giovedì 5 febbraio 2009

Il dolore non è un affare di Stato




8 commenti:

cartabaggiana ha detto...

esprimo la mia solidarietà.

Gabriele Mastropalo.

g

Nuccio Benanti ha detto...

IL DECRETO

Art.1
«Disposizioni urgenti in materia di alimentazione ed idratazione».


«In attesa dell'approvazione di una completa e organica disciplina legislativa in materia di fine vita l'alimentazione e l'idratazione, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono in alcun caso essere rifiutate dai soggetti interessati o sospese da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi».

marj74 ha detto...

secondo me non e giusto che si spengono le macchine nessuno puo farlo solo dio decidera il momento di portarsi via eulania ,i politici potrebbero pensare a bcose veramente piu' serie iniziando dai stupri,da tutti gli immigrati clandestini che ci stanno in italia, e tanti altri probblemi che non sto ad elencare.vergognatevi non si puo uccidere una vita umana non e giusto

Anonimo ha detto...

Assolutamente no alla negazione dell'idratazione e dell'alimentazione! E' a dir poco disumano! Sia che siano state le volontà di Eluana sia che non lo siano state! Nessuno è padrone della propria vita lo è soltanto Dio e in questo caso Eluana respira autonomamente e non ha la morte celebrale! Faccio un esempio che ho vissuto in prima persona, parlo di una persona a me molto cara, carissima! Questa persona è morta purtroppo a causa di un maledetto cancro...quando glielo hanno diagnosticato era già al IV stadio. IV stadio capite? Significa che poteva salvarsi solo ed esclusivamente con un miracolo da parte di Dio in persona!! Ma nonostante tutto vista la giovane età di questa persona i medici hanno voluto tentare la chemioterapia. E tentiamo! Dopo circa quattro mesi la condizione di questa persona a me cara è solo peggiorata ma non contenti hanno voluto continuare con la chemio anche se più leggera! Il risultato? La persona in questione è morta anche se due mesi dopo rispetto a quando sarebbe morta senza chemio, ed è morta completamente "bruciata" dalla chemio! Questo secondo me è stato puro accanimento terapeutico e i medici lo sapevano! In questo caso si doveva cessare la chemio invece di far soffrire ancora di più questa persona. Situazione completamente diversa nel caso di Eluana, di lei non si parla di accanimento terapeutico perchè si tratterebbe di privarla infatti del cibo e dell'acqua che non sono medicine! Quindi assolutamente no alla eliminazione dell'idratazione e dell'alimentazione artificiale!

Anonimo ha detto...

Purtroppo oggi la gente ha paura della croce... il problema sta tutto qui... nessuno quando siamo nati ci ha garantito che non avremmo mai sofferto nella nostra vita, sia pure le pene più terribili...

Mi immagino Eluana quando comincerà a sentire davvero fame e sete... vorrebbe gridare, chiedere aiuto, chiamare sua mamma, ma non può.. già è stato deciso... vorrebbe chiedere una goccia d'acqua... ma non si può... hanno già deciso...

Oggi la gente ha paura della croce... il problema sta tutto qui... non sa accettarla perchè si è allontanata da Dio... i problemi nascono tutti da qui... Credetemi... è inutile parlare di leggi, di costituzione, testamenti biologici, e tutto quello che volete... davanti alla croce crollano tutte le certezze umane, i discorsi filosofici, i sofismi politici... c'è poco da fare... solo chi guarda a Cristo ha la forza e la luce di andare avanti... solo chi accetta la croce e non si nasconde è un uomo vero, una donna vera... Eluana è una donna vera!



DEDICATA A ELUANA

Eluana, piccolo fiore
Tu sei la prediletta
al cuore del Signore.

Tace la tua voce
mentre sei distesa
sul legno della croce.

La tua luce splende
nella notte oscura
di un mondo che non comprende.

Il tuo cuore è una sorgente
che emana amore
sul freddo della gente.

Tu sei un tesoro
molto più prezioso
di un forziere d'oro

Una mano che rapina
al tuo letto si è avvicinata
nella penombra della mattina.

Anche tu, come Gesù,
griderai "Ho sete!"
prima di volare lassù.

Ottienici in dono
quando entrerai in cielo
la grazia del perdono.

Padre Livio

Anonimo ha detto...

Come si puo' tacere di fronte ad un disumano gesto di un padre che ha lottato da vincente, per la morte della propria figlia! La vita e' un dono divino che nessuno puo' toglierci anche in modo soft come si sta operando nel caso della povera Eluana ignara del destino crudele cui sta andando incontro contro il suo volere, contro il volere di Dio, in favore della volonta' assoluta del padre!
Concludo riportandoVi una poesia intensa di Madre Teresa di Calcutta da titolo “Inno alla vita”:

La vita è un'opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è ricchezza, valorizzala.
La vita è amore, vivilo.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La via è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un'avventura, rischiala.
La vita è la vita, difendila.

Anonimo ha detto...

Come può un padre permettere, anzi pretendere che alla propria figlia venga tolta alimentazione e idratazione. Manca ai cani si nega acqua e cibo. Piuttosto che accanimento terapeutico ci troviamo di fronte ad accanimento di assassini. In un'intervista il padre non sopportava l'idea che alla figlia facessero delle spugnature x lavarla. e lo ha ripetuto più volte. non capisco cosa ci trovasse di strano. tutti ci laviamo con la spugna solo che chi è impossibilitato a farlo viene lavato da altri, quando ha la fortuna, ma il padre vuole vederla morta piuttosto ke lavata da altri.

Anonimo ha detto...

e' una cosa prettamente privata

francesco