
di Nuccio Benanti
In occasione della festa di San Ciro, Salvatore Princiotta torna ad esporre i suoi quadri a Marineo, presso il Centro Carpe. L'inaugurazione è prevista per giovedì 20 agosto.
 Scene di vita quotidiana, lavoro nei campi, momenti di vita comunitaria: sono questi i soggetti della più recente produzione del pittore naif legato alla sua terra e alle tradizioni marinesi da un profondo rapporto di amore. Princiotta ritrae un mondo che è soprattutto quello della sua "infanzia". Le tele raccontano la vita di persone veramente esistite in un passato non tanto lontano e contribuiscono, in un modo originale, alla conservazione della memoria storica del nostro paese.
Scene di vita quotidiana, lavoro nei campi, momenti di vita comunitaria: sono questi i soggetti della più recente produzione del pittore naif legato alla sua terra e alle tradizioni marinesi da un profondo rapporto di amore. Princiotta ritrae un mondo che è soprattutto quello della sua "infanzia". Le tele raccontano la vita di persone veramente esistite in un passato non tanto lontano e contribuiscono, in un modo originale, alla conservazione della memoria storica del nostro paese.
A partire dagli anni Cinquanta il mondo rurale siciliano fu investito da un’ondata di mutamenti causati dall’introduzione delle macchine, dalla scomparsa del latifondo e dalla conseguente crisi delle attività economiche tradizionali, molte delle quali al servizio dell’agricoltura. Questo momento di passaggio epocale, in cui convivono gomito a gomito pratiche arcaiche e moderne, muli e trattori, strascini e cingoli, biada e nafta, è ben rappresentato dal quadro romantico e veristico (nella foto) che ha per titolo: “La trebbia”.
 Scene di vita quotidiana, lavoro nei campi, momenti di vita comunitaria: sono questi i soggetti della più recente produzione del pittore naif legato alla sua terra e alle tradizioni marinesi da un profondo rapporto di amore. Princiotta ritrae un mondo che è soprattutto quello della sua "infanzia". Le tele raccontano la vita di persone veramente esistite in un passato non tanto lontano e contribuiscono, in un modo originale, alla conservazione della memoria storica del nostro paese.
Scene di vita quotidiana, lavoro nei campi, momenti di vita comunitaria: sono questi i soggetti della più recente produzione del pittore naif legato alla sua terra e alle tradizioni marinesi da un profondo rapporto di amore. Princiotta ritrae un mondo che è soprattutto quello della sua "infanzia". Le tele raccontano la vita di persone veramente esistite in un passato non tanto lontano e contribuiscono, in un modo originale, alla conservazione della memoria storica del nostro paese.A partire dagli anni Cinquanta il mondo rurale siciliano fu investito da un’ondata di mutamenti causati dall’introduzione delle macchine, dalla scomparsa del latifondo e dalla conseguente crisi delle attività economiche tradizionali, molte delle quali al servizio dell’agricoltura. Questo momento di passaggio epocale, in cui convivono gomito a gomito pratiche arcaiche e moderne, muli e trattori, strascini e cingoli, biada e nafta, è ben rappresentato dal quadro romantico e veristico (nella foto) che ha per titolo: “La trebbia”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 







 
 
1 commento:
Ritengo che la pittura di Totò rappresenti una vera e fervida testimonianza dei tempi oramai trascorsi ...eccellente.Peppe inguì
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