sabato 31 agosto 2013

Trashed - Verso rifiuti zero: un film documentario di Candida Brady


di Nino Di Sclafani
MARINEO. E' disponibile da circa un mese il DVD "Trashed - Verso rifiuti zero" della regista Candida Brady che ha per protagonista l’attore inglese James Irons, produttore anche del documentario.
Il film (guarda il trailer) è arricchito dalla colonna sonora di Vangelis e vede la partecipazione, oltre che di Irons, di illustri scienziati tra cui ritroviamo un vecchio amico di Marineo, il prof. Paul Connet, più volte chiamato in causa in qualità di massimo esperto della strategia “Rifiuti Zero”. Il filmato si apre con una registrazione audio di Tiziano Terzani che, dialogando con alcuni studenti, invita a sforzarsi con tutte le energie a perseguire la ricerca della verità, non accettando passivamente quello che viene propinato dai media ma cercando in prima persona di documentarsi e acquisire la consapevolezza della realtà delle cose che ci circondano. La citazione che chiude il filmato è, invece, di A. Einstein: “L’uomo intelligente risolve i problemi, l’uomo saggio li evita.” In ciò si racchiude il senso di questo approfondimento. Bloccare, finché siamo in tempo, un circolo vizioso che nell’arco di pochi anni potrebbe portare al collasso il pianeta. Siamo sommersi dai rifiuti, fabbrichiamo, consumiamo e gettiamo con una velocità impressionante. Volendo fare un esempio ogni anno buttiamo 200 miliardi di bottiglie di plastica, 58 miliardi di bicchieri, e migliaia di miliardi di sacchetti. Qual è la destinazione finale di tutta questa immondizia? (continua)

venerdì 30 agosto 2013

Misilmeri, castello dell'Emiro: fashion e spettacolo per la Notte della moda


di Piazza Marineo
MISILMERI. Si terrà domenica 1 settembre alle 21, nello splendido scenario del Castello dell’Emiro di Misilmeri, la “Notte della moda”.
Un evento progettato e organizzato da Brain design, marchio ormai consolidato nel mondo della moda, dell’architettura e del design e che vede come ispiratori gli architetti Lidia Lo Gerfo e Giuseppe Ramondo. L’evento di Misilmeri, si inserisce all’interno della rassegna di spettacoli estivi promossi dall’associazione culturale “Ulisse” e proposti all’interno della nuova struttura del teatro all’aperto del “Castello dell’Emiro”. La “Notte della moda” vedrà la partecipazione di otto stilisti provenienti da tutto il territorio nazionale, Barbara La Lia, Sabrina Giuliano, Sabrina Guida e Alessandra Cardinale, Rosalinda Artese, Flavia Pinello, Elisa Mercorillo, Tina Arena, Simone Bartolotta e Salvatore Martorana, che presenteranno le loro collezioni in combinazione con altre forme di spettacolo finalizzate a caratterizzare e ad accentuare il concept della collezione stessa. Lo spettacolo sarà arricchito dalle esibizioni di importanti artisti di livello nazionale con performances danzanti, artistiche e canore, e sarà presentato dallo storico e critico d'Arte e spettacolo Francesca Mezzatesta - Tesoro Umano Vivente Unesco – Art For Peace in the World – per la Sicilia, affiancata dalla presentatrice Debora Falletta e dalla speaker Agata Pensabene. Al termine della serata, la giuria di qualità assegnerà un riconoscimento ad uno degli stilisti partecipanti, e premierà le prime tre modelle classificate.

Marineo, Battello Ebbro: giovedì 5 la commedia "La luna degli attori"


