domenica 9 marzo 2014

Erasmus+, corso di formazione per cambiare vita, aprire la mente


di Barbara Cangialosi
Si è svolto a Roma il 25 al 26 febbraio il corso di formazione organizzato dall’ANG (Agenzia Nazionale dei Giovani) sul Programma Erasmus+, finanziato dalla Commissione Europea ed in vigore per tutta la durata del settennio 2014/2020.
Il Programma, principalmente rivolto ai giovani dai 13 ai 30 anni, mira a coinvolgere 4 milioni di cittadini, e, sostituendo e integrando i sette vecchi Programmi dell’Unione, tra i quali “Erasmus Mundus Programme”, Lifelong Learning Programme (Leonardo, Comenius, Grundtwig ecc.) e “Youth in Action Programme”, ha come obiettivo il supporto all’istruzione, alla formazione, alle politiche giovanili e allo sport all’interno di tutto il territorio dell’Unione Europea. Erasmus+ vuole dare risposta alle linee programmatiche e agli impegni ribaditi nei documenti “Europa 20-20” (portare il tasso di occupazione al 75% nella popolazione tra i 20 e i 64 anni; investire il 3% del PIL nei settori di ricerca, sviluppo e innovazione; ridurre a meno del 10% il tasso di abbandono scolastico; portare al 40% il tasso di laurea tra i giovani), al “Quadro strategico per la cooperazione europea nei settori di istruzione e formazione” (promuovere la mobilità e l’apprendimento permanente; migliorare la qualità e l'efficienza dell'istruzione e della formazione; promuovere l'equità, la coesione sociale e cittadinanza; incoraggiare la creatività e l'innovazione, compresa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione), e alla “Strategia Europa per la Gioventù” (creare più opportunità d'istruzione e formazione per i giovani; creare più opportunità d'istruzione e formazione per i giovani; sviluppare la solidarietà fra i giovani e la società). Per la sua attuazione, la Commissione ha stanziato ben 14,7 miliardi di euro per il settennio, aumentando del 40% del bilancio rispetto ai precedenti, e del 60% specificatamente nel settore della gioventù. L’86% del budget sarà investito nei settori di istruzione e formazione, il 10% a quello della gioventù, l’1,9% al Jean Monet (sostenere l’insegnamento, la ricerca e lo studio di temi connessi all’integrazione europea)e 1,8% allo sport. Gli obiettivi permanenti del Programma Erasmus+, restano quindi quelli legati alla promozione della partecipazione dei giovani nella società, alla promozione della mobilità internazionale come valore aggiunto nella formazione, al sostegno all’insegnamento di alta qualità, al supporto agli Stati Membri e i Paesi partner nella modernizzazione dei sistemi di istruzione e della formazione professionale, agli sport popolari, e alla ricerca sull’integrazione europea. Fine ultimo delle tre azioni è inoltre quello di contrastare la disoccupazione giovanile, permettendo il potenziamento delle conoscenze, competenze e delle soft skills degli individui, spendibili in un mercato del lavoro in evoluzione. La particolarità del Programma sta nell’essere divisibile in “Key Actions”, azioni chiave, che si rivolgono a soggetti diversi tra loro: KA1 : dedicata alla mobilità degli individui per l’apprendimento (rivolto a studenti e giovani, insegnanti, tirocinanti, youth worker), alla quale verrà dedicato il 66% del budget; KA2: dedicata alla cooperazione per l’innovazione e lo scambio delle buone prassi alla quale verrà dedicato il 29% del budget; KA3: dedicata al sostegno alla riforma delle politiche, alla quale verrà dedicato il 5% del budget. I progetti, a seconda delle Key Actions ai quali fanno riferimento, possono essere presentati da gruppi informali di giovani, associazioni/organizzazioni senza scopo di lucro ed enti pubblici di vario livello. Per presentare un qualsiasi progetto, è necessario possedere il codice PIC (Participant Identification Code), ricevuto previa l’autenticazione ECAS (European Commission's user Authentication Service). Il formulario di qualsiasi progetto è scaricabile e inviabile on-line, attraverso un’E-FORM. Le scadenze variano in base alle sotto azioni. Quelle legate all’ ex programma “Gioventù in Azione” sono identificabili nel 17 marzo, 30 aprile e 1 ottobre per la KA1 e nel 30 aprile e 1 ottobre per la KA2 e per la KA3. In un momento di crisi come quello che gli Stati europei stanno vivendo, gli investimenti previsti dal Programma Erasmus+ costituiscono un’occasione da prendere al volo sia per i giovani, come possibili partecipanti, che per gli enti, come possibili promotori. In un mondo in cui le grandi istituzioni storiche sembrano muoversi troppo lentamente, la mobilità internazionale, l’approccio di apprendimento non-formale e tra pari, lo scambio interculturale, la lotta all’esclusione sociale, la promozione della solidarietà tra individui e l’incoraggiamento alla partecipazione attiva nella società, non possono che rappresentare dei tasselli fondamentali per la costruzione di un’esperienza collettiva di costruzione di un futuro migliore.