di Piazza Marineo
MARINEO. (Adnkronos) I componenti di una banda di rapinatori che il 17 ottobre del 2012 avevano messo a segno un violento colpo ai danni del Banco popolare siciliano a Marineo sono stati identificati dai carabinieri, che li hanno arrestati.
Su disposizione del gip di Termini Imerese, è stata disposta nei loro confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il colpo, che fruttò ai banditi 12.500 euro fu particolarmente violento. Uno dei malviventi, infatti, dopo essere entrato in banca costrinse una dipendente a sbloccare la porta per far entrare anche gli altri due complici. Arma in pugno i tre malviventi minacciarono i clienti puntando al volto e alla gola del vicedirettore un taglierino. Dipendenti e clienti furono fatti sedere nella sala d'attesa, mentre i tre rovistavano nelle casse. Non riusciendo a trovare nulla decisero di aspettare l'apertura della cassa temporizzata, contuando a minacciare i presenti che qualora non avessero racimolato 7mila euro "sarebbe finita male per tutti". Dopo aver prelevato il denaro con tanto di cassa fuggirono. L'identikit fornito dai presenti, insieme alle immagini dell'impianto di sorveglianza, che ripresero le varie fasi della rapina hanno permesso però ai carbinieri di incastrare tutti e tre i rapinatori, già tratti in arresto il 6 novembre del 2012 dai militari della compagnia di Castelvetrano (Trapani) perché ritenuti responsabili di una tentata rapina ai danni della banca Unicredit di Santa Ninfa, eseguita con le stesse modalità del colpo messo a segno a Marineo.