di Piazza Marineo
MARINEO. A causa del maltempo è stato rinviato a giovedì 5, alle ore 21 (piazza Castello - Marineo), lo spettacolo teatrale “La luna degli attori” di Ken Ludwig, a cura dell’associazione di promozione sociale e culturale “Il Battello Ebbro – Laboratorio d’Idee”.
“Moon over Buffalo” ha debuttato con grande successo al Martin Beck Theatre di Broadway nel Luglio 1995, è stata rappresentata per circa un anno, poi, tradotta in molte lingue, ha avuto numerose produzioni in tutto il mondo – a anche in Italia, dove è stata presentata dalla Proclemer-Albertazzi per la produzione di Lucio Ardenzi. Il gruppo viene coinvolto a 360° per la realizzazione dello spettacolo sia per la parte esclusivamente teatrale (gli attori e la regia) sia cinematografica (riprese, montaggio) ed infine in tutto quello che rappresenta il backstage (immaginazione e realizzazione delle scenografie, costumi, grafica, etc). La trama. Siamo nel 1953, il teatro sembra sia divenuto “un affascinante invalido che si trascina per il deserto con un polmone solo nel debole petto”, come dirà la cara, sorda Zia Molly già alle prime battute. Protagonisti della storia sono Charlotte e George Hay attori di grido fino a dieci anni prima ma adesso capocomici di una compagnia sull’orlo della bancarotta. Cosa può salvarli da un declino oramai più che certo? Il prossimo matrimonio della figlia, fuggita all’isteria del teatro per la “normalità” della televisione e di Howard, metereologo talmente abitudinario da scordarsi anche il proprio nome se appena lo si coglie di sorpresa? O forse sarà l’avvocato della compagnia, perdutamente innamorato di Charlotte che la porterà in salvo dalla vita errabonda delle compagnie di giro?

giovedì 29 agosto 2013

Finalmente le api mangiarono il miele: presentazione a Bolognetta


di Piazza Marineo
BOLOGNETTA.  Presentazione del libro "Finalmente le api mangiarono il miele. Autobiografia di un siciliano che non si rassegna" di Giovanni Lo Dico.
L’appuntamento è per sabato 31 agosto, alle ore 20.30, presso il Centro intergenerazionale di via Vittorio Emanuele 108, a Bolognetta. L'iniziativa inserita nell'ambito del cartellone estivo “E stiamo insieme” organizzato dal Comune di Bolognetta. Il programma: saluti del sindaco Antonino Tutone; interventi di Maurizio Padovano, Nicola Grato, Santo Lombino e Leoluca Orlando. Letture teatrali a cura di Valeria Lo Bue. Musiche di Giuseppe Vitale.

mercoledì 28 agosto 2013

Usi e costumi siciliani: dai saloni del salassatore ai barbieri ambulanti


di Pippo Oddo
Quando mio padre mi portò per la prima volta dal barbiere stavo per compiere quattro anni. Avevo i capelli biondi, lunghi e pettinati a boccoli. 
Rammento che mia sorella Giovanna (ormai nel mondo dei più) pregò vivamente papà di attendere ancora qualche anno prima di tagliarmi quei bei riccioli dorati. Sprecò il fiato. E quando ritornai con la testa acconciata finalmente a maschietto si mise a piangere a calde lacrime. Ma prima di lei avevo pianto di rabbia io, non tanto perché mastru Sariddu cominciò a tosarmi come un agnellino, quanto perché quell’uomo dalla testa pelata (che conoscevo bene perché abitava di fronte a casa mia) mi faceva antipatia avendolo visto pochi giorni cavare un molare con la tenaglia non ricordo bene a chi, ma a casa di mio nonno. Sì, perché mastru Sariddu faceva barba e capelli, estirpava denti ed applicava mignatte anche a domicilio. Era questione di prezzo. Il servizio di barba e capelli dentro il salone costava un tumolo (kg.14) di grano all’anno, a domicilio un tumolo e mezzo. I servizi di cavadenti e salassatore (altra prerogativa del barbiere dei tempi andati) si pagavano a parte, ma sempre in natura. È appena il caso di aggiungere che i barbieri di solito avevano anche un asina con la quale andavano a riscuotere l’abbonamento annuo direttamente nelle aie dove si trebbiava il grano. Qualche figaro più moderno aveva la bicicletta attrezzata a salone. (continua)

