di Angela CostaMARINEO. «Ho imparato a leggere all’età di cinque anni […] È la cosa più importante che mi sia mai capitata».
Qualche giorno fa ho letto in un’intervista a Mario Vargas Losa, premio Nobel 2010. Queste bellissime parole che descrivono meravigliosamente quella magia che è la lettura mi hanno riportato indietro nel tempo a quando, piccolissima, ho scoperto quanto fosse bello leggere e ai tanti ricordi legati ad un libro. I primi ricordi di una bambina che cercava l’avventura sono legati indissolubilmente alla biblioteca privata dei nonni paterni, dove, come spinti quasi da una tara familiare, i miei zii avevano raccolto libri e libri, accatastando gli uni sugli altri secondo l’estro e l’interesse del momento. Ricordo l’emozione di entrare in quella stanza fantastica la domenica (giorno dedicato alla visita ai nonni palermitani) e scegliere il libro da portare a casa per la settimana.
(continua)
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