di Ciro Realmonte
MARINEO. La Congregazione del SS. Redentore si appresta a festeggiare oggi e domani i santi Pietro e Paolo.
Stasera, alle ore 21, incontro sul tema: "Mi ami tu più di costoro?" (Gv. 21, 15-18). Domani, alle 21, solenne celebrazione, presso la chiesa di Sant’Anna. La festa è l'occasione propizia per la crescita spirituale personale e comunitaria, ogni attività deve convergere, indirizzare a questa impegnativa finalità, deve favorire, incoraggiare, sviluppare il cammino spirituale per una autentica e qualificata testimonianza. E' con questo spirito che si inseriscono le giornate di preparazione alla festività dei santi Pietro e Paolo e l'ottavario di Sant’Anna. Per la festa di San Pietro anche quest'anno verranno distribuite le "chiavi". La "chiave di San Pietro" rappresenta uno dei più antichi "cibi rituali" della tradizione marinese. Il suo "consumo rituale", se accompagnato da autentica fede e testimonianza di vita cristiana, si veste di un forte significato simbolico: la speranza di avere acquisito la chiave di accesso al regno dei cieli.
Stasera, alle ore 21, incontro sul tema: "Mi ami tu più di costoro?" (Gv. 21, 15-18). Domani, alle 21, solenne celebrazione, presso la chiesa di Sant’Anna. La festa è l'occasione propizia per la crescita spirituale personale e comunitaria, ogni attività deve convergere, indirizzare a questa impegnativa finalità, deve favorire, incoraggiare, sviluppare il cammino spirituale per una autentica e qualificata testimonianza. E' con questo spirito che si inseriscono le giornate di preparazione alla festività dei santi Pietro e Paolo e l'ottavario di Sant’Anna. Per la festa di San Pietro anche quest'anno verranno distribuite le "chiavi". La "chiave di San Pietro" rappresenta uno dei più antichi "cibi rituali" della tradizione marinese. Il suo "consumo rituale", se accompagnato da autentica fede e testimonianza di vita cristiana, si veste di un forte significato simbolico: la speranza di avere acquisito la chiave di accesso al regno dei cieli.
1 commento:
Chiarissimo Maestro Realmonte,
non ci sarò quest'anno per "impegni familiari e di coppia" (cosi ho letto su un commnento).
Ma, ricordo bene, lo scorso anno fui presente a tre momenti diversi. Una bella messa (non riuscii ad entrare ma la seguii seduto su uno scalino sotto le stelle, una Lezione della Prof. LaSpina (insospettabilmente preparata , anche scherzosa, precisa , documentata.
Quando si confezionano pregiudizi gratuiti e si bollano le persone :che ipocriti che siamo !).
Il terzo momento fu quello musicale.
Una grande faciloneria. Tutti sappiamo quanto sia brava (e modesta ) Katia. Certe volte mi stupisco come affidiamo il nostro estro al caso.
Gli impianti erano fatiscenti, da mettere in un contenair per una destinazione ignota. Non si capiva niente. Storpiavano persino le parole della relatrice. Il cantautore cantava le sue canzoni coperto da scricchiolii fischi acustici e toni all'inverosimile.Se ben ricorda fui io a suggerire di spegnere gli impianti e cosi godemmo finalmente della voce di Katia e dei suoi strumenti.Del cantautore ascoltammo nemmeno due delle sue nuove canzoni dedicate alla Madonna. In seguito invitato da me non volle ripeterle.
Vorrei suggerire di rifare la stessa serata con gli stessi artisti , nello stesso luogo e far cantare a Faldini
quelle canzoni dedicandole alla madre cioe a Sant'Anna .Valorizziamo i nostri artisti locali, sopratutto quando si tratta di temi compatibili.
Senza amplificatori ,ma accompagnate da un suo breve commento che , da quanto ho ascoltato altre volte e ben esaustivo.Alternando il suo commento a una canzone e ad una breve poesia di Franco Vitale che se non sbaglio fa parte del vostro gruppo.
Mi conservi una chiave cosi avrò ancora per molto tempo ,libero accesso al cuore di mia moglie.
Cordialità
s.o.
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