di Piazza Marineo
PALERMO. Mons. Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, si esprime sui numerosi avvicendamenti di parroci e di amministratori parrocchiali nell’arcidiocesi.
La sua è anche una risposta (indiretta) al consiglio pastorale di Marineo che, con una lettera, aveva espresso perplessità e preoccupazione dopo la notizia del cambio del parroco in paese. Ma vediamo cosa spiega il vescovo: «Sono alternanze previste dalle norme canoniche, frutto di un rinnovamento post conciliare nel quale è stata sottolineata l’idea del presbiterio, l’idea di pastorale d’insieme e l’idea di Consigli parrocchiali che riflettono i consigli diocesani. Quindi si tratta di un atto di vita normale della diocesi. Quando mi chiedono perché trasferisco un parroco, rispondo perché me lo dicono le norme canoniche e questo fa parte della normalità. Le nomine sono disposte per 9 anni e le alternanze aiutano le comunità a vivere e a sentirsi parte della diocesi. Capita che a volte i fedeli mi dicono che restano orfani. In questo caso ci può essere la responsabilità di comunità parrocchiali che non vivono i ritmi della diocesi, perché vivono ai margini, vivono bene, costruiscono il loro apostolato, ma non nel seno ad una comunità. Dispiace ma dobbiamo tutti ricordare che c’è qualcosa di più fondamentale nella vita della Chiesa che è la conoscenza degli uomini. Questi movimenti sono nella norma e ci offrono una opportunità profonda per interrogarci. Siamo noi presbiterio, ci sentiamo parte della chiesa particolare e questa è una metodologia che fa crescere nella comunione, nei contenuti e non nelle formalità».
4 commenti:
gira voce di dimissioni dal consiglio pastorale di Nino Di Sclafani,firmatario della lettera al vescovo.
Anche i ministranti si dovrebbero dimettere. Ieri sera, la prima celebrazione serale domenicale del nuovo parroco Don Leo, erano tutti assenti, don Leo si è guardato intorno e poi ha chiesto "Ci sono ministranti per aiutarmi alla distribuzione della comunione" NEMMENO UNO! sarà una coincidenza? strana però, non era mai successo.
Carissimi anonimi ma e possibile mai che non fate altro che criticare negativamente tutti gli eventi che accadono nel nostro paese e specialmente nella nostra parrocchia? per favore non iniziate ad negativizzare tutto vi prego abbiate timore di Dio.pace e bene
Spero che Nino non si dimetta! Ma è giusto che lui riponga nelle mani del Parroco il suo mandato. Sarà l'intelligenza e la lungimiranza del Parroco a riconfermare Nino. E' giusto che Nino si dimetta. Questa è la prassi, anche senessuno lo vuole.
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