di Nino Di Sclafani
Stamane ho consegnato al Vicario Mons. Todaro una lettera per S.E. l'Arcivesco Paolo Romeo, a nome del Consiglio Pastorale di Marineo, avente per oggetto il recente trasferimento di padre Salvatore La Sala.
Eccellenza Reverendissima,
Le scrivo nella qualità di vice-presidente del Consiglio Pastorale di Marineo e a nome delle seguenti realtà ecclesiali: Azione Cattolica, Agesci, Comunità Missionarie del Vangelo, Gioventù Francescana, Caritas Parrocchiale, Gruppo Shalom, Gruppo Catechisti, Rinnovamento dello Spirito, Gruppo Liturgico, Gruppo di preghiera San Pio, Equipe di catechesi Pre-Matrimoniale, Terziari Francescani, Gruppo Famiglie, MarineoSolidale Onlus, Confraternita di San Ciro, Confraternita del SS Sacramento, Confraternita di S. Antonino, Confraternita di Gesù Maria Giuseppe, Confraternita dell’Immacolata, Confraternita di San Michele, Confraternita del SS Crocifisso.
La nostra comunità è attonita e confusa alla notizia che il nostro Parroco Don Salvatore La Sala è stato destinato da S.E. alla guida di un’altra Parrocchia della Diocesi.
Siamo consapevoli che la responsabilità delle scelte pastorali ricada legittimamente tra le prerogative del Suo mandato Episcopale, ciò nonostante tale scelta rattrista enormemente tutta la nostra comunità ecclesiale.
E’ altresì evidente, che in alcun modo la presente riflessione tende a sottovalutare le potenzialità e capacità di Padre Leo Pasqua, che tanti di noi conoscono ed apprezzano, e che S.E. ha scelto come nuovo pastore della nostra comunità e che noi accoglieremo con immensa gioia.
Il decennale mandato svolto tra di noi da Padre Salvatore è stato foriero di una significativa crescita spirituale, religiosa e culturale dell’intera comunità Marinese. Il suo operato, caratterizzato da perseveranza, presenza, consiglio e, anche, lo ammettiamo, fermezza nelle scelte importanti, ha dato molto frutto. Il solo pensiero del venir meno di un Padre tanto solerte e, perché no, anche esigente, crea in tutti noi sentimenti di tristezza, grande è, infatti, il debito di riconoscenza di tutto il paese verso la sua missione di pastore.
L’associazionismo cattolico ha avuto in questo decennio una consolante rinascita, parimenti sono state ricostruite dopo decenni di inattività confraternite che tanta parte ebbero nella storia della nostra comunità. A dare adito alla nostra speranza è stata, però, più di ogni altra cosa, la presenza di tanti giovani che si sono impegnati ad intraprendere un cammino di catechesi e di consapevole e fruttuosa appartenenza alla Chiesa di Cristo.
Fulcro e ispiratore di questa opera di evangelizzazione è stato Don Salvatore. Non possiamo perciò tacere la nostra preoccupazione. Sentimento, tra l’altro, aggravato dalla consapevolezza delle difficoltà oggettive che egli dovrà affrontare nella nuova parrocchia a lui assegnata ove sussistono problematiche sociali e morali molto diverse dalla nostra Marineo.
In quanto alle finalità della presente riflessione, siamo ben consapevoli che le scelte di S.E. sono motivate ed ispirate da una visione di insieme di cui difficilmente ci è dato di conoscere le variabili. Né, peraltro, possiamo mettere in discussione le determinazioni adottate da S.E., verremmo meno al nostro dovere di ossequioso rispetto e tradiremmo quegli stessi valori che in questi anni Don Salvatore ci ha trasmesso con il suo esempio e la sua coerenza. Le chiediamo solo di accogliere benevolmente questo nostro pensiero fiduciosi nella speranza di essere riusciti a comunicarLe le nostre autentiche emozioni e preoccupazioni.
Invochiamo la sua Benedizione perchè ci infonda coraggio e perseveranza nel proseguire il nostro cammino di comunità cristiana fedele a Cristo ed alla Chiesa.
CONSIGLIO PASTORALE
Parrocchia SS Ciro e Giorgio Marineo
Il Vice-Presidente
Antonino Di Sclafani
Eccellenza Reverendissima,
Le scrivo nella qualità di vice-presidente del Consiglio Pastorale di Marineo e a nome delle seguenti realtà ecclesiali: Azione Cattolica, Agesci, Comunità Missionarie del Vangelo, Gioventù Francescana, Caritas Parrocchiale, Gruppo Shalom, Gruppo Catechisti, Rinnovamento dello Spirito, Gruppo Liturgico, Gruppo di preghiera San Pio, Equipe di catechesi Pre-Matrimoniale, Terziari Francescani, Gruppo Famiglie, MarineoSolidale Onlus, Confraternita di San Ciro, Confraternita del SS Sacramento, Confraternita di S. Antonino, Confraternita di Gesù Maria Giuseppe, Confraternita dell’Immacolata, Confraternita di San Michele, Confraternita del SS Crocifisso.
La nostra comunità è attonita e confusa alla notizia che il nostro Parroco Don Salvatore La Sala è stato destinato da S.E. alla guida di un’altra Parrocchia della Diocesi.
Siamo consapevoli che la responsabilità delle scelte pastorali ricada legittimamente tra le prerogative del Suo mandato Episcopale, ciò nonostante tale scelta rattrista enormemente tutta la nostra comunità ecclesiale.
