martedì 17 settembre 2013

Marinesi in America. La storia di Joe Parisi, sindacalista e filantropo


di Ciro Guastella
NEW YORK. Joe Parisi, nato a Marineo nel 1896, era emigrato in America giovanissimo. Influente sindacalista e generoso filantropo, fu anche amico di Frank Sinatra ed Ava Gardner. Il senatore Robert Kennedy provò ad incastrarlo per le frequentazioni con Lucky Luciano, ma fu assolto dalle accuse.
Durante il secondo conflitto mondiale l'America era stata la nostra nemica ma, a conti fatti, fu la stessa che infine ci liberò dal vero nemico. Nel Luglio del 1943 l'invasione Americana in Sicilia scaturì a seguito di una strategica operazione militare basata anche sull'alleanza con la malavita siciliana, alla quale, dopo lo sbarco, era stato affidato il compito specifico di proteggere le strade da cecchini, servire come guida nei difficili percorsi montagnosi e provvedere indispensabili informazioni ottenute tramite lo spionaggio. Per effettuare l'occupazione, che diede svincolo entro quattro giorni alle infiltrazioni nel territorio nazionale da parte dell'armata guidata dal Generale George Patton, uno strano accordo era stato pattuito fra Lucky Luciano (alias Salvatore Lucania, nato a Lercara Friddi), uno degli uomini più temuti della malavita Americana, ed i rappresentanti del Dipartimento di Guerra degli Stati Uniti. L'accordo, stipulato mentre Lucky era in prigione a scontare una condanna che doveva durare dai 30 ai 50 anni, si avvaleva dei contatti ed influenze che Lucky manteneva con i capi della mafia siciliana. (continua)