Pannella vuole delle garanzie e fa lo sciopero della sete, ma Famiglia Cristiana boccia l’apertura di Walter Veltroni alla cultura radicale e la candidatura a Milano del professor Umberto Veronesi. "La gara che si profila sull’orizzonte della campagna elettorale tra chi è più cattolico e chi è più laico rischia di far male al Paese", si legge infatti nell’editoriale dal titolo Pasticcio veltroniano in salsa pannelliana. Sono infatti note le battaglie condotte dai radicali su "aborto, eutanasia, depenalizzazione della droga. E poi c’é l’abolizione del Concordato e dell’ 8 per mille, e sopra ogni cosa un’ ideologia libertaria, in salsa pannelliana, alternativa alla storia e ai principi etici, economici e sociali di questo Paese".
mercoledì 5 marzo 2008
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14 commenti:
IL PUNTO è che attrarre il voto cattolico vuol dire prendere un mare di voti. veltroni non vuole unire le diverse culture per trovare la sintesi ma per accaparrarsi i voti di tutti. non riesco pero' a capire quale futuro possa dare all'italia. ancora non li hanno eletti e gia' litigano. di pietro vuole chiudere le tv del berlusca e veltroni dice di no, la bonino lamenta patti non rispettati e veltroni tace, pannella non beve e veltroni mangia. calearo ringrazia dio che sia caduto prodi e parisi minaccia di non ricandidarsi. ecco il nuovo che avanza. ecco la politica del rinnovamento. litigavano prima da eletti e si scannano adesso che ancora non hanno avuto i voti. pensate cosa accadrebbe se questi TORNASSSERO (SI PERCHE' SON SEMPRE GLI STESSI) a sedere nei banchi del governo. la politica di sinistra o centrosinistra in italia ha fallito clamorosamente. sono maestri nel guidare l'opposizione ma clamorosamente incapaci a guidare un paese. qualsiasi paese.
luigi.
Oltre a tutte le contraddizioni del p.d. indicate da luigi,con il quale concordo in toto,vorrei ricordare anche la grana On. Lumia. prima non è messo in lista perchè il regolamento del p.d. dice che non si possono candidare persone che hanno tre legislature consecutive alle spalle,e Lumia è uno di questi,e vediamo nell'ordine:la Finicchiaro che lo vuole candidato in Sicilia;poi lui minaccia Veltroni di andarsene nel partito di Di Pietro con "l'Italia dei valori";e infine oggi la candidatura come capolista al senato in Sicilia nel p.d..Come si spiega questa teoria? da ricordare comunque che Enzo Bianco,componente del p.d.con 3 legislature consecutive,ha chiesto la proroga e gli è stata subito data,infatti è capolista al senato nella Sicilia orientale e a Lumia,dopo averla chiesta gli è stata data solo dopo tutto il trambusto sopra citato.Ma poi che senso ha il discorso delle tre legislature,se poi si accettano le deroghe? daltronde cosa ci possiamo aspettare da un partito che ha come presidente il sig.Prodi?
io non sono d'accordo con te..xkè caro luigi come si litiga a destra si litiga a sinistra..è questa politica ke non và..tu dici ke sono sempre gli stessi..xkè nel centrodestra o nella destra ci sono stati dei cambiamenti? ha da più di 15 ke vediamo le stesse faccie..berlusconi fini carderoli bossi casini sono sempre gli stessi.. come anke a sinistra..anke se si chiama Popolo della Libertà di libertà nn c'è niente xkè a comandare è sempre lui..e bossi fa la rivoluzione e fini si incazza e casini se na và..vedi ke anke qua a destra ci sono litigi..non pensate sl a cricicare la sinistra criticate anke la destra..tutto il mondo è un paese...ke sia di destra o di sinistra .. almeno la sinistra è brava a fare l'opposizione già è una cosa..no?! laura
vlevo chiedere a nuccio xkè tutti questi manifesti sul comunismo...xkè?l'aura
In ogni piazza elettorale che si rispetti devono esserci anche dei manifesti. Viste le tematiche che sono venute fuori dalla discussione, mi sembrano abbastanza attuali. Comunque sono di diversi partiti.