E’ altresì evidente, che in alcun modo la presente riflessione tende a sottovalutare le potenzialità e capacità di Padre Leo Pasqua, che tanti di noi conoscono ed apprezzano, e che S.E. ha scelto come nuovo pastore della nostra comunità e che noi accoglieremo con immensa gioia.
Il decennale mandato svolto tra di noi da Padre Salvatore è stato foriero di una significativa crescita spirituale, religiosa e culturale dell’intera comunità Marinese. Il suo operato, caratterizzato da perseveranza, presenza, consiglio e, anche, lo ammettiamo, fermezza nelle scelte importanti, ha dato molto frutto. Il solo pensiero del venir meno di un Padre tanto solerte e, perché no, anche esigente, crea in tutti noi sentimenti di tristezza, grande è, infatti, il debito di riconoscenza di tutto il paese verso la sua missione di pastore.
L’associazionismo cattolico ha avuto in questo decennio una consolante rinascita, parimenti sono state ricostruite dopo decenni di inattività confraternite che tanta parte ebbero nella storia della nostra comunità. A dare adito alla nostra speranza è stata, però, più di ogni altra cosa, la presenza di tanti giovani che si sono impegnati ad intraprendere un cammino di catechesi e di consapevole e fruttuosa appartenenza alla Chiesa di Cristo.
Fulcro e ispiratore di questa opera di evangelizzazione è stato Don Salvatore. Non possiamo perciò tacere la nostra preoccupazione. Sentimento, tra l’altro, aggravato dalla consapevolezza delle difficoltà oggettive che egli dovrà affrontare nella nuova parrocchia a lui assegnata ove sussistono problematiche sociali e morali molto diverse dalla nostra Marineo.
In quanto alle finalità della presente riflessione, siamo ben consapevoli che le scelte di S.E. sono motivate ed ispirate da una visione di insieme di cui difficilmente ci è dato di conoscere le variabili. Né, peraltro, possiamo mettere in discussione le determinazioni adottate da S.E., verremmo meno al nostro dovere di ossequioso rispetto e tradiremmo quegli stessi valori che in questi anni Don Salvatore ci ha trasmesso con il suo esempio e la sua coerenza. Le chiediamo solo di accogliere benevolmente questo nostro pensiero fiduciosi nella speranza di essere riusciti a comunicarLe le nostre autentiche emozioni e preoccupazioni.
Invochiamo la sua Benedizione perchè ci infonda coraggio e perseveranza nel proseguire il nostro cammino di comunità cristiana fedele a Cristo ed alla Chiesa.
CONSIGLIO PASTORALE
Parrocchia SS Ciro e Giorgio Marineo
Il Vice-Presidente
Antonino Di Sclafani
48 commenti:
nino, oltre ad occuparti, giustamente del trasferimento di padre la sala, dovresti occuparti anche della coalizione che stai appoggiando politicamente, e che è riuscita a fare sfilare la processine di san ciro sullo sterco dei cavalli.
pur con modi a volte rudi, padre la sala è stato un buon parroco. certo alcuni erano abituati male....
Vorrei dire a Nino e a tutte le persone che hanno firmato (da vedere se hanno firmato e condiviso questa lettera) di rassegnarsi e di accettare la scelta del Vescovo con serenità. A tal proposito vorrei consigliare un'sttenta lettura e riflessione su una lettera aperta scritta da don Leo Pasqua nel novembre del 2007 su un'evento analogo.
Saluti da Fr. Ri.
Scusa il link della lettera è questo:
http://cittanuovecorleone1.blogspot.com/2007/11/don-leo-pasqua-voglio-esprimere-il-mio.html
Non so dove scrivere il mio intervento ,Nuccio fai tu, ma vorrei far giungere all'amministrazione e alla congregazione che MAI in 60 anni ho visto tanto schifo per le strade durante la processione. Tutto il percorso con sterco e conseguenziale puzza: una grande irreverenza per il Santo Patrono in primis e per le tantissime persone che sfilavano a piedi scalzi(io ero uno di loro) e che sono stati "costretti" a passare sullo sterco. Dove erano i SIGNORI dell'amministrazione e anche i tanti MEDAGLIATI della congregazione? Perchè non conrollavano ANCHE LORO come era stata fatta la pulizia delle strade anzicchè mettersi in mostra e fare protagonismo davanti alla reliquia di S.Ciro? Negli anni passati la pulizia era stata ben fatta:le strade venivano non solo scopate ma LAVATE Occorre saper fare piuttosto che solo saper dire e soprattutto volere mettersi in mostra e APPARIRE. Spero Nuccio che pubblicherai questo mio sfogo,ma conoscendoti penso che anche tu condividi ,perchè hai visto come me tale INDECENZA.
E' vero che Antonino Buttitta sostiene che la realtà è fatta di un unicum continuum, indefinibile e indescrivibile! Ma che ne pensate di mantenere, in questo caso, i due argomenti separati?
In quanto alla rassegnazione, mi pare che la lettera chiarisce bene il nostro pensiero.
Era però opportuno fare arrivare al vescovo l'opinione della Comunità ecclesiale marinese, una Comunità viva che sa quando è opportuno "ubbidire con il capo alzato" o rendere testimonianza alle proprie idee o, se il caso, anche al proprio dissenso. Questa è la mia idea del Popolo di Dio.
