di Ciro Guastella
Joseph Maneri (1927-2009) era l'unico figlio di Turiddu Maneri e Nenetta Spinella, marinesi partiti per l'America negli anni '20. Dai genitori Joe ricevette la passione per la musica. Il padre suonava il clarino nella banda musicale marinese.Joe aveva studiato il clarinetto con maestri italiani, aveva seguito un libro di musica di Labanchi che, studiato attentamente, gli fece acquistare una tecnica fantastica nell'articolazione per eseguire originali composizioni melodiche. Dopo settimane e settimane di esercizio, d'improvviso si accorse che il suo suono era tanto puro quanto bello. Poi continuava gli studi al Brooklyn Conservatory. Credendo sempre all'improvvisazione si specializzava nella musica greca, turca, araba e armena, ma la sua vera passione era sempre stata di esibirsi con il jazz. Joe, durante la sua carriera, ha suonato sassofono e clarino nei teatri di Broadway, al Roseland Ballroom, in jazz clubs del Greenwich Village, alla Carnagie Hall ed in tournee europee. Cominciava allo stesso tempo ad insegnare armonia, contropunto e composizioni del sedicesimo secolo al Brooklyn Conservatory. Nel 1970 con la moglie Sonja Holzwarth anche lei musicista, si trasferi a Boston nel Massachussets e continuava ad insegnare e comporre musica. Erich Leinsdorf l'invitò a comporre un piano concerto per la Boston Simphony Orchestra che venne eseguita alla prima dell'American Orchestra all'Alice Tully Hall. Col passare degli anni la carriera musicale di Joseph Maneri ha raggiunto l'apice del successo e le sue classiche esecuzioni acclamate dalla critica sono state incise per la ECM, HatArt e Leo Records. Membro della facoltà del New England Conservatory of Music ha insegnato anche teoria, composizione e improvvisazione degli studi sul jazz. Profondamente disinvolto con diversi strumenti a fiato, il suo repertorio include jazz, musica etnica, e la sua propria composizione microtonale. Joseph Maneri è stato il coautore del libro "Preliminary Studies in the Virtual Pitch Continuum" ed assieme al suo partner ha inventato la tastiera microtonale che ha 588 note con 72 note per ottava ed è il fondatore e Presidente della "Boston Microtonal Society". Joe Maneri, oltre la musica, dai genitori ereditò anche la devozione per SanCiro, che dopo sposato trasmise persino alla moglie Sonja che era di origini germane. Sonja estrosa artista su vari rami ha amato la pittura esponendo le sue creazioni alla Harvard University, il Danforth Museum e la Holzwarth Galleria di Boston. E fu il 14 Agosto del 1981 quando Sonja Holzwarth-Maneri a Boston completava una magnifica opera ispirandosi ad una piccola immagine di San Ciro di Marineo con una preghiera. Poco tempo dopo, il quadro veniva donato alla Società Religiosa San Ciro di Brooklyn, dove Nenetta ancora viveva per arrivare quasi ai suoi 100 anni di età. La tradizione musicale dei Maneri intanto continua: il figlio di Joseph, Mat, è un virtuoso violinista ben conosciuto nel mondo della musica Jazz. Mat suona la viola ed il violino dall'età di 5 anni: dal padre ha ereditato la passione per la composizione e l'improvvisazione.