domenica 3 febbraio 2008

Combattere la mafia col sistema della lupara bianca?


(Sicily news) Mentre in Sicilia sta succedendo il finimondo, da Palermo il consigliere comunale Giovanni Greco, in rappresentanza del sindaco Diego Cammarata, è volato ad Atlantic City per andare a proporre alla Convention delle associazioni siciliane del nord-America una ricetta inedita secondo la quale per estirpare definitivamente il fenomeno mafioso “bisognerebbe eliminare la parola mafia dal vocabolario”. La notizia è apparsa su diversi giornali dell’emigrazione, fra cui il quotidiano Usa “America Oggi” che ha dedicato un articolo a firma di Domenico Delli Carpini.


15 commenti:

Anonimo ha detto...

Atlantic City/È nata la Confederazione Siciliana del Nord America. "Sicilianità": una grande forza
di Domenico Delli Carpini

In un'atmosfera di pura sicilianità e grande emotività è nata sabato ad Atlantic City, nel New Jersey la CSNA (Confederazione Siciliana del Nord America), l'organizzazione fortemente voluta da Vincenzo Arcobelli, presidente del Comites di Houston e dell'Intercomites degli Stati Uniti.
All''evento inaugurale hanno partecipato oltre 300 persone tra delegati e invitati provenienti dagli Stati Uniti, Canada e dalla Sicilia.
Numerose anche le personalità inclusi i parlamentari di Forza Italia, il senatore Enrico La Loggia e il deputato eletto all'estero Salvatore Ferrigno, l'assessore alla regione siciliana per l'Emigrazione e la Formazione, Santi Formica e molteplici esponenti del panorama istituzionale italiano in America quali il console generale di New York, Francesco Maria Talò e Marco Mancini, Primo consigliere consolare dell'Ambasciata italiana di Washington.
La manifestazione, concepita per unire le associazioni di origine e ispirazione siciliane in Nord America e raccoglierne le varie istanze, ha centrato in pieno gli obiettivi nonostante le complesse difficoltà logistiche che hanno portato alla sua realizzazione.
Ma queste ‘doglie' di primo parto non hanno impedito agli organizzatori di allestire un vero e proprio spettacolo mediale e di comunicazione che ha coinvolto per tutta la giornata il folto pubblico presente all'evento.
Dopo la presentazione ufficiale dei componenti del direttivo e gli interventi delle personalità politiche e istituzionali (ottima la relazione sui numeri della "diaspora" siciliana nel mondo e in Nord America in particolare del prof. Rocco Caporale della Saint John's University), il moderatore Augusto Sorriso ha immediatamente aperto il dibattito chiamando in causa i responsabili delle associazioni e quelli delle delegazioni per fare il punto sulle varie e complesse tematiche non solo dei siciliani ma di tutti gli italiani all'estero e dei giovani e delle donne in particolare.
E a differenza del clima rissoso che spesso contraddistingue queste riunioni, quella della costituente Confederazione Siciliana del Nord America ha fatto notare un grande senso di responsabilità e una maturità e unità di intenti eccezionali.
Si è parlato del passato, ma si è anche discusso del presente e soprattutto dei giovani, il vero futuro di questa nuova realtà associativa.
E' stato un fragoroso crescendo di idee condivise non solo dal presidente Arcobelli, ma dalla stragrande maggioranza dei presenti, concordi nel promuovere la millenaria "sicilianità" e l'italianità, riecheggiando le aspirazioni di chi queste due realtà le vive quotidianamente, gli italiani all'estero. Di particolare interesse, l'esortazione a "internazionalizzare" l'evento in modo che questo possa diventare un fenomeno mediatico-associativo mondiale e non una manifestazione circoscritta al Nord America. La realizzazione di questo e altri progetti fa parte di sfide storiche con cui questo direttivo vuole confrontarsi. Per vincere. La convinzione generale è che un fallimento rappresenterebbe un epocale passo indietro di tutto l'associazionismo.