lunedì 26 agosto 2013

Slalom delle Rocche, terzo gradino del podio per il marinese Fabrizio Minì


di Piazza Marineo
MARINEO. Terzo gradino del podio per il pilota di Marineo Fabrizio Minì allo Slalom delle Rocche di Novara di Sicilia: un problema meccanico alla sua Radical Prosport Kawasaki, nel corso della seconda manche, lo ha costretto al ritiro.
La corsa, giunta quest’anno alla 19^ edizione, era valevole quale settimo appuntamento con il Campionato siciliano per la specialità e quale settima prova per lo Challenge Palikè 2013. Ben 147 i partecipanti alla gara che ha visto l’affermazione di Giuseppe Gulotta con l’Osella PA 21S Honda. Il portacolori della Salerno Corse ha preceduto per appena 79 centesimi di secondo il veloce catanese (di Randazzo) Giuseppe “Jo” Spoto. Fabrizio Minì si è dovuto, invece, accontentare del tempo fatto registrare nel primo tratto cronometrato, in 131,74 “punti-secondi”, chiudendo a 4” netti dalla vetta. Il podio: 1. Giuseppe Gulotta (Osella PA 21S Honda), in 127,74 “punti-secondi”; 2. Giuseppe “Jo” Spoto (Radical SR4 Suzuki), in 128,53; 3. Fabrizio Minì (Radical Prosport Kawasaki). in 131,74.

venerdì 23 agosto 2013

Castello di Marineo, presentazione del libro "Il papiro di Teossena"


di Piazza Marineo
MARINEO. Domenica 25 agosto, alle ore 19.30, presso la sala conferenze del castello Beccadelli di Marineo, presentazione del libro "Il papiro di Teossena", quinto capitolo della serie di gialli umoristici "Marineide", di Ioan Viborg.
Intervengono Ottavio Navarra, Giuseppe Spataro, Pietro Barbaccia e Ciro Spataro. Sarà presente l'Autore. Un misterioso papiro ripescato nel mar di Sicilia sembrerebbe svelare l'ubicazione di un luogo di culto egiziano in Sicilia. Ma gli egizi arrivarono in Sicilia? E che cosa vi lasciarono? Toccherà all'ispettore Marineo difendere il prezioso documento dalle mire di un losco individuo che tenterà l'impossibile e anche di più per impadronirsene, onde poter arrivare per primo ai reperti custoditi dal tempo. Tra continui cambi di fronte, sotterfugi, trappole e colpi di scena si disputerà una partita senza esclusione di colpi su un campo da gioco allestito con notevole ingegno criminale. A tutto questo si aggiunge la scoperta di un capolavoro di fattura così pregevole da meritare l'appellativo di cappella Sistina della Sicilia. Se volete saperne di più, tuffatevi tra le pagine di questo libro e godetevi una piacevole apnea che vi farà tirare il fiato solamente dopo l'ultima pagina. Ioan Viborg torna a stupire e questa non è più una sorpresa.

mercoledì 21 agosto 2013

Cucina popolare siciliana: preparazione dell'estratto di pomodoro steso al sole


di Pippo Oddo
MARINEO. Quale Siciliano non conosce l’astrattu? E quale palermitano non ha mai mangiato a pasta c’anciova o ’a milanisa?
Oggi è raro vederlo per strada, ma decenni fa, soprattutto nei paesi, era facile vedere per le strade l’astrattu stinnuto, l’estratto steso al sole. L’estratto viene impiegato per realizzare ottimi sughi per primi, carni o pesci dal sapore molto intenso e particolare. Sarebbe impossibile elencare in questo post tutti i piatti in cui si usa l’estratto, ma voglio ricordare, giusto per far venire l’acquolina in bocca ai miei conterranei, i milincianeddi ammuttunati (melanzanine imbottite), i purpetti ri sardi (polpette di sarde), a tunnina ammuttunata (tonno imbottito). Ma una noce di estratto va anche aggiunta alla pasta ch’i vruocculi arriminati (pasta con i broccoli in tegame), a pasta ch’i sardi (pasta con le sarde), o per dare maggiore struttura ad un ragu’ di carne, un brociolone (rollò), un sugo di pittinicchi (puntine di maiale con l’osso) o piruzzi ri porco e cutini (piedini di maiale e cotenne). Insomma non ci manca certo l’occasione per mettere na’ nuccida d’astrattu nei nostri piatti. Come si fa? Per ottenere 1 Kg, di estratto è necessario utilizzare circa 30 Kg. di pomodoro. Si lava bene il pomodoro e si mette a cuocere con il sale. (continua)

