giovedì 16 aprile 2009

Di Sclafani e Vivona rinunciano al gettone, 3.000 euro per cultura e disabili


A Marineo due consiglieri comunali hanno rinunciato al proprio gettone di presenza
per sostenere due capitoli di bilancio attualmente scoperti: valorizzazione del patrimonio culturale e attività ricreative per i disabili. La proposta è stata illustrata mercoledì sera dall'esponente della maggioranza Nino Di Sclafani che, con una nota scritta e consegnata al segretario comunale, ha formalizzato la propria volontà di rinunciare al gettone di presenza del consiglio e a quello delle commissioni consiliari di cui fa parte. L’ammontare è di 2.000 euro per l’anno in corso. L’esempio è stato seguito da un altro consigliere di maggioranza, Rosario Vivona, che ha fatto recuperare all’amministrazione altri 1.000 euro.
«Rinuncio al mio compenso – ha detto Di Sclafani – ma nel contempo, essendo dipendente di una società privata, rinuncio anche alle prerogative previste in merito ai giustificativi di assenza che graverebbero, in termini di esborsi compensativi del datore di lavoro, alle casse comunali». In sostanza, il consigliere non si avvarrà dei permessi per assentarsi dal lavoro quando va al comune, se non a proprie spese. Su specifica richiesta, i 2.000 euro dovranno essere messi in un capitolo di spesa per le «iniziative destinate alla valorizzazione del patrimonio culturale di Marineo, attraverso la realizzazione di convegni o la compartecipazione alla pubblicazione di libri sulla storia e le tradizioni locali».
Vivona ha invece chiesto di mettere i suoi 1.000 euro per attività ricreative in favore dei disabili. «Ci rendiamo conto che per ora si tratta di piccole cifre – ha detto Vivona –, ma in un comune come il nostro possono essere sufficienti per realizzare attività che, in periodi di crisi come questo, vengono spesso penalizzate. Noi ci auguriamo, che la nostra proposta possa essere colta anche da altri per sostenere tante altre iniziative».

1 commento:

Anonimo ha detto...

Complimenti a Di Sclafani e Vivona che hanno dimostrato senso di responsabilità e altruismo. Visto che tutti gli assessori e i consiglieri hanno uno stipendio mi sarei aspettato che tutti in massa avrebbero condiviso la vostra decisione. Solo così avrebbero potuto dimostrare di essere al Comune non per attaccamento al gettone di presenza quanto per l'amore e l'impegno disinteressato per il proprio paese.
Comunque meglio tardi che mai, chissà che a giorni tutti non facciano un esame di coscienza e siano pronti a seguire il vostro esemplare gesto! certamente ne guadagnerebbe l'immagine di ciascuno e dimostrerebbero che fare politica è anche sacrificare il proprio per il bene comune.