In quanto alla condivisione i responsabili dei gruppi citati hanno condiviso l'iniziativa ed i contenuti, molti di loro hanno anche contribuito richiedendo piccole modifiche o integrazioni. Chi non ha condiviso non ha sottoscritto l'iniziativa.
In quanto all'indecenza causata dal mancato spazzamento delle vie di Marineo dopo la Cunnutta indagherò e vi farò sapere, anche se il tema del post è un altro.
Anonimo delle 13.16
La mia intenzione era quella di mettere in risalto quanto visto e sofferto come cittadino. Capisco che non è inerente all'argomento in cui tu l'hai inserito,per questo avresti potuto inserirlo tu diversamente come altro articolo di riflessione. Comunque grazie e se puoi dì la tua.
Il consiglio pastorale, dopo la notizia del trasferimento di padre La Sala, non si è ancora riunito e lo farà domani in seduta straordinaria per la presentazione del nuovo parroco don Leo Pasqua. La lettera che Nino ha scritto è stata fatta "girare" per i responsabili dei gruppi e delle confraternite che dovevano solo firmare o non firmare. Io la definisco una "petizione" di Nino Di Sclafani
E' sotto gli occhi di tutti che padre La sala abbia dato una linea ed un impulso alla fede che certamente ha portato molti frutti alla nostra società tutta.
Pertanto anche io,che non sono un praticante, mi sentiro in debito per tutto il suo operato.Lo ringrazio tantissimo.
Se assolutamente i fedeli non vogliono che padre La Sala vada via, perchè non creare un comitato spontaneo che oltre ad intervenire presso il Cardinale con qualche manifestazione eclatante boicotta tutta la manifestazione dell'insediamento dell'eventuale nuovo parroco.
Il fatto che questo nuovo parroco provenga da Corleone personalmente mi sta antipatico.
Giuseppe Lo Pinto RAG.
L'unica cosa che condivido dell'ultimo intervento è la firma!
se cominciamo a boicottare pure i preti che si avvicendano va va a finire a breccia di porta pia e non ne parliamo +
Carissimo Rag. Lo Pinto,(visto che ti sei firmato),il tuo intervento,mi pare un tantino eccessivo e spudoratamente fuori luogo!Impariamo a moderare i toni!Se il Vescovo ha deciso cosi,per Marineo,avrà avuto le sue buone ragioni!E poi,ogni tanto fà bene cambiare.E qui,il cambiamento,con Buona Pace di tutti,è stato veramente radicale e ben ponderato!
Carissimi fratelli in Cristo Gesù mi viene solo un pensiero -Affidiamoci totalmente alla grande e incommensurabile volontà di Dio Padre. Egli non ha mai abbandonato nessuno.auguro alla comunità tanta pace .
se ci chiami semplicemente concittadini o marinesi, non ci offendiamo mica, visto che ancora non abbiamo preso i voti.
Nuccio ti sarei grato se volessi pubblicare questa mia, il sign. inguì mi pare che stia esagerando con questo frasario da predica domenicale.
grazie
Scrivevo in un post precedente: Fiat voluntas Dei!
Penso così abbia pensato e detto anche P. La Sala quando il Vescovo gli ha comunicato il trasferimento, così dovremmo dire tutti in spirito di obbedienza verso chi guida dall'alto le nostre comunità religiose.
Sono certa che le varie diatribe sù scritte non aiuteranno certamente il nostro Parroco.
Egli ha bisogno di sentirsi ancora voluto bene, di percepire che il lavoro svolto è stato apprezzato, che difficilmente dimenticheremo le Sue battute (più o meno gradite e condivise),che quanto seminato darà certamente buoni frutti e noi ci impegneremo a non lasciarli cadere nel vuoto,che con la nostra preghiera continueremo a sostenere il Suo lavoro pastorale e ad implorare su di Lui salute, pace ed ogni benedizione.
Nessuno di noi conosce i piani di Dio! Chissà quali grandi doni ha riservato Egli per il nostro Parroco! Intanto stringiamoci tutti in un'unica preghiera per augurare a P. La Sala e al nuovo Parroco : buon lavoro e....."buona avventura"!
r.m.d'anna
Carissimo fratello di sopra, ti ricordo che, l'uomo, è l'artefice del proprio destino! Chiedere oggi una revisione di quanto è stato deliberato, può essere anche voluntas DEO; Mi spiego meglio: bussa e ti sarà aperto! una comunità di cristiani,ha il dovere di attenzionare la qualcosa che sulla scorta delle argomentazioni raccolte da Nino, necessita, a mio avviso, una motivazione ben diversa da quella prevista dalle regole canoniche! Poi, alla fine, possiamo abbandonarci, veramente, alla incommensurabile volontà di Dio Padre!
F.L.
Alcune precisazioni.
GENESI DELLA PETIZIONE. Alla comunicazione ufficiale del trasferimento, alcuni responsabili di gruppi e confraternite mi hanno stimolato a pensare qualche azione che evidenziasse la preoccupazione ed il dissenso della comunità. Calmando gli animi (molti erano propensi ad azioni dimostrative ECLATANTI) ho proposto di redigere una lettera per il Vescovo. LA bozza di questa lettera è stata sottoposta ai responsabili dei gruppi e delle confraternite. Alcuni hanno suggerito implementazioni, tagli o altre modifiche che sono state apportate. Altri, invece, hanno manifestato la TOTALE contrarietà a qualunque azione. Dunque la lettera così come potete leggerla oggi non è una mia personale PETIZIONE ( Vi assicuro che avrei usato argomenti ben più incisivi) ma scaturisce dalla volontà di tutti e quindi media il sentimento di tutti.