domenica 18 agosto 2013

Convegno e libro, un appello per "La storia della Parrocchia" di Marineo


di Nino Di Sclafani
MARINEO. La recente scomparsa di mons. Benedetto Rocco ha determinato una serie di coincidenze che mi spingono oggi a fare un appello.
L'ho conosciuto molti anni fa, all'inizio degli anni ‘90, in occasione della presentazione di un libro nel nostro teatrino scolastico. A quell'evento partecipai con mio padre, suo compagno di giochi ai tempi della scuola, ansioso di incontrarlo. A causa dei reciproci problemi di vista, i due faticarono non poco a riconoscersi. Quando, però, mio padre incominciò a canticchiare una filastrocca (A tempu di cacocciuli ci su li favi virdi, aju li pedi friddi, cuadiamillu tu) al sacerdote si illuminò il volto e riconosciuto l'interlocutore iniziarono a novellare dei bei tempi. Tra i ricordi anche quello dell'Anno Santo del 1950, quando mio padre prestava proprio a Roma il servizio militare e la domenica accorreva a San Pietro con molti commilitoni. Qui incrociò un paio di volte il giovane sacerdote marinese che si destreggiava con gruppi di pellegrini provenienti da tutto il mondo alternando con abilità e padronanza l'uso di più lingue straniere. Questi racconti mi hanno accompagnato a lungo e qualche anno fa avevo contattato i nipoti ventilando l'ipotesi di poterlo incontrare per realizzare una lunga intervista sulla sua vita. Le sue precarie condizioni di salute e, ancor di più, la proverbiale riservatezza impedirono quell'incontro. Oggi non posso che associarmi a quanti hanno auspicato che Marineo renda merito a questo illustre studioso (come si appesta a fare la Facoltà Teologica di Sicilia) con un convegno. Arriviamo però ora alla questione. (continua)

sabato 17 agosto 2013

Intervista a Franco Ribaudo: bilancio di cento giorni di "larghe intese"


di Piazza Marineo
MARINEO. «Ho lavorato a Roma avendo un occhio di riguardo per il mio territorio, anzi: voglio impegnarmi concretamente per un cambiamento quanto mai urgente, a partire dal lavoro e lo sviluppo in Sicilia e nella provincia di Palermo».
Il deputato Francesco Ribaudo, componente della sesta commissione Finanze e della commissione parlamentare per gli Affari regionali, prova a fare il punto sui suoi primi cento giorni di larghe intese in parlamento. Luci e ombre dei primi mesi a Roma: da un lato la difficoltà a trovare unità di vedute su tutti i temi dell’agenda politica (si pensi agli F35 o all’Imu per la prima casa), dall’altro la soddisfazione di un impegno militante verso i problemi dei piccoli comuni, dei giovani, degli operai cassaintegrati, delle aziende in crisi. Questo il contenuto di un'intervista della redazione di Misilmeri News. (continua)

venerdì 16 agosto 2013

Il programma dei festeggiamenti in onore di San Ciro patrono di Marineo


di Piazza Marineo
MARINEO. Durerà quatto giorni, dal 16 al 19 agosto, la festa di San Ciro patrono di Marineo. Come ogni anno, la solennità avrà il suo momento clou domenica sera, con la messa all'aperto in piazza Madrice e la processione della reliqua del Santo.
Particolarmente variegato il programma (leggi) delle attività predisposte dalla Confraternita. Venerdì 16: alle 18.30 messa di apertura della festa presso la cappella di San Ciro e ingresso del corpo bandistico “G. Arnone”; a seguire inaugurazione mostre di Cannia, Rigoglioso e Pro Loco-Unitalsi; in serata spettacoli musicali di Fit Center e Zuccaro-Fazzini. Sabato 17: alle 16 triangolare di calcio Trofeo San Ciro (Campo di Bolognetta); alle 16.30 VI Cronoscalata in mountain bike a cura dell’A.S.D. Extreme Racing Team; alle 18.30 vespri solenni e santa messa; alle 22 spettacolo in piazza. Domenica 18: alle 10 la Cunnutta; alle 12 santa messa solenne; ore 18.30 solenne liturgia eucaristica presieduta da mons. Raffaele Galdiero; alle 21 processione della reliquia di San Ciro. Lunedì 19: alle 11 solenne concelebrazione eucaristica dei sacerdoti marinesi; alle 16.30 sfilata di carretti siciliani; alle 17 Giornata dei marinesi nel mondo, incontro con gli emigrati presso il Comune di Marineo; alle 17 triangolare di calcio a 5 trofeo San Ciro; alle 17.30 animazione Baby Park giochi gonfiabili e artisti di strada; alle 22 spettacolo con Max Potamo “The vintage” e cabaret con “i Tre e un quarto”; a conclusione i giochi pirotecnici.

