domenica 15 aprile 2012
Al servizio della storia. A cinquant’anni dal Concilio Vaticano II
di Rosario Giuè
MARINEO. Ai lettori proponiamo un articolo di Rosario Giuè pubblicato sul numero in edicola di "Mosaico di pace", rivista mensile diretta da Alex Zanotelli, promossa da Pax Christi e fondata da don Tonino Bello.
A cinquant’anni dall’apertura del Concilio Vaticano II si può lavorare per una nuova responsabilità della Chiesa italiana nel Paese? Da tempo la credibilità della Chiesa italiana non trova molta accoglienza nell’opinione pubblica, specialmente tra i giovani. Provate a parlare con i giovani e chiedete loro cosa pensano della Chiesa. Sempre più spesso l’istituzione ecclesiale è vista da molti come un potere temporale, un potere mondano come tanti altri. E se nel corpo ecclesiale vi sono numerosissimi esempi (anche tra i vescovi) di dedizione e di apertura agli altri e alle altre, di disinteressato impegno, di testimonianza con povertà di mezzi. Se nei Paesi e nelle città vi sono uomini e donne che si spendono ogni giorno al servizio della dignità delle persone, spinti dalla causa del Vangelo; se nelle città numerosi cattolici sono impegnati nella ricerca di verità e giustizia; se non sono poche le comunità cristiane che cercano un nuovo linguaggio adatto ai tempi mutati e alle nuove sensibilità e propongono un’essenza della fede liberata da incrostazioni culturali e storiche non più presentabili; se tutto ciò è vero, contemporaneamente a molti l’istituzione ecclesiale, in Italia, appare come un pachiderma che non sposa la causa dell’uomo ma la causa di sé stessa. (continua)
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