sabato 15 marzo 2014
La scomparsa dell'editore Renzo Mazzone, un amico di Marineo
di Nino Di Sclafani e Ciro Spataro
Con tristezza abbiamo appreso della scomparsa dell'editore Renzo Mazzone, personalità che lascia sicuramente un vuoto nel campo della cultura siciliana.
Nel 1959 aveva fondato la casa editrice ILA Palma con sedi a Palermo e San Paolo del Brasile. Il suo progetto culturale si è subito imposto nel panorama editoriale siciliano distinguendosi con la pubblicazione di importanti autori, spaziando dalla saggistica alla poesia, dalla narrativa alla storia. Forte è stato il legame di Renzo Mazzone con Marineo, avendo curato alcune delle pubblicazioni di Padre Francesco La Spina, nonché la stampa delle antologie del Premio di Poesia "Città di Marineo", di cui seguiva costantemente le varie edizioni da grande appassionato dell'arte poetica qual'era. La sede palermitana della sua casa editrice è stata un luogo di incontro e confronto per i numerosi intellettuali e studiosi ai quali Renzo con il suo sorriso non mancava mai di elargire consigli e suggerimenti. Particolare ed intenso è stato il rapporto instauratosi con noi nel 1987 in occasione della pubblicazione del volume "I moti dei Fasci dei lavoratori ed il massacro di Marineo", progetto editoriale che accolse con entusiasmo e della cui diffusione si fece promotore, con ben due edizioni, insieme con il prof. Francesco Brancato, presso varie istituzioni culturali italiane ed internazionali. La stessa disponibilità mostrò anche pubblicando il saggio "San Ciro da Alessandria d'Egitto a Marineo" scritto da Nuccio Benanti e Ciro Spataro e, nel 1993 il volumetto satirico "Marineo Semi-Serial" di Nino Di Sclafani e Nuccio Benanti. Nel 1992 organizzò a Palermo presso l'Ars Nova una mostra del pittore Mimmo Vitale "il Marinese" curando con il figlio Rean la pubblicazione del catalogo con il patrocinio del Comune di Palermo. Era un artigiano dell'editoria, che prima della stampa, faceva proprio il lavoro degli autori, condividendone forme e sostanza e dispensando consigli che tendessero al bello e all'utile dell'opera letteraria, mai considerata solo un prodotto da vendere. Un intellettuale che con il suo modo di essere mancherà nel panorama culturale siciliano. A lui va il nostro sentito riconoscimento ed il grazie della comunità marinese per la sensibilità dimostrata nei confronti del nostro paese.