A coloro che con rassegnazione postulano la totale obbedienza alla Chiesa ed alle sue gerarchie vorrei chiedere come mai oggi che si tratta di obiettare rispettosamente ad una scelta del vescovo parlano quasi di sacrilegio; quando, invece, negli ultimi dieci anni, le scelte o le decisioni erano prese dal nostro PArroco si potevano contestare con forza, violenza o, molto, più sottilmente, con maldicenza e delazione!!!
Ritengo che il concetto di obbedienza, se è frutto di vera convinzione, dovrebbe riguardare tutta la gerarchia: dal Papa fino al Parroco!!!
Io continuo a dire che tante cose ha fatto padre La Sala. Però come possiamo dimenticare quanto hanno seminato i loro predecessori sopèratutto Mons. Natale Raineri e Mons. La Spina. Come possiamo dimenticare le vocazioni marinesi durante il loro operato pastorale della nostra comunità. Anche padre La Sala è figlio di quelle vocazioni tanto care sopratutto a Mons. La Spina. Tutti i parroci succedutosi a Marineo hanno lasciato la loro traccia e il loro bel ricordo è la fede fiorita nei nostri cuori.
grazie per i chiarimenti Nino. vorrei approfittare della tua disponibilità per fare una ulteriore domanda: cosa pensa il parroco di questa lettera?
A.C.
Caro Nino, VIOLENZA, MALDICENZA, DELAZIONE,AZIONI ECLATANTI......ma smettila! Non pensi di essere esagerato? Chi secondo te ha parlato in questi post di sacrilegio?
Che sia stata redatta una lettera per far sentire la "voce" della comunità marinese transeat!Condivido e apprezzo l'iniziativa, ma basta con le prediche e i buonismi di circostanza oltre che di parte!Perchè non pensare sin d'ora ad attività che possano coinvolgere le due comunità così da avere il nostro parroco ancora vicino a noi?
Caro Nino penso che una lettera del genere doveva anche essere inoltrata in occasione del trasferimento di P. Salvino Pulizzotto.
Non una parola è stata da te scritta almeno in questo blog e penso che la tua "carica" di vice presidente del consiglio pastorale dovrebbe renderti solerte e attento a 360°.
Abbiamo forse dimenticato tutto quanto svolto da P.Salvino in questi anni a Marineo? Ognuno di noi sa (penso anche tu)quanto attiva, proficua, incisiva ecc...è stata la sua missione tra noi.Chiunque ha bussato alla sua porta mai è rimasto inascoltato. Quanta beneficenza silenziosa! E poi il giro quotidiano dei nostri anziani e ammalati!
Infaticabile, non ha mai smesso di portare una parola di conforto a chi è solo e abbandonato a volte anche dai propri cari.
Scrivo questo per ricordare che ogni tanto almeno si può e si deve essere imparziali e valutare ogni cosa con equità.
Quando si elegge un nuovo Papa le "schede elettorali" vengono distrutte per non alimentare inutili e dannose polemiche. A Marineo purtroppo la polemica è l'ossigeno di ogni abitante, per questo mi sono trasferito in un altro paese.
Certo A.C.
La sera in cui e' stato dato l'annuncio padre LA Sala è stato avvicinato da numerose persone che hanno subito dato segno di disappunto e contrarietà all'idea del suo trasferimento. Come detto sopra alcuni minacciavano gesti eclatanti. Lui si è avvicinato e con sguardo severo, così come solo lui sa fare, ha ammonito tutti dicendo "fate le persone serie!!! alla scelta del vescovo io debbo totale obbedienza."
Della lettera padre LA sala ha saputo solo la Domenica di San Ciro quando io mi sono presentato al Vicario e l'ho consegnata. In merito al suo pensiero sull'iniziativa non so nulla perchè da allora non ci siamo visti. Vedremo stasera alle 21.00 in seno al Consiglio Pastorale.
A Nino Sclafani vorrei porre,se è lecito,una domanda:come mai,quando l'attuale Parroco ha preso il posto di Padre La Spina,nessuno ha osato alzare un dito?Certo,vero è,che non era più in grado di svolgere in pieno le sue manzioni,però,poteva, a mio avviso essere coinvolto in maniera diversa,e no abbandonato a sè stesso cosi' come è successo!IN QUESTO CASO,LE GERARCHIE ESISTONO,O NO?
ma scusate un attimo, vi dite perplessi e preoccupati per questa situazione. io mi chiedo ma quando poi il nuovo parroco s'insediera' sarete tutti come al soltio appresso a lui o lo esprimerete anche a lui il vostro dissenso? ora qualcuno dira? " che c'entra , niente in contrario contro don leo pasqua" e invece avete molto in contrario perche' se vi fidaste di lui, vi fidaste come dite di fidarvi del parroco la sala allora non dovreste protestare contro questa decisione. e' inutile addirittura scrivere al vescovo come forma di protesta e poi fare finta di niente col nuovo parroco. perche' invece non scrivete le lettere per far levare il letame prima della processione. sono queste le cose importanti. un parroco e' un'istituzione e come tale va accettata da chiunque venga rappresentata, altrimenti diventa politica o fanatismo. padre la sala ha fatto tanto per marineo. bene, prepariamoci a ricevere altrettanto dal nuovo parroco. scrivendo lettere di preoccupazione non si fa certo un favore ad un parroco che si prepara ad incominciare il proprio lavoro.