si matutti contro il comunismo..almeno cosi mi sembra di capire..l'aura
Ne vuoi mettere uno a favore? Trovalo e mandamelo. L'affissione è gratuita.
velrtoni ha dato l'ultimatum a pannella . gli ha detto : o bevi tu o bevo io!.....
x laura.
cara laura ti vedo leggermente confusa. magari prima ti informi, schiarisci bene le idee e almeno se devi difendere il comunismo lo fai con convinzioni tue e con argomentazioni valide. sebbene ritengo che le argomentazioni valide per difendere il comunismo siano pari a quelle per difendere il nazi-fascismo. praticamente nulla. ma comunque ritenta sarai piu' fortunata. in bocca al lupo. luigi.
ragazzi mastella non si candida. facciamo un minuto di silenzio prima di stappare lo champagne. luigi.
io ho le idee chiare..nn voterò mai la destra
laura
Con stima per tutti coloro che partecipano con passione.
Giovanni.
Destra-Sinistra
di Gaber - Luporini
[Incipit parlato con sottofondo musicale, solo nello spettacolo della stagione 1995-'96:]
Le parole definiscono il mondo. Se non ci fossero le parole, non avremmo la possibilità di parlare di niente. Ma il mondo gira e le parole stanno ferme. Le parole si logorano, invecchiano, perdono di senso, e tutti noi continuiamo ad usarle senza accorgerci di parlare… di niente.
Tutti noi ce la prendiamo con la Storia
ma io dico che la colpa è nostra
è evidente che la gente è poco seria
quando parla di sinistra o destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra.
Fare il bagno nella vasca è di destra
far la doccia invece è di sinistra
un pacchetto di Marlboro è di destra
di contrabbando è di sinistra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra.
Una bella minestrina è di destra
il minestrone è sempre di sinistra
quasi tutte le canzoni son di destra
se annoiano son di sinistra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra.
Le scarpette da ginnastica o da tennis
hanno ancora un gusto un po' di destra
ma portarle tutte sporche e un po' slacciate
è da scemi più che di sinistra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra.
I blue-jeans che sono un segno di sinistra
con la giacca vanno verso destra
il concerto nello stadio è di sinistra
i prezzi sono un po' di destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra.
La patata per natura è di sinistra
spappolata nel purè è di destra
la pisciata in compagnia è di sinistra
il cesso è sempre in fondo a destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra.
La piscina bella azzurra e trasparente
è evidente che sia un po' di destra
mentre i fiumi, tutti i laghi e anche il mare
son di merda più che sinistra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra.
L’ideologia, l'ideologia
malgrado tutto credo ancora che ci sia
è la passione, l'ossessione della tua diversità
che al momento dove è andata non si sa
dove non si sa
dove non si sa.
Io direi che il culatello è di destra
la mortadella è di sinistra
se la cioccolata svizzera è di destra
la Nutella è ancora di sinistra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra.
La tangente per natura è di destra
col consenso di chi sta a sinistra
non si sa se la fortuna sia di destra
la sfiga è sempre di sinistra
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra.
Il saluto vigoroso a pugno chiuso
è un antico gesto di sinistra
quello un po' degli anni '20, un po' romano
è da stronzi oltre che di destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra.
L’ideologia, l'ideologia
malgrado tutto credo ancora che ci sia
è il continuare ad affermare un pensiero e il suo perché
con la scusa di un contrasto che non c'è
se c'è chissà dov'è, se c'è chissà dov'è.
Canticchiar con la chitarra è di sinistra
con il karaoke è di destra
i collant sono quasi sempre di sinistra
il reggicalze è più che mai di destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra.