"La CSNA - ha affermato il presidente Arcobelli - è nata - per evitare la dispersione delle energie e per raggiungere insieme gli obiettivi che ci siamo prefissi. Mi piacciono le sfide e questa è davvero importante per me e fondamentale per tutti i siciliani e non solo nel Nord America".
Il presidente ha poi detto che lo scopo primario di questa nuova confederazione non è "quello di sostituirsi alle associazioni esistenti ma esserne il punto di riferimento e portavoce ufficiale delle nuove e emergenti realtà, quella dei giovani e delle donne".
Le difficoltà logistiche che hanno caratterizzato il percorso di nascita della nuova Confederazione non sempre sono state facili da superare e spesso qualcuno le ha ritenute irrealizzabili: "Onestamente - ha detto il vicepresidente della Confederazione Tony di Piazza - non credevo che questo progetto si potesse realizzare. Devo dare atto ad Arcobelli per il lavoro fatto. E' un vero trascinatore e devo dire grazie a lui se oggi siamo qua".
Concetti, quelli della sfida e dell'apertura alle nuove generazioni ampiamente condivisi dal chairman della CSNA Marco Cangialosi: "Sono profondamente commosso- ha affermato Cangialosi - perchè oggi assito alla nascita di un "figlio" che si chiama CSNA e alla realizzazione di un sogno che cullo da una vita".
L'analogia della nascita di un figlio è stata ribadita dall'assessore Formica: "E' con orgoglio che assito alla nascita di questa grande Confederazione - ha detto l'on. regionale - perchè mette insieme la voglia e le aspirazioni delle grandi forze dell'emigrazione". "Qui, all'estero, più che in Sicilia - ha poi continuato il parlamentare - si trovano sentimenti forti e quel pathos che fanno sembrare autentiche queste aspirazioni e queste realtà".
Particolarmente applaudito l'intervento del senatore di Forza Italia, Enrico La Loggia, giunto direttamente da Roma per partecipare ai lavori della CSNA. "Quello di oggi - ha dichiarato l'ex ministro del governo Berlusconi - e le prospettive per costruire grandi grattacieli associativi sono enormi. Mi rendo conto che è un miracolo e come tale io rilancio e propongo che questa Confederazione diventi una grande lobby internazionale. Oggi è nato qualcosa di eccezionale che nemmeno immaginate. Siete la più grande forza etnica al mondo".
In un clima surriscaldato non poteva mancare il riferimento alla "piaga" della mafia da secoli "marchio d'infamia" per i siciliani in Italia e nel mondo.
Il fenomeno criminoso è stato oggetto di un vivace scambio di opionioni tra il dott. Greco, ad Atlantic City in rappresentanza del sindaco di Palermo, Diego Cammarata che ha affermato che per ricolmare la voragine "bisognerebbe eliminare la parola dal vocabolario", Cammarata, l'assessore Formica convinto che bisogna "combatterla e debellarla con tutte le forze" e il moderatore Sorriso che ha puntualizzato che la "mafia non si ignora, ma si combatte".
Il piccolo maremoto dello "Stretto" è stato immediatamente circoscritto e prima che gli animi si accendessero di nuovo il dibattito è tornato a focalizzarsi sulle altre importanti tematiche che riguardano le associazioni e sui progetti da realizzare nel futuro.
La ciliegina sulla torta di una giornata storica per l'associazionismo è stato il fantasmagorico galà da scenografia hollywoodiana che ha visto protagonista la splendida Maria Grazia Cucinotta "madrina e regina" della CSNA.
Il direttivo della CSNA è composto da: Marco Cangialosi, chairman; Vincenzo Arcobelli, presidente; Tony Di Piazza, vicepresidente e da Vincenzo Graci, Antonio Sciascia, Augusto Sorriso, Antonio Avola e Paolo Ribaudo.