Mi pare che i miei commenti non abbiano offeso nessuno e sè le mie parole che sono esspressione dei miei pensieri recano qualche disagio mi dispiace ma questa è la forma con cui mi esprimo , carissima anonima/o del 25-08-09 ore 13: 34
dalle tue parole mi pare che non hai ancora ben chiaro i principi su cui si basa la comunità cristiana
mi dispiace tanto il fatto che tu abbia giudicato.
Una cosa però rimarrà sempre all'oscuro e cioè se si tratta Veramente di un normale avvicendamento, o dietro c'è una bella macchinazione contro chi ha saputo zittire se pur con maniere più che da uomo(con tutti i suoi limiti, è questo è normale!)che da "santo" quei poteri locali, magari dall'interno della stessa istituzione? Questa si che sarebbe altrettanto interessante e di grande importanza!!!
Meditate, meditate...!
io voglio sperare che sia veramente volontà di Dio, altrimenti c'è da perdere la fede oltre la dignità! se un parroco a 63 anni viene inviato in un posto di "frontiera" cosi come si trova la comunità di ficarazzi, senza parroco da diversi anni, senza gruppi religiosi, dove invece dovrebbero essere mandati credo preti giovani, che si rimboccano le maniche, non perche p.la sala non ne fosse all'altezza, anzi, la curia sembra volere il suo "martirio" ...!
Una destinazione "punitiva" ecco di cosa si tratta; Un antico proverbio dice: "di dintra veni, lu voscu tagghia".
Voglio sottoporre alla vostra attenzione una riflessione del nuovo parroco di Marineo (don Leo Pasqua) pubblicata sul blog di Corleone Città Nuove in occasione di un episodio analogo.
Ciao cari amici, sono don Leo Pasqua, corleonese doc, immamorato della mia parrocchia di origine S. Rosalia, dove sono stato educato nella fede e dove ho ricevuto i sacramenti dell'iniziazione cristiana.Incardinato nella Diocesi di Palermo, attualmente svolgo il servizio di Vice Rettore nel seminario Arcivescovile, rimanendo comunque legato a Corleone dove spesso mi ritrovo a celebrare L'Eucaristia. Volevo esprimere il mio disappunto per l'atteggiamento poco maturo, che si sta assumendo a proposito del trasferimento di don Francesco Carlino al quale mi lega una profonda e fraterna amicizia.Questa vicenda, che non mi ha lasciato certamente indifferente, bisogna leggerla con gli occhi della fede, prima di farla diventare oggetto di critica e di cortile.Credo che il Signore voglia invitare la comunità di S. Rosalia a fare un salto di qualità e a dimostrare una certa maturita nella fede come risultato di un cammino intenso e intelligente condotto grazie alla sollecitudine di Pastori saggi e prudenti quali Mons. Girolamo Liggio, don Domenico Mancuso, e per ultimo don Francesco.Pertanto sarebbe un grave errore vanificare tutto ciò che si è costruito con fatica giudicando la scelta del vescovo Di Cristina e insinuando falsità sulle motivazioni del trasferimento.Noi sacerdoti il giono dell'ordinazione abbiamo fatto una promessa di obbedienza nelle mani del nostro vescovo e don francesco in questo momento ci sta offrendo un grande esempio di umiltà e di accettazione della volontà di Dio.Per cui credo che il più bel regalo che possiamo fare a don Francesco é l'assunzione di un atteggiamnto di ascolto, di fiducia e di abbandono,che non solo dicono la maturita raggiunta da una comunità cristiana, ma costituiscono i frutti più belli di quanto don Francesco ha seminato nello svolgimento del suo ministero come parroco della nostra parrocchia.E allora bando alle critiche e con speranza e spirito di obbedienza continuiamo a lavorare nella vigna del Signore, nella consapevolezza che Dio nostro Padre non abbandona i suoi figli. don Leo Pasqua
Con tutto il rispetto per Don Leo Pasqua, vista la sua giovane età, visto il suo incarico di Vice Rettore del seminario arcivescovile, sembra molto più adatto Lui a risollevare ficarazzi che un parroco che già ha dato tanto risollevando Marineo; l'esperienza come in ogni cosa, si acquisisce sul campo, possibilmente arido, e non dove ora è già il momento di raccoglierne i frutti! Per forza e dove sta scritto che un prete non può gustare(si fa per dire) il frutto del suo lavoro? Il Martirio, deve essere per scelta e vocazione e non imposto dagl'altri! Che Dio mi perdoni se mi ribello!
