martedì 26 marzo 2013
Canti del Giovedì Santo, testimonianze per un archivio della memoria
di Nuccio Benanti
MARINEO. La notte del Giovedì Santo, subito dopo le funzioni religiose in chiesa, a Marineo è possibile assistere ad un'antichissima tradizione locale che vede protagonisti anziani e giovani cantori e che ha per scenario le chiese, le cappelle e le vie del paese.
Gruppi di cantori si riuniscono, intorno alla mezzanotte, presso la cappella della Santa Croce, per eseguire gli antichi lamenti dialettali della Passione di Cristo. Dopo le prime esecuzioni solistiche davanti ad un pubblico di fedeli, ogni gruppo segue un itinerario proprio e non prestabilito, che li porterà a girare per i quartieri del paese. Le esecuzioni dei canti tradizionali e dialettali sono intervallate dal suono della “troccula”. I canti più lunghi, come La Passione non vengono quasi mai eseguiti interamente: di volta in volta se ne estrapolano delle parti. I testi sono stati tramandati soprattutto per via orale. A Marineo esistono due libretti con alcuni testi: I Canti dei giovani di Marineo nella notte della Passione del Signore, 1973, curato dal mons. Natale Raineri, ristampato e ampliato nel 1990 a cura dell’associazione Mcl di Marineo. Nel 1997 è stato realizzato un cd rom intitolato Marineo, canti della passione, con 14 canti. Nuove testimonianze audio-video, che confluiranno in un archivio collettivo della memoria, sono state registrate, lunedì scorso, presso la chiesa di Sant’Anna (nella foto), da Salvatore Rallo, in collaborazione con Franco Vitali.