di Angela Costa*
MARINEO. Cari concittadini, da qualche giorno, con l’arrivo del bel tempo, gli abitanti della zona “Variante” hanno notato qualcosa che mancava loro: le grida festose dei tanti bambini che, da qualche anno, con l’approssimarsi delle belle giornate, riempivano di movimento e gioia la nostra villa comunale.
Anche i genitori dei tanti piccoli aspettavano con impazienza di riappropriarsi dell’unico spazio verde del nostro paese fruibile, in sicurezza, dai nostri bambini. Ecco che finalmente mercoledì 16 maggio alle ore 18 riapre al pubblico la villa comunale. Come suo solito, il sig. Spinella ha portato a compimento il progetto che si era prefisso ed ecco che è riuscito a rendere la villa ancora più bella ed accogliente. Durante tutto l’inverno si è prodigato come suo solito, per rendere fattibile ciò che si era ripromesso. E c’è riuscito. Bisogna ricordare che il Sig. Spinella è uno dei tanti volontari dell’Auser che partecipano al progetto di cura e sistemazione del verde pubblico. Scopo del progetto, finanziato dal Comune di Marineo, è quello di migliorare la cura del verde pubblico e le piccole manutenzioni; stimolare la partecipazione attiva di anziani facendo leva sulle competenze derivanti dalla precedente vita professionale; rafforzare il senso di appartenenza alla comunità ed il senso di utilità personale. Il servizio consiste nell'impegno di alcuni nonni-volontari con la passione del giardinaggio a prendersi cura di alcuni spazi verdi di proprietà pubblica come le aiuole che si trovano lungo le strade, i giardini pubblici, ecc..., attraverso l'innaffiatura, la potatura, la coltivazione delle piante e dei fiori. In questi anni abbiamo visto parecchia partecipazione da parte dei nonni che, talvolta, si sono fatti affiancare anche dai piccoli amici, per una buona interpretazione del senso di integrazione generazionale Sempre più spesso si concretizza il binomio Auser–Comune per la realizzazione di progetti di interesse sociale che vedono protagonisti gli anziani e la loro ricchezza di sapere. «In Africa ogni anziano che muore è una biblioteca che brucia». questa affermazione di Amadou Hampâté Ba traduce bene l’importanza che l’anziano ricopre in una società come la nostra. Essi sono i depositari di una storia recente che non ci sarebbe più se non l’avessero tramandata di generazione in generazione, e sono una forza sociale non indifferente. basti pensare a quanti di loro, in un momento della vita che potrebbero stare in “panciolle”, aderiscono con grande spirito di servizio al richiamo del volontariato. Abbiamo avuto nonni “vigili” davanti le scuole. Nonne e nonni che si sono improvvisati cuochi e pasticceri per tramandare ai piccoli le ricette tradizionali dei nostri dolci tipici di natale e carnevale. E tanto ancora si può fare affinchè le nuove generazioni possano trarre conoscenza e sapienza da chi è disposto a trasmetterla. Con l’augurio che la riapertura della villa coincida con un momento di vera intesa sociale e umana e che la stessa possa divenire luogo di incontri, scontri e confronti, vi invito tutti per mercoledì 16 maggio alle ore 18.
* Assessore alle Politiche sociali
Nessun commento:
Posta un commento