di Nino Di Sclafani
MARINEO. Il volume del prof. Aldo Calderone "Il 1800 secolo maledetto per Marineo" ha il merito di approfondire le conoscenze dei terribili e cruenti episodi che insanguinarono le strade e le piazze di Marineo sotto il regno borbonico.
Si pone quale naturale seguito dello studio della prof.ssa Fiume "Le regole del gioco" che affrontava la composizione delle liste degli eleggibili nell'intervallo 1819-1859. In questi quaranta anni si collocano tre sanguinosi episodi che videro le lotte tra i partiti locali degenerare in eccidi indiscriminati con sommovimenti di piazza ed esecuzioni sommarie. Ogni qualvolta, a causa di insurrezioni o tumulti, il potere militare borbonico si affievoliva sul territorio, riaffioravano apertamente le lotte politico-mafiose tra le fazioni locali che, sfruttando la mancanza di ordine pubblico e il malcontento popolare, compivano efferate stragi facendo piazza pulita dei nemici. Così, tra vittime degli eccidi e condannati a morte al ristabilimento dell'ordine, quasi un centinaio di marinesi rimasero uccisi nelle insurrezioni del 1820, 1837 e 1848. Un tributo di sangue a cui Aldo Calderone rende memoria con il suo saggio usando un approccio molto appassionato ed empatico, al professionale distacco dello storico egli preferisce un personale coinvolgimento nei fatti, marcato ancor più da una narrazione quasi romanzata delle vicende locali. Pubblicato dalla Provincia Regionale di Palermo lo studio è aperto da un saluto del presidente Giovanni Avanti e introdotto dalla Prefazione del prof. Ciro Spataro. Il volume è altresì impreziosito da un'ampia sezione documentale che offre stimoli ad ulteriori approfondimenti e, si spera, motivazione a future generazioni di studiosi di storia locale.