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di Francesco Virga
Fino a qualche anno fa mafia e camorra erano considerati fenomeni arcaici, residui di un passato feudale che il “progresso” avrebbe, prima o poi, spazzato via.
Solo da poco tempo, grazie soprattutto ai contributi degli storici Salvatore Lupo ed Umberto Santino e di alcuni giovani sociologi come Alessandra Dino e Rocco Sciarrone, si è arrivati ad una diversa percezione di Cosa Nostra. Un rivoluzione simile, nell’ interpretazione della camorra, si deve a Roberto Saviano che, in un libro davvero singolare, a metà strada tra letteratura e sociologia, intitolato Gomorra. Viaggio nell’impero economico e nel sogno di dominio della camorra, svela la ‘normalità’ della mafia napoletana, il suo essere, prima di tutto, un sistema di vita, un fenomeno di potere dove l'aspetto criminale è solo uno degli aspetti. (continua)
Fino a qualche anno fa mafia e camorra erano considerati fenomeni arcaici, residui di un passato feudale che il “progresso” avrebbe, prima o poi, spazzato via.
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