venerdì 20 dicembre 2013

Marineo, dure polemiche in Consiglio: passa l'ementamento per la Villa


di Angela Costa
MARINEO. Nel corso del Consiglio comunale di mercoledì 18 i gruppi del Pd ed Esperienza e rinnovamento abbiamo presentato quattro emendamenti importanti e necessari a dare risposte a problemi urgenti per la nostra comunità.
Uno ha avuto il voto negativo della maggioranza tutta (aumentare di 2000 euro il capitolo per la Scuola) e uno il voto favorevole del gruppo Gmi (stanziare 5.000 euro per i lavori alla Villa comunale). Gli altri due emendamenti, quelli “grossi” per intenderci, che prevedono di rimborsare il costo del viaggio a 30 persone che hanno partecipato al Gemellaggio in Francia (come si è sempre fatto negli ultimi 30 anni) e quello di finanziare la messa in sicurezza della Strada che porta alla scuola materna del Gorgaccio saranno discussi lunedì 23. Per il primo abbiamo avuto il sostegno del consigliere Mancino che ha ritirato il proprio, per il secondo crediamo che l’importanza dell’iniziativa possa trovare il consenso anche di altri consiglieri comunali perché le cifre possono essere impegnate velocemente. Unico emendamento che non ha trovato il parere favorevole dei funzionari (come era prevedibile) è stato quello “politico” di impinguare il capitolo dei Servizi sociali (per il Servizio civico) di 8.000 euro prelevando le somme dal capitolo delle indennità degli amministratori. Avevamo chiesto al Sindaco Barbaccia di mantenere la promessa fatta in campagna elettorale e destinare il 50% della propria indennità alle famiglie più indigenti, tramite l’unico mezzo trasparente e corretto che un amministratore deve usare. Lo avrebbe potuto fare immediatamente con delibera di Giunta esecutiva. Apriti cielo! Mi sono ritrovata a dover spiegare a chi guida il nostro paese come funziona la gestione dei Servizi sociali, tra lo sguardo imbarazzato dell’assessore Salerno, i sorrisini sornioni di qualche funzionario e l’incredulità di qualche spettatore e di pochi consiglieri che hanno visto il Sindaco perdere l’abituale calma con attacchi e frasi improprie. Senza però dare la risposta che tutti volevamo: deliberare la rinuncia al 50%. Così abbiamo ritirato l’emendamento. Abbiamo poi rinviato a lunedì 23 l’approvazione del bilancio di previsione 2013. Abbiamo in scaletta ancora qualche emendamento del gruppo Gmi. Alcuni condivisibili, altri assolutamente no. Qualcuno ha visto nei nostri atteggiamenti e nelle nostre azioni motivo di “avvicinamento” con i due gruppi di maggioranza. Noi abbiamo semplicemente portato avanti le nostre idee, modificandole in itinere per una sola motivazione: potere rispondere alle necessità dei nostri concittadini. Spero e confido nella volontà degli altri consiglieri di trovare delle motivazioni valide per votare le nostre due proposte. Per il resto delle scottanti questioni noi, come il resto del paese, aspettiamo l’evolversi delle situazioni e dei problemi interni alla maggioranza. L’unico giudizio personale in merito alla questione mi riservo di dirlo la prossima settimana, dopo la conclusione del Consiglio e l’approvazione del bilancio.