domenica 14 giugno 2009

Una notte da non dimenticare


di Giovanni Perrone
E’ stato bello fare “quattro passi” con mia moglie per il Corso dei Mille mentre decine e decine di marinesi si davano da fare per allestire i quadri dell’infiorata.
Un clima di festa e di operoso lavoro. Generazioni diverse (dal bambino all’anziana signora) dall’operaio, all’agricoltore, allo studente, all’affermato professionista, al pensionato; tutti al lavoro per realizzare, in un’interazione dinamica, un’opera che è caratterizzata dal bello e dal significativo. Oltre alla dimensione estetica, infatti, ogni quadro ha un messaggio da trasmettere. Non una notte da consumare, ma una notte da costruire insieme. Non una notte finalizzata a se stessa, ma una notte per preparare degli splendidi tappeti sui quali passerà il Salvatore.
Una notte di sana competizione tra persone, associazioni, congregazioni, stili diversi per costruire un “bene comune” in cui nessuno è più bravo dell’altro, ma tutti fanno del loro meglio e perciò sono da apprezzare.
Non una notte avuta e gestita da altri, non una notte di alienazione, ma una notte conquistata da ciascuno con dura fatica e gioioso impegno.
Una notte che può insegnare tanto a tutti, agli educatori, agli amministratori, alle famiglie, alle associazioni, alle istituzioni ed ai semplici cittadini.
La fatica del raccogliere i fiori di prima mattina e nell’eseguire l’opera, il progetto da realizzare e da condividere, il lavoro generoso e costante di tutti, il messaggio da scegliere, le competenze da valorizzare, l’interazione tra generazioni diverse, l’impegno nel custodire quanto realizzato, il rapporto sereno con le centinaia di visitatori, il senso della meraviglia e la cura dei particolari, la dimensione estetica ed etica, la valutazione, la soddisfazione per il lavoro svolto, ma anche il desiderio di fare meglio… Ed infine, la possibilità di ritirarsi qualche minuto in preghiera in chiesa, davanti a Colui che dava motivo all’intenso lavoro: la dimensione della contemplazione e della gratitudine di cui oggi tutti abbiamo bisogno. Sono aspetti che fanno parte di una buona e dinamica società. Ecco perché dobbiamo essere grati a quanti hanno ideato questa iniziativa, a quanti l’hanno realizzata, a quanti in vario modo l’hanno sostenuta ed incoraggiata. Al di là dei limiti che ogni attività umana porta con sé, se lo vogliamo, questa notte di festa ha tanto da insegnarci, specialmente per il futuro di ciascuno e della nostra comunità.

7 commenti:

R.M. D'Anna ha detto...

Condivido e sono veramente felice! Ancora una volta grazie a Dio il Bene, il Bello emerge in questa nostra amata comunità e riesce a trasmettere sani valori.Per motivi personali non ho potuto partecipare alla serata, ma la foto testimonia pienamente che:"l'unione fa la forza", in questo caso "l'unione forma una vera comunità" che mi auguro possa sempre essere viva, unita e serena. Oggi il "Dio Vivo e Vero", nell'attraversare le vie del nostro paese, "inondi" ogni casa e ogni cuore di ogni benedizione e guidi ciascuno sempre lungo sentieri di pace e di amore. Congratulazioni agli organizzatori ed ai partecipanti e.......prosit!

Lella ha detto...

Mi sono trovata per la prima volta coinvolta in quest'iniziativa con il gruppo AVIS di Marineo e sono stata felice di partecipare.
L'aria di festa, di sana competizione e spirito di aggregazione si respirava ovunque e per tutta la notte.
Faccio le congratulazioni a chi, nonostante tutte le avversità e le opinioni contrarie ha insistito e reso possibile che questa manifestazine si svolgesse di notte.
Lella

Anonimo ha detto...

Ho partecipato anch'io alla realizzazione di un "quadro" dell'infiorata per laprima volta, nel gruppo di coloro che sono andati a S. Sigolene, e debbo dire che è stata una esperienza che ci ha coinvolto al 100%. Sia lode al Signore che ha illuminato coloro che hanno organizzato tale attività, spero tanto che si possa sviluppare ancora meglio negli anni a venire, perchè tale attività ti trasmette tanti valori positivi, dalla condivisione di tante persone di ogni età e di ogni estrazione sociale e politica al sentirsi vicini l'un l'altro accomunati da un'unica fede. Di queste attività ne dovremmo organizzare altre per trasmettere sempre dei valori positivi ai giovani.

Anonimo ha detto...

Anch’io, dietro le quinte, ho assistito all’instancabile operosita’ di tanti mie concittadini conoscenti e non (bambini, anziani, operai, contadini, studenti, professionisti, pensionati, etc.) che hanno lavorato lungo un tratto del C.so dei Mille, nella definizione di tanti variopinti tappeti fioriti! Il pensiero che mi ha animato lungo tutta la notte e’ stato quello di avere cognizione che tutti i gruppi non si sfidavano tra loro, bensi’ che si sono sacrificati per un “bene comune” in cui nessuno è più bravo dell’altro, in cui ogni gruppo ha cercato di comunicare a suo modo con un proprio disegno e/o con delle semplici parole l’amore di Dio.

giusy di marco ha detto...

ciao a Nuccio e a tutti quanti! io ho solamente fatto un giro sabato notte, non partecipando attivamente, ma l'aria che si respirava era meravigliosa!!!! quand'è che mettete on-line le foto? lavoro fuori Marineo e vorrei farle vedere ai ragazzi!

Nuccio Benanti ha detto...

Ero impegnato a mettere petali e non ho avuto il tempo di scattare foto. Se le trovo le pubblico.
Ciao.

guardone ha detto...

Purtroppo non ho potuto partecipare alla realizzazione dei quadri dell'infiorata,ma devo dire che è stata un'occasione molto coinvolgente sia per chi ha realizzato i quadri ed anche per chi si è limitato ad ammirarli,comunque il tutto animato dalla Fede in DIO, quando c'è LUI a guidare le mani i pensieri delle persone si crea un'atmosfera quasi irreale un insieme di sorrisi,di abbracci anche ,perchè no, di compiacimento personale,tutto cio' va' ad arricchire il bagaglio d'amore che ogniuno di noi dovrebbe tenere sempre colmo.