di Francesco Virga
In un momento in cui, da più parti, si innalzano muri tra credenti e non credenti, fedeli e infedeli, laici e cattolici, ecc. ecc., può diventare un piacere leggere un libro arioso, e per tanti aspetti “illuminista”, come quello scritto qualche anno fa da Leoluca Pasqua.
Il libro s’intitola L’inganno della magia ed è stato pubblicato dalla Città Nuova Editrice di Roma nel 2007. L’Autore è consapevole dei limiti del suo lavoro. Pur dimostrando di avere piena padronanza della vasta letteratura critica esistente sul tema, egli non ha voluto scrivere l’ennesima storia della magia, nè avere la pretesa di dire tutto su un argomento tanto vasto e complesso. L’Autore, d’altra parte, oltre ad essere uno studioso del fenomeno magico, è soprattutto un sacerdote cattolico ed appare evidente nell’opera quanto è frutto di una grande capacità di ascolto e di accompagnamento svolto a favore di quanti, avendo avuto un contatto più o meno prolungato con il mondo illusorio della magia, hanno deciso di lasciarsi aiutare ad uscire dalla trappola. Lo stile adottato è volutamente semplice e discorsivo perchè un tema tanto complesso e importante possa essere accessibile a tutti. (continua)
3 commenti:
"DA TUTTI GLI IMBECILLI,
DI OGNI RAZZA E RELIGIONE,
LIBERA NOS DOMINE"
MI PERDONI,MA NON POSSO FARE A MENO DI "GUARDARE"COME MI AMMONISCE DI FARE NUCCIO BENANTI,MA HO LETTO CON ATTENZIONE LA RECENZIONE DEL LIBRO,MA NON HO POTUTO FARE A MENO DI NOTARE CHE ACCANTO LA SECONDA PARTE DI QUESTA SCORRONO, FELICEMENTE, PUBBLICITA' DI MAGHI E FATTUCCHIERE NON SO' SE LA RESPONSABILITA' E' DEL PEOPRIETARIO DEL BLOG O SUA MA NON VI SEMBRA UNA VERA E PROPRIA FORZATURA ACCOSTARE "UN SACERDOTE CATTOLICO" A PUBBLICITA' ORMAI DA TUTTI ODIATE ED EVITATE PEGGIO DELLA PESTE? SICURO DI UN VOSTRO CHIARIMENTO VI SALUTO E VIAUGURO UN BUON LAVORO.
La pubblicità che era apparsa nella seconda pagina (e che ho rimosso manualmente) era stata pubblicata da Google con un sistema che funziona in automatico e che viene orientato dalle parole chiave trattate nel testo (in questo caso: mago, magia, cartomanti...).
Chiedo scusa ai lettori e mi auguro che nel frattempo, per colpa di questo qui pro quo, il signor Guardone non sia andato da un mago a farsi leggere le carte.
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