padre la sala è stato mandato a ficarazzi e non in siberia!! quale martirio?? se volete sapere la mia opinione, l'idea di un parroco che scrive sui blog mi piace!! benvenuto fra noi ;-)
signori, siamo seri, è vero non è stato mandato in Siberia ma nemmeno fra gli allori! Vedi, noi, non abbiamo bisogno di preti di grande cultura teologica, ma di preti che non hanno peli sulla lingua e che non abbassano il capo se non a Gesù Cristo! Non hanno tenuto conto nè dell'età(in quanto ci vorrà tanta forza fisica che quella spirituale non manca sicuramente!)nè del fatto che stava svolgendo una missione liberatrice di straordinaria importanza per la realtà marinese! Cavallo che vince, non si cambia! Evidentemente, a qualcuno stava un pò stretto...!!! Fiat voluntas Dei
IL MARTIRIO DEVE ESSERE PER SCELTA E PER VOCAZIONE E NON IMPOSTO DAGLI ALTRI?MA PERCHE'DOVE STA' SCRITTO CHE UN PARROCO DEVE RESTARE A VITA NELLA PARROCCHIA DOVE E'STATO DESTINATO?COSPIRAZIONI CONTRO DI LUI?E QUANDO LUI ARRIVO' A MARINEO,CHI COSPIRO' CONTRO L'ALLORA PARROCO PADRE LA SPINA?RICORDIAMOCI CHE NON AVEVA ANCORA COMPIUTO 75 ANNI,E NON VOGLIO AGGIUNGERE ALTRO!CERCHIAMO DI RIFLETTERE!UN SACERDOTE E'DEL POPOLO,ED ANCHE PER QUESTO MOTIVO,DEVE ACCETTARE CON OBBEDIENZA IL GREGGE CHE GLI VIENE AFFIDATO!E POI CERCHIAMO ANCHE DI ESSERE UN PO'SOLIDALI CON PADRE SALVINO PULIZZOTTO,CHE TANTO HA DATO ALLA COMUNITA'MARINESE,LAVORANDO,SPESSO,SENZA CHE LA DESTRA SAPESSE CIO' CHE LA SINISTRA STAVA FACENDO!ANCHE LUI E'UN FIGLIO DI MARINEO,ED ANCHE LUI STA'ANDANDO VIA!EPPURE TUTTO QUESTO RUMORE NON SI E'FATTO!CERTO,VERO E',CHE MARINEO HA VISSUTO SEMPRE DI COALIZIONI,MA IN QUESTO CASO L'UNICA PAROLA CHE SI PUO'SPENDERE PER ENTRAMBI E'CI DISPIACE!E POI,SE MOLTI SONO PREOCCUPATI DEL MARTIRIO DELL'ATTUALE PARROCO,CHE VADANO LORO A DARE UNA MANO E UN SOSTEGNO ANCHE A FICARAZZI...
Per Nino: se puoi e vuoi facci sapere qualcosa del Consiglio Pastorale tenutosi ieri sera.Grazie!
sono d'accordissimo con l'anonimo delle 23 e 33. sembra che p la sala sia stato mandato in afghanistan a dirigere le operazioni di voto!!!. qua e' rimasto a mezzora da marineo. chi lo vuole andare a trovare non avra' nessun problema. per cui evitiamo vittimismi inutili e fuori luogo. e cmq da questo blog sembra che tutti adorano p, la sala quando invece a marineo c'p molta gente che non e' certo dispiaciuta per questo avvicendamento.
Vorrei sottoporre a tutti alcune considerazioni,che di certo non metteranno tutti daccordo,ma spero saranno spunti su cui discutere e perchè no,magari portare un po' di sincerita' in questo dibattito.
Ricordo i commenti di 10 anni fa',quando padre La Spina ci lascio',ancora non era tanto in uso internet,ma esisteva "la piazza"con i suoi pro e i suoi contro.
Nella maggiorparte dei casi si sentiva dire "finalmente","era anziano",era "monotono",etc etc,come al solito tutti pronti a giudicare ed a criticare;oggi,dopo 10 anni,si sentono commenti opposti
era troppo duro,era troppo invadente,era di sinistra,era di destra etc et.
A questo punto vorrei porre delle domande a tutti quanti:
Quanti marinesi cattolici,negli anni,si sono sposati con la promessa di cresima,rimasta per sempre una promessa?
Quante mamme hanno addobbato le figlie per cerimonie varie pensando solo ed esclusivamente alla sala ricevimenti e non,cosa per me fondamentale,al fatto di doversi recare nella casa di DIO?
Quanti hanno utilizzato a proprio uso e consumo i locali della chiesa madre e le congregazioni?
Potrei continuare all'infinito,ma penso che questi esempi bastino,magari padre La Sala,ha affrontato queste ed altre problematiche in un modo poco condivisibile,ma non dimentichiamo che è un uomo,certo con una responzabilita' superiore rispetto agli altri,ma pursempre un uomo,con i suoi pregi ed i suoi difetti.
Ho conosciuto persone che,a loro dire,hanno ricevuto dal nostro Parroco un trattamento durissimo,ma dopo li ho visti ringraziarlo perchè tutto cio'li ha avvicinati a DIO,ho conosciuto persone che ancora oggi rimpiangono padre La Spina perchè,dicono,"tanti camurrii prima un c'eranu".
La verita',secondo me sta' sempre in mezzo,chi vuole manifestare in maniera eclatante il suo dissenzo lo faccia liberamente,chi ha preferito scrivere una lettera è altrettanto apprezzabile,chi è daccordo sul trasferimento,avra' anche lui le sue motivazioni,
Ma vorrei ricordare a tutti che o con padre La Spina,o con Padre La Sala,o con Padre Leo Pasua,
il dovere di ogni cristiano è obbedire a DIO,quindi a coloro che lo rappresentano sulla terra,nessuno ci obbliga a farlo.