mercoledì 14 agosto 2013

Cucina popolare siciliana: la salsa di pomodoro conservata in bottiglia


di Pippo Oddo
MARINEO. La strada come laboratorio di preparazione della salsa di pomodoro (prodotto pervenutoci dopo la scoperta dell'America). Quando è nata questa pratica?
Con tutta l'attenzione dedicata all'arte del mangiar bene, Pellegrino Artusi (1820 -1911) si congedò dal mondo senza poter sperimentare i sistemi di preparazione della conserva di pomodoro che, ormai da diversi decenni, sono patrimonio comune di qualsiasi massaia siciliana e costituiscono una fonte di reddito per la popolazione di tanti comuni. «Ho sentito dire – ammetteva nel 1891 lo stesso gastronomo emiliano – che mettendo a riscaldare le bottiglie vuote entro a una stufa e riempiendole quando son ben calde non occorre far bollire la conserva nelle bottiglie; ma questa prova io non l’ho fatta». Il pomodoro, «frutto ornamentale, curiosità esotica solo tardivamente commestibile», alla fine del Seicento, «emerge nella cucina alta grazie al ricettario napoletano di Antonio Latini. A ciò non sembra estraneo un influsso iberico: “alla spagnola” sono denominate varie ricette con impiego di pomodoro, fra cui quella della “salsa di pomodoro”, insaporita con cipolle, “peperolo” e serpillo “o piperna”, accomodata con sale, olio e aceto». Bisognava però aspettare ancora qualche secolo perché il pomodoro cominciasse a trovare piena accoglienza nella cucina popolare siciliana. Senza considerare che, nei primi tempi, questo stesso si poteva fare solo nei mesi estivi, quando maturavano i pomidori. Negli altri periodi dell’anno ci si doveva accontentare di sucu d’astrattu, sugo di pomodoro essiccato al sole. Ancora alla fine dell’Ottocento, la passata di pomodoro non salata si poteva conservare per una diecina di giorni, o poco più. (continua)

lunedì 12 agosto 2013

In formato eBook le preghiere che i devoti di Marineo rivolgono a San Ciro


di Piazza Marineo
MARINEO. Disponibile in formato digitale (eBook) il volumetto "Preghiamo con San Ciro" con una vasta gamma di preghiere raccolte in paese.
La massima espressione di devozione ad un santo è certamente la preghiera, ovvero l’atto di comunione dei cristiani con Dio. Soprattutto in prossimità delle feste, per i marinesi recitare il rosario, le coroncine, le invocazioni di San Ciro non vuol dire ripetere delle semplici formule a memoria, ma piuttosto entrare in colloquio confidenziale con questo testimone coraggioso di Cristo. I fedeli attraverso la preghiera chiedono intercessioni, sicuri della sua protezione e convinti che egli otterrà dal Signore tutte le grazie necessarie, secondo l’insegnamento di San Paolo. Il libretto "Preghiamo con San Ciro" edito nel 1999 adesso è disponibile in formato digitale (eBook).

