giovedì 10 gennaio 2013
Marineo, bilancio previsione 2012: sceneggiata del consiglio comunale
di Angela Costa
MARINEO. Ieri sera abbiamo assistito all'ennesima farsa dei consiglieri comunali di opposizione, che ormai sentono il fiato sul collo per la scadenza del loro mandato elettorale, dopo quattro anni di sterile ostruzionismo.
Se non fosse che la realtà è talmente tragica sembrerebbe di assistere ad una commedia della più grande tradizione napoletana. Punto unico ed importante all'ordine del giorno è il bilancio di previsione 2012. Un documento, tra l’altro, strettamente tecnico, approvato e trasmesso dalla giunta su proposta del responsabile del servizio finanziario il 12 novembre dello scorso anno. Sono trascorsi due mesi e il commissario della Regione ha già inviato due “diffide ad adempiere” ai consiglieri per "non danneggiare l’attività amministrativa". Ieri sera però, disprezzando qualunque fabbisogno della collettività, a discapito di quelle fasce sociali che necessitano oggi più che mai di servizi o assistenza e supporto anche economico, ho visto presentare dalle fila dell'opposizione emendamenti per "racimolare" poche centinaia di euro per progetti che invece ne richiederebbero milioni. Una sceneggiata per congelare i soldi dei cittadini. Impassibili ad ogni suggerimento, hanno scelto di anteporre esigenze politiche (come la chiamano loro) a quelle della collettività, al solo scopo di bloccare ogni attività di governo e possibile aiuto sociale che (a loro modo di vedere) potrebbe costituire "veicolo di scambio". Ecco ciò che ci differenzia da loro: in questi anni noi abbiamo guardato alle necessità della cittadinanza e al bene comune. Loro quali proposte hanno fatto? Quali progetti hanno presentato? Non votare il bilancio con lo scopo di frenare l'azione di governo, senza alcuna capacità di costruire e proporre, chiarisce bene le motivazioni che li fanno salire e scedere in campo. “L'abilità politica è l'abilità di prevedere quello che accadrà domani, la prossima settimana, il prossimo mese e l'anno prossimo. E di essere così abili, più tardi, da spiegare perché non è accaduto” (W. Churchill).