di Nella Vilardi
MARINEO. Siamo tornati da qualche settimana reduci della seconda esperienza in Burkina Faso.
Cosa raccontare! Appena arrivati, alle legittime domande di amici e parenti, non sapevamo cosa rispondere per paura di svilire ciò che ci eravamo portati dentro. La paura è che le parole dette o scritte non passino attraverso il cuore e la testa di chi ascolta. Ogni esperienza infatti ha un carico di emozioni, di sentimenti, di ricordi, di propositi, di progetti scaturiti da ciò che si è visto con gli occhi, respirato con i polmoni, dalle persone incontrate. Proveremo a comunicare alcuni di questi sentimenti provati. Conoscevamo già l’ambiente per esserci già stati nel 2007, le persone che ci hanno ospitato o con cui abbiamo collaborato per la realizzazione dei micro progetti finanziati da Marineo Solidale, ma le sorprese non sono mancate. (continua)
Cosa raccontare! Appena arrivati, alle legittime domande di amici e parenti, non sapevamo cosa rispondere per paura di svilire ciò che ci eravamo portati dentro. La paura è che le parole dette o scritte non passino attraverso il cuore e la testa di chi ascolta. Ogni esperienza infatti ha un carico di emozioni, di sentimenti, di ricordi, di propositi, di progetti scaturiti da ciò che si è visto con gli occhi, respirato con i polmoni, dalle persone incontrate. Proveremo a comunicare alcuni di questi sentimenti provati. Conoscevamo già l’ambiente per esserci già stati nel 2007, le persone che ci hanno ospitato o con cui abbiamo collaborato per la realizzazione dei micro progetti finanziati da Marineo Solidale, ma le sorprese non sono mancate. (continua)
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