venerdì 9 agosto 2013

Quando il pane sapeva di grazia di Dio e tutti avevano un sacro rispetto


di Pippo Oddo
MARINEO. «Quando i bambini sono troppo voraci -scriveva nel 1878 Raffaele Castelli-, dopo di esser cotto il pane, prima di cavarlo dal forno, tolto da questo il lastrone, vi si avvicinano e ne si ritraggono tre volte dicendo: Empiti, lupo, per grazia di Dio! E bisogna sapere che in Sicilia la voracità è detta lupa».
Ma tutti, allora, ricchi e poveri, crapuloni e morti di fame, avevano un sacro rispetto per il pane: rispetto esagerato, forse, patetico addirittura, per quanti oggi subiscono il fascino dei vari mulini bianchi. «Il pane è la grazia di Dio per eccellenza», ammoniva Giuseppe Pitré: «e non si posa né presenta mai sottosopra, che è malaugurio, né si taglia da quel lato (sôlu), che è disprezzo alla Provvidenza di Dio che ce lo manda, né si segna o s’infilza col coltello, che è ferro e quindi maledetto; ma si taglia senz’altro, e quando si ha ad infilare dentro il coltello si bacia prima, si benedice poi e si protesta che è grazia di Diu. Quindi se il pane cade per terra, nel raccoglierlo, si bacia, dicendo: grazia di Diu. Se mangiando ne cascano per terra delle briciole e non si ha cura di raccattarle, si dovranno raccattare poi con le ciglia, morti che saremo. E come grazia di Dio, si giura su di esso toccandolo: Pi sta santa grazia di Diu! E se ne vediamo cadere o buttare un bocconcino per terra, che non si voglia o non si possa altrimenti mangiare, ci affrettiamo a raccoglierlo e a conservarlo in un bucolino pur di non farlo calpestare coi piedi. Il Signore potrebbe farci desiderare quel boccon di pane».

mercoledì 7 agosto 2013

Filippo Ribisi: "Solidarietà a Cicero dal Tavolo per la crescita e lo sviluppo"


di Piazza Marineo
MARINEO. Da tutto il mondo associativo delle imprese siciliane arriva la solidarietà al commissario dell’Irsap, Alfonso Cicero, per il vile atto di cui è stato vittima.
“L'intimidazione subita da Cicero, dà la misura di quanto sia attuale e difficile rendere "normale" una regione come la Sicilia”, dice Filippo Ribisi, coordinatore del Tavolo regionale per la crescita e lo sviluppo formato da 14 sigle datoriali (Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Coldiretti, Confcommercio, Confcooperative, Confesecenti, Confindustria Sicilia, Legacoop). “La sua inflessibilità - prosegue Ribisi - certamente avrà infastidito le solite forze più o meno occulte le quali, non riuscendo a gestire nell'illegalità alcune Asi, tentano con lo strumento ignobile dell'intimidazione di bloccare un processo virtuoso avviato all'Irsap. Inoltre, la collusione tra malapolitica, colletti bianchi e comitati d’affari - aggiunge - che ha alimentato la malaburocrazia a discapito della crescita delle piccole e medie imprese siciliane, ha impedito uno sviluppo sano e onesto per la creazione di nuovi posti di lavoro per i giovani siciliani. Chiediamo, quindi, alla Politica ed alle Istituzioni tutte, di contribuire al ripristino della Legalità nella nostra regione, di non abbandonare il mondo delle imprese e quelle persone che in questo mondo hanno mostrato di avere il coraggio di combattere l’illegalità con i pochi strumenti a disposizione”.

martedì 6 agosto 2013

Giornale "La Rocca" di agosto, da domani in distribuzione a Marineo


di Piazza Marineo
MARINEO. Da domani in distribuzione il numero di agosto del giornale "La Rocca".
Il periodico edito dalle Fondazioni Culturali “G. Arnone” sarà disponibile nelle edicole e in alcuni esercizi commerciali di Marineo. In questo numero, articoli di: Giovanni Perrone, Guido Fiducia, Nino Di Sclafani, Nuccio Benanti, Antonino Trentacosti, Pietro Barbaccia, Franco Vitali, Michele De Lucia, Maria C. Calderone e Tommaso Salerno. Inoltre, uno speciale sulla 39^ edizione del Premio internazionale di poesia “Città di Marineo” e un inserto fotografico sulle attività dell’Oratorio “P. Puglisi”. Leggi in pdf: LaRoccaAgosto2013.

