(nb) Nei Manoscritti economico-filosofici del 1844 Marx conclude che la storia è legata alla produzione e che l’uomo produce il proprio mondo. Ma è togliendo l’alienazione che sarà realmente libero ed emancipato. Per Marx, infatti, il lavoro capitalistico aliena l’uomo, cioè lo rende estraneo perfino a se stesso, allontanandolo prima dal prodotto del suo lavoro (che il capitalista ha trasformato in merce), poi dalla sua stessa attività lavorativa (che diviene anch'essa merce tra le altre). Se è vero che l’uomo costruisce il mondo attorno a se attraverso la sua creatività, che è quindi la sua stessa essenza, allora esso stesso diventa una merce nelle mani del capitalista. Perfino le relazioni umane vengono mercificate, rese cose, oggetti. In sintesi, nella società capitalistica, in ogni rapporto, in ogni attività, in ogni parte della vita e della società si insinua quel corpo estraneo, quel meccanismo che reifica il lavoro, e con esso l’identità dell’uomo, rendendo ciascuno un alieno agli altri e a se stesso.
domenica 20 aprile 2008
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81 commenti:
MARX-"L'arma della critica non può sostituire la critica delle armi, la forza materiale deve essere abbattuta per mezzo della forza materiale, ma la teoria diventa, essa pure, una forza materiale, quando si impadronisce delle masse."cosa c'è di più vero di queste parole?-NILDE
Al fine di chiarire alcuni dubbi e perplessità che sono sorte su alcune mie affermazioni nel blog e che hanno lasciato di stucco alcuni facendo gioire ed esultare altri, vorrei con il vostro aiuto iniziare un percorso di confronto con serenità e onestà intellettuale sul tema dell'economia globalizzata e del ruolo del lavoro. La sintesi del pensiero marxista posta da Nuccio ad apertura del post sintetizza una ideologia molto complessa che si muove tra filosofia ed economia e che rimane, a mio dire, tra i più grandi contributi dati da un pensatore in età moderna al sistema politico occidentale.
A rincarare la dose voglio fare un'altra citazione che affido al vostro commento:
"E in primo luogo ciò che ferisce gli occhi è che ai nostri tempi non vi è solo concentrazione della ricchezza, ma l'accumularsi altresì di una potenza enorme, di una dispotica padronanza dell'economia in mano di pochi, e questi sovente neppure proprietari, ma solo depositari e amministratori del capitale, di cui essi però dispongono a loro grado e piacimento. Questo potere diviene più che mai dispotico in quelli che, tenendo in pugno il danaro, la fanno da padroni; onde sono in qualche modo i distributori del sangue stesso, di cui vive l'organismo economico, e hanno in mano, per così dire, l'anima dell'economia, sicché nessuno, contro la loro volontà, potrebbe nemmeno respirare. Una tale concentrazione di forze e di potere, che è quasi la nota specifica della economia contemporanea, è il frutto naturale di quella sfrenata libertà di concorrenza che lascia sopravvivere solo i più forti, cioè, spesso i più violenti nella lotta e i meno curanti della coscienza. Ultime conseguenze dello spirito individualistico nella vita economica sono poi quelle che voi stessi vedete e deplorate; la libera concorrenza cioè si è da se stessa distrutta; alla libertà del mercato è sottentrata la egemonia economica; alla bramosia del lucro è seguita la sfrenata cupidigia del predominio; e tutta l'economia è così divenuta orribilmente dura, inesorabile, crudele. A ciò si aggiungono i danni gravissimi che sgorgano dalla deplorevole confusione delle ingerenze e servizi propri dell'autorità pubblica con quelli della economia stessa: quale, per citarne uno solo tra i più importanti, l'abbassarsi della dignità dello Stato, che si fa servo e docile strumento delle passioni e ambizione umane, mentre dovrebbe assidersi quale sovrano e arbitro delle cose, libero da ogni passione di partito e intento al solo bene comune e alla giustizia. Nell'ordine poi delle relazioni internazionali, da una stessa fonte sgorgò una doppia corrente: da una parte, il nazionalismo o anche l'imperialismo economico; dall'altra non meno funesto ed esecrabile, l'internazionalismo bancario o imperialismo internazionale del denaro, per cui la patria è dove si sta bene. "
Scorpiremo più in la l'autorie di queste riflessioni. Intanto attendo i vostri commenti e vi prego, visto che si affrontano temi generali, di firmare i vostri commenti.
nino di sclafani
da Marx a Pio XI: questo discorso comincia ad interessarmi.non so Nino dove vuol portarci con le riflessioni,ma sicuramente il suo consiglio merita di essere preso in considerazione.L'enciclica è quanto di più moderno e attuale si possa trovare sull'odierna situazione economica e politica; e dire che era il lontano 1931.
nilde
BINGO!!!
Quadragesimo Anno - 15 maggio 1931 Enciclica di Pio XI ai quarant'anni da un'altra enciclica che diede il via alla Dottrina Sociale della Chiesa: la "Rerum Novarum" di Leone XIII (1891).
Promossa Nilde (......e Google)
nino
P.S. In attesa di Altri COntributi.......
grazie Nino, ma permettimi, non sei l'unico a conoscere le encicliche papali, soprattutto quelle di così grande interesse.anch'io nel mio piccolo leggo e non solo su google.La mia formazione scolastica, di tipo umanistica, mi ha portato ad avere interessi diversi , che spaziano da Marx, a PioXI a.....Giorgio faletti.Quindi non meravigliarti tanto se altri conoscono anche la RERUM NOVARUM,con la sua idea del socialismo come falso rimedio e l'elogio alla proprietà privata.
NILDE
un'altro motivo di riflessione su quanto ho letto tempo fa su un giornl economco americano(credo):
L’equazione tra etica ed economia si può così enunciare: più ricco il sistema dei valori morali di un paese più ricca la sua economia. Il caso del Giappone moderno è emblematico. Come un paese uscito sconfitto e distrutto da una guerra, senza ricchezze naturali, spappolato, con una lingua incomprensibile e locato ai margini del mondo, sia potuto diventare una delle economie più potenti del pianeta non è spiegabile con l’economia. Dietro e al di sopra dell’economia c’è la dimensione etica. Il nucleo dei suoi valori in Giappone è confuciano e al centro di esso c’è il valore della lealtà. Sosteniamo quindi, ed è questa la posizione della nostra Scuola, che il sistema dei valori è la causa e l’economia è l’effetto. L’economia è la proiezione fisica, il riflesso di un mondo superiore che è ad essa verticale: il mondo delle cause, dell’idee e dei valori. Se le idee di una società si amplificano, se il suo sistema dei valori si innalza, se la visione dell’umanità si evolve anche l’economia si arricchisce. Per questo tutti gli sforzi di decenni tesi ad agire sull’effetto, per esempio a trovare soluzioni al sottosviluppo endemico del terzo mondo, sono deludenti e frustranti.
La capacità di prosperità di un paese, come di un uomo, non si può indurre dall’esterno, intervenendo sulla loro economia. Non ci sono scorciatoie possibili. Solo il cambiamento del sistema dei valori morali, più capace di sostenere la responsabilità di una maggiore ricchezza, può modificare realmente un sistema economico o il patrimonio di un uomo."
merita un approfondimento o no?
Ci sentiamo stasera
NILDE
scusate era :Il crollo morale ed economico di una civiltà. Prof. Stefano D`Anna ...
NILDE
-Come voliamo alti quest'oggi. Quest'argomento me gusta mucho!
Il pensiero filosofico marxista, bollato come materialismo filosofico (anche da filosofici contemporanei avveduti), se inteso correttamente ed espurgato di personalistiche visioni, rappresentava e rappresenta un'ottima cura all'eterna malattia dell'avidità dell'uomo: vedere come proprietà esclusiva ciò che è stato creato da Dio invece di usarlo in comodato gratuito da consegnare ai posteri rispettato, quindi non in via esclusiva col diritto di distruggerlo.
Il comunismo, degenerazione di un socialismo (questo condivisibile perché solidale), ha cancellato un modo di amministrare la vita pubblica equo, mutuando dallo schiavismo prima e dal capitalismo dopo la pratica di assoggettare l'uomo a mero oggetto, per l'appunto reificandolo.
Detto ciò, non vorrei che passasse il messaggio che si debba attraverso una dottrina risolvere l'iniquità del mondo. Ma riconoscere in un modo di pensare un passaggio obbligato di affrancazione dalla dittatura "capital-comunista" per rendere umano il mercato.