Anonimo ha detto...

Perchè non consideriamo le tante vittime della mafia,in questa apoteosi di esternazioni ad minchiam,come il tributo necessario alla lotta alla fame nel mondo: meno bocche da sfamare ,maggiore approviggionamenti,no?!
Dopo la famosa interpretazione della penuria di turismo a causa del rievocare del fenomeno mafioso intitolando un aeroporto "FALCONE-BORSELLINO",da parte di uno che usa surrogati di felicità (droga)e presiede il parlamento siciliano ci mancava questa per toccare il fondo dell'idiozia anzi, per sfondarne il fondo.
Poveri noi ,ma cosa abbiamo fatto per meritare una classe politica del genere?
Io nulla ,ma voi che l'avete legittimata col voto (di scambio)molto!

Anonimo ha detto...

www.sicilia-news.com/news.cfm?id=2891

Dall'articolo...si saprà dopo che trattasi di un consigliere forzista come si desume dall’articolo di Massimo Lorello (su “La Repubblica-Palermo dal titolo “I globetrotter di Palazzo delle Aquile”) quando informa che la ragioneria del Comune “è in attesa del rendiconto della nota spese di Giovanni Greco (forzista) invitato il 27 ottobre ad Atlantic City…”
A quanto sembra, il delegato del sindaco è tornato visibilmente appagato dal viaggio in Usa: “E’ stato bellissimo- ha dichiarato- c’erano pure l’onorevole La Loggia e l’assessore regionale Santi Formica”.
Allora che aspettiamo, istituiamo il giorno dell'orgoglio marinese per le solenni parole del consigliere comunale sul fenomeno mafia. Statua subito al consigliere statista. Au chiuanu.

Anonimo ha detto...

L'HA DETTO col cuore, si capisce. Ha detto che quando uno va in Sicilia si deprime subito, già quando arriva all'aeroporto: se per esempio un viaggiatore giapponese sedicenne o un turista veronese con l'Alzheimer non avessero a mente che in Sicilia c'è la mafia ecco quella targa, appena arrivato, a ricordarglielo. "Aeroporto Falcone-Borsellino". Che disastro, "che immagine negativa trasmettiamo subito col nome dell'aeroporto", ha commentato il presidente dell'Assemblea regionale siciliana Gianfranco Micciché, di Forza Italia.

Anonimo ha detto...

Un bell'esponente ha mandato il sindaco di Palermo come delegato....dato che si parlava di combattere la mafia oltre a Graco potava andare anche il sio pupillo Mercadante....povera Sicilia!!

Anonimo ha detto...

Alla luce delle ultime rivelazioni mi sovviene un dubbio: l'assenza dei protagonisti della vita politica marinese dai BLOG è dovuta alla necessità di non darsi ulteriormente la zappa sui piedi coi commenti fuoriluogo o trattasi di un altro caso di cancellazione della parola dal vocabolario?

Nuccio Benanti ha detto...

Ho dovuto censurare alcuni commenti, perché lo scopo di questo blog è quello di invitare alla riflessione (anche nuda e cruda, e che fa male) e mai alla calunnia gratuita e anonima. Forse sbaglio, ma se mi sono dato delle regole devo essere io il primo a rispettarle... Quindi chiedo scusa ai visitatori anonimi censurati...

Anonimo ha detto...

Voglio rileggere il commento di Greco in questo modo: "cancellare la parola MAFIA dal dizionario" nel senso che la Mafia non deve più avere potere su di noi, nè coi fatti, nè con le parole! Dobbiamo toglierci dalla testa il legame che, volente o nolente, ci lega ad una realtà orribile, spregiudicata, crudele! Cancelliamo la parola Mafia: cancelliamo il mondo mafioso, togliamo senso alla sua realtà, anzi non diamogli più la possibilità di essere "reale" !!!

Anonimo ha detto...

Leggila come ti pare,liberissima!
Ma una cosa è indubbia: Far cadere nell'obblio ciò che non si vuole affrontare per paura o per connivenza fa parte della psico-antropologia* dell'uomo QUAQUARAQUA',credimi!

* ci siamo capiti.

Anonimo ha detto...

'nchia non ci avevo pensato. Pero'! Ma ci sei al prossimo Premio di Poesia a Marineo ?

Anonimo ha detto...

La poesia è una cosa seria....
io al massimo posso sperare in una capatina a zelig ;-)

Anonimo ha detto...

Caro zio Franco perdonami, ma non credo tu abbia affatto capito il mio commento, quindi lo ripeto a te, e a chi come te, purtroppo, non sa andare al di là delle parole per capirne il senso: non ho detto di "ignorare" ciò che la mafia è e rappresenta (o ha rappresentato), ma di "togliere senso alla sua realtà, [..] non darle più la possibilità di essere reale "..

Dobbiamo scardinare fin nelle fondamenta questa "cultura mafiosa"!

Forse sarò anche ingenua e "semplice", ma mi piace fare le cose un passo alla volta, "alla femminina" direbbe qualcuno.. i mattoni mi piace toglierli uno alla volta, iniziando dal primo e che ho proprio qui, sotto le dita: la parola .

E ripeto: "toglierla" non vuol dire far finta di dimenticarla, e con essa tutto ciò che è accaduto (dagli assassinii per le strade, ai soprusi, ai clientelismi..), per me vuol dire non lasciare che mi condizioni l'esistenza, vuol dire innescare nuovi processi mentali che mi allontanino dal "pensiero mafioso", che mi portino a "ragionare" con mente libera e incondizionata: se voglio fare una certa cosa non devo pensare allo "Zu Accura-mi-pisti-i-pedi" o a "Don St'attentu-a-chiddu-chi-fa" che potrebbero prenderla a male , per fare un esempio banale ma che forse può rendere l'idea..