La risposta delle masse è di sinistra
con un lieve cedimento a destra
son sicuro che il bastardo è di sinistra
il figlio di puttana è a destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra.
Una donna emancipata è di sinistra
riservata è già un po' più di destra
ma un figone resta sempre un'attrazione
che va bene per sinistra e destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra.
Tutti noi ce la prendiamo con la Storia
ma io dico che la colpa è nostra
è evidente che la gente è poco seria
quando parla di sinistra o destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra.
Destra-sinistra
destra-sinistra
destra-sinistra
destra-sinistra…
Basta!
Chi l'avrebbe mai detto che l'ultimo voto utile inseguito lungo lo stivale sarebbe stato quello laico, anzi laicista? Agli sgoccioli della campagna elettorale, invece, le forze dì sinistra dell'Unione sono tardivamente impegnate proprio a non smarrire la rappresentatività delle istanze non confessionali. A cominciare per l'appunto dal principale partito di sinistra e del centrosinistra: cioè la Quercia. Il cui segretario, Piero Fassino, ieri ha firmato un intervento sul Corriere della sera volto a sostenere la titolarità del proprio partito a interpretare «il carattere laico dello stato».
Questione di pochi voti: numericamente forse non dirimente ai fini dell'articolazione del centrosinistra che verrà ma altresì determinante per la composizione delle delicate geometrie politiche. La quantificazione possibile - del voto laico, e laicista, può infatti riflettersi sugli equilibri futuri del centrosinistra. Specie nella misura in cui il voto laico si attesterà sulla Rosa nel pugno, che nel suo piccolo potrebbe di conseguenza rivendicare i propri argomenti circa la costruzione del partito riformista prossimo venturo.
Da «cattolico adulto», Romano Prodi è tutto sommato quello che ha fatto - e fa - l'uso migliore delle proprie credenziali biografico-politiche. Lo scorso anno il professore si è recato alle urne in occasione del referendum sulla procreazione assistita per esprimere la propria posizione. ancorché di matrice confessionale. E’ Prodi a chiedere in questo ore che la fede - non solo la sua - non venga tirata in ballo durante la campagna elettorale, nonché al momento di esprimersi nell'urna. E' l'ex Dc ad aver ammesso di fronte
agli alleati l'esigenza del riconoscimento da parte dello stato dei diritti estranei ai valori del catechismo.
Ma, ben oltre Prodi, da ben oltre un anno la Margherita di Francesco Rutelli incide a colpi di falce il campo della tutela dei diritti civili. Un'ipoteca, quella dei moderati del centrosinistra, sulla stessa costruzione del partito riformista.
Questione di pochi voti, ovviamente. Ma se ai consensi della lista unitaria ulivista verrà a mancare la simbolica presenza laica - e laicista l'ammanco graverà in special modo sul peso politico dei Ds. E se oltre alle forze della sinistra radicale - Prc, Verdi e Pdci - se ne avvantaggerà la Rosa nel pugno, il percorso di edificazione del partito riformista
diverrà più che mai l'unificazione spartitoria tra le burocrazie in competizione di Quercia e Margherita. Questione di pochi voti, ma se la Rosa si attestasse solidamente alle pendici del 4 per cento la questione ulivista dovrebbe essere riletta in primo luogo dalla Quercia.
Caccia al voto laico. quindi, nell'ultimo scorcio di campagna elettorale. Perché il campo confessionale non oltranzista è ottimamente rappresentanto dal professore, mentre l'ingerenza bigotta può rivelarsi più dannosa di quanto non immaginato. Tuttavia Fassino e i Ds pagano un atteggiamento imbarazzato e barcamenante. Last but not least proprio l'intervento di Fassino sul Corriere. «L'Ulivo, luogo di incontro tra riformismi laici e cattolici, può essere strumento prezioso ed essenziale per superare antichi steccati e per affermare pienamente il carattere laico dello Stato e della società - sostiene il leader della Quercia - Non perché una cultura, un'etica, una fede prevalga, ma per unire la società intorno ai valori forti della libertà individuale, della coesione sociale e della responsabilità morale».
