sabato 21 novembre 2009

Inefficienze e debiti, cosa c'è dietro il caos spazzatura in Sicilia?


di Alessandra Ziniti*
Gli operai del Consorzio per la raccolta dei rifiuti che una mattina di maggio, a Misilmeri, raccoglievano nespole invece di immondizia erano mafiosi con la pistola alla cintola.
Li uccisero come dei boss. Erano due dei cinquecento dipendenti del Coinres, il consorzio di 22 comuni della provincia di Palermo sull'orlo del fallimento che, dopo avere sperperato per anni anche i soldi che non aveva, adesso non ha più un euro né per pagare i dipendenti né per il conferimento dei rifiuti in discarica. C'è la classica storia di sprechi, clientele e mafia dietro il dissesto finanziario dei consorzi, all'origine della nuova emergenza spazzatura esplosa nei paesi della cintura di Palermo. Situazione che, nel giro di pochi mesi, potrebbe estendersi a buona parte di una Sicilia che ricicla solo il 6% dei rifiuti e manda il resto nelle tredici discariche dell'isola che andranno a saturazione tra poco più di un anno. Una sigla, Ato, e debiti per oltre un miliardo di euro segnano il fallimento della politica ambientale seguita dalla Regione siciliana negli ultimi sette anni. Dal 2002, da quando l'allora presidente della Regione Salvatore Cuffaro istituì gli "Ambiti territoriali ottimali" per aprire la strada ai privati nella gestione dei rifiuti in Sicilia, il business della "munnizza" si è rivelato un affare d'oro per pochi, un potentissimo strumento elettorale per la politica ma soprattutto un boomerang per i Comuni che hanno visto raddoppiare senza nessun beneficio i costi del servizio di raccolta. Di pari passo, sono cresciute le tonnellate di immondizia per le strade, le migliaia di cassonetti bruciati ogni notte, le manifestazioni di piazza. E anche le inchieste della magistratura. Come quella della Procura di Palermo che, nel 2008, ha acceso i riflettori sulle assunzioni del Coinres, il Consorzio per la gestione dei rifiuti, dell'energia e dei servizi che oggi non riesce più a garantire la raccolta nei paesi assediati dalla spazzatura. Basta guardare i numeri: nel 2004, i dipendenti erano 180, oggi sono 500, 120 dei quali assunti come lavoratori interinali nel 2006 in piena campagna elettorale. E, come ha candidamente ammesso il presidente dell'agenzia Temporary, su pressione di molti uomini politici. I quali, naturalmente, oltre ai "clientes", e ai segnalati dalle famiglie mafiose della zona, hanno provveduto a piazzare amici, familiari e, in qualche caso, anche se stessi. L'ex sindaco di Bolognetta, Riccardo Incagnone, ad esempio è stato assunto e del Coinres è poi diventato direttore. E scorrendo l'elenco dei dipendenti del Consorzio, sono davvero tanti i figli, le mogli, i cugini di consiglieri comunali, sindaci, assessori. Insomma una parentopoli dei rifiuti in piena regola sulla quale i magistrati devono ancora dire l'ultima parola. A giugno scorso, il debito complessivo di quella macchina mangiasoldi che è la raccolta dei rifiuti in Sicilia ammontava già a un miliardo di euro con centinaia di fornitori esterni che bussano alla porta delle Procure di mezza Sicilia e con politici e amministratori che si contendono i gettoni d'oro dei consigli d'amministrazione dei ben 27 Ato siciliani. Dovevano essere solo 9, uno per provincia, ma poi il governo Cuffaro ne istituì più di quanti ne contano insieme Lombardia ed Emilia Romagna. Ogni Ato, naturalmente, ha il suo cda in molti casi composto da ben nove poltrone. Complessivamente, solo per pagare i loro amministratori gli Ato hanno speso circa 12 milioni di euro. Spese altissime per mantenere personale che, spesso, non ha nulla da fare: quasi tutti hanno appaltato all'esterno anche servizi come la gestione contabile e l'organizzazione della sicurezza. Intanto le tasse dei rifiuti aumentano in tutta la Sicilia. Solo che, alla fine, sommersi dalla spazzatura i contribuenti si rifiutano di pagare e i Comuni, con le casse vuote, diventano debitori di se stessi. Ora la macchina mangiasoldi sta per andare in pezzi.
*La Repubblica 14.11.2009

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ho ben capito ... ma giovedì prossimo si parlerà del CO.IN.R.E.S. ad ANNOZERO? To do una chicca, forse martesì se ne parlerà pure in occasione della puntata su Rai 3 di Ballarò e di già ieri sera se ne è parlato un pò anche in un servizio su TV 7 tra il min. 33 ed il min. 40 la registrazione la potrai vedere sul seguente link: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-098b2fb0-2659-4ed8-b5fd-722d4ee5027e.html nel commento alla puntata tra le riche si legge ... L’emergenza rifiuti a Palermo e in provincia. Le spese allegre dei dirigenti dell’Azienda di igiene ambientale, mezzi che funzionano a singhiozzo, dipendenti non pagati ... (si parla dell'AMIA e del CO.IN.R.E.S.).
Aspetto tue news al riguardo! Ci tengo

Anonimo ha detto...

ho visto telecamere della rai aggirarsi per le vie di bolognetta, mi sa tanto che presto tutta italia conoscerà i nomi dei protagonisti di questa parentopoli dei rifiuti

"La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che" ha detto...