Infine, ed è qui che voglio dare una risposta alla richiesta di rispetto dell'essere umano 'dipendente di una organizzazione sindacale', la pedissequa interpretazione di regole di mercato schiaviste che vedono il subalterno (dipendente) alla stregua di animale da soma a cui annientare i diritti di cui il sindacato si vanta di far rispettare fuori casa,ma non a casa a quanto pare ( forse per studiare l'impatto delle angherie, a guisa di cavia da laboratorio? Mah...), è la prova di quanto il sindacato, dietro un paravento 'di rispetto dei diritti dei lavoratori', concorra , assieme alla politica, all'obiettivo di sfasciare un paese.
lzf
ecco che ci risiamo. Dai discorsi di grande pensiero eccoci giunti al nodo. Ma volete fare a discafani, senza giri di parole(anche se filosoficamente), la domanda che vi tormenta?
perché non gli chiedete chiaramente quello che volete?
Se ti riferisci a me, non ho niente da chiedere a chicchessia.
"""BUTTALA LA MASCHERA"""????!!!!
lzf
non ho bisogno di alcuna maschera,
arc
scusate se mi intrometto, a parte il fatto che sono daccordo sul fatto che il sindacato , assieme alla politica, contribuisca e forse punti direttamente ad un regresso reale dei diritti dei lavoratori, dichiarando l'esatto opposto ma poi operando di fatto affinchè cio' avvenga, dicevo a parte questo, che la domanda al povero (detto affettuosamente) di sclafani la faccio io visto che tutti ci girate ma nessuno ha il coraggio di farla. e la faro' parlando in generale e raccontando una favoletta.... si narra che in un tempo non molto lontano, in un posto non molto lontano , esisteva un sindacato che aveva come principale esponente un signore che fece del sindacalismo il baluardo della sua vita. parlo' a difesa dei lavoratori , cerco' di offrire servizi agli iscritti. ma quando capi' che da solo non ce la poteva fare decise di assumere un po di personale. I LAVORATORI!. prima uno, poi due, poi tre. senonchè un bel giorno dopo anni all'improvviso l'utenza arrivo' in quel sindacato e non trovo' piu' nessuno dei lavoratori. chiedendo spiegazioni al sindacalista la comunita' si senti' rispondere che in effetti erano stati licenziati per giusta causa, che avevano sbagliato diverse pratiche e che non "erano cosa" di stare li. l'utenza pero' che è pettegola per eccellenza non manco' di chiedere ai diretti interesati se fosse vero o no. dopo qualche giorno di tam tam in paese si grido' allo scandalo. in quanto si disse, ma mai fu verificato, che in realta' quei lavoratori erano sottopagati, facevano orari ingiusti e per di piu' si pretendeva da loro ancora ore in piu' di lavoro (ovviamente non retribuite) e che facessero le pulizie del posto e gia' che c'erano di andare a buttare la spazzatura. ora questa favoletta è INVENTATA perchè come avete potuto leggere ha dell'incredibile, ma qualora malauguratamente dovesse accadere nel mondo qualcosa del genere, e poi il sindacalista in questione si candidasse secondo gli ideali di marx o indifferentemente secondo le encicliche che volete voi, il nostro buon nino lo voterebbe? credo che questa sia la domanda che è nell'aria da tempo. ovviamente OGNI RIFERIMENTO A FATTI E PERSONAGGI è PURAMENTE CASUALE.
mo se la volete pubblicare fatelo e se no "u signuri v'aiuta".
Quello che ci interessa in questa sede è lo studio del "modello": ciò che per noi è giusto e ciò che ci sembra sbagliato. Quindi la favola va benissimo.
Cerchiamo di mantenere i livelli della discussione alti e senza scendere nei "pettegolezzi" più o meno documentabili (ma poi i documenti li avete?).
Ricordatevi che la verità assoluta (a parte Dio per i credenti) non esiste e che il nostro resterà pur sempre un punto di vista.
In Italia, durante la prima repubblica, il sindacato, oltre a fare politica appoggiando la sinistra e facendosi, molte volte, soggiogare dalla componente comunista della CGIL, ha snaturato la sua funzione, che era quella di tutelare gli interessi dei lavoratori nelle fabbriche e negli uffici. Ormai il sindacato è un partito politico ed una lobby, i cui interessi sono:poltrone in tutti i CdA di enti pubblici.Inoltre, i loro interessi vertono dalla politica locale e nazionale alle leggi finanziarie e dall'ambiente alle risorse. Ovunque ci sono loro. Lo scopo della concertazione è la possibilità di arrampicarsi ovunque.
Dulcis in fundo: tutti i rappresentanti locali degli uffici pubblici, oltre a non avere mai lavorato, hanno fatto carriera ;nei concorsi interni si sono sempre classificati i primi. Questo è il vero conflitto d'interessi! Per non parlare dell'accumulo e gestione di grandi capitali (soldi degli associati).
*Francesco Consolo, Il conflitto d'interessi del sindacato capitalista, 2006.
Certo che, dopo Max e Pio XI andare a finire su questioni che sono di comune riscontro che altro, (o vogliamo prenderlo come spunto quello che sicuramente è successo e succede in tutta la sfera privata(con dietro personaggi di grande rispetto!)o magari tanto per cominciare ad attaccare, solo èer scopo politico in vista delle comunali?
n.d.z.
Le ELEZIONI politiche comunali sono una cosa. Lo SFRUTTAMENTO dei lavoratori un'altra cosa. Il servizio del SINDACATO ai lavoratori altro discorso ancora.
Se poi c'è anche un CAPITALISTA che amministra le tre sfere creando il cosiddetto "conflitto di interessi" questo è un suo problema, e PURTROPPO anche una palla al piede per le persone che, COME ME, a Marineo rispettano ancora le teorie di Marx.
caro marxista, credo proprio che l'unica cosa che ti interessa, in questo momento è gettare fango su quello che può essere il più forte candidato alle prossime elezioni. il CAPITALISTA in questione dove ha i capitali? Chi sfrutta?L'unica verità è che lui è la persona che più di tutti a Marineo gode di consensi che vanno al di la dei partiti. Ritornando alla favola, credo che nino DS( che sa come sono andate realmente le cose)ha chiarito più di una volta che aderisce al PD e che voterà FR se questo sarà il candidato.
ora basta, torniamo a cose più serie.
lo so che nino DS sa come sono andate REALMENTE le cose- è PER QUESTO CHE GLIEL'HO CHIESTO. ORA SIA LUI A DIRE UNA PAROLA DEFINITIVA. se vuole.
miiiii.... qualcuno si è innervosito. la verita' fa male! ih ih ih
il più forte candidato di cui parli ha fatto perdere la sinistra 2 volte, ed ho l'impresiione che se non la fa fallire completatmente non si accontenta. qui io chiudo
il candidato di cui parli, caro a.c. non è capace di fare miracoli. x quello c'è Berlusconi
caro anonimo, nessuno gli chiede miracoli. basterebbero le cose normali. se solo le facesse.
Ma per caso sei un suo parente o la sua segretaria? La verità è che tra i principali esponenti della politica locale non c'è differenza. E noi marinesi siamo tutti delle merde perchè non siamo in grado di opporci alla "casta-povera-di-idee-ma-non-di-capitali". Passo e chiudo.
x a.c.
secondo me è un po piu' che un suo parente. troppa acredine e livore. ih ih ih ih
x a.c.--x gli anonimi tutti.
non sono parente, segretario/a e neppure vicino a nessun possibile candidato. Sono solo stanco di sentire metafore e non parole coraggiose. Non difendo nessuno, ma non giudico neppure. Ho sempre votato coerentemente con le mie idee e x chi mi ispirava fiducia in quel momento.
x il sindaco ho votato la manna, Spataro e Schimmenti.Ora ho sentito che è quasi certa la candidatura di RIBAUDO,e credo voterò per lui, xchè non si può accusarlo di non avere fatto niente, se non ha mai governato.
poi si vedrà
la sapete l'ultima? torno ora dal Palazzo.circola voce che Ribaudo abbia presentato domanda di sospensione.a questo punto credo che una sua candidatura sia quasi certa.
Perdindirindina, (=Cazz..),
apri un dibattito sul ruolo del lavoro nell'economia capitalistica globalizzata comparando l'analisi filosofica del Capitale di Marx e la dottrina sociale della Chiesa, e andiamo a finire a chi spetti il ruolo di buttare l'immondizia alla CGIL di Marineo.
E' vero che lo studio dei microcosmi può riservare spunti per la comprensione dell'universo, ma stiamo forse esagerando?
Tutti a chiedersi per chi voterò, come se il mio voto valesse cento o mille. No cari amici il mio voto vale 1 così come è giusto che sia in democrazia. Se poi qualcuno pensa che io possa avere influenza su altri determinando questa o quella opzione, devo deludervi, anche se mi candidassi io stesso non mi voterebbe manco mio padre ( è un fan di Emilio Fede).
