martedì 21 febbraio 2012

Velocità ed alcol negli incidenti stradali: lettera ai giovani di Marineo


di Angela Costa
MARINEO. Sono solo le 8,30 di un sabato qualunque quando un telefonata mi sconvolge la giornata: Vincenzo non ce l’ha fatta. L’intero paese si è svegliato tramortito da una notizia che oramai non si aspettava più.
Avevamo pregato e sperato che questo nostro giovane riuscisse a farcela, che ritornasse tra noi. Inutile nascondere che la notizia mi ha fatto ripiombare indietro nel tempo e che il mio pensiero sia stato di ringraziamento per quello che Dio aveva risparmiato alla mia famiglia. Il secondo è stato per quei genitori che ho conosciuto dietro quella maledetta porta bianca; alle ore di attesa e alla speranza che da lì escano solo buone notizie. Chi ha vissuto anche solo un giorno la realtà di una rianimazione capisce ciò che voglio dire. Poi ho ripensato ai giovani che, purtroppo, ho conosciuto e visto volare via velocemente, nei migliori anni della loro vita. Davide, Marco, Danilo. Due di loro hanno condiviso i primi anni scolastici e poi lo stesso crudele destino di una morte precoce sulla strada. Altri nostri giovani, invece, hanno avuta salva la vita, ma a causa delle medesime esperienze, si ritrovano oggi a lottare contro profonde cicatrici del fisico e dell’anima. (continua)

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