E' questo che intendo io per "cancelliamo la parola mafia dal dizionario" e prima di tutto cancelliamola dalle nostre menti...

Anonimo ha detto...

Il discorso che fai è a mio parere sibillino: lo capisco e non lo capisco.
Io dico: viviamo in una realtà condizionata e depredata dalla mafia e dalla mentalità mafiosa(appalti, concorsi, niente vidi...). Come si fa a dire "libero la mente" dal pensiero? Hai forse seguito un corso di buddismo?
E poi, come fai a dimenticare che per oltre 100 anni la parola "mafia" è rimasta impronunciabile in Sicilia, mentre i mafiosi (gli amici)operavano a pieno regime definendola in maniera generica(cosa nostra).
Capisco che vuoi vedere il bicchiere mezzo pieno, e forse hai pure ragione.
Però voglio che tu dica onestamente che è stata un'uscita infelice quella del "vocabolario". Non sono il solo a dirlo. Tuttavia, errare umanum est. Quindi basta riconoscere gli errori e andare avanti fortificati e a testa alta.

Anonimo ha detto...

Infatti già dal mio primo commento ho detto "voglio leggere la frase detta da Greco in modo diverso". Non ho detto che è la frase più bella del mondo, che ha fatto bene a dirla.. L'ho solo voluta interpretare a modo mio, anche perchè onestamente penso che non l'abbia neanche detta in mala fede, o rendendosi conto pienamente di come poteva essere interpretata.

E' stata senz'altro un'uscita infelice, ma non per questo lo si deve attaccare a tutti i costi..

Sono stanca di veder lapidare le persone a torto o a ragione..

Si, ho letto un pò di filosofia buddhista, ho seguito un pò gli Scientology, ho letto testi Sufi, Siddharta e Milan Kundera.. ti assicuro che non sono stati loro ad insegnarmi che arriva un momento nella vita in cui bisogna alzare lo sguardo e andare avanti. E non perchè il passato è "dimenticabile", ma solo perchè siamo in grado di "superare" le cose, di progredire, di imparare dagli errori ed "EVOLVERCI".

Ovunque la gente è pronta a darsi contro. BASTA! Guardiamo le cose da un'altra ottica!

E ancora una volta: NON HO DETTO DIMENTICHIAMO = NASCONDIAMO LA TESTA NELLA SABBIA!
Ho detto un'altra cosa: dimentichiamo la cultura mafiosa, il pensiero mafioso, l'agire mafioso... nel senso NON COMPORTIAMOCI DA MAFIOSI con la nostra omertà, con la nostra paura, col nostro sguardo fermo sulla punta del nostro naso (io poi il naso ce l'ho pure piccolo e rischierei di non vedere molto..)!

Spero di essere stata più chiara, stavolta..

Anonimo ha detto...

Non voglio portare la cosa alla lunga perchè credo che la faccenda idiomatica (propria )di un diffuso modo di affrontare la realtà ,non debba trovare ,concordo con altri,più spazio dialettico di una contesa fra zitelle.
Ma voglio ricordare però, che le esternazioni vaghe e che si prestano a diverse interpretazioni ,concorderai con me, non sono di certo la migliore arma per combattere un fenomeno "mafia" che con la vaghezza e la astrattezza ha fatto la propria fortuna.

P.s.: Poi ,interpretare il pensiero altrui ,nel bene e nel male( ciò vale anche per me),dovrebbe ,nella persona oggetto di dibattito e che non ha nulla da rimproverarsi,almeno innescare un sentimento di adirazione seguito da una precisazione di ciò che intendeva realmente e inequivocabilmente manifestare colla parola; Invece niente.
Ora ,delle due una:
O alla persona che ha prestato voce a quel pensiero "discutibile" fa comodo restare nella vaghezza che le permette le più disparate opzioni,
oppure le sue parole sono state recepite correttamente da chi muove critiche percui non ha altro da dire.

P.p.s.: Il mio è un discorso in generale , però invito a prestare la massima attenzione a chi ha la coda di paglia : non vorrei che la già precaria situazione del clima peggiorasse con ulteriore fumo emesso dalla tanta gente ambigua!



Ah , dimenticavo :
Saluto zio giovanni...