In quanto, infine, a quell'unica opzione che mi rimane (il mio unico voto) ho già detto più volte, e non voglio più tornarci, che esso è legato indissolubilmente ai progetti che Nuova Marineo saprà creare da sola o in compagnia, in mancanza di questo la mia tessera politica presenta un enorme PD tricolore e un ramoscello d'ulivo (più autobiografico di così).
In quanto al fattore FR ribadisco che se il candidato del PD fosse lui non avrei alcun problema a votarlo. Per ciò che concerne le ambiguità interpretative del ruolo di sindacalista a cui fate riferimento sono già state oggetto di chiarimento con gli attori della vicenda, rimane comunque sempre valido il concetto evangelico: "chi è senza peccato scagli la prima pietra"
In quanto al ruolo del sindacato nel nostro paese, considerato che il livello medio di comprensione delle mille leggi e regolamenti che governano la vita dei cittadini è talmente complesso ed oggetto di mutamenti continui, penso che CGIL, CISL & C. svolgano un indispensabile ruolo di intermediazione tra il popolo e il Moloch burocratico che governa la concessione di qualsivoglia diritto alla povera gente. Si tratta di un ruolo sociale importante ma è anche giusto che non sia "volontariato" , visto che in molti vi dedicano tempo ed energie. (D'altro canto se il 730 ve lo fa il commercialista non pagate?)
A proposito: chi di Voi ieri serà era presente al primo forum di Nuova Marineo? Pochi..o forse nessuno. Certo metterci la faccia in un pubblico dibattito è tutt'altra cosa che zappare nell'ombra su di una tastiera! La credibilità degli alti ideali non può prescindere dalla testimonianza. Anche se dici la verità ma lo fai ammucciuni sei simile alle comari che sparlano dietro alle persiane. Di questa gente Marineo ne ha avuto troppa, ora è giunto il momento di esporsi alla luce del sole, così che le nebbie si diradino e finalmente ci guardiamo in faccia al fine da distinguere chi parla per il bene da chi ordisce trame e congiure.
Nino Di Sclafani
P.S. : Cari Nilde e lzf scusatemi per questa parentesi, conto di tornare presto alla questione centrale che ha dato il via al post.
finalmente!!!ora che tutti Hanno capito l'unico voto di Nino a chi andrà, possiamo riprendere una discussione seria?
Sono stata due gioni a leggere disgustata quanto è passato.Scusa Nuccio, ma non potresti, non dico censurare, ma selezionare(togliere le cretinate)che passano?
Come potrei restare indifferente all'orgia delirante di crude maldicenze? ogni post è una spalla in più, non per un dialogo serio, dove critiche costruttive, confronti sereni di idee possono farci stare insieme per capire cosa vogliamo e da chi.NO! tutto serve per aggredire gli avversari, visti sempre più come il nemico.
non è forse per questo che la gente pensa che a governare si guadagni? altrimenti per quale motivo scatenare anche sui blog, come prima succedeva nelle sole piazze,i picciotti contro un avversario temibile? molti non ricorderanno(Nino credo si)quando i comizi erano gli antesignani di EVA 2000, dove si attaccavano gli avversari non in base ai loro programmi, ma portando in piazza scheletri che non c'entravano niente con la politica.ma adesso siamo nel 2008,ognuno di noi in fondo capisce che la politica non è cosa di pochi. Tutti siamo tenuti ad occuparcene.Allora non perdiamo tempo ad ascoltare sterili illazioni,cresciamo.Se i candidati non ci propongono programmi, scendiamo in piazza e diamoli noi. Poi chiediamo chi li voglia firmare.
Un consiglio? chiediamo a gran voce dibattiti e non comizi. Poi però facciamoci trovare in piazza, altrimenti è solo..........
NILDE
Io, con tutta onesta, quella favoletta dello sfruttamento del capitale (!?) umano da parte di una organizzazione nata per evitare per l'appunto questo l'avevo già sentita, ed essa per arrivare a me avrebbe dovuto varcato le colonne di ercole, viaggio giust'appunto riuscito.
Ora, io non so se è vera, e francamente qualora fosse vera non mi stupirebbe a tal punto da gridare allo scandalo: ci sono preti ... e genitori pedofili, quindi il mondo è un inferno, se vogliamo dirla tutta.
-Chiusa la digressione, passiamo all'argomento del post.
Se non ricordo male, in una esternazione del precedente papa, mi sembra di aver ascoltato dalla sua viva voce che il socialismo prima maniera, quello non vituperato e snaturato a comunismo, fu un passaggio obbligato (quindi necessario) per alcuni paesi, in mano ad oligarchie se non dittature, per approdare ad un sistema simil democratico, quindi l'humus generatore, che piaccia o no, di un frutto chiamato democrazia; frutto seppur acerbo, comunque qualcosa di commestibile in attesa della maturazione a frutto saziante per un mondo malnutrito di avidità.
Ecco questo fu un messaggio che mi rapì, a tal punto che rimise in discussione il mio giudizio, non troppo tenero, su una figura che ha meritato tutto quel tributo di vera riconoscenza di tutto il mondo, anche quello non credente: mea culpa, mea culpa [...] mea culpa.
lzf
Come certamente saprete ieri mattina ci sono state le cresime in chiesa, poi c'è stata una migrazione di massa nei ristoranti del circondario. Non vi dico quanto ho mangiato: altro che capitalismo. Tutti quei regali e lo spreco di cibo mi hanno fatto pensare ai potlach dei popoli del Nord-Ovest.
Inoltre ho osservato con estrema attenzione la predisposizione degli invitati a tavola, provando a disegnare gli equilibri all'interno dei lignaggi paesani. Consumazione del cibo e occupazione dello spazio sono due argomenti molto interessanti, anche in politica. Ne parleremo più avanti.
Questa, ovviamente, è la premessa per scusarmi dell'assenza al forum. E anche per giustificare l'assenza di molti altri nostri concittadini impegnati con le cresime. Personalmente credo nella validità, e nell'utilità, delle iniziative di Nuova Marineo. E quindi sarò presente ai prossimi incontri.
Per quanto riguarda la censura, il blog è per me un laboratorio. Non so se l'avete notato, ma ho fatto diverse prove: anonimi no, anonimi si, censura si, censura no.
Alla fine sono giunto alla conclusione che non c'è una conclusione, quindi deciderò in base all'umore della giornata. Ieri giorno di cresime libertà di espressione, in futuro vedremo. In fondo in fondo, anche la mia è... un'offerta che non potete rifiutare.
IL (nuovo) PADRINO
x lzf.non gridare mea culpa, xchè tutti noi, almeno lo spero, nella vita abbiamo avuto momenti di credo e momenti di rinnego. G.P.II mi ha spesso portato alla riflessione, alla rabbia, ma dopo ne sono sempre uscita più forte e più saggia.leggi con tranquillità la SOLLECITUDO REI SOCIALI,che ben riflette il suo pensiero, e ti accorgi che l'uomo di oggi, anche chi si dichiara ateo, non si allontana dalla Sua idea del Sociale." l'interdipendenza, sentita come sistema determinante di relazioni nel mondo contemporaneo, nelle sue componenti economica, culturale, politica e religiosa, e assunta come categoria morale. Quando l'interdipendenza viene così riconosciuta, la correlativa risposta, come atteggiamento morale e sociale, come "virtù"", è la solidarietà. Questa, dunque, non è un sentimento di vaga compassione o di superficiale intenerimento per i mali di tante persone, vicine o lontane. Al contrario, è la determinazione ferma e perseverante di impegnarsi per il bene comune: ossia per il bene di tutti e di ciascuno perché tutti siamo veramente responsabili di tutti. Tale determinazione è fondata sulla salda convinzione che le cause che frenano il pieno sviluppo siano quella brama del profitto e quella sete del potere, di cui si è parlato. Questi atteggiamenti e "strutture di peccato" si vincono solo--presupposto l'aiuto della grazia divina--con un atteggiamento diametralmente opposto: l'impegno per il bene del prossimo con la disponibilità, in senso evangelico, a "perdersi" a favore dell'altro invece di sfruttarlo e a "servirlo" invece di opprimerlo per il proprio tornaconto (Mt10,40); (Mt20,25); (Mc10,42); (Lc22, 25).sociale.
Nilde
Nilde, ascolta, ho letto tutto di un fiato, ma c'ho capito poco e niente con tutta la mia buona volontà, potresti scendere di una tonalità? Te ne prego, vorrei continuare a partecipare!
n.d.z.
"...Questi atteggiamenti e "strutture di peccato" si vincono solo--presupposto l'aiuto della grazia divina--con un atteggiamento diametralmente opposto: l'impegno per il bene del prossimo con la disponibilità, in senso evangelico, a "perdersi" a favore dell'altro invece di sfruttarlo e a "servirlo"..."