Sapevo che c'era in cantiere una lettera avente per oggetto il recente trasferimento di Padre Salvatore La Sala ed indirizzata all'Arcivescovo Paolo Romeo ma non ne ho avuto modo di conoscerne il contenuto sè non adesso.
Anche se Confrate della Congregazione di G.M.G., firmataria della lettera, vorrei esprimere il mio dissenso, in merito all'invio di tale lettera.
Penso che se vi sia volontà di Dio o meno non spetta a noi giudicarlo, ma sicuramente ogni Parroco che si è succeduto a Marineo ha portato i suoi frutti così come quelli che si sono succeduti a Ficarazzi. Marineo e Ficarazzi probabilmente hanno bisogno di raccogliere nuovi frutti diversi da quelli raccolti sino ad ora.
Comunque un grazie di cuore a Padre La Sala e un arrivederci: non mancheranno occasioni per rivederci e fare comunità insieme.
Andrea Realmonte
Certo, non spetta a noi giudicare se vi sia volontà di Dio in questo avvicendamento o no! Di sicuro è che il Vescovo ha preso questa decisione e non sapremo mai da dove gli è venuta tale ispirazione! Ma il tempo è galant'uomo! Anche la cosa più nascosta, prima o poi verrà fuori!Se c'è gente che non è dispiaciuta per tale avvicendamento, c'è altrettanta gente che lo è veramente dispiaciuta, quindi, l'ultima parola è del Vescovo! Auguri a Padre La Sala e a Don Leo Pasqua!
Ok, non cerchiamo di cambiare le carte in tavola:-) Padre Salvino, non è stato mandato a bonificare nessuna "palude", bensì, un posto prestigioso che sicuramente è quello che si merita, quindi, auguri a Padre Salvino, ci mancherà tanto quanto Padre La Sala!
La storia dell'avvicendamento è concepibile, a mio avviso, solo quando lo scopo della missione di un parroco sia veramente compiuta, indipendetemente dal tempo canonico stabilito! E poi, perchè non mandare a don Leo a Ficarazzi? Che c'era di male? Per forza si doveva dare adito a tutte queste polemiche?boooh...!
Caspita!!!
Ricevo richieste di chiarimenti e domande da diversi blog contemporaneamente........sto consumando gli ultimi giorni di ferie a giustificare l'operato di questo o di quello e mi sono rotto le scatole.
ECCO PERCHE' DA OGGI CAMBIA MUSICA!!! Ritengo che i tempi siano maturi perchè le doti di equilibrio e moderazione che mi si attribuiscano vadano in soffitta e venga fuori un INDIGNATO REALISMO che farà male a molti ma sicuramente farà tanto bene a me oramai stanco di fare buon viso a cattivo gioco!!!
Volete sapere cosa penso?
Penso che sia arrivato il momento di mettere in vendita il mio appartamento e chiedere il trasferimento molto lontano, lontano da questo TERRIBILE paesello dove non esiste la minima dignità civica ..... dove ogni occasione (gemellaggi, sfilate, santi patroni, parroci trasferiti, merda di cavallo e via discorrendo) diventano alibi per una sistematica delegittimazione dell'altro, di chiunque altro. Una partigianeria che giunge alle estreme conseguenze con condimento di maldicenza, sparlamento e cattiveria degna, visti i recenti resoconti storici, dei nobili fondatori del paese. D'altro canto appare evidente che Marineo è sorta sul sangue e sulla violenza di poco nobili signori, sul sangue e la violenza ha fondato la sua storia e, arrivando ad oggi, mantiene inalterate tutte le sue prerogative, non si usano più i coltelli e le spade perché gli schizzi di sangue potrebbero rovinare i vestiti firmati ma a volte la lingua è molto più affilata di una lama.
Abbiamo appena celebrato il 25° anniversario del gemellaggio con i francesi, portiamo avanti quello con i nostri emigrati, ne abbiamo inaugurato un altro in nome di San Ciro con Atena Lucana, ma se domani spuntasse un villaggio turco che fonda la sua economia sulla coltivazione di PASSULUNA saremmo prontamente in grado di avviare contatti e fondare un nuovo gemellaggio in nome di Passuluna. INVECE ABBIAMO FALLITO IL PRIMO GEMELLAGGIO, QUELLO PIU’ IMPORTANTE, QUELLO CHE E’ ALLA BASE DI OGNI COMUNITA’: LA PACIFICA E COSTRUTTIVA CONVIVENZA IN NOME DELLA CIVILTÀ E DELLA FRATELLANZA RECIPROCA. A che vale cantare rapiti con la mano sul petto l’Inno alla gioia in nome della fratellanza europea e poi distruggere la dignità del paesano che ti abita vicino? A che vale rompersi la schiena (spesso per esibizionismo) con l’urna di San Ciro caricata a spalle e poi denigrare, delegittimare, offendere o danneggiare il Fratello che cammina al tuo fianco?
Possiamo organizzare decine di gemellaggi ma finchè non decollerà il primo gemellaggio di base tra noi marinesi saremo solo dei venditori di fumo.
Per il resto anonimi interlocutori credono di mettermi in difficoltà chiedendomi cosa penso della merda di cavallo, del comportamento del Sindaco, della lettera al Vescovo, del concerto dei Famelika, del consiglo pastorale o della Confraternita di San Ciro che, in privato critico ed in pubblico esalto!!!
Mah………
Dicano loro cosa pensano………e si firmino…………poi…..forse risponderò anch’io!!!