Gli omicidi di mafia avvenuti nei mesi scorsi a Misilmeri e Villabate non sono i risultati di semplici “tragedie” locali ma rivestono un’importanza particolare all’interno degli equilibri di tutta Cosa Nostra. Come un termometro della situazione complessiva, gli omicidi di Pietro Lo Bianco, nel gennaio scorso, e di Gaspare Zucchetto e Paolo Lo Gerfo, nel maggio scorso, sono la dimostrazione del clima di tensione che si respira all’interno dell’organizzazione mafiosa.

L'emergenza rifiuti in Sicilia è il simbolo dell'incapacità dell’attuale Governo Lombardo di realizzare le riforme che servono alla nostra Regione. Il nuovo piano dei rifiuti di riforma degli A.T.O. è tuttora lettera morta dei disegni di legge che l'Assemblea Regionale siciliana non è in grado di approvare per la profonda crisi del Governo Regionale e della sua maggioranza. La Regione per tamponare l'emergenza rifiuti sta utilizzando i fondi dei Comuni già sull'orlo del dissesto finanziario e il presidente Lombardo si vanta di portare avanti una politica di risanamento dei conti pubblici mentre il rinvio della riforma determina soltanto l'aggravarsi dell'indebitamento degli A.T.O. rifiuti, che sfiora ormai un miliardo di euro, e l'aumento della TARSU a carico dei cittadini. Anche il presidente del Consiglio Berlusconi che continua a ribadire di aver risolto la questione dei rifiuti in Campania ignora l'emergenza in Sicilia così come del resto anche la crisi del Governo Regionale nonostante i ripetuti appelli del presidente Lombardo.

Nomi e cognomi. Molte persone "vicine" agli amministratori comunali, o politici non eletti nelle ultime elezioni, tra i nomi resi pubblici durante la conferenza stampa. A Bolognetta figurano l´ex vicesindaco Giuseppe Lo Cascio, il figlio dell´assessore Angelo La Barbera, Ignazio, e un attuale consigliere comunale, Carmelo Zuccaro. A Ciminna, assunti il genero del vicesindaco, Pietro Alba, e la moglie dell´assessore Accomando, Angela Monastero. A Godrano, Matteo Cannella, parente di un assessore, Giovanni e Giuseppe Morici, parenti dell´assessore Francesco Morici. Ad Altavilla Milicia, assunti il marito dell´assessore all´Ambiente Concetta Abbate, Francesco Di Liberto, un nipote del sindaco, Cesare Alloro, e un nipote del presidente del consiglio comunale, Pier Luigi Lombardo. A Casteldaccia, assunti Rosario Canale, ex-consigliere comunale non rieletto, e Salvatore Bucalo, parente del sindaco Giovanni Di Giacinto. Tra i 120 assunti, almeno una decina sono di Bagheria, ma al momento non è stato possibile verificare eventuali parentele e raccomandazioni.

"La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che" ha ridetto ha detto...

Coinres, i sindaci la spuntano:
la Regione eroga 4 milioni di euro. Sciortino: "Presto riapertura scuole"
Lombardo cede e concede l´erogazione di 4 milioni di euro.

Disattese molte altre richieste dei sindaci Volevano soldi per fare fronte all´emergenza, e sono stati accontentati. Niente di risolutivo, ma basta per tirare il fiato e uscire dalla melma, almeno per adesso. I sindaci dei 22 comuni del Coinres hanno ottenuto l´erogazione di 4 milioni da parte della Regione, concessi nonostante fino a stamattina il presidente Lombardo dichiarava che non avrebbe adottato "nessuna misura straordinaria". "I fondi saranno immediatamente a disposizione del commissario - scrive la presidenza della Regione in una nota - per affrontare l´emergenza rifiuti e per superare le criticità a medio termine legate alla gestione del consorzio". Il commissario ad acta Giorgio D´Angelo - già commissario presso il Coinres fino a fine ottobre - "ha a disposizione sei mesi di tempo e un mandato più ampio, per avviare il risanamento gestionale: si punterà infatti a superare la carenza di mezzi e strutture e ad aumentare i livelli di raccolta differenziata". I fondi stanziati questa sera si aggiungono "ai 18 milioni di euro già messi a disposizione a giugno di quest´anno - concludono - e che hanno consentito il superamento del momento di maggiore crisi, durante la stagione estiva" etc..

la vera libertà di stampa ha detto...

Gli ultimi 2 commenti sono tratti dal giornale online di Bagheria www.90011.it