Questo, cara Nilde, è quello che gli atei, usando il rasoio di Occan ( spero che l'abbia scritto correttamente non ricordo più come si scrive, comunque è un procedimento filosofico che, se non mi sono rimbambito, diceva: "non cercare le soluzioni multiple ma limitati ad avvalorare quella semplice che la vista senza l'ausilio di artifici (lenti) mostra all'istante perché prima ratio"), contestano ai credenti.
Lo rigettano poiché affermano che l'uomo in quanto somiglianza e immagine di Dio, secondo noi credenti, non può a sua volta essere assoggettato ad un altro dio (simile); se così fosse al mondo ci sarebbero tutti "dii" allora, per loro, tutti alla stessa stregua: e in siffatta situazione tutti uguali, allora conseguentemente, per loro, nessun dio. Detto ciò, e non so se sono stato chiaro, quindi la solidarietà non è insita nell'uomo in quanto educato dai canoni della fede in Cristo, ..., Buddha, ecc. ma in quanto risolutore dei propri nefasti comportamenti come singola entità . Questo secondo gli atei. Secondo me, invece, come strumento di Dio.
P.s.: Leggerò ,quando avrò tempo e quando l'avrò sotto mano , quello che mi suggerisci nel commento precedente.
Ciao e non mi dare tanto filo altrimenti taluni del tuo bacino di centrosinistra cominciano ad insultarmi, come le volte scorse dandomi del "pomposo plastico... ", ed io da allora non ho più dormito ;) (scherzo)
lzf
scusa,ma avevo detto con tranquillità.Non è facile capire dopo una semplice lettura,lo so.io ho impiegato anni.e ancora oggi, mentre aumenta l'esperienza, l'interpretazione si modifica. si cresce e ciò che si capisce a 20 anni, è diverso da quello che che noti a 30. Non credere di essere tu sottotono, è naturale.quel passo è estrapolato da un discorso ben più vasto e io volevo sottolineare come potrebbe essere la politica se intesa come forma di solidarietà e non come forma di profitto. Ma forse il mio pensiero è troppo fuori dalla realtà.
ciao e resisti.Nilde
scusate,ma siete due diversi? non ci capisco più niente. con chi sto parlado?
nilde
chiedo scusa a nilde, io sono n.d.z. mentre il tuo interlocutore è lzf. Mi sono solo intromesso in quanto leggo volentieri i Vs discorsi, ma a volte, non riesco a seguirvi, perdonatemi!
n.d.z.
noto con piacere che sono sempre più le persone interessate a discorsi un po più seri.ci sentiamo stasera.ciao
Nilde
chiedo venia se mi sono lasciato andare a discorsi che non rispecchiano la cultura e l'altissimo spessore morale di chi scrive in questo blog. ma sapete, io da povero ignorante ritenevo che qualora si fosse configurata la realta' della favoletta di prima chi professa onesta' intellettuale e si ripropone di migliorare la realta' del paese in cui vive dovrebbe innanzitutto non sostenere persone di un certo stampo indipendentemente dal partito in cui si candidano e forse proprio per rispetto nei confronti del partito di cui fanno parte e che professa il rinnovamento.. ma sapete io di lauree ne ho solamente una, voi ne avrete sei o sette. ergo mi taccio e vi lascio a parlar di marx. almeno lui è morto e su di lui potete essere sinceri. buone elezioni a tutti. ci vediamo e ci sentiamo ad eventuali comizi. ah, un ultima cosa, è vero che il detto è "chi non ha peccato scagli la prima pietra" ma è pur vero che se chi pecca si ritrova per amico chi dovrebbe sostenere colui che la pietra l'ha pigliata in fronte forse abbiamo esagerato.
chiedo venia se mi sono lasciato andare a discorsi che non rispecchiano la cultura e l'altissimo spessore morale di chi scrive in questo blog. ma sapete, io da povero ignorante ritenevo che qualora si fosse configurata la realta' della favoletta di prima chi professa onesta' intellettuale e si ripropone di migliorare la realta' del paese in cui vive dovrebbe innanzitutto non sostenere persone di un certo stampo indipendentemente dal partito in cui si candidano e forse proprio per rispetto nei confronti del partito di cui fanno parte e che professa il rinnovamento.. ma sapete io di lauree ne ho solamente una, voi ne avrete sei o sette. ergo mi taccio e vi lascio a parlar di marx. almeno lui è morto e su di lui potete essere sinceri. buone elezioni a tutti. ci vediamo e ci sentiamo ad eventuali comizi. ah, un ultima cosa, è vero che il detto è "chi non ha peccato scagli la prima pietra" ma è pur vero che se chi pecca si ritrova per amico chi dovrebbe sostenere colui che la pietra l'ha pigliata in fronte forse abbiamo esagerato.
Accortisi che con il legame latinamericano di fede e politica le popolazioni oppresse di quel continente ottenevano risultati di una certa rilevanza, in rapporto all'esigenza di una trasformazione dell'esistente in direzione del socialismo, questi intellettuali -le cui idee si ritrovano anche oltreoceano (cfr p.es. Monthly review, n. 36/84)- mirano a porre sotto il vaglio della loro critica l'affermazione basilare del marxismo che vede nella religione in sé un "oppio per i popoli". (1)
Essi in sostanza fanno il seguente ragionamento. Nel Sudamerica neocolonizzato dall'occidente capitalistico vivono milioni di cittadini professanti diverse religioni (in specie la cattolica); questi oppressi e sfruttati d'ogni genere, per opporsi al sistema iniquo dei loro governi filooccidentali, non hanno rinunciato alla fede religiosa, ma anzi l'hanno trasformata mettendola al servizio di una politica rivoluzionaria. Ora, se hanno potuto fare questo, significa che tale fede (in primis quella cristiana) non è -come da Marx in poi ci è stato insegnato- l'aspirazione dell'illuso o dell'ingenuo, ma, al contrario, un motivo di lotta reale per l'emancipazione reale, terrena, delle categorie sociali più deboli. Ergo: i teologi della liberazione e i cristiani per il socialismo hanno dimostrato che il giudizio marxista sulla religione dev'essere completamente rivisto, poiché solo con un'analisi storica e politica si può verificare quando e come la religione è alienazione, quando e come non lo è.
Questo modo di vedere le cose è sostanzialmente giusto. Anzitutto è vero che il marxismo, se vuole restare dialettico e soprattutto se non vuole diventare settario, non deve limitarsi a un giudizio ideologico (o di principio) sulla religione, ma confrontarsi di volta in volta con questo fenomeno sul terreno più propriamente politico. Un partito di sinistra che restasse indifferente di fronte al credente che decide di lottare per un cambiamento sostanziale della realtà in cui vive, non mostrerebbe certo d'essere democratico e pluralista. Se un credente vuole militare in tale partito o se è anche solo interessato, in qualità di simpatizzante, al suo programma politico, sarà del tutto naturale considerarlo come un credente progressista.
Qui l'unica osservazione che forse è lecito fare è che al credente che milita nelle fila di un partito comunista sarebbe lecito chiedere la separazione della fede dalla politica. Se tale credente pensa di realizzare gli ideali della sua religione mediante la lotta di classe, ciò deve restare un suo patrimonio personale, poiché altri credenti nel medesimo partito potrebbero avere opinioni diverse dalla sua. Una condizione del genere i cristiano-socialisti, che rifiutano sia la netta separazione di fede e politica, sia un nesso vissuto a livello di mera coscienza, difficilmente potrebbero accettarla. Per loro la fede deve avere un risvolto politico nella "chiesa popolare".
In ogni caso il marxismo dovrebbe cercare di capire, anche sul piano storico-culturale, dove come e quando il fenomeno religioso contribuisce e ha contribuito allo sviluppo della libertà e della giustizia nella storia e quando invece svolge o ha svolto un ruolo regressivo. Questo per dire che non ha senso attribuire alla religione, in sé e per sé, una funzione reazionaria, oscurantista. I giudizi categorici (siano essi politici o culturali) sono sempre fuorvianti, anche perché impediscono il dialogo, il confronto su posizioni che possono anche avere molti punti in comune. Il marxismo p.es. non hai mai elaborato una storiografia delle idee religiose progressiste in correlazione allo sviluppo socio-economico e politico di determinate formazioni sociali. Il motivo di questo probabilmente è dipeso dal fatto che alla tesi marxiana secondo cui "la religione non ha storia propria" si è voluta dare un'interpretazione unilaterale.
Il marxismo può anche sostenere che la religione di per sé sia un retaggio del passato e che essa nella storia abbia svolto un ruolo prevalentemente conservatore e che nel presente assai raramente s'incontrano credenti progressisti che abbracciano la causa del socialismo; tuttavia, nonostante questo, si deve continuare ad affermare, sia per la vita reale che per gli studi sul passato, una certa differenza tra credente e religione, nel senso che è possibile che una determinata religione abbia dei principi assai migliori dei credenti che li mettono in pratica, ed è possibile anche il contrario, e cioè che esistano dei credenti assai migliori della religione che professano.
