domenica 6 ottobre 2013

Attività politica: libertà di scelta e il valore di appartenere a un gruppo


di Angela Costa
MARINEO. “La libertà è un presupposto che dà a un uomo la possibilità di decidere in maniera autonoma dei propri comportamenti e delle proprie azioni liberamente: questo porta a prendersi la responsabilità delle proprie azioni. 
Spesso un uomo incapace preferisce essere comandato da una autorità superiore, perché questo lo solleva dal peso della responsabilità e dal dover fare i conti con la propria coscienza. La capacità di gestire la libertà personale contribuisce a far diventare ogni individuo più forte, ma renderlo anche più vulnerabile. Può essere perciò molto più rassicurante far parte di un gruppo, o di un insieme unito e compatto perché costituito tutto da persone tra loro simili ed omologate a certi valori di riferimento condivisi. Essere rassicurati dal vivere un progetto comune non significa però annullarsi nella volontà del più forte, o di chi può passare per tale. In ogni caso, se il gruppo costituito è formato da singole personalità capaci, difficilmente l’uno troverà la possibilità di sopraffare l’altro. Può avvenire, nel contempo, la scelta autonoma e concorde del gruppo di mettere in risalto le capacità individuali di ognuno e spendersi affinché si raggiunga l’obiettivo comune”. Tratto da una relazione presentata parecchi anni fa a conclusione di un seminario, dove trattavo il tema “Il Branco: paravento dei giovani” credo oggi sia opportuno rivangarlo, e non solo riferito agli interlocutori di allora, ma a quelli “adulti” di oggi. La mia non vuol essere una giustificazione alle mille accuse che, come era prevedibile, mi arrivano da più parti, ma vorrei semplicemente dire la mia. Nella vita molti di noi hanno la libertà di scegliere una strada, che non sempre è la più comoda. Ci si trova spesso a condividere questa strada con altri (sarebbe tragico rimanere soli). Quella strada ti porta poi ad intraprendere delle relazioni, affettuose, amichevoli e sociali. Ognuno di noi, nella massima libertà di espressione, e ricordando che la propria libertà finisce la dove inizia quella degli altri, gestirà queste relazioni come crede opportuno. Io anni fa ho fatto le mie scelte. E ho trovato persone degne con cui condividerle. Questo non ha tolto niente alla mia libertà, anzi l’ha rafforzata. Riprendendo il discorso per cui ho deciso di scrivere questa nota, volevo solamente sottolineare come molte delle scelte politiche fatte dalla sottoscritta, molte delle posizioni prese, molte delle proposte avallate sono state decise e concordate con quel gruppo politico di cui parlavo, che si chiama 'Partito democratico', con il quale portiamo avanti un progetto comune e condiviso. Quelle non concordate e decise all’interno di quel consesso sono mie uniche responsabilità. Fortunatamente ho una capacità di intelletto e giudizio che non ha bisogno ne di suggeritori e neppure di registi. Ritengo di avere tutte le capacità per sbagliare anche da sola. Ed un carattere che mi porta, spesso, a contraddire qualunque forma di costrizione mi si possa fare, anche a costo di restare sola a portare avanti una battaglia. La mia fortuna consiste nell’avere trovato persone che mi coadiuvano anche nelle mie testardaggini, e con le quali mi diverto anche a programmare delle strategie. Mi dispiace per quanti non hanno avuto modo di trovare simili affinità, nella vita privata e nella pubblica, perché incapaci o circondate da gente priva di scrupoli. Mi dispiace che loro, conoscendo solo la loro incapacità di assumersi responsabilità, cercano di motivare la libertà della sottoscritta usando lo stesso termine di paragone.