Nino Di Sclafani
Su richiesta di Nino Di Sclafani, da questo momento in poi, a commento della lettera al Vescovo, pubblicherò soltanto interventi firmati.
Carissimo Nino condivido in pieno il tuo intervento, credo che sia arrivata l'ora di smetterla di (giudicare l'operato di un Vescovo, dei Sacerdoti, dei Frati, delle persone tutte) ma e possibile che in una comunità come la nostra dove possiamo con orgoglio vantare alcuni primati positivi ci si debba accccccanire su tutto? ritengo che alcuni interventi siano molto gratuiti e sopratutto siano stati fatti da persone o non persone boo(che non si firmano)che con la Chiesa di Dio non abbiano mai avuto a che vedere .da questo si evince che siamo un popolo ancora immaturo delle belle novità che il Signore ci prospetta.Pace E Bene a tutti.
Sulla Traslazione( che cattivo gusto ha avuto chi ha usato questo termine pubblicamente) di padre La Sala ho già espresso il mio parere pubblicamente che ripeto qui volentieri: il Concilio Vaticano Secondo ha ampiamente posto le basi e le premesse per la costruzione di una chiesa come comunità di fedeli che partecipano alla costruzione del Regno con responsabilità ed autonomia di scelta. Queste basi però sono rimaste solo basi e poco ancora si è costruito sopra: sono rimaste immutate le gerarchie e le istituzioni che le garantiscono. Non sono voluto entrare nel merito della faccenda ( il problema non è padre La Sala, al quale peraltro va la mia stima personale, nonostante i molti distinguo che in questi dieci anni ho rappresentato a lui sulla sua azione pastorale) ma nel metodo: che considerazione ha la gerarchia ecclesiastica della comunità dei fedeli? era pensabile una consultazione del mondo associativo religioso locale , del consiglio pastorale nel maturare un decisione cosi importante?
Possiamo ancora ragionare in termini di cieca e assoluta obbedienza alla gerarchia su decisioni prese lontano da noi? sono ancora ammissibili per una fede matura le categorie divulgative del pensiero religioso espresse con le immagini di pastori e pecore? Sono convinto di no. Peraltro è sotto gli occhi di tutti l’assottigliamento dei cattolici praticanti ridotti ormai a una sparuta percentuale anche nella nostra Marineo.
Credetemi il resto in questa vicenda ,comprese le illazioni, le dicerie, la contentezza di chi vede allontanato un parroco che non apprezza, l'ipocrisia di tanti falsi addolorati, sono futili minutaglie che la trebbia del tempo molirà inesorabilmente, nulla apportando alla crescita personale e comunitaria né come persone né come cristiani fedeli alla Parola.
Nino Scarpulla
" Leggo " tra le righe di Nino(post del 27 agosto) tanta rabbia, tanta delusione e tanta amarezza.
Ami tanto questo nostro paese tant'è che sei stato sempre disposto a metterti in prima linea,a rischiare di persona pur di dare il tuo contributo schietto e sincero alla crescita ed al miglioramento della nostra comunità.Vedi però, la nostra Marineo la ricordo da sempre formata più da spettatori che da attori,da gente pronta a criticare, ad additare,a colpevolizzare, più che a partecipare,costruire, collaborare con sincerità.
Si critica il gemellaggio, bene!, ma quanti chiedono di farne parte per sbracciarsi e dare il proprio contributo?
Si critica la Congregazione di S.Ciro, bene! ma quanti chiedono di iscriversi per attivarsi in prima persona per migliorare o innovare tale congregazione? Si criticano le varie associazioni, ma quanti sono pronti a mettersi in gioco, ad offrire le proprie potenzialità e capacità per il bene del nostro paese?
Certamente è molto più facile e non costa nulla ,mettersi davanti ad un computer e sentenziare contro tutto e tutti
E allora che dire a Nino? Vai avanti... lo sfogo fa bene, ma lo scoraggiamento mai!
L'importante è credere in ciò che si fa,anche se a volte ci assale la delusione e l'amarezza.
L'importante è non mollare, ma trovare la forza di andare sempre "oltre".
Se può servire ecco un pensiero che ho letto in questi giorni:
" Ho fatto tanti sogni che non si sono mai avverati: li ho visti svanire all'alba.
Ma quel poco che grazie a Dio si è attuato mi fa venire voglia di sognare ancora.
Mi sono fidato di tanti amici che mi hanno abbandonato e mi hanno lasciato a piangere da solo, ma quei pochi che mi sono stati fedeli, mi fanno venire voglia di avere ancora fiducia.
Ho sparso tanti semi che sono caduti per la strada e sono stati mangiati dagli uccelli,ma i pochi covoni dorati che ho portato tra le braccia, mi fanno venire voglia di seminare ancora.
r.m.d'anna
Sono cresciuta nella parrochhia di S.Atanasio per 40 anni Padre Passamonte e' stato vicino alla nostra comunità ed ha avuto verso ogni parrocchiano la dedizione di un buon padre di famiglia.Purtroppo e' venuto a mancare e ci ha lasciato nello sconforto piu' totale.Vorrei dire ai marinesi che padre la Sala verra' accolto nel miglire dei modi.Mi preme dire a gran voce che la Parrocchia di S.Atanasio non e' stata mai in uno stato di abbandono.Mi sembra doveroso per la memoria del nostro carissimo e amatissimo e insostituibile Padre Passamonte
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