Poiché a partire dal marxismo si è arrivati alla conclusione che con la religione non si è in grado di risolvere alcun problema sociale, Lenin arrivò a dire che se un credente progressista vuole abbracciare la causa del socialismo rivoluzionario, inevitabilmente soffrirà di una "personale contraddizione", ma non per questo il partito dovrà rifiutarlo come militante. In fondo l'Ottobre è stato fatto anche da numerosi seguaci della religione ortodossa ed ebraica. Questo poi senza considerare che attraverso l'assistenzialismo, il volontariato e altri aspetti di carità sociale la religione riesce ad affrontare spesso situazioni di disagio con un forte senso della concretezza, che sfugge a chi è abituato ad affrontare le cose in maniera prevalentemente politica o culturale.
Dunque, che importanza può avere sapere se in Americalatina quei credenti che scelgono la via rivoluzionaria lo fanno in virtù della loro religione o nonostante questa religione? Il marxismo sostiene che non è possibile giudicare un uomo sulla base di quello che lui pensa di se stesso, in quanto ciò che conta alla fine è solo la sua posizione di classe, cioè il ruolo oggettivo ch'egli ricopre nel processo rivoluzionario; ebbene, se questo è vero, allora il marxismo dovrebbe sospendere qualunque giudizio sull'atteggiamento che un individuo assume nei confronti della religione.
Se un credente diventa rivoluzionario, ciò probabilmente dipende da fattori sociali di forte privazione: tutta la storia del cristianesimo è piena di casi del genere (si pensi solo alle eresie medievali). Oggi ci meravigliamo di questo semplicemente perché in Occidente la coscienza comune del cittadino è più orientata verso l'ateismo o l'agnosticismo che non verso la religione, ma il fatto che il cittadino ateo occidentale non sia affatto rivoluzionario e non nutra in genere alcuna simpatia o alcun interesse per le forze rivoluzionarie del Terzo mondo, cosa ci deve far pensare?
L'ateismo è stato rivoluzionario nei confronti della religione, ma oggi si trova ad essere oscurantista nei confronti di una rivoluzione politica condotta da credenti. Le cose stanno forse in questi termini?
Un'affermazione del genere ovviamente non ha senso, poiché qui si è finito col mescolare due realtà che dovrebbero restare separate: la politica e la religione. Infatti, non è l'ateismo indifferente alla rivoluzione dei credenti, ma è il soggetto occidentale che, proprio per la sua posizione di classe, non può che restare indifferente alle rivendicazioni che minacciano la sua sicurezza. Qui l'ateismo è del tutto incidentale. Cioè esso può anche riflettere una posizione culturale più avanzata di quella religiosa terzomondista, ma se questa acquisizione non si traduce sul piano politico in direzione del socialismo, alla fine quale posizione culturale risulterà più avanzata?
Dunque, come si può notare, ateismo e religione, messi al cospetto di esigenze rivoluzionarie, risultano in sostanza equivalenti. Di rilievo è il fatto che il magistero della chiesa romana, pur vedendo che non viene messa in discussione la fede, non riesce assolutamente a tollerare il connubio con una prassi rivoluzionaria legata alle idee del socialismo. Gli intellettuali credenti terzomondisti sono addirittura arrivati a reinterpretare in chiave rivoluzionaria molti brani biblici (specie quelli dell'Antico testamento), discostandosi alquanto dalle versioni ufficiali del magistero.
La Teologia della liberazione è il frutto più maturo che la chiesa cristiana abbia mai prodotto dai tempi del cristianesimo primitivo. Essa supera la stessa teologia del vangelo e qualsiasi altra moderna teologia di qualsivoglia confessione. E' potuto accadere questo non tanto perché essa è sorta in una società peggiore di altre, quanto perché è venuta a contatto con una fonte di ispirazione -il socialismo scientifico- che mai nessuna epoca precedente aveva conosciuto.
La fede di questi cristiani non trova un vero riscontro nella storia del cristianesimo semplicemente perché lo stretto legame col socialismo scientifico l'ha modificata nettamente, facendole perdere le sembianze della fede tradizionale (che resta ferma su posizioni attendiste: la speranza dei poveri, o su posizioni conservatrici: la carità dei ricchi).
La fede dei cristiano-socialisti è un valore umano inserito in una cornice religiosa. Non potendo rinunciare di colpo alla loro tradizione culturale, questi cristiani fanno risalire tale valore alla fonte del vangelo, ma l'interpretazione che ne danno ha poco e nulla di religioso. Essi in un certo senso hanno soppresso la fede realizzandola politicamente. Un'esperienza del genere in Europa è stata vissuta, in maniera molto meno intensa, dalle frange del movimento modernista o da quelle esperienze marginali di cattolici comunisti, che in genere si sono risolte con una fuoriuscita dalla chiesa romana.
Wojtyla-Ratzinger
Cosa vuoi fare: sparare ancora sulla croce rossa? Abbiamo capito di che pasta è fatto il nostro "amico". Nell'altro post è intervenuto addirittura Giuliano Ferrara con la sua lista "No all'aborto". Noi non lo voteremo e lui non si candiderà. Contento?
Non so quante lauree hai: per quanto mi riguarda potresti averne 7-8... o addirittura niente. Qui tutto è virtuale: i discorsi, le firme, le lauree... Io per esempio sono la nuova Segretaria dell' accusato e sono laureata in Scienze sindacali. Sorridi, la vita è bella.
ahah sorrido per davvero, e soprattutto sorrido all'idea che nuova marineo in realta' sia una vecchia bagnarola in cui probabilmente affonderanno, se non sono gia' affondati, tutti i buoni propositi iziniali. "eran trecento eran giovani e forti ....e sono morti", ovviamente lungavita ai componenti ma i progetti mi paiono arenati e soprattutto mi pare che non vi siano persone che abbiano il fegato di metterci la faccia. alla nuova segretaria dico, non puoi essere la nuova segretaria, non avresti il tempo di andare in internet a leggere il blog. ti licenzierebbe in tronco. ahahah
siamo alle solite!!!volete lasciarci in pace con le nostre fisime, e trasferire i vostri sfoghi altrove?Nuccio x favore crea un post che parli solo della CGIL di marineo così ci togliamo di torno il prof.e i suoi amici plurilaureati.Io vorrei solo fare discorsi più seri, e francamente non interessa a nessuno cosa faccia la segretaria(ma esiste?)di Ribaudo.Se poi a qualcuno interessa lo vada a chiedere direttamente a lei o alle precedenti.Ma qua BASTA.Capito PROFESSORE? ci HAI STUFATO:
Nilde
Per favore, non scadiamo nei discorsi puerili; che sono un insulto all'intelligenza umana.
Se il possesso di uno o più “pezzi di carta” facesse l'uomo avveduto credo che anche quello più ricco di titoli di studio farebbe fatica a stare, non dico appaiato, alle calcagna di costui.
Detto ciò, se a qualcheduno preme estorcere una risposta sulla nota vicenda (vera o presunta) del sindacato locale al sig. Nino a foggia di tribunale della santa inquisizione ; questi deve prima pensare se tale risposta qualora non concordasse colla propria visione del mondo sarebbe accettata come opinione legittima e poi accettarla come la risposta di un comune umano, a cui la santità gli è preclusa in quanto ancora vivo (lunga vita al sig. Nino ovviamente, era solo un discorso arduo).
E poi, chiudiamola qui, non facciamolo diventare un casus belli per far allontanare sempre di più la gente dalla politica, se non altro l'autore di tale misfatto (vero o presunto) brucerà all'inferno con o senza perorazione pro o contro; perché agli sbagli seguono le pene se non aldiquà comunque aldilà.
P.s.: Per la cronaca, io posseggo la terza “alimentare”, anche se sfoggio impunemente il laticlavio, perciò il forum non è interdetto a nessuno. ?__? (scherzo, sul laticlavio però!) ^__^
Ah dimenticavo, sono in attesa di ricevere la laurea ad honorem
in humour... modestie a parte sono un “hors ligne” in tal senso. :)))
PEACE & LOVE
lzf
concordo in pieno per una volta con il mio predecessore.Lasciamo ai posteri(e non ai poster) l'ardua sentenza.e soprattutto torniamo a noi.Non so a chi ti riferivi citando i miei amici di sinistra, ma posso tranquillamente affermare che i miei amici,di sin. e no(xchè giuro ne ho tanti anche là), difficilmente giudicherebbero chicchessia; forse intrapendendo una discussione lunga e pressante cercherebbero di riportarti"sulla retta via", ma,credimi, sono molto rispettosi delle idee altrui.
