei discorsi "persi" a cui abbiamo assistito.

Risultato: invece di ottenere un'apertura, di fatto abbiamo visto il primo scontro tra i due gruppi consiliari.

La logica dell'unanimità a tutti i costi non fa parte della cultura demoratica. Mi dispiace, io non rieso a capirla e non la condivido.

Comunque, staremo e vadere come andrà a finire...

Anonimo ha detto...

LO SCONTRO IN ATTO NON E' TRA LA MAGGIORANZA CONSILIARE E LA MINORANZA, MA ALL'INTERNO DELLA MINORANZA.
LA MAGGIORANZA TENTA ANCORA DI ELEGGERE IL VICE ALL'UNANIMITA'PERCHE' NESSUNO DELLA MINORANZA HA DICHIARATO DI FAR PARTE DI UN'ALTRO GRUPPO CONSILIARE.
E' CHIARO DEBBONO DECIDERE .ALTRIMENTI SI ASSUMERANNO LE LORO RESPONSABILITA.
ALL'INTERNO DEL GRUPPO DI MINORANZA POSSONO METTERE A VOTAZIONE LA SCELTA DEL NOMINATIVO.
IMN QUESTA FASE E IN QUESTO CASO VA
BENE LA VOTAZIONE.
LO PINTO GIUSEPPE

Nuccio Benanti ha detto...

Attualmente ci sono due scontri. Uno all'interno della minoranza (tra D'Amato e i cinque consiglieri) e uno tra la maggioranza del consiglio e la maggioranza della minoranza (cioè i cinque).
D'Amato fa parte dell'unico gruppo di minoranza, ma continua a votare a ruta libera.

Secondo me non c'è più niente da decidere. Credo che la vicepresidenza verrà data ad un consigliere di Alternativa Democratica.