(Parte Quarta) Non avea ancor digerito la pergamena de le tasse triplicate de li rifiuti solidi et liquidi urbana, e per Brancaleone giunse lo momento di trovare una nova soluzione a lo bilanciamento de la balanza, che a li occhi de li esperti apparea ancora sbilanciata. Lo fido Abacuc convocò una riunione delli contabili di quella terra e, lo giorno seguente, tornò a li castella colla soluzione in mano. “Duce – disse, alzando il tubetto - noi avessimo uno rimedio a le tue preoccupazioni, ma questa volta per te niente pergamene da firmare, così non saressi costresto a rimangiartele a furor di femmine”. Quello che lo fido ciambellano propose era uno bilanciamento senza romano: bastavano una lenza e una lanna di quacina et silestra per fare uno longo strisciamento blu da chiamare “parcheggio al sole de li muli et caretti, a pagamento orario”. Poi aspettarono l’alba: quando lo villaggio si svuotò, Brancaleone disse: “Io non potrei a dire se l’esperimento funzionerà per lo male della balanza, ma so per certo che per la malattia della vigna ebbe già funzionato più volte. Tincite dunque…
venerdì 29 febbraio 2008
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