NILDE
In Nuova Marineo ti "pare che non vi siano persone che abbiano il fegato di metterci la faccia"?
Sinceramente non capisco cosa vuoi dire.
Sappiamo chi sono, hanno un blog, si riuniscono periodicamente, hanno iniziato a fare degli incontri con i cittadini... Dove dovrebbero metterla la faccia?
Parla chiaro: ti riferisci a una lista civica o a cosa? Anche perchè vedo che non ti stanno tanto simpatici (ne loro ne il sindacato).
x nilde.
la serieta' dei discorsi trattati, qui o altrove, non credo dipenda dal tuo giudizio.
questa supponenza riservala magari a chi te la concede. per il resto democrazia vuole che ognuno parli di cio' che vuole senza che una certa NILDE possa interferire. mi spiace per te ma ancora siamo uomini liberi. dopodichè, siccome io invece non escludo di trattare qualunque argomento possiamo continuare tranquillamente a parlare di capitalismo o di marxismo o di qualsiasi cosa ti pare senza per questo dargli maggiore importanza di sapere se uno che potrebbe candidarsi a fare il sindaco potrebbe non rispondere ai canoni minimi previsti dalla comune decenza. dipende dallo scopo delle discussioni, mi pare che questo blog nasce in previsione delle future elezioni comunali di marineo, ergo credo sia poco pertinente (bada bene non poco importante) lasciarci andare a discorsi generali nei quali tutti facciamo vedere le nostre doti filosofiche, tutti riusciamo ad arzigogolare o a copiare da google. ma in questo modo abbiamo perso di vista la realta' marinese. a meno che non mi dimostri che marx sia nato a marineo. nel qual caso approfondiremo gli studi per vedere quale corredo genetico sia rimasto in loco.
x n.b.
no, al contrario. ritengo che le persone che girano attorno a nuova marineo siano capaci (la simpatia per alcuni c'è anche ma se dobbiamo risollevare sto paesello conta poco). io mi riferisco proprio alla realizzazione di una lista civica che presenti un candidato a sindaco di spessore, che non faccia apparentamenti e che tenti di scardinare le vecchie logiche politiche di marineo. in questo caso io ( e credo la gran parte dei marinesi stanchi della solita musica) sarei ben disposto a dare il mio voto con convinzione e approvazione. oltre tutto ad esempio ritengo, e lo dico veramente, che nino di sclafani possa essere il candidato a sindaco ideale appoggiato da una lista fatta di persone per bene (come ne ho viste tante in questo progetto). secondo me piglierebbe un sacco di voti. se vuoi puoi fare domenica un gazebo e raccogliere le preferenze. il sondaggio on line purtroppo non ha nessuna valenza come ben sai.in questo senso dico metterci la faccia. dire a chiare lettere "NOI CI CANDIDIAMO DATECI UNA MANO A CAMBIARE MARINEO". lo trovi cosi' lontano dalla normalita'? io penso che i giovani non avrebbero remore e i meno giovani capirebbero l'importanza di un nuovo movimento. basta che non vi circondiate di gente opaca e affarista relegata ad un sistema clientelare che è la vera palla al piede di ogni sviluppo possibile. ah, da oggi mi firmo. ho visto che vanno di moda le sigle. quindi mi firmero' "ligc" che è l'esatto contrario della cgil sperando sia di buon auspicio. ahah
x ligc
Allora, per vedere se ho capito bene, ricapitoliamo:
1. I componenti di Nuova Marineo sono capaci e ti stanno simpatici.
2. Loro dovrebbero metterci la faccia e fare una lista.
3. Nino Di Sclafani dovrebbe metterci il fegato essere il loro candidato a sindaco.
4. Io, per fare un sondaggio valido, dovrei acquistare un gazebo (di che colore?), montarlo in piazza di domenica e sondare per tutta la giornata le preferenze dei marinesi
5. Non dobbiamo farci circondare da persone opache.
6. Alla fine tutti avremmo la tua approvazione e Nuova Marineo anche il tuo voto.
Dubbio finale:
Ma veramente sei convinto di poter cambiare questo paesello firmandoti "cgil al contrario" con le facce, i fegati e i gazebo degli altri?
Cara Nilde,
Sinceramente, e depone a mio favore quanto ho scritto più volte in questo blog e non sempre col beneplacito del nostro amato Nuccio, ho creduto nel percorso intrapreso dal Pd fino a quando professava cambiamento coi fatti; ma quando il cambiamento comincio' a frenare bruscamente, con la difesa del fortino dagli alieni che volevano, come me, solo (ribadisco solo) il completamento di tale svolta con l'apertura della roccaforte a chi non aveva avuto modo di aggregarsi prima colle primarie eleggenti il sig, Walter, siffattamente con l'indizione di nuove democratiche primarie, questa volta eleggenti il candidato sindaco alle comunali, la delusione fece capolino a tal punto che mi spinse, a ragion veduta quindi, di prodigarmi per qualchedun altro, ovvero Nuova Marineo ed in particolare per il sig, Nino. Poi, la storia andò come andò: Nuova Marineo divenne movimento di coscienza civile, il sig. Nino decise di non intraprendere in prima persona la corsa a sindaco e siamo arrivati ai giorni nostri.
Questa è la cronistoria fedele dei fatti, non, quindi, quanto si dice: tentativo di folgorarmi sulla via di Damasco da parte di qualcheduno del neonato PD per deviarmi sulla retta via. Insomma era obiettivamente qualcos'altro.
Caro Ligc,
Se credi che il mio sia un appiattimento allo status quo, in cui vede un centrosinistra confuso e allo sbando, sbagli , sapendo di sbagliare; perché non mi sono arreso ma ho constatato che il muro contro muro non solo non giova alla causa ma non giova al popolo di centrosinistra al quale io appartengo per visione della res pubblica pur consapevole che c'è gente che di sinistro c'ha solo il modo di porsi. Detto ciò ti pregherei di non sparare nel mucchio coll'aggravante di ferire chi nelle lamentele ti ha preceduto.
Caro sig. Nino,
Io in lei continuo ad avere la stessa fiducia che ho avuto la prima volta che la lessi (mi si passi la costruzione sintattica); per cui qualora fosse a capo anche di una lista in cui la vede apparentato col PD avrebbe la mia benedizione e supporto.
lzf
x nb.
per la verita' marineo non lo cambi neanche con un blog. ci vorrebbe una rivoluzione ( non armata, io non sono della lega).
ma certamente chiedere le primarie per il sindaco non mi pare un atteggiamento distruttivo. io lo vedo propositivo e credo anche che riscuoterebbe un buon interesse tra la popolazione. il gazebo puoi comprarlo trasparente, proprio per non dare adito ad apparentamenti(in altrnativa puoi sempre mettere semplicemente un tavolo, non sarebbero le primarie del pd o del pdl. il mio voto sara' per il candidato che mi convincera' di piu', in alternativa per il meno peggio. in alternativa ancora posso sempre non esprimere preferenze non è obbligatorio. il mio modo per cambiare marineo non è la sigla scelta per firmarmi nel blog ( è una affermazione con la quale offendi la tua intelligenza) è dare un voto per il cambiamento. l'unica arma vera che un libero cittadino ha per determinare una svolta o lasciare tutto nell'oblio. sai cosa mi spiace un pochino? questa chiusura a cio' che viene dall'esterno. be, se pensate di aver fatto tutto e bene e di non aver necessita' di confronto francamente basta dirlo.
ligc.
ALL'ANONIMO inc.....du prima.
caro sig.ANONIMO, io credo nella capacità di giudizio di chi ci segue e di chi partecipa alle nostre conversazioni.Tutti avranno capito che la mia non voleva essere una forma di censura o di boicottaggio verso quelli che non la pensano come me. Solo che pensavo si potesse , per il bene del nostro paese, parlare di politica vera e non di numeri.Forse hai ragione, magari ci siamo lasciati prendere la mano, ma nelle mie intenzioni c'era quella di dimostrare che, alla fine, la visione del sociale e della gestione della cosa pubblica era uguale per chi stava a sinistra e per quelli che seguono la dottrina della Chiesa.ma capisco che qualcuno preferisca spostare il discorso sulla questine morale.La moralità è qualcosa, come la dignità, che qualcuno ha e qualcuno non ha.Difficilmente le persone che seguono un percorso politico o personale impiantato su certi valori se ne discostano.Diceva mio nonno che ogni sarto misura con il proprio metro; mi rendo conto sempre più che questo è vero.La cosa che mi ha dato più fastidio è che si sta facendo un processo alla moralità di una persona che, considerando pure possa candidarsi(cosa sinceramente che non gli consiglio),non ha certo motivo di vergognarsene.Mi sembra che nella sua vita politica è stato sempre coerente; non ha condanne penali; non è stato mai inquisito, nè accusato di omicidio.E gli altri? Non credo che a marineo spunterà un candidato dalla moralità discutibile, ma vedremo. intanto mi rifiuto, e in democrazia posso, di scendere a questi bassi livelli di dialogo.Sono forse una Nilde qualunque,e non mi sono mai permessa di interferire con la vita di nessuno, ma la democrazia e reciproca e mi posso rifiutare di scendere in discorsi infruttuosi(xme)Liberamente scritto, non sotto dettatura, ne con armi alla testa, senza il sussidio di Google,ne di qualunque libro di grammatica da NILDE
SCUSATE PER LA E DSENZA ACCENTO!!!!
