di Nuccio BenantiMARINEO. E' un fatto evidente che a Marineo la percentuale dei poeti in attività è incredibilmente più alta rispetto a quella di altre comunità.
E la questione suscita una immediata domanda antropologica: si tratta di un fatto naturale o culturale? Con buona pace dei romantici, i quali credono che poeti si possa geneticamente nascere, restiamo convinti che in realtà siano fattori ambientali, storici e di costume a consentire ad uomini e donne, di età, formazione culturale ed estrazione sociale diversa, una piena, o anche solo soddisfacente, espressione di passioni, desideri e sentimenti anche nei modi della musa poetica. Quando le occasioni lo permettono - come avviene per il secondo anno consecutivo in questo Simposio marinese -, poeti già noti nel panorama dei premi nazionali e poeti ancora in erba trovano nutrimento e forza per dare voce al proprio interiore sentimento, rivelandosi ricchi di pensieri da raccontare, ma anche abili dal punto di vista estetico.
(continua)
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