Fassino si rivolge al principale quotidiano nazionale, campione del moderatismo nazionale tuttavia tradizionalmente attento a difendere i precetti liberali. Ultimamente il Corriere - non meno della Stampa, ancor più affettivamente legata al laicismo sabaudo di cui è stato capostipite Norberto Bobbio - ha rimproverato specialmente ai Ds la debolezza sul piano della difesa dei principi laici connaturata alla costruzione del partito democratico. Fassino risponde che «l'Ulivo può essere utile a superare gli steccati», arrampicandosi in una difesa della legislazione nazionale sui diritti civili: dalla 194, all'impegno non meglio declinato a favore della «scuola pubblica», alla disciplina annunciata sulle coppie di fatto. Nel segno di una «laicità come disponibilità al confronto e rifiuto della coartazione delle coscienze». Un mix a tavolino che continua ad apparire più che altro un'alchimia politicista. Tanto più nella misura in cui non risponde nemmeno con la relatività dei programmi elettorali ai temi sensibili dei diritti civili. Non a caso Emma Bonino ieri confidava ai piedi del palco delle festa della Rosa nel pugno che «sui Pacs e sui diritti civili, anche se vince l'unione dovremo combattere e vincere dal giorno dopo le elezioni una battaglia nel paese. Altrimenti...».
C.R.
no alla messa in onda de "la mafia è bianca"
LA DIFFIDA DI CUFFARO
ANSA - ROMA, 29 GENNAIO - I legali di Cuffaro hanno diffidato la Rai dal mandare in onda le parti dell'inchiesta “La mafia è bianca” in cui viene ritratto lo stesso ex governatore della Sicilia.
“Da alcune anticipazioni della redazione - si legge nel testo nella diffida inviata al direttore generale Claudio Cappon e al direttore di Raidue Antonio Marano - è stata resa nota infatti l'intenzione di mandare in onda taluni brani del dvd in argomento, contenente una ricostruzione suggestiva tendente a descrivere l'on. Cuffaro quale soggetto colluso o quanto meno collegato alla mafia. L'intero impianto del dvd, allusivo e insinuante, accompagnato da tecniche di ripresa e colonna sonora a effetto fornisce una versione dei fatti volta a suggerire allo spettatore l'idea di una vicinanza tra l'on. Cuffaro e Cosa Nostra, smentita dall'azione amministrativa e politica del Governo dallo stesso presieduto, ed una sostanziale anticipazione colpevolista delle conclusioni della magistratura relative alla vicenda giudiziaria, ancora non conclusa che ha riguardato lo stesso”.
“Considerato - prosegue il documento - che detto collegamento è da ritenersi altamente diffamatorio per qualunque cittadino ed ancor più nel caso dell'on. Cuffaro che ha rappresentato la massima carica istituzionale della Sicilia facendo del contrasto agli interessi criminali uno degli obiettivi principali del proprio operato politico e amministrativo, vi diffidiamo, pertanto dal trasmettere l'immagine dell'on. Cuffaro accostata o inserita all'interno di contesti di mafia così come emerge dal contesto dell'opera editoriale in questione”.
In caso contrario, spiegano i legali, l'on. Cuffaro promuoverà le azioni giudiziarie a difesa della propria immagine e della propria reputazione. (ANSA)
LA RISPOSTA DELLA REDAZIONE
I legali di Salvatore Cuffaro hanno pienamente ragione nel ritenere gravissimo l’accostamento dell’ex Governatore della Sicilia ad esponenti del mondo mafioso, come Angelo Siino, a cui Cuffaro si è rivolto alla ricerca di voti. O come Giuseppe Guttadauro, Salvatore Aragona, Domenico Miceli, Michele Aiello.
Per evitare scomodi accostamenti, forse Cuffaro avrebbe fatto meglio a non frequentarli, gli ambienti mafiosi.
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