NILDE
X ligc
Dopo l’ultimo commento, la mia intelligenza non mi ha detto niente: credo che non si sia offesa. La tua ha parlato?
Io penso che ogni uomo che voglia cambiare il mondo debba innanzi tutto cambiare se stesso. Quindi la rivoluzione dovrebbe partire dall’interno di ognuno di noi. Quando tutti noi (=singoli uomini) saremo cambiati, anche la società (=totalità di uomini) sarà diversa. E' matematico.
Io ho già il cantiere aperto. Inoltre ci sono il blog e le elezioni 2008 da commentare. Infine, anch’io (come molti altri marinesi spero) cercherò di fare la scelta giusta per votare un partito e un candidato per il cambiamento. Quindi, ti avviso che con tutti questi pensieri e impegni già presi non posso stare una giornata a raccogliere firme sotto il sole.
Tu, piuttosto, che impegni hai? Perché vuoi delegare altri a fare le cose che potresti fare tu? Invece di limitarti a elargire consigli consensi voti, perché non lo fai tu un bel gazebo e del colore che ti piace?
Così io darei il mio contributo con il mio blog, tu il tuo col gazebo e tutti e due col nostro voto. Come vedi, è matematico anche questo ragionamento.
x n.b.
scusami un attimo, io non capisco il tuo atteggiamento. e stavolta sono serissimo.
nella vita si fanno delle scelte. voi avete scelto (ma non ancora definitivamente) di muovervi attivamente facendo politica e cercando consensi. io ho scelto di non fare politica e di non cercare consensi. credo che nessuno dei due atteggiamenti sia sindacabile. questo voler trascinare a tutti i costi gli altri nelle vostre scelte mi pare stucchevole. io qui riporto le mie opinioni che possono collimare o meno con le tue. io non VOGLIO fare politica. questo mi esonera da ogni commento? no, perchè se cosi' fosse il ragionamento mi sembra poco matematico.
x nilde.
ho sempre pensato che chi reputa i discorsi altrui di basso livello generalmente lo fa per due motivi. o per eludere argomenti che possono metterlo in imbarazzo o semplicemente perchè si crede su un piedistallo e pensa di poter guardare gli altri dall'alto.. in entrambi i casi per dirla alla celentano ( che è un noto colto di sinistra)... francamente me ne infischio. in ogni caso posso capire che tu sia stata favorita da qualcuno per cui pensi di lui tutto il bene del mondo. ma qualcun altro magari è stato gabbato e pensa l'esatto contrario. fattene una ragione. in ogni caso continui a dire di non voler scendere a certi livelli ma continui a rispondermi prendendo posizione. a questo punto mi sorge un dubbio. sali e scendi in ascensore? perchè se no deve essere una faticata.
Caro ANONIMO inc....
sicuramente non è perchè voglio eludere argomenti imbarazzanti che io ho giudicato i tuoi attacchi di, non basso, ma infimo livello.Mi sembra di avere risposto sempre in maniera sincera ed equilibrata, ma siccome gli ANONIMI,non amano la sincerità, sono stata portata su una strada che non volevo intraprendere, ma non per paura. NOn faccio l'avvocato,mi occupo di ben altro, ottenuto grazie ai sacrifici e non ai favoritismi.Non penso tutto il bene del mondo neppure di me stessa, figuriamoci degli altri, ma non giudico per partito preso nessuno. RAGIONO solamente, cosa che evidentemente non tutti sono abituati a fare.Se hai deciso di continuare con le offese gratuite, io sono sempre qui( quando gli impegni me lo permettono), disposta anche ad un confronto fuori dal blog.Agli altri amici che seguono questi discorsi alienanti chiedo, con sincerità, se le parole del mio interlocutore sono giustificate dai miei precedenti discorsi.
NILDE
X ligc
Istruzioni per l'uso:
PIAZZA MARINEO
ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2008 A MARINEO COMMENTATE DA NUCCIO BENANTI (che non si candida e che non cerca consensi)
x nilde.
vabbè facciamo cosi', siccome vedo che a parlare di infimi livelli hai molta dimestichezza gli stessi li lascio a te. anzi visto che chiedi agli altri se le tue parole avessero giustificato la mia reazione, ti rispondo io. assolutamente no.sicuramente quello stolto di ligc non ha capito nulla. e soprattutto non ha capito con quale mente eccelsa ha a che fare. ergo chiedo venia per essermi permesso di pensare che sei una presuntuosa colma di arroganza che pensa che chi non la pensa come lei sia di pessimo livello. siccome non vorro' darti dispiaceri in futuro non commentero' piu' i tuoi post e se anche tu dovessi commettere l'errore di commentare i miei non avrai risposte. sai dal basso dovrei urlare per farmi sentire e non vorrei beccarmi una laringite! riguardo all'anonimato ti informo che sei anonima pure tu! bell'autogoal ti sei fatta. complimenti. almeno da li su (spero non dall'alto dei cieli) prima di parlare rifletti. riguardo ai confronti fuori dal blog, consentimi di dire che non mi interessi affatto. ergo qualunque confronto nella vita reale credo che sarebbe una perdita di tempo.ciao ciao.
ligc
Scusate, ma parla con me? Non conoscendo il SIGNORE in questione non riesco proprio a capire da dove nasce tutto questo livore nei miei confronti. Ho riletto, x la 100ma volta, quello che ho scritto, ma non riesco a trovare la frase che ha innescato tutto questo dissapore.Sono stata descritta come presuntuosa piena di arroganza, e perchè? forse per aver detto la mia, che però non coincide con le sue di idee?Sinceramente, e non perchè mi sento superiore, ma perchè onestamente mi sono stufata,non mi sento di continuare su questa strada. spero si possa intraprendere un'altra volta una discussione serena, intanto arrivederci a tutti.
NILDE
p.s. comunque il mio anonimato è un segreto di pulcinella
X NILDE
Come al solito sono io l'ultimo a sapere i segreti di pulcinella. Perchè non sono ancora riuscito a capire chi sei. Anche lzf è una mia vecchia s-conoscenza.
Quello che ha fatto scatenare il dissapore (secondo me) è il tuo tentativo di difendere una causa persa: cioè quella di quel signore che si sente idoneo a ricoprire tutte le cariche che cominciano con la radice *sinda solo perchè controlla un discreto pacchetto di voti.
Per il resto c'è stato un malinteso, poi chiarito (spero). E cioè: noi (io, tu e gli altri)non siamo qua per raccogliere consensi per conto di nessuno. Parliamo di politica, di voti, di Marx e di tutto quello che ci passa per la testa senza dover dare spiegazioni a nessuno.
Quindi continua a scrivere serenamente, senza sentirti ispezionata con la lente d'ingrandimento. Tanto nell'anonimato... puoi permetterti di scrivere tutto quello che vuoi.
Ho dovuto riattivare la moderazione dei commenti (chiamatela pure censura) perchè con un atto che io definisco "terroristico-mirato" è stato inserito un commento che rispecchia a pieno lo spessore morale e intellettuale di chi lo ha concepito e del relativo lignaggio di appartenenza.
X NUCCIO
Un ottimista è colui che crede che una donna abbia terminato la sua telefonata solo perché ha detto : "...allora ti saluto..." (M. Achard)
NILDE
x n.b
ahahah come vedi c'è chi è peggio di me se arrivano pure atti terroristici. al peggio non c'è fine. comunque un favore, capisco la moderazione per commenti offensivi o terroristici come li chiami tu. ma in generale, se non è strettamente necessario ti chiedo di dare voce a tutti perchè è giusto cosi'. censura no moderazione si. e per una volta ti faccio i complimenti per come stai gestendo sta gabbia di matti ( me per primo). tanto vedrai che prima o poi qualche altro caffè me lo scrocchi. scherzo.
ligc
Un ottimista è colui che crede che un sindaco abbia terminato il suo disastro politico solo perché ha detto : "...allora non mi candido..." (don Raffaele)
caro Ligc,
sei entrato con tutti i "scarpi 'ncritati" lasciando escrementi di qua e di l�.
