lunedì 19 maggio 2008

Fuoco e cartucce. Inaugurata la campagna elettorale a Marineo


(nb) Un attentato incendiario e una lettera minatoria. Questa notte hanno dato fuoco alla porta della sede del patronato di Giovanni Greco, in corso Vittorio Emmanuele. Inoltre, sono stati lasciati davanti al Municipio gli oggetti della minaccia: una bottiglia di benzina, cartucce e un messaggio scritto, che fa riferimento al precedente attentato incendiario nella sede di Forza Italia, con l’invito a tutti i partiti di non presentare liste e candidature sia per le elezioni amministrative che per le provinciali. Questo, in sintesi, il contenuto del testo: “se solo una lista verrà presentata, qualcuno potrebbe farsi male, a partire dai candidati a sindaco e dalle persone che saranno con loro”. Così, a due giorni dalla presentazione delle candidature e ad un mese dalle elezioni per il rinnovo delle cariche amministrative di Marineo, i cittadini si risvegliano e stentano a riconoscere il paese dove vivono, o dove credevano di vivere. Insomma, Marineo isola felice era solo un sogno, un’illusione, un’invenzione creata ad arte, mentre la realtà è fatta di altre cose: intrighi, bassezze, meschinità e misteri che nemmeno possiamo immaginare. E guai a chi dice che si tratta di MAFIA!

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Qualche giorno fa parlando con un mio amico, che non vedevo da qualche tempo alla domanda come staì? mi rispose: A parte il tumore, bene.
Mi sorge spontanea la stessa domanda: Come si sta nella nostra Marineo?
Paese dalle mille facce, alcune oscure e ora minacciose si alternano ad aspetti più solari di cui andar fieri. E veniamo al tumore.
Fatti come quelli che sono successi questa notte preludono a una stagione di piombo? o è solo un gesto intimidatorio allargato a tutta la politica marinese. E' un avvertimento o una mossa per inquinare il quadro politico tuttaltro che chiaro nelle ultime convulse ore che precedono la presentazione delle liste.
E tutto questo cui prodest?, a chi giova?

Proviamo a rispondere a questa domanda ragionandoci un poco sopra e troveremo se non gli autori, i mandanti.
Nino scarpulla

Anonimo ha detto...

ma se non si presentano le liste chi andrà a governare ?
SE nessuna lista sara' presentata, il commissario ad acta arriverà !
E allora ?????

Anonimo ha detto...

Vergogna! Vergogna !! Vergogna !!!
non c'e' altro da dire!

Anonimo ha detto...

Pare che una lista sia già stata presentata prima dell'attentatto. Si tratterebbe del PD

Anonimo ha detto...

non cadete in queste trappole. andate un pò oltre e pensate a TUTTE le ipotesi. lasciate soli i vecchi volponi di marineo.
ciao a tutti, zionino.

Anonimo ha detto...

non votate chiediamo gente nuova che non centri niente con la politica corrotta che oggi inquina Marineo , diamo una nuova faccia a Marineo una faccia che non sia solo un facciate di oscuri compromessi e clientelismi ma una facciata limpida e pura

Anonimo ha detto...

Secondo la mia visione d'ottica, i fatti sopra citati mi portano a valutare l'ipotesi in virtù della quale il ritrovamento di proiettili,benzina e messaggi inneggianti a nuovi attentati verso i candidati alla poltrona di primo cittadino, non rappresentano altro che un palese tentativo di DEPISTAGGIO delle indagini, e specularmente, il vero obbiettivo degli attentatori sembra proprio essere la sede del patronato sopra citato. La mia ipotesi si basa esclusivamente sugli eventi verificatesi qualche mese or sono quando ,nel corso di una notte,sono stati sparati dei colpi di pistola contro lo stesso gruppo. In base a queste ipotesi, tutto mi porta a pensare, secondo ad un mio modestissimo giudizio tendente a rilettere in maniera esclusiva la mia visione d'ottica, ad una matrice d'indole squisitamente MAFIOSA. Potrebbe anche trattarsi di una campagna di Rent Seeking, o probabilmente di un mero regolamento di conti interni ad un certo movimento elettorale che non di rado si è reso responsabile di esplicite collusioni con un certo retroterra, con una certa sub-cultura che ha fatto, con particolar riguardo alla trinacria, della violenza e dell'oppressione delle categorie sociali svaggiantaggiate il suo modus operandi necessario all'esercizio della propria egemonia politica, economica sociale e militare. A mio avviso, gli inquirenti avrebbero dovuto, in maniera più meticolosa, portare avanti le indagini anche mediante l'opera di prevenzione oltre che di repressione (ma non so se siano state poste in essere una, l'altra,entrambi o nessuna), considerando la gravità del medesimo, ma indubitabilmente appare evidente che questa volta avranno minimo un buon 50% del lavoro già fatto in teoria poichè la conclusione secondo me è duplice: o nel giro di qualche giorno trovano, ALMENO, l'esecutore materiale dell'attentato, che probabilmente è lo stesso soggetto che ha posto in essere l'attentato di qualche mese fà o uno molto vicino a lui, o non si trova nemmeno l'esecutore materiale e da ciò si evincerebbe che l'attività degli inquirenti nei giorni seguenti il primo attentato è stata a dir poco insuficiente. L'OPINIONE PUBBLICA MARINESE E' INDIGNATA E VUOLE GIUSTIZIA.

Anonimo ha detto...

Per i marinesi che vivono fuori dal nostro paese è una notizia veramente ferale quella di oggi (attentato e minacce) ci vergognamo un bel pò. Preparatevi a votare bene e a scalzare l'orda di barbari che inperversa -sutta la rocca-.

Anonimo ha detto...

Il ritrovamento della lettera e proiettili sembra sempre essere un maldestro tentativo di depistaggio:

LA MINACCIA NON E' CREDIBILE.

Cosa nostra ha abbandonato la strategia militarista, almeno contro le istituzioni, dal 1992.

Anonimo ha detto...

Le cartucce sono crdibili o ti sembrano di plastica come il tuo cervello?

Anonimo ha detto...

-Certo è che qualcuno, in questa tornata elettorale, vede un esito infausto per esso, a tal punto da far parlare il terrore, stile anni di piombo, come voce dissuasiva o collusiva, a seconda dei punti di vista partigiani. Mi ero illuso che le cose di cui vergognarsi, pian piano, stavano prendendo la via del tramonto; invece tutt'altro!
Ora più di prima non bisogna allentare la guardia e se si ha a cuore le sorti della comunità, fatta di gente onesta, nella stragrande maggioranza, si deve utilizzare l'unica arma che l'uomo semplice (non eroe) ha a disposizione, l'indignazione seguita dall'emarginazione dei vili --poiché solo ai vili e ai deboli di pensiero viene in mente di cercare consenso colla forza.
Io non andrei a cavillare sulla matrice ma ragionerei sul fatto che il gesto è, secondo me, una manifesta presa d'atto della mala, intesa in una o in tutte le sue facce, di un rinnovato modo di esercitare le funzioni di individuo, non più "circuibile" dalle promesse velenose del belzebù di turno, sia esso mafioso, politico, amministratore ecc.
Ricordiamoci: «non sarà il prossimo a risolvere i tuoi guai se l'aiuto gli negherai»
lzf