lunedì 5 agosto 2013

Al castello Beccadelli gemellaggio tra Marineo e Hawthorn Woods


di Piazza Marineo
MARINEO. Martedì 6, alle ore 19, presso il castello Beccadelli si volgerà la cerimonia di stipula del gemellaggio tra Marineo e Hawthorn Woods, cittadina americana guidata da un sindaco marinese: Joseph Mancino.
I primi cittadini di Marineo e Hawthorn Woods, Barbaccia e Mancino, si impegnano a mantenere legami permanenti tra le due comunità e favorire in ogni campo gli scambi, sociali, istituzionali, culturali e commerciali. Saranno inoltre sostenute e incentivate visite e scambi tra studenti anche al fine di avviare concretamente rapporti interattivi tra giovani dei due territori per stage formativi. Inoltre, le comunità manterranno i contatti e faciliteranno canali aperti di comunicazione e cooperazione sulle questioni di interesse comune che coinvolgono sia le istituzioni sia i gruppi di cittadini rappresentati.

domenica 4 agosto 2013

Il sindaco di Hawthorn Woods, Joseph Mancino, in visita a Montecitorio


di Piazza Marineo
MARINEO. Il sindaco di Hawthorn Woods, Joseph Mancino, con la moglie Renee e i figli Olivia e Jonah, in visita a Montecitorio assieme al deputato marinese Francesco Ribaudo.

venerdì 2 agosto 2013

Marineo, al castello Beccadelli mostra personale di Francesco Cannia


di Rosario Daidone
MARINEO. Sarà inaugurata domenica 4 agosto, alle ore 18.30, nei saloni del Castello Beccadelli di Marineo, la mostra personale di Francesco Cannia. A cura del Comune e Soprintendenza (orario: ven. sab. e dom. 17.30 - 20.30).
Si pongono all'attenzione del pubblico degli estimatori le opere di Francesco Cannia. Le tele di grandi dimensioni, saranno esibite nei saloni del Castello Beccadelli Bologna, uno dei più accreditati spazi culturali della città di Marineo. In un paese in cui tutti scrivono e tutti dipingono, impudiche velleità che non tengono, come le signorine del '900, in cassetti e armadi gelosamente chiusi a chiave, inverecondi diari e improbabili disegni, Francesco Cannia non è preso dalla smania di mostrare a tutti i costi le sue opere. Come nelle botteghe dei pittori medievali Francesco ama lavorare - ormai da un decennio - nel segreto dello studio dove sperimenta nuove tecniche; raccoglie, pesta, frantuma e impasta, tenta vie inusitate con attenzione pliniana agli elementi della natura, alchimia di umili sostanze, sabbie e polveri, lana d'acciaio e plastica sottratte alla cucina, come i fondi del caffè, il nero e l'osso della seppia. Nascono così sul bianco nelle tele paesaggi come visti dalla luna, architetture, bassorilievi esaltati dalla luce radente. Raro l'azzurro del mare tanto amato eppure ne senti la presenza viva nelle sue tele, quasi ne avverti l'odore nelle correnti che il vento creativo disegna con la sabbia, il soffio che aduna e sconvolge molecolari elementi nelle dune sinuose, nel segno lasciato dalla coda di strisciante animale nel travaglio della spiaggia. I trucioli dell'alluminio che assumono sorprendenti iridescenze fanno parte di un artistico riciclo degli elementi del microcosmo, buon gusto e sapienza, un richiamo all'ordine, un invito ad osservare e riflettere, a guardare oltre nella visione bovina della distrazione telematica falsamente universale, nel mordi e fuggi dell'esistenza moderna. Abbandonato il tono autobiografico delle prime prove, le opere si pongono all'attenzione del pubblico senza strepito o balbettio di colori, senza forzature e complicati rimandi, umili significanti che s’introducono nell'immaginario come forte testimonianza del vivere. Un rosso schiacciato da geometriche figure, una bava rappresa che fuoriesce da una invisibile fenditura; un'onda nera, di sabbia vulcanica, non inizia e non finisce, la tela ne contiene soltanto una parte, frammento di cardiaco tracciato, regolare andamento che forte resiste alle sciagure. Linee sottili, accese di giallo si liberano negli spazi scuri, sferze di forze contrapposte, negano gli accessi o invitano ad una visione altra della realtà, alle piccole cose di ogni giorno, alla ricerca dell'anello che non tiene per un attimo intravisto come il guizzo dell'anguilla, il lampo di uno specchio sul muro in ombra della casa, negativi di istantanee immaginarie, grumi chiamati da diversi mari, minuscoli frammenti degli oggetti d'uso disposti in geometriche figure a disegnare i paesaggi dell'anima.