Il tuo (....per il resto democrazia vuole che ognuno parli di cio' che vuole senza che....!)lo concordo, invece tu, sin da subito, non ti ci sei rispecchiato, attaccando prepotentemente le idee espresse degl'altri, "ergo", professore, si calmi e piano piano possiamo convivere com'� giusto che sia!
n.d.z.
Sono la nuova Segretaria e come sapete sono laureata in Scienze sindacali. Ora che voi siete entrati con le scarpe ncritate mi toccherà pulire: non è giusto perchè non è previsto nel contratto, non ho gli straordinari pagati e ho fatto la manicure proprio ieri. Non sorridete, perchè questa vita non mi piace.
Non capisco dove è la prepotenza nelle parole di ligc: i commenti sono ancora visionabili.. E' prepotente perchè esprime certe idee o perchè non ci fanno comodo solo alcune verità?? Ognuno è libero di esprimere quello che pensa, ansi io dividerei gli interventi in intelligenti e stupidi!! Io sparto la differenza: li cosi giusti: l'arma a Diu e la robba a cu tocca!!
x la nuova segretaria.
la manicure non hai potuto farla con lo stipendio da fame che ti passano. ma sorridi comunque la vita è bella.. se vista da certi punti di vista. per esempio dal mio....
ligc.
x n.d.z.
intanto non entro nel merito degli escrementi di cui parli semplicemente perchè non ho una cultura in merito. poi magari mi infomerai meglio. secondo io accetto tutto ma proprio tutto tranne gli insulti. e l'unica cosa che mi ha fatto alzare leggermente i toni dei miei commenti è stata una frase con la qualce intendevo difendere tutti, (pure te, sigh!) da una frase che avevo ritenuto ( e continuo a ritenere) ingiusta nei confronti di chicchessia. ovvero che a parlare di certe cose si scende a bassi livelli. sicocme in quel momento tutti , anche tu, stavamo commentando la possibilita' che uno che puo' piacere o meno potrebbe candidarsi a diventare sindaco mentre il soggetto di cui sopra voleva volare alto (forse con un aliante)parlando in generale di marx e capitalismo, ecco che è scattata la mia reazione. ma solo perchè in generale non credo si possa neanche pensare di imporre agli altri cio' di cui devono parlare e non riuscendovi li si tacci di essere persone di basso livello. ora chiarito cio' , spero per l'ultima volta, si puo' parlare di cio' che si vuole e se leggi tutti i miei commenti non troverai mai "censura" o "disprezzo" per cio' che gli altri scrivono. al limite contrapposizione, ma questo mi pare legittimo. e non troverai mai, cosa che invece hanno fatto altri, mie richieste a nuccio affinchè censuri alcuni interventi che non rispecchiano il mio modo di vedere o che trattino argomenti che non siano di mio gradimento. se puoi smentirmi fallo tranquillamente io non mi chiamo cetto la qualunque ma "cetto le critiche se suppotate da fatti" buona continuazione a tutti.
ligc.
ps. x n.b.
quella del tizio che crede di poter ricoprire tutti gli incarichi che abbiano come radice "sinda" mi è piaciuta. cosi' come mi è piaciuta finalmente una tua presa di posizione in merito.
alla segretaria nuova.
perchè non ti fai assumere da ligc? la vita, almeno la sua, sarebbe bella.Se poi la tua sarà da schifo, non ti preoccupare, lui non lo direbbe a nessuno.
Sono la nuova Segretaria e come sapete sono laureata in Scienze sindacali.
Alle noi piccole impiegate sfruttate dai capitalisti interessa in primo luogo la nostra felicità più che le grandi sorti collettive come la scelta del sindaco o del presidente del consiglio.
Le grandi sorti collettive interessano a pochi individui ambiziosi.
Alle persone semplici come me interessa in primo luogo essere felici. Essere felice essere felici in un momento determinato, in una cosa concreta che tocchi con le mani, per esempio quando vado dall'estetista a farmi la manicure.
x anonimo.
non posso assumere segretarie, tanto meno quelle di marineo, ma se anche lo facessi e seppure le sottopagassi e le sfruttassi almeno sarei solo un imprenditore sfruttatore, non un imprenditore sfruttatore con la funzione di salvaguardare i diritti dei lavoratori. chiaro il concetto?
ligc
La segretaria deve opporsi allo stesso modo sia 'all'imprenditore sfruttatore', che 'all'imprenditore sfruttatore con la funzione di salvaguardare i diritti dei lavoratori'. Mentre per noi si tratta solo di dare un nome allo sfruttatore, per lei si tratterebbe solo di lavorare alle stesse condizioni. Ergo non saresti giustificato.....
Sono la nuova Segretaria. Per favore risolvetemi il problema perchè devo assolutamente sapere come mi devo comportare da lunedì in avanti.
A chiarimento a ligc del mio prec.te post,
non credo volesse tacere qualcuno, ma voler stendere un velo pietoso sull'oggetto della discussione, cioè su quel genere di cose che succedono, a volte, nei rapporti tra datore/lavoratore e che offendono la dignità dell'uomo ancor prima di essere lavoratore; almeno io l'ho interpretata così.
Credo cmq, che tu hai qls di personale nei confronti dell'ipotetico candidato a sindaco, e che ti abbia portato a
scagliarti contro (e non mi sembrava cosi importante)qualcuno che cercava di "volare al di sopra" appunto, dei giudizi su episodi che potrebbero essere oggetto, se volessimo di altro blog,
n.d.z.
x n.d.z.
concordo in pieno con la tua analisi.C'è troppo astio in ligc per non essere una cosa persnale. Mi dispiace che sventoli ai 4 venti il suo essere democratico e poi si scaglia contro chi,invece, non fa altro che esprimere le proprie opinioni.Mi dispiace x NILDE, ritorna fra noi.
arc.
Allora non l'avete capito niente: Nilde è al telefono e quando finisce torna.
"I guardiani ci maledicono e ci trattano come criminali. Gli alloggi sono lontani, ogni giorno qualche operaio che rientra a dormire viene investito da un'auto, ferito o ucciso, e non c'è assistenza sanitaria. I nostri salari sono miserabili, 600-700 yuan al mese (60-70 euro, ndr) e solo per l'alloggio ne spendiamo 100. Dopo aver lavorato un mese cerchiamo cosa ci resta in tasca: pochi spiccioli. Onorevoli dirigenti, non potete trovare nel vostro cuore un po' di compassione?".
oh ragazzi, ma dite davvero? il mio non è livore è semplice constatazione dei fatti. e riguardo ad eventuali attacchi a qualcuno sono sempre stati in risposta andate a leggere i post. poi ringraziando Dio io di personale con quell'individuo non ho nulla, e spero di non averci mai a che fare personalmente. anche perchè da quello che sento insistentemente siamo persone che concepiamo la vita in maniera opposta. per il resto mi sto limitando a rispondere ironicamente alla sedicente nuova segretaria che ironicamente punzecchia. in fin dei conti "la vita è bella".
Libri di Topolino, album colorati con le figure del pesciolino Nemo, agendine e giochi con i popolari personaggi dei cartoons di Walt Disney. Sono le prove a carico in un impressionante dossier sugli abusi dei diritti umani nelle fabbriche cinesi. Dietro gadget e giocattoli che vengono venduti ai bambini del mondo intero dalla multinazionale Disney ci sono migliaia di operai cinesi pagati 60euro al mese.
Costretti a lavorare 13 ore al giorno, e vittime di una tragica serie di incidenti in fabbrica: dita e mani amputate, morti sul lavoro. Le accuse sono documentate da un gruppo di ricercatori universitari di Hong Kong che sono riusciti a raccogliere le testimonianze degli operai e rivelano le loro scoperte in un voluminoso rapporto con il titolo "In cerca della coscienza di Topolino". La denuncia esce a tre settimane dall'inaugurazione del nuovo parco divertimenti Disneyland-Hong Kong, che è già stato al centro di controversie, in un periodo critico per i vertici della Disney in America.
Uno dei fornitori della Disney è l'azienda tipografica Hung Hing, posseduta da azionisti di Hong Kong e con tre fabbriche nella città meridionale di Shenzhen. Dagli stabilimenti della Hung Hing escono fumetti, libri educativi per bambini, giochi interattivi, manuali per l'uso di giocattoli, scatole colorate. Non solo con il marchio Walt Disney. La Hung Hing fornisce pubblicazioni per l'infanzia anche ad altre multinazionali americane come Mattel e McDonalds. Le immagini gioiose di questi prodotti per bambini sono in contrasto con le condizioni di vita degli operai, ai limiti dello schiavismo.
Inizialmente ero contrario alle olimpiadi in Cina, ma poi mi sono reso conto che queste ci stanno dando l'occasione di parlare e di scavalcare la grande muraglia. Al rifiuto